[O.T.] Crisi economica

Scatta il fluido erotico...

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Helmut
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#691 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: confermi che di alcuni servizi pagati con le mie tasse usufruisce chi non ha la possibilità  di farsi ''sfruttare ed estrarre pulsvalore''? ad es. chi non ha la possibilità  di lavorare (per qualsiasi motivo). e che i servizi messi a disposizione dallo stato (in linea teorica) sono della stessa qualità  per tutti? mentre se sono offerti dai privati, non tutti possono permetterseli e devono ripiegare su prestazioni inferiori?
Certo che confermo. Si chiama ''sussidiarietà ''.
Lo ho già  scritto in un precedente post portando alcuni esempi che riprendo: chi non usa mai le ferrovie statali le paga anche per chi va in treno tutti i giorni, chi non ha figli paga le scuole anche per chi ha prole numerosa, che non caga mai paga le fognature anche per soffre di diarrea cronica etc.

Sul fatto che servizi privati siano di alto costo e possano permetterseli in pochi è una palese contraddizione economica: la tendenza è di allargare al massimo il numero dei consumatori.
Piccolo esempio: quando la vecchia SIP era pubblica i servizi telefonici costavano di più ed erano di grado inferiore.
La straordinaria diffusione della telefonia cellulare è avvenuta in periodo di competizione spinta tra gestori. :o
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red8man
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#692 Messaggio da red8man »

Se per legge è d'obbligo la ristrutturazione per rimanere aperti non ci sono molte scelte; occorre intervenire. Concordo con te Gaius che, a questo punto, a prescindere dalla propensione al rischio sia stato stupido dividersi gli utili pregressi tra i soci per indebitare l'azienda al fine della ristrutturazione.

Purtroppo questo scempio lo vedo da molti e troppi anni anni. Moltissimi cosidetti imprenditori (ma possiamo tranquillamente tendere alla quasi totalità ) anche se amano la propria azienda la vedono esclusivamente come una vacca da mungere. Sconvolgente è vedere un bilancio (è quasi un'offesa se non eresia usare tale termine) di una società  di persone (d.i., snc, sas e vaccame altri) caratterizzato dai prelievi soci mostruosamente maggiori rispetto alla capacità  di produrre reddito che, nel tempo, arrivano ad indebitare l'azienda per pagarsi l'utile estorto e, di conseguenza, essere i principali debitori della propria azienda.

Non va meglio per le società  di capitali che, quando va bene, utilizzano artificiosamente le politiche rettificative per adeguare (meglio sarebbe dire ammaestrare) l'utile di bilancio a valori prossimi allo zero meglio ancora se negativi ma di poco. Stupefacente è vedere tante di queste soceità  con un patrimonio netto negativo frutto di perdite consistenti negli anni pregressi che hanno, di fatto, azzerato il capitale sociale e che, senza scomporsi, continuano ad operare alla faccia del codice civile e di fronte ad una sconsiderata ignoranza (voluta o dovuta) sia dei soci che degli amministratori che, peggio ancora, dei commercialisti che, addirittura, si inventano artificiosi "fondi su perdite di capitale" come se le perdite si potessero ammortizzare come i cespiti. E, badete bene, nonostante tali criticità  gravi continuano imperterriti a succhiare liquidità  gonfiando i compensi degli amministratori, ed arrivando ad assumersi come co.co.co. nella propria azienda, per rapinarla di altra liquidità .

Nel frattempo questi imprenditori da strapazzo girano con macchinone in leasing 8stipulati dalla loro azienda), vivono in casa da sogno e fanno viaggi che ti puoi sognare ed hanno dossier titoli che non puoi nemmeno pensare: tutto alla faccia della propria azienda che vede drenare sistematicamente quella poca liquidità  che genera. Dopodiche vengono a piangere miseria in banca per accedere al credito in quanto c'è la crisi, i clienti non pagano e quant'altro.

Se poi gli chiedi che, magari, sarebbe utile ricapitalizzare la propria azienda ti guardano come se avessi bestemmiato, come se fossi la Bestia, girano i tacchi e cercano qualcuno che i soldi li da: tanto, quel qualcuno, c'è sempre crisi o non crisi ed alla faccia del patrimonio netto negativo (perdite pregresse, codice civile ect...).

