[O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Israele cattura Rachel Corrie
e la porta verso il porto di Ashdod
Lo ha riferito attraverso Twitter l'organizzazione pacifista Perdana. I passeggeri a bordo stanno bene
LARNACA - La Rachel Corrie è stata catturata dalla marina israeliana, che l'ha costretta a dirigersi verso il porto israeliano di Ashdod. Lo riferisce attraverso Twitter l'organizzazione pacifista Perdana, comproprietaria della nave. Tutti i passeggeri a bordo stanno bene. La nave è visibile da Gaza.
Anche fonti dell'organizzazione Free Gaza hanno reso noto su Twitter che la nave dei pacifisti Rachel Corrie è stata presa con la forza dalla marina israeliana ed è rimorchiata verso il porto di Ashdod. L'esercito israeliano ha confermato che soldati delle forze speciali sono saliti a bordo della nave irlandese Rachel Corrie, riferisce il sito di Haaretz. «Le nostre forze sono salite a bordo della nave e ne hanno preso il controllo senza alcuna resistenza da parte dell’equipaggio e dei passeggeri. Tutto si è svolto senza violenza», ha affermato il portavoce dell’esercito. L’abbordaggio si è svolto in acque internazionali. I soldati sono giunti sulla nave via mare su piccole imbarcazioni e non si sono calati dagli elicotteri come è avvenuto lunedì sulla nave turca Mavi Marmara, dove sono morte nove persone. Un portavoce dell'esercito ha detto che l'abbordaggio è avvenuto con l'assenso degli attivisti del Free Gaza Movement che si trovano a bordo. La nave irlandese, in navigazione verso la Striscia di Gaza, aveva ignorato le richieste della marina israeliana di cambiare rotta e dirigersi verso il porto Ashdod (sud di Israele).
ISPEZIONE - «Israele - ha ripetuto il portavoce militare - non ha problemi a far attraccare la Rachel Corrie ad Ashdod e ad aiutare poi l'equipaggio a trasferire gli aiuti a Gaza» via terra. Ha tuttavia aggiunto che occorrerà prima «ispezionare il carico, per verificare che non vi siano esplosivi o munizioni». Israele ha imposto severe restrizioni attorno alla Striscia di Gaza, fin dall'avvento al potere nell'enclave palestinese degli islamico-radicali di Hamas, nel 2007. Gli attivisti, tuttavia, considerano illegittimo tale blocco, la cui revoca è chiesta con crescente insistenza anche da diversi attori della comunità internazionale: tanto più dopo il sanguinoso blitz di lunedì compiuto dalle forze speciali israeliane contro una flottiglia guidata dalla nave turca Mavi Marmara che cercava a sua volta di forzare l'embargo.
PROIBIZIONE - Venerdì sera il ministero degli Esteri irlandese e quello israeliano avevano delineato un'ipotesi di accordo affinchè l'ultima nave della Freedom Flotilla decisa a superare il blocco potesse attraccare ad Ashdod con la garanzia israeliana dell'apertura di un corridoio via terra attraverso il quale lo stesso equipaggio avrebbe potuto poi consegnare il suo carico di aiuti a Gaza, previ i controlli di sicurezza. Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire. «Noi - ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham - non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l'assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza».
NAVI PILLAY (ONU): «BLOCCO ILLEGALE, VA RIMOSSO» - L'Alto commissario dell'Onu per i Diritti umani, la signora Navi Pillay, ha detto sabato che il blocco israeliano della Striscia di Gaza è illegale e che va rimosso, e ha al contempo reiterato l'appello per una inchiesta sul blitz contro la nave dei pacifisti Marmara. «La legge umanitaria internazionale vieta di affamare un popolo come arma di guerra... ed è proibito anche imporre ai civili punizioni collettive» ha detto Pillay. Secondo la responsabile dell'Onu vi sono numerosi Stati membri per i quali «il blocco è illegale e deve essere rimosso»; inoltre anche se la legge internazionale lo ritenesse legale, l'operazione militare israeliana di lunedì contro la flottiglia di pacifisti dovrebbe essere analizzata dal punto di vista degli obblighi di Israele di consentire l'accesso a Gaza degli aiuti umanitari.
e la porta verso il porto di Ashdod
Lo ha riferito attraverso Twitter l'organizzazione pacifista Perdana. I passeggeri a bordo stanno bene
LARNACA - La Rachel Corrie è stata catturata dalla marina israeliana, che l'ha costretta a dirigersi verso il porto israeliano di Ashdod. Lo riferisce attraverso Twitter l'organizzazione pacifista Perdana, comproprietaria della nave. Tutti i passeggeri a bordo stanno bene. La nave è visibile da Gaza.
