Salieri D'Amato ha scritto:Che gli italiani non sono un popolo colto credo sia acclarato, e purtroppo credo che un certo stile di vita consumistico e superficiale contribuisca a questo, ma il fenomeno direi che è piuttosto globale, in particolare per i popoli occidentali.
Ho capito perfettamente cosa ti incanta in Moni, dicevo che non tutti avranno la tua stessa percezione, perchè la maggior parte della gente non parte dal tuo livello culturale, la cosa si può esemplificare con l'equazione Moni : Pan = Benigni : telespettatore medio.
Ripeto comunque che l'etichetta "culturale" ad una data trasmissione mi sembra in genere riduttiva, troppo globalizzante oppure pretenziosa. La cultura è un termine vago dai contorni non ben definiti e ciò che è considerato cultura oggi può non esserlo domani, e viceversa. Agli albori del rock, quando la musica "leggera" e i relativi testi erano considerati canzonette, si parlò addirittura di musica del diavolo; oggi molti brani sono considerati pezzi artistici d'autore, si studia questa musica come parte integrante delle cultura del periodo storico. Quindi, ad esempio, definire il programma di Fazio culturale tout court non mi sembra corretto, è un programma di intrattenimento, dove si dedica ampio spazio a temi, autori e argomenti cosidetti "culturali", tutto quì.
Non concordo sulla proporzione che fai. Chiunque andasse a sentire Moni sulla Bibbia ne uscirebbe molto più incantato che da Roberto. Roberto, italianissimamente, ha detto esattamente quello che il pubblico aspettava di sentirsi dire, mentre Moni ti sorprende e ti spiazza di continuo. L'ho riscontrato in teatro più di una volta sugli gli spettatori, che di certo non erano tutti suoi fan o esegeti della Torah.
E' che non si ha più il coraggio di tenere la biada alta, ancor meno dopo i governi dei nani.
Continuo a credere che tu sopravvaluti il pubblico medio, chi va a teatro ad ascoltare Moni è già un'elite.
Concordo in pieno sul fascino dei grandi, l'empatia che sanno creare ed il fascino che emanano sono tratti distintivi comuni a quasi tutti; percepisci che sono loro che si portano al tuo livello comunicativo e non tu che devi faticare per alzarti al loro.
poi lavorerò anche il 29 ed il 30, più che altro per essere vicino a qualche mio collaboratore che mangia merda tutto l'anno e guarda un pò lo fa pure a fine anno.
io non ho mai visto un anno lavorativo cos', mai !
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
mi ci giuoco o papparuuolo che non dice in senso positivo. E se e' cosi' ha ragione, tanto per cambiare.
Quest'anno non ci sono nemmeno i fermi alla circolazione dei mezzi pesanti.
E la disposizione calendariale dei giorni festivi sembra autorizzare chiunque a sentirsi in dovere di lavorare a pieno regime in qualsiasi data non segnata in rosso. Avendo di colpo scadenze non prorogabili e vitali.
Due settimane fa imperversava la crisi.
Ora e' necessario muovere mari e monti nei tre giorni buoni.
Il risultato e' na schifezza angosciante, antieconomica e senza senso.
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via”nulla contro l'utente Tenz
nik978 ha scritto:in senso positivo?
o come scazzi?
immagino sia un anno di merda lavorativamente...
poco e quel poco pieno di problemi, ritardi e casini
come tutti del resto
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
io mi rendo conto che dal 2003 (cioe' da quando lavoro) ho sempre lavorato in aziende in crescita a volte anche a due cifre.
questo mi ha portato ad un effettivo distacco dalla realta'..me ne devo rendere conto...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
nik978 ha scritto:io mi rendo conto che dal 2003 (cioe' da quando lavoro) ho sempre lavorato in aziende in crescita a volte anche a due cifre.
questo mi ha portato ad un effettivo distacco dalla realta'..me ne devo rendere conto...
in Italia si fatica in 9 aziende su 10 ormai.
poi nella fattispecie col lavoro di merda che faccio io.....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
ziggy7 ha scritto:mi ci giuoco o papparuuolo che non dice in senso positivo. E se e' cosi' ha ragione, tanto per cambiare.
Quest'anno non ci sono nemmeno i fermi alla circolazione dei mezzi pesanti.
E la disposizione calendariale dei giorni festivi sembra autorizzare chiunque a sentirsi in dovere di lavorare a pieno regime in qualsiasi data non segnata in rosso. Avendo di colpo scadenze non prorogabili e vitali.
Due settimane fa imperversava la crisi.
Ora e' necessario muovere mari e monti nei tre giorni buoni.
Il risultato e' na schifezza angosciante, antieconomica e senza senso.
Poco fa mi telefona uno e mi chiede se "ce la facciamo ad incontrarci prima delle feste".
Eh???
gi.kappa. ha scritto:Pan lascia stare Moni, Benigni e le eminenze.
Ti ho chiesto se lo conoscevi come studioso. E' uno dei due etiopisti viventi italiani, è una presenza fissa della Biblioteca Vaticana. Studia una lingua etiopica antica, del ceppo semitico e morta da mille anni.
Il suo lavoro è importantissimo perché esistono parti della Bibbia nella lingua di cui si occupa che non esistono per esempio in altre lingue o esistono solo in frammenti.
All'epoca, da ex fan di Bob Marley e compagnia bella, mi sono fatto spiegare perché nella cultura rasta si pensa che l'imperatore Haile Selassie I sia un messia. Con tante possibili domande vedi tu che cretino
La cultura etiope ha lasciato grandi tracce dalle nostre parti.
Am abaradàmm
ad Addis Abeba gh’han miss i tram
gh’han miss i tram con la perteghetta
e tucc i negher in bicicletta.
[...]
Mí sont el ras ma de la Bovisa
e quand la gent la me ved a passà
me varden i scarp, i calzon, la camisa
e disen tucc: a l’è matt de ligà.
[...]
lo son Pierino il moccolo e foo el barbee
e l’hoo imparaa da piccolo sto bel mestee
Son stato in Abissinia, venivo da Macao
per fagh la barba al Negus intorna al bus del gnao.
blif come fai a conoscerla, cazzo!
l'infanzia l'ho passata ascoltando ste robe che ascoltava mia madre ridendo per le battutacce in milanes.
adoro svampa e il quel modo di mondo cinico ma buono milanese per cui siamo a nostro agio dappertutto.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.