Attenzione non confondete tali constatazioni reali decennali col vomito anticapitalistico che permea a volte questa community perchè, ricordatevi bene, il sottoscritto è un anticomunista viscerale. E' assolutamente giusto che il capitale sia ampiamente remunerato in considerazione del rischio imprenditoriale assunto se producono ricchezza per tutti gli stakeholders ma, tali cosidetti imprenditori, lo sono esclusivamente per la camera di commercio in quanto sono paragonabili alla nobiltà  francese prerivoluzionaria parassita che viveva di rendita ed alla fine ha perso tutto.

Guarda caso Gaius, oltre a vedere l'azienda come una vacca da mungere, fanno anche speculazione in borsa e, come tu dici, perdono pure attestando, sempre che ce ne fosse ancora bisogno, il loro livello d'imprenditorialità . Vada la gestione della liquidità  e la diversificazione ma un'azienda che gioca in borsa e non investe per crescere si condanna ad una lenta ma inesorabile decadenza a meno che sia una sim, una fiduciaria o una finanziaria.

Come diceva nei giorni scorsi qualcuno di noi, credo il Grande Parak, di IMPRENDITORI CON TUTTE LE LETTERE IN AMIUSCOLO ce ne sono proprio pochi. Peccato perchè il nostro modello economico (il capitalismo famigliare) è stato ben studiato all'estero come modello da adottare in alternativa, ma non in antitesi, con quello anarchico anglosassone improntato al laissez-faire, a quello franco-renano ed a quello nipponico.

Ma i Grandi Imprenditori che l'Italia annovera oggi, ahinoi, sono la nostra Storia Economica e sono morti senza lasciare validi eredi.
RED8MAN ha scritto: Carmella, ciao piccola grande Musa, sogno di avventure audaci.

PAN ha commentato:Questo addio è degno di un poema omerico. Incredibile per un uomo abitualmente iperrazionale come red8man. Poi dicono che il porno fa male ...

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#693 Messaggio da Kronos »

Parakarro ha scritto:
GaiusBaltar ha scritto:Avrei sentito volentieri Profoumo di fallimento..........................spero abbiate capito la battuta a doppio senso.
ma te pensa.. lo stesso a cui pensavo io...

assieme al tracciatore di cerchi sulla sabbia...

e sono stati molto piu' vicini al fallimento di quello che si pensi..
a dirla tutta sono ancora messi male: sperano di far un po' di cassa con le commissioni per lo scudo fiscale e con il punto di differenziale dello spread sui mutui casa.
Il problema lo hanno con i mutui casa adesso che saltano posti di lavoro e la gente non paga le rate: altro che moratoria di un anno, c'e' gente col mutuo che il lavoro non lo vede piu' :|
Ultima modifica di Kronos il 12/10/2009, 22:24, modificato 1 volta in totale.
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#694 Messaggio da Kronos »

Husker_Du ha scritto:.
La privatizzazione avviene quando ti vuoi liberare di un baraccone succhia soldi pubblici e che sai che nelle mani di un privato sarebbe invece produttiva (vedi telecom, che era un monopolio, piu' profittevole di cosi').
niente di piu' falso.
Telecom prima di essere regalata ai capitani coraggiosi colaninno e gnutti da quel cialtrone di d'alema era una azienda sanissima, con enormi profitti e con un patrimonio immobilirare di tutto rispetto: i tedeschi di DT offrivano in contanti 100mila miliardi di lire, mentre i pezzenti itagliani, in nome dell'italianita' da difendere, la pagarono meno di un decimo mettendo il resto a bilancio passivo telecom.

Quando gnutti volto' le spalle a colaninno per tronchetti provera che aveva il placet di berlosconi, attuarono lo stesso trucchetto economico e portarono il bilancio telecom a meno 44 e passa miliardi di euro, pari a circa 3 fallimenti parmalat messi insieme.
Il tronchetto per fare dividendi vendette gran parte degli immobili telecom alla pirelli re di sua proprieta' affittando le stesse sedi a telecom a canoni fuori dal mondo e continuo' a mangiarci dentro fino a quando ha potuto: poi sono subentrati gli spagnoli che a tutt'ora non si e' ben capito che intendano fare, se riorganizzare seriamente una situazione al limite del collasso o papparsi i pezzi migliori di telecom a cominciare da tim brasile.