Anche fonti dell'organizzazione Free Gaza hanno reso noto su Twitter che la nave dei pacifisti Rachel Corrie è stata presa con la forza dalla marina israeliana ed è rimorchiata verso il porto di Ashdod. L'esercito israeliano ha confermato che soldati delle forze speciali sono saliti a bordo della nave irlandese Rachel Corrie, riferisce il sito di Haaretz. «Le nostre forze sono salite a bordo della nave e ne hanno preso il controllo senza alcuna resistenza da parte dell’equipaggio e dei passeggeri. Tutto si è svolto senza violenza», ha affermato il portavoce dell’esercito. L’abbordaggio si è svolto in acque internazionali. I soldati sono giunti sulla nave via mare su piccole imbarcazioni e non si sono calati dagli elicotteri come è avvenuto lunedì sulla nave turca Mavi Marmara, dove sono morte nove persone. Un portavoce dell'esercito ha detto che l'abbordaggio è avvenuto con l'assenso degli attivisti del Free Gaza Movement che si trovano a bordo. La nave irlandese, in navigazione verso la Striscia di Gaza, aveva ignorato le richieste della marina israeliana di cambiare rotta e dirigersi verso il porto Ashdod (sud di Israele).
ISPEZIONE - «Israele - ha ripetuto il portavoce militare - non ha problemi a far attraccare la Rachel Corrie ad Ashdod e ad aiutare poi l'equipaggio a trasferire gli aiuti a Gaza» via terra. Ha tuttavia aggiunto che occorrerà prima «ispezionare il carico, per verificare che non vi siano esplosivi o munizioni». Israele ha imposto severe restrizioni attorno alla Striscia di Gaza, fin dall'avvento al potere nell'enclave palestinese degli islamico-radicali di Hamas, nel 2007. Gli attivisti, tuttavia, considerano illegittimo tale blocco, la cui revoca è chiesta con crescente insistenza anche da diversi attori della comunità internazionale: tanto più dopo il sanguinoso blitz di lunedì compiuto dalle forze speciali israeliane contro una flottiglia guidata dalla nave turca Mavi Marmara che cercava a sua volta di forzare l'embargo.
PROIBIZIONE - Venerdì sera il ministero degli Esteri irlandese e quello israeliano avevano delineato un'ipotesi di accordo affinchè l'ultima nave della Freedom Flotilla decisa a superare il blocco potesse attraccare ad Ashdod con la garanzia israeliana dell'apertura di un corridoio via terra attraverso il quale lo stesso equipaggio avrebbe potuto poi consegnare il suo carico di aiuti a Gaza, previ i controlli di sicurezza. Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire. «Noi - ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham - non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l'assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza».
NAVI PILLAY (ONU): «BLOCCO ILLEGALE, VA RIMOSSO» - L'Alto commissario dell'Onu per i Diritti umani, la signora Navi Pillay, ha detto sabato che il blocco israeliano della Striscia di Gaza è illegale e che va rimosso, e ha al contempo reiterato l'appello per una inchiesta sul blitz contro la nave dei pacifisti Marmara. «La legge umanitaria internazionale vieta di affamare un popolo come arma di guerra... ed è proibito anche imporre ai civili punizioni collettive» ha detto Pillay. Secondo la responsabile dell'Onu vi sono numerosi Stati membri per i quali «il blocco è illegale e deve essere rimosso»; inoltre anche se la legge internazionale lo ritenesse legale, l'operazione militare israeliana di lunedì contro la flottiglia di pacifisti dovrebbe essere analizzata dal punto di vista degli obblighi di Israele di consentire l'accesso a Gaza degli aiuti umanitari.
