Eccolo trovato il Topic più OT del Forum, ma assolutamente IT per quello che sto per illustrarvi.
Mi è arrivata fresca fresca dalla (tanto cara al Bella..) Equitalia, una cartella esattoriale (che poi sarebbero 2, ma per semplicità ne prendiamo in esame una..), l'ennesima oserei dire, oramai c'ho fatto il callo.
Caspita, ero stra-convinto di essere totalmente in regola con l'Irpef, IVA, Tasi, Tares etc, etc, etc, tant'è che dopo aver firmato la ricevuta (non fiscale Cicciuzzo, di avvenuta notifica della medesima..), apro la bustarella e scopro che la certezza prima affermata di essere tuttapposto è assolutamente pregnante in tutte le sue caratteristiche.
Sapete che caxxo mi chiedono?
Di pagare un ritardato pagamento di una vecchia rateizzazione IRPEF riguardante il MODELLO UNICO 2010 per l'anno di imposta 2009.
LEGGASI.....IMPORTO VERSATO 278€ il 14/03.....SCADENZA il 28/02....TOTALE 87€ (e spiccioli..)
Cioè sticazzi, questi per quindici, dicasi quindici giorni, di ritardo me ne chiedono altri 87 a distanza di 3 anni dalla chiusura della cartella, circa il 25% della rata.....
La mia reazione è stata molto semplice (e pacata..),
..ma andate a fare in culo, per me quella questione è chiusa, da me non vedrete più un centesimo....
E pensare che in questo mese ho appena finito di estinguere una multa (presa 10 anni fa...

) per divieto di sosta lievitata fino a 500€, robba che pensavo fosse già prescritta, ma i prescritti sono ben altri, pagato l'acconto IVA, l'imposta di registro, per tacer del canone RAI e caxxi e mazzi vari insomma cerco di fare, fin tanto mi è possibile, il cittadino onesto e rispettoso delle leggi.
Ma qui si sta oltrepassando il limite, che ne dite farei bene a pagare il ritardato pagamento?

#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.