Graze ai grandi capitalisti dei miei coglioni l'azienda strategica per le telecomunicazioni del belpaese si ritrova a non poter investire seriamente in infrastrutture, a pagare i debiti con le bollette salatissime e tagliare sull'assistenza alla clientela.
Ah e certe banche che ci han mangiato non poco sono immischiate con la questione telecom (al pari di quella alitalia) con cifre che in un paese normale avrebbero costretto a dichiarare bancarotta.

E pensare che quando era in mano pubbliche la dirigenza sveglia voleva cablare a fibra ottica tutto il paese da cima a fondo col progetto Socrate che sarebbe costato in tutto meno di 10 miliardi di euro: peccato che negli ambienti politici fu giudicata una spesa eccessiva ma che sarebbe stata per i successivi 40 anni il miglior investimento di infrastruttura per tutto il sistema paese.
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#695 Messaggio da Kronos »

andrew ha scritto: Per quale motivo l'Argentina avrebbe dovuto agire in questo modo?
Poteva farsi prestare il denaro al'infinito come fa l'Italia.
no. il problema e' che l'argentina perseguendo la follia della parita' di cambio con il dollaro americano fini di fatto per rinunciare alla propria moneta e di utilizzare come moneta ufficiosa e quindi ufficiale il dollaro di cui non ha minimamente la possibilita' di controllare l'emissione di banconote.

Ecco perche' il governo argentino riagiono' un piano di rientro dicendo che non pagava piu' gli interessi sul debito ed inizio' a rinegoziare i debiti stessi offrendo una percentuale in cambio dell'estinzione del debito: in questo modo si comporto' esattamente come chi rinegozia un debito considerato inesigibile sperando di poter portare a casa il 20 o 30% della somma nominale.
Ovviamente i soldi per questo genere di operazione saltarono fuori principalmente dalle tasse sulle rimesse in valuta degli argentini emigrati e dalla vendita concordata delle materie prime del paese a soggetti bisognosi come la cina o la ue che pagano pronta cassa senza farsi troppi problemi.
chi la paga molto cara tutt'oggi e' la popolazione piu' debole che si e' vista togliere tutto e che si invento' da zero una economia del baratto per tirare avanti.
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#696 Messaggio da Kronos »

Husker_Du ha scritto: L'Argentina dice: non ti pago piu' gli interessi sul debito. I prestatori cosa possono fare? Gli fanno guerra?
gli fanno una azione legale sperando di poter ricontrattare a percentuale il debito.
E' ovvio che facendo cosi', i prestatori non ti presteranno piu' gli stessi soldi
e sai cosa gli frega: hanno materie prime da vendere al mercato internazionale con paesi come la cina o l'india che pagano senza far tante storie.

L'fmi e' un soggetto in mano americana che ha rovintato intere economie nazionali per dare alle multinazionali la possibilita' di speculare sulle materie prime a prezzo bassissimo.

Guarda cosa e' successo in africa occidentale con la monocultura del caffe' pur di garantire ai colossi come merd donald la possibilita' di vendere ad un dollaro una tazza di caffe' al tonto medio americano.
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#697 Messaggio da Kronos »

Helmut ha scritto: Piccolo esempio: quando la vecchia SIP era pubblica i servizi telefonici costavano di più ed erano di grado inferiore.
La straordinaria diffusione della telefonia cellulare è avvenuta in periodo di competizione spinta tra gestori. :o
peccato che la sip avesse una clausola di universalita' del servizio sull'intero territorio nazionale che nessun gestore privato ha mai avuto l'onere di avere: tant'e' che nella telefonia fissa dopo la liberazione della posa dei cavi del 1999 si sono tirate solo linee di dorsale e nessuno si e' preso la briga di investire sull'ultimo miglio a livello nazionale ma solo nelle aree metropolitane con maggior densita' di popolazione.
Fastweb ne e' un esempio lampante.
Per il mercato cellulare poi c'e' da dire che omnitel di caio e colaninno fu l'unico esempio reale di azienda privata che seppe ripianare i propri investimenti di infrastruttura in due anni circa solo in virtu' del fatto che tim era partita quasi in contemporanea, che entrambi i gestori avevano gli stessi problemi logistici (autorizzazioni per gli impianti e per i ripetitori) e che era l'unica azenda in competizione con telecom per cui la gente aveva una scelta limitata a parita' di contratti (i primi contratti erano identici nei costi