


Ma non è una presa in giro! Giuro! Anche perchè l'originale è molto ma molto piu' ridicola!

A gheddà ! Azzo c'è sulla foto?!"
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Lettera assolutamente condivisibile, durissima, e molto ben scritta.tiffany rayne ha scritto:http://www.tellusfolio.it/index.php?pre ... =v&id=8879
SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITà€
Farinella a Bagnasco su berlusconismo
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. àˆ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perchè le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città .
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell'omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull'inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.
Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure nè lei nè i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità » che è la nuda «realtà ». Il vostro atteggiamento è recidivo perchè avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell'Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.
Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perchè non avete lesinato bacchettate all'integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un'assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l'immoralità ) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sè in relazione i due fatti. àˆ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l'attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l'8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, peró, sapere che è una conseguenza diretta dell'inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.
I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perchè concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all'accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità , sulla bugia e sull'odio dell'avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perchè parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perchè non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Perchè non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perchè continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità ? Perchè non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perchè non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall'eresia della Lega e del berlusconismo? Perchè non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l'etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant'Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perchè «anche l'imperatore è nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d'oro.
Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perchè agite per interesse e non per verità . Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d'oro? Quando il vostro silenzio non regge l'evidenza dell'ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perchè nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire ... sopire, troncare».
Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità ; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo ... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 08/05/2009).
Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l'integerrimo sant'Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell'imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 5).
Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità . Se non puó farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.
Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l'arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità , economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perchè temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, puó continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull'altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l'Italia.
Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all'Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costó la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.
In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.
Genova, 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete
la premessa che riporto è bellissima.tiffany rayne ha scritto: (...) Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
(...)
Mi pare comunque giusto che le discussioni fra cattolici si aprano extra ecclesia.zio ha scritto:
che poi i preti che si preoccupano sempre e solo di "etica" a me preoccupano parecchio. figurarsi quando parlano di etica in politica.
come se il cristianesimo fosse "etico" e non "antropologico".
come se il cristianesimo fosse utile e non urgente.
certo se un prete si preoccupa delle pugnette...
ma non è questo il problema.CanellaBruneri ha scritto:Mi pare comunque giusto che le discussioni fra cattolici si aprano extra ecclesia.zio ha scritto:
che poi i preti che si preoccupano sempre e solo di "etica" a me preoccupano parecchio. figurarsi quando parlano di etica in politica.
come se il cristianesimo fosse "etico" e non "antropologico".
come se il cristianesimo fosse utile e non urgente.
certo se un prete si preoccupa delle pugnette...
Senza "Scandalo" non c'e' Cristianesimo
Pare di no.zio ha scritto:
ma scherziamo? ma è questo il metro di giudizio su un'azione politica?
le seghe di berlusconi? i pruriti di Prodi? le preferenze sessuali di Sircana?
le carriere delle veline rai?
il prete ha posto la questione del non intervento su temi di carattere morale che, sì, investono il merito politico, ma che di conseguenza normalizzano comportamenti spudoratamente contrari al formalismo etico e morale cattolico.zio ha scritto:ma scherziamo? ma è questo il metro di giudizio su un'azione politica?
le seghe di berlusconi? i pruriti di Prodi? le preferenze sessuali di Sircana?
le carriere delle veline rai?
danny_the_dog ha scritto:Secondo me l'ispirazione è giunta dalla nota catena di sexy shop...AlexSmith ha scritto:Sembra l'insegna di un night.danny_the_dog ha scritto:Il premier: «servirà a rilanciare il turismo in italia»madball ha scritto:avete visto il logo di magic italy? io mi sento offeso, ma tanto
Berlusconi vara "Magic Italy" ma il logo è bocciato dalla Rete
Muh uah auh auha uah uah auhauh
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Effettivamente, l'originale è del 1983.Mavco Pizellonio ha scritto:Bisogna essere dei sottosviluppati mentali per stare dietro a questa gente. Bisogna essere proprio degli idioti cazzo.
E poi sono fermi al 1985, l'ho sempre detto, altro che grande comunicatore.