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Questo sarebbe un gesto potenzialmente dirompente e terrificante. Metterebbe in crisi non solo Israele ma anche l'esercito turco che è il suo principale oppositore.kisho ha scritto:
ERDOGAN VALUTA SE MANDARE MARINA A ROMPERE ASSEDIO - Tayyip Recep Erdogan sta valutando se usare la sua Marina per rompere l'assedio di Gaza. Lo scrive Debkafile, un sito considerato vicino all'intelligence israeliana, che cita i servizi segreti turchi. Il premier turco starebbe addirittura pensando di salire a bordo egli stesso di un futura nave di attivisti filo-palestinesi, convinto che Israele non avrebbe il coraggio di intervenire per bloccarlo.
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
I turchi le prenderebbero alla grande , secondo me nonriuscirebbero nemmeno ad arrivare alle coste.
Comunque sarebbe un fatto molto preoccupante per le reazioni che andrebbe a provocare.
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
dubito fortemente che avverrà... vorrebbe dire iniziare una guerra. ma questa è l'aria che tira. non c'è niente da fare... israele questa volta è riuscita a mettersi nell'angolo da sola.Painkiller ha scritto:Questo sarebbe un gesto potenzialmente dirompente e terrificante. Metterebbe in crisi non solo Israele ma anche l'esercito turco che è il suo principale oppositore.kisho ha scritto:
ERDOGAN VALUTA SE MANDARE MARINA A ROMPERE ASSEDIO - Tayyip Recep Erdogan sta valutando se usare la sua Marina per rompere l'assedio di Gaza. Lo scrive Debkafile, un sito considerato vicino all'intelligence israeliana, che cita i servizi segreti turchi. Il premier turco starebbe addirittura pensando di salire a bordo egli stesso di un futura nave di attivisti filo-palestinesi, convinto che Israele non avrebbe il coraggio di intervenire per bloccarlo.
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oltretutto continuano a sbagliare i modi... il mondo li sta giudicando e loro prendono per il culo tutti:
"L'ufficio stampa del governo israeliano ha divulgato per errore un video-farsa proprio sul sanguinoso arrembaggio costato la vita di nove persone. Il video creato da Latma Tv si intitola "Flotilla- We con the world" (Flotilla- Noi inganniamo il mondo) ed è la parodia di "We are the world". Il governo israeliano ha inviato per e-mail il link a una serie di giornalisti, tra cui quelli di BNO News. Ci sono volute quasi tre ore perchè i funzionari israeliani si rendessero conto della gaffe "
video:
http://tv.repubblica.it/copertina/gaffe ... 8347?video
(

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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
penso anch'io che sia un segnale mandato ad obama. c'era già stata marella a marzo per la volontà israeliana di proseguire con gli insediamenti a Gerusalemme est o in Cisgiordania (Hillary Clinton si era incazzata).
purtroppo negli USA esiste l'American Israel Public Affair Committee, la potente lobby americana pro Israele. fu proprio la lobby a costringere Balfour ad insediare gli ebrei in Palestina.
non sono nazista o islamista radicale ma se penso alle porcate israeliane tendo a rivlautare quei movimenti.
si parla sempre di Aushwitz ma Gaza e in parte la Cisgiordania sono immensi lager. d'altronde gli Isareliani hanno anche studiato e utilizzato nei territori le tecniche impiegate dai nazisti nel Ghetto di Varsavia (1944)
purtroppo negli USA esiste l'American Israel Public Affair Committee, la potente lobby americana pro Israele. fu proprio la lobby a costringere Balfour ad insediare gli ebrei in Palestina.
non sono nazista o islamista radicale ma se penso alle porcate israeliane tendo a rivlautare quei movimenti.
si parla sempre di Aushwitz ma Gaza e in parte la Cisgiordania sono immensi lager. d'altronde gli Isareliani hanno anche studiato e utilizzato nei territori le tecniche impiegate dai nazisti nel Ghetto di Varsavia (1944)
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
non sono mica sicuro di una sconfitta così scontata... mi sembra di ricordare che la turchia ha il secondo esercito più numeroso della NATO e l'esercito in turchia ha un ruolo fondamentale, controllore della legalità (forse è già stato detto da qualcuno in questo 3d qualche pagina fa... ) ed ha l'appoggio sottobanco di gran parte dell'europa.Defender ha scritto:I turchi le prenderebbero alla grande , secondo me nonriuscirebbero nemmeno ad arrivare alle coste.
Comunque sarebbe un fatto molto preoccupante per le reazioni che andrebbe a provocare.
