Ieri sera sono arrivato (finalmente o purtroppo, il giudizio a voi uomini di mondo) alla fase in cui non mi va di fare quello che non voglio per accontentare gente di cui, tendenzialmente, non me ne frega un cazzo.
Nel caso in questione si tratta di un amico (in una scala di amicizia da 1 a 5: livello 3) che puntualmente mi stressa (o meglio: magari la sua è gentilezza) organizzando cene, serate, ecc.
Il tutto insieme a gente (vecchi amici di scuola ma non di classe ed estranei) che vedo al massimo tre volte ogni anno e mezzo.
Fino a ieri avevo gestito la cosa in maniera dalemiana, dando la parola 3 giorni per non scontentare nessuno e poi iniziare a tirarmi fuori. Solo che ormai l'ha capito e ieri ha sbroccato al telefono. Ma è qui il bello: quando mi ha detto "ok, la prossima volta evito di chiamarti" ho pensato "cazzo era ora". In altri periodi sarei rimasto malissimo.
La sua sicuramente è gentilezza ma, dal mio punto di vista, anche mancanza di tatto. Se sai che sto in un periodo incasinato e insisti con cadenza di due-tre giorni ad organizzare di tutto e di più, o sei scemo o non so.
ps auguri ai ritardari e all'alternativo che sta facendo i miliardi! 
pps ma luca serianni è lo stesso della favolosa grammatica?