Ma io non sono affatto infastidito. Altrimenti non rispondevo argomentando. Mi spiace solo che il clero si presti a queste partite xchè come in altre occasioni ci saranno molte persone che faranno coincidere giudizio etico con quello politico, che propriamente non è molto cristiano. Cmq son contento x te . Magari hai finalmente trovato un leader carismatico x il pd. Un prete.Mavco Pizellonio ha scritto:Pare di no.zio ha scritto:
ma scherziamo? ma è questo il metro di giudizio su un'azione politica?
le seghe di berlusconi? i pruriti di Prodi? le preferenze sessuali di Sircana?
le carriere delle veline rai?
Ecco, a confermare il fastidio di zio per questo prete sconsiderato, cosa ho trovato in rete. Lettera di Volontè a Farinella.
La cosa che più mi ha colpito è stato notare quanto cazzo scriva male Volontè. E dal momento che come avrete notato alla questione "scrivere bene" do molta importanza, mi ha fatto piacere
il post sriptum del don alla fine della lettera.
Luca Volontè scrive al parroco del contro-appello per l'Occidente.
Camera dei Deputati - Gruppo Parlamentare UDC - Il Presidente -
Egregio Signor Parroco,
sono [sic!] a disturbarla per chiederle la cortesia di inviarmi, se possibile con sollecitudine, una giaculatoria, di quelle che insegnavano le nonne ai nipotini. Io le ho imparate così e così le insegno alle mie figlie. Purtroppo vedo che questa sana memoria cristiana, che ci accompagna durante la giornata, và [sic!] scomparendo e rischia così di finire una ricca e proficua 'trasmissione di fede'.
Perció mi sono deciso a chiederle una (o più) 'giaculatorie' che insieme a quelle dei suoi confratelli delle altre parrocchie italiane, vorrei raccogliere in un volumetto semplice che penso utile ed edificante. Confido nel potere aver una sua risposta entro il mese di luglio. Spero di averla convinta e non averla disturbata,
Suo in Cristo
Luca Volontè
Ps. Nel caso le sia comodo i miei indirizzi sono:
Luca Volontà - c/o Gruppo UdC
Via Uffici del Vicario 21
00100 Roma
oppure via mail (ancora più comodo e rapido): VOLONTE_L@CAMERA.ITSig. Luca Volontè - Camera dei Deputati
Roma
La risposta di don Paolo Farinella
e p.c.
ad una marea di amiche e amici che prego di diffondere ciascuno con i propri mezzi via e-mail
Lei non mi conosce perchè se mi conoscesse non mi avrebbe scritto la delirante richiesta, di cui sopra. In quanto cristiano la ritengo responsabile in solido dello sfascio dell'Italia in cui il governo Berlusconi da lei e dal suo partito sostenuto e condiviso anche in appoggio a leggi immorali totalmente in contrasto con la dottrina della Chiesa, quella Chiesa di cui lei ora si fregia per convenienza partitica, raccogliendo "giaculatorie" da pubblicare, mi pare di capire, in un libro, non per le sue figliole (poverette!), ma per inviarlo come propaganda a tutte le parrocchie italiane e istituti religiosi, maschili e femminili, credendo così di millantare un credito che eticamente lei ha perso il giorno in cui ha votato la prima legge ad personam, favorendo gli interessi personali e di casta del deputato Berlusconi e famigli. D'altronde, anche nel suo partito, lo stesso segretario Follini si è dissociato, sebbene in ritardo e per questo lo avete dimissionato. Dal punto di vista della morale cristiana è ladro tanto chi ruba quanto chi para il sacco. Lei di sacchi ne ha parati uno stock intero in cinque anni. Da cattolico?
Ogni volta diceva una "giaculatoria" per non rischiare di fare "finire una ricca e proficua 'trasmissione della fede'"?. Quando ha votato il conflitto d'interessi quale giaculatoria ha detto, potrebbe inviarmela? O per la legge sulle tv del padrone, a chi ha chiesto protezione? A santa Chiara? A santa Scura? o a Santa Opaca?
La "sollecitudine" che lei invoca per inviarle le "giaculatorie", la impegni più proficuamente a meritarsi il lauto stipendio (12.000?/15.000? euro al mese?) che noi con le nostre tasse le paghiamo perchè serva il paese e non perchè si preoccupi della "trasmissione della fede". Lei è stato eletto non per assemblare giaculatorie, ma per servire il popolo sovrano, facendo una opposizione legittima ma proporzionata al dovere della maggioranza di governare il Paese, specialmente nello stato comatoso in cui voi lo avete lasciato.