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
per capire meglio, consiglio la visione di questo film... per chi non l'avesse ancora visto.
valzer con bashir... film israeliano... scritto e diretto da un'israeliano... una storia vera:
http://www.megavideo.com/?v=ODSNZEZY
(si possono postare i link megavideo?)
valzer con bashir... film israeliano... scritto e diretto da un'israeliano... una storia vera:
http://www.megavideo.com/?v=ODSNZEZY
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
L'esercito turco è una cosa seria, è grande(più di un milione di uomini), moderno, ben addestrato e ben equipaggiato. Niente a che vedere con i mentecatti siriani ed egiziani di qualche decannio fa.
L'esercito turco è da sempre amico di Israele e nemico di Erdogan. Da sepre ha l'appoggio popolare e garantisce la laicità dello stato. Se gli venisse ordinato di rompere il blocco si troverebbe di fronte ad una scelta terribile. Ribellarsi all'ordine facendo di fatto un colpo di stato e quindi perdere l'appoggio di una parte del'opinione pubblica e parte del prestigio di cui gode o obbedire e prepararsi ad una guerra con Israele.
Mai come in questi casi i corpi diplomatici saranno fondamentali.
L'esercito turco è da sempre amico di Israele e nemico di Erdogan. Da sepre ha l'appoggio popolare e garantisce la laicità dello stato. Se gli venisse ordinato di rompere il blocco si troverebbe di fronte ad una scelta terribile. Ribellarsi all'ordine facendo di fatto un colpo di stato e quindi perdere l'appoggio di una parte del'opinione pubblica e parte del prestigio di cui gode o obbedire e prepararsi ad una guerra con Israele.
Mai come in questi casi i corpi diplomatici saranno fondamentali.
- Enrico Pallazzo
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Dovete considerare Merdogan come un Berlusca turco. Uno che si fa i cazzi suoi con la differenza che in più vuole rendere la Turchia un nuovo Iran. Quindi sono e sarenno solo parole, per di più neanche accertate,Painkiller ha scritto:Questo sarebbe un gesto potenzialmente dirompente e terrificante. Metterebbe in crisi non solo Israele ma anche l'esercito turco che è il suo principale oppositore.kisho ha scritto:
ERDOGAN VALUTA SE MANDARE MARINA A ROMPERE ASSEDIO - Tayyip Recep Erdogan sta valutando se usare la sua Marina per rompere l'assedio di Gaza. Lo scrive Debkafile, un sito considerato vicino all'intelligence israeliana, che cita i servizi segreti turchi. Il premier turco starebbe addirittura pensando di salire a bordo egli stesso di un futura nave di attivisti filo-palestinesi, convinto che Israele non avrebbe il coraggio di intervenire per bloccarlo.
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è sempre amore!
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
per ricordare chi era la ragazza a cui e' intitolata la nave Rachel Corrie
- jhonnybuccia
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
questo dimostra che la turchia in europa sarebbe stata una mossa vincente.
esteticamente abominevole ma di sostanza geopolitica.
(come al solito gustosissime le manifestazioni dei mentecatti filopalestinesi che gridano morte a israele sventolando la bandiera della pace).
esteticamente abominevole ma di sostanza geopolitica.
(come al solito gustosissime le manifestazioni dei mentecatti filopalestinesi che gridano morte a israele sventolando la bandiera della pace).
incerto al 76%.
Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Painkiller ha scritto:Mi sento obbligato a correggere due tuoi errori.}}Tristan ha scritto:perdonami Tremonti ma mi sa che sono sempre io che non riesco a spiegarmi con te
la territorialità delle acque è data dalle coste, se hai delle coste hai delle acque sotto la tua giurisdizione, passate le 12 miglia nautiche dalla costa diventano acque internazionali.
Israele ha rinunciato alla sovranità su Gaza, quindi non ha più alcun diritto sulle acque antistanti,sono le stesse regole per cui gheddafi sequestra i pescatori siciliani da anni e non possiamo dire ne fare nulla, cosa non torna?.
chi cazzo è Israele per fare blocchi navali in acque internazionali?
l'Europa e la NATO debbono pure fare finta di nulla?
