tiffany rayne ha scritto:No caro Anton cerco di riportarti con i piedi per terra, ti sei innamorato di Zeman e del suo gioco vedi solo i lati positivi. Ma il calcio non è cosi semplice, ci sono mille sfumature e non si gioca solo in una maniera. Zeman il buono e gli altri tutti idioti, ladri e grigi.
Essere innamorato di una cosa non vuol dire non vederne i lati negativi, anzi.
Bisognerebbe anche definire il concetto di "negativo", ma mi sembra chiaro che in questo caso sia la validità della fase difensiva e della tenuta atletica durante il campionato.
Il punto è: cosa significa il
dato statistico che le squadre di Zeman prendono gol e a metà campionato perdono delle partite?
a) Zeman non insegna in alcun modo la fase difensiva e si concentra soltanto su quella offensiva, effettuando una preparazione atletica del tutto deleteria.
b) Zeman insegna una fase difensiva funzionale allo stile di gioco che insegna, effettuando una preparazione atletica atta a supportare uno sforzo notevole a livello tattico. Sforzo che puoi sostenere non per una stagione intera, nonostante le corse sui gradoni.
Un altro punto è: in che ottica finalista vogliamo inserire il dato statistico che le squadre di Zeman prendono gol e a metà campionato perdono delle partite?
a) lo spettacolo, e il gioco del calcio.
b) la vittoria finale.
Le mie risposte sono sempre le "a". Mi sembra un punto di vista complessivo, che abbraccia anche quelli che tu chiami difetti.
Il discorso è che è sempre soltanto una squadra a vincere, ma se il calcio fosse uno sport che dà emozioni solo ai vincitori non avrebbe avuto tutto questo sèguito.
Guardo una partita di Zeman e mi diverto, vedo un uomo che insegna ai suoi giocatori a correre, sacrificarsi, giocare un calcio arioso, coraggioso, spettacolare. Però mi sento dire che dovrei tornare con i piedi per terra.
Diciamo che ho sia le radici che le foglie, perchè oltre ad accettare i difetti del modulo di quest'allenatore, ed inquadrarli nel modo giusto (
cioè come elementi geometrici facenti parte di un tutt'uno modulare), riesco anche ad emozionarmi.
Dico che proietti un calcio grigissimo perchè mi sembri ragionare secondo la mentalità italica del "giorno dopo". Caio ha perso... "Ah allora è un povero coglione".
Facile farlo con Zeman che non ha mai vinto.
Dato che per me la mentalità italiana è una mentalità vecchia, e soprattutto facile da sostenere, non la sento mia e non la seguo. Anche perchè è anche piuttosto facile da smentire, sostenuta soltanto dalla forza argomentativa del branco e dalle solite colonne "sì però non ha vinto un cazzo".
Si ma sticazzi, dimostratemi che Zeman è un allenatore scarso... E lì piombò il silenzio (in termini di argomentazioni serie, s'intende) più truce.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.