Se lei ha imparato le giaculatorie da piccolo, le reciti in silenzio e non le sbandieri in piazza perchè così fanno anche gli ipocriti e i pagani: per farsi vedere e per averne un utile. Lei vorrebbe farmi credere che è preoccupato per la "trasmissione della fede"? Via, sig. deputato! lei crede veramente che io sia così stupido da non capire il suo diabolico piano?
Lei ha perso le elezioni e il potere, vuole mantenere i contatti con quel bacino di riferimento cattolico che sono le parrocchie (la maggior parte delle quali sono da lei distanti, tanto per precisare, ovvia!) e accreditarsi come deputato credente e praticante fino al punto da raccogliere "giaculatorie" e pubblicarle con il suo nome e cognome (Andreotti docet!) e fare così propaganda sistematica per i gonzi che possono cascarci.
Vedo anche che lei ha fretta in questa santa fatica editoriale se mi chiede una giaculatoria entro luglio: forse che vanno in scadenza come il tonno e l'insalata?.
Io, invece, Paolo Farinella, prete di Genova, elettore e quindi pro quota parte attiva del popolo sovrano di cui lei è dipendente, considerato che ha scritto con la carta intestata della Camera (quindi gratuita), chiedo a lei che ha l'obbligo morale e giuridico di rispondere:
1. Ritiene lei che la raccolta delle giaculatorie, una per parrocchia di tutta Italia (circa 40.000) sia una priorità essenziale ed esiziale per la sopravvivenza del popolo che lo ha eletto al parlamento? Presenti un disegno di legge, sia discusso in commissione e in Camera e si voti sulla proposta e sulla copertura finanziaria (forse si ridurranno le pensioni minime perchè con una giaculatoria al giorno gli anziani riescono a levare il medico di torno?).
2. Se la sua iniziativa è privata perchè usa la carta intestata della Camera che le compete solo nell'esercizio della sua funzione di deputato che nulla a che a fare con questa stupida e ignorante iniziativa? Non è questa la morale cattolica? Lei ha studiato una morale ad elastico?
3. Quante copie intende stamparne dell'eventuale libro di giaculatorie? A spese di chi? Per la spedizione eventuale alle parrocchie e/o ad altri chi paga le spese postali? Il francobollo di posta prioritaria che c'è sulla busta della sua missiva chi lo ha pagato? Lei di tasca sua o noi di tasca nostra per intromissione indebita delle sua mani? Lei ha il pudore ancora di dire che non avete aumentato le tasse e non avete messo le mani in tasca ai cittadini? Cosa sta facendo lei, non sta mettendo le mani nelle mie e altrui tasche?
4. Per preservare la "trasmissione della fede", sarebbe meglio che non usasse i soldi dei cittadini, come esige la morale cattolica per spedire lettere sue personali o per stampare libri di giaculatorie inutili e fuorvianti. Deputato Volontè "giaculi" meno e non sperperi i soldi degli Italiani e impegni il suo tempo a servizio del popolo. Per la morale cattolica con o senza giaculatorie, se così fosse, si chiama furto e se lei persiste furto aggravato che, secondo san Paolo è sanzionato con l'inferno.
Comunque voglio accontentarla e le mando la seguente giaculatoria che mi insegnó mio nonno oltre cinquat'anni fa: "Dai democratici cristiani che si servono della fede per i loro sporchi affari, liberaci, o Signore" che io aggiorno per suo diletto e trastullo fideistico: "Dalla peste, dalla fame, dalla lebbra e dall'Udc liberaci, o Signore, ora e sempre. Amen".
Spero che non ci sia più una prossima volta, ma se dovesse esserci, la prego di non firmarsi più "in Cristo, suo..." perchè lei non è "mio", essendo la schiavitù abolita da qualche secolo e poi perchè è meglio non mischiare il suo partito con l'acqua santa in quanto incompatibili ex radice.
Mi saluti le sue figlie e esprima loro tutta la mia umana solidarietà in caso di una loro autonoma e sperabile rivolta filiale.
Paolo Farinella, prete
Genova
(la mia e-mail la conosce)
PS. Se lei dovesse pubblicare un libro di giaculatorie a spese pubbliche, io citeró in giudizio lei e aventi causa, chiedendo i danni materiali e morali. Un consiglio gratis: impegni il suo tempo libero a studiare la grammatica e la sintassi, sicuramente le sarà più utile.
zio ha scritto:forse era meglio che l'inno dei sessantottini si avverasse.
cloro al clero.