è come tifare Brasile al mondiale, ci si sceglie la squadra piu forte e si rinnega la propria. tutti bravi cosi
la questione legalità sottointende che se contiamo qualcosa, gli israeliani debbono mettere due piedi in una scarpa nel mediterraneo,
altrimenti che anche l'Europa e la nato non valgono un cazzo, non è una questione puramente giuridica.
PS
gli USA fanno quel cazzo che gli pare (si è capito) e quindi Cuba in piena guerra fredda che esempio è?
la Germania in una guerra mondiale bloccata dagli alleati è omogenea al blocco di Gaza?
Israele non ha mai riconosciuto la Palestina come stato indipendente. La stessa ANP all'ONU è presente solo come osservatore. Le acque di fronte a Gaza non sono pertanto acque territoriali della Palestina tantopiù che Gaza è governata da Hamas che come entità statale non è riconosciuta da nessun paese al mondo. Per il momento Il mare davanti a Gaza è di Israele.
Per quanto riguarda la situazione libica da te citata, bisogna premettere le acque territoriali si estendono si per 12 miglia come da te citato, ma i golfi sono considerati acque territoriali anche oltre le dodici miglia se lo stato antistante ne ha sempre avuto storicamente il possesso. Il golfo di Taranto, ad esempio, è tutto italiano anche oltre le dodici miglia. Il golfo della Sirte invece non ha queste caratteristiche per cui si dovrebbe applicare la regola generale delle dodici miglia. Gheddafi però lo considera suo e quindi si permette di fare quello che tu citi. Lo stato italiano non ha mai reagito con durezza di fronte a questi attacchi per il semplice motivo che considera gli interessi dell'ENI più importanti di quelli dei pescatori siciliani.
dopo gli accordi di Oslo e Oslo2 gli israeliani in cambio di concessioni di autorità all'olp mantennero però(negli accordi) il controllo militare delle acque, il problema sorge nel 2005 , quando Israele si ritira del tutto da Gaza dando sovranità all'anp, (che è autorità riconosciuta,hamas verrà dopo), dato che la striscia non è più territorio israeliano, per loro stessa ammissione,se proprio vogliamo discuterne, sarebbero acque senza giurisdizione dato che non esiste ufficialmente uno stato palestinese (anche se poi de facto lo si riconosce nei trattati e nelle relazioni), in ogni caso il diritto per Israele è nullo,altrimenti sarebbe interessante capire da dove nasce questo diritto(dato che le acque antistanti Gaza non bagnano costa israeliana).
l'esempio dei libici era per far capire che anche noi sottostiamo alle regole sulle acque internazionali e territoriali, (nonostante la questione irregolare del golfo della sirte),comunque si l'esempio dei libici non era azzeccatissimo...
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Il Diritto Internazionale Marittimo
LA NAVIGAZIONE MARITTIMA
Il principio generale è che ogni nave è sottoposta esclusivamente al potere dello Stato di cui ha nazionalità: lo Stato di bandiera o Stato nazionale ha diritto all’esercizio esclusivo del potere di governo sulla comunità navale e esercita siffatto potere attraverso il comandante (considerato come organo dello Stato).
Vediamo ora le eccezioni che tale principio incontra allorché una nave si avvicini alle coste di un altro Stato:
Acque internazionali. La nave pirata può essere catturata da qualsiasi Stato e sottoposta a misure repressive. Lo Stato nel cui territorio è in corso una guerra civile può visitare e catturare qualsiasi nave che si proponga di recare aiuto (in armi o armati) agli insorti.
Zona economica esclusiva. Lo Stato costiero può visitare e catturare navi e relativo carico per infrazioni alle proprie leggi sulla pesca o allo sfruttamento delle risorse sottomarine.
Mare territoriale. Rilevano i principi già analizzati del diritto di passaggio inoffensivo e della sottrazione alla giurisdizione penale dello Stato costiero dei fatti puramente interni alla nave
Le navi da guerra o comunque destinate a servizi pubblici possono inseguire una nave straniera che abbia violato le loro leggi purché l’inseguimento sia continuo e abbia avuto inizio almeno nelle acque contigue al mare territoriale. Se la nave inseguita entra nelle acque territoriali di un altro Stato l’inseguimento cessa.
Per quanto riguarda la nazionalità delle navi occorre che tra queste e lo Stato che concede la bandiera esista un legame sostanziale (genuine link).
A caldo sembrava a tutti che Israele avesse fatto una gran cazzata ed un sopruso indicibile ma poi alla fin fine sembrerebbe di no.
P.S:
Il punto dirimente allora è sapere se i Territori Palestinesi sono di fatto, ma non formalmente, uno stato sovrano o se invece non sono altro che una Provincia Autonoma d'Israele.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
Il Diritto Internazionale Marittimo
LA NAVIGAZIONE MARITTIMA
Il principio generale è che ogni nave è sottoposta esclusivamente al potere dello Stato di cui ha nazionalità: lo Stato di bandiera o Stato nazionale ha diritto all’esercizio esclusivo del potere di governo sulla comunità navale e esercita siffatto potere attraverso il comandante (considerato come organo dello Stato).
Vediamo ora le eccezioni che tale principio incontra allorché una nave si avvicini alle coste di un altro Stato:
Acque internazionali. La nave pirata può essere catturata da qualsiasi Stato e sottoposta a misure repressive. Lo Stato nel cui territorio è in corso una guerra civile può visitare e catturare qualsiasi nave che si proponga di recare aiuto (in armi o armati) agli insorti.
Zona economica esclusiva. Lo Stato costiero può visitare e catturare navi e relativo carico per infrazioni alle proprie leggi sulla pesca o allo sfruttamento delle risorse sottomarine.
Mare territoriale. Rilevano i principi già analizzati del diritto di passaggio inoffensivo e della sottrazione alla giurisdizione penale dello Stato costiero dei fatti puramente interni alla nave
Le navi da guerra o comunque destinate a servizi pubblici possono inseguire una nave straniera che abbia violato le loro leggi purché l’inseguimento sia continuo e abbia avuto inizio almeno nelle acque contigue al mare territoriale. Se la nave inseguita entra nelle acque territoriali di un altro Stato l’inseguimento cessa.
Per quanto riguarda la nazionalità delle navi occorre che tra queste e lo Stato che concede la bandiera esista un legame sostanziale (genuine link).
A caldo sembrava a tutti che Israele avesse fatto una gran cazzata ed un sopruso indicibile ma poi alla fin fine sembrerebbe di no.
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Il punto dirimente allora è sapere se i Territori Palestinesi sono di fatto, ma non formalmente, uno stato sovrano o se invece non sono altro che una Provincia Autonoma d'Israele.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
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Re: [O.T.] Riflessioni sulla guerra in Medio Oriente
nel 2005 Israele ha passato la giurisdizione all'anp , addirittura chiedendo, dopo elezioni, i nominativi dei nuovi reggenti
e passando funzioni e poteri a queste persone, rimangono accordi per le acque potabili, il commercio , l'energia elettrica etc etc
la striscia di Gaza è dei palestinesi a tutti gli effetti(lo dicono gli israeliani, mica io), manca solo il riconoscimento di Stato palestinese in sede internazionale.
quella Israelo-palestinese, nessuno la chiama guerra civile,nemmeno le parti in causa, ma guerra (per quanto tecnicamente non lo sia , non essendo la palestina formalmente riconosciuta,e mancando quindi uno dei presupposti).
solo se Gaza fosse sotto giurisdizione israeliana (pre 2005) potrebbe essere definita guerra civile...
se ci si ritira da dei territori e si rinuncia alla potestà come è possibile mantenerne invece i diritti?
in ogni caso, nemmeno in caso di guerra è ammissibile il blocco degli aiuti umanitari...
e passando funzioni e poteri a queste persone, rimangono accordi per le acque potabili, il commercio , l'energia elettrica etc etc
la striscia di Gaza è dei palestinesi a tutti gli effetti(lo dicono gli israeliani, mica io), manca solo il riconoscimento di Stato palestinese in sede internazionale.
quella Israelo-palestinese, nessuno la chiama guerra civile,nemmeno le parti in causa, ma guerra (per quanto tecnicamente non lo sia , non essendo la palestina formalmente riconosciuta,e mancando quindi uno dei presupposti).
solo se Gaza fosse sotto giurisdizione israeliana (pre 2005) potrebbe essere definita guerra civile...
se ci si ritira da dei territori e si rinuncia alla potestà come è possibile mantenerne invece i diritti?
in ogni caso, nemmeno in caso di guerra è ammissibile il blocco degli aiuti umanitari...
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