
Mentre porto il pane alle mie caprettine
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lo stutacandela (termine tecnico per descrivere la posizione) con le croc verdi ai piedi (altrettanto verdi immagino data la potenza sudorifera di suddetti sandali) sono il massimo dell'eros.emanuellecristaldi ha scritto:
sigile tu donna attenta e fine osservatrice degli usi e costumi, mi cadi sulle CROCS????sigile ha scritto:1. hai i piedi in due rane radiottive?
2. spacchi il pane con un martello da 25kg? un robot da cucina no eh?
3. le capre che mangiano ''pane spaccato'' non ti hanno mai aggredita?
4. quante martellate hai dato a quell'infame che ti fa foto per non darti una mano col cemento?
Una cinta, quattro abetiBlif ha scritto:
ALBOINO - (mesce il vino nel teschio di Cunimondo e lo porge a Rosmunda)
Bevi Rosmunda, nel teschio tondo
di tuo papà re Cunimondo.
ROSMUNDA-
Caro Alboino bere non posso
tutto quel vino dentro quell'osso.
ALBOINO -
Bevi Rosmunda, lo vuole il re.
ROSMUNDA-
Ahimè!, ahimè!
Caro Alboino
non amo il vino,
mi dà alla testa.
ALBOINO -
Ma oggi è festa
Bevi, ti dico, di questo vino
bevine almeno un gocciolino.
ROSMUNDA-
Te lo ripeto, non posso bere
tutto quel liquido senza bicchiere.
ALBOINO -
A far bisboccia
sì, non ti và
nella capoccia
del tuo papà ?
ROSMUNDA-
Visto che il vino
come ognun sa,
mi dà allo stomaco
l'acidità ?
ALBOINO - (l'afferra e la costringe a bere con la forza)
Tracanna, orsù!
ROSMUNDA - (bevendo suo malgrado)
Glu, glu, glu... glù!
Ecco fatto il voler vostro
brutto mostro.
Oggi bevuto ho
dentro il paterno vaso
domani mangeró
di mio marito il naso.
Macabroni che non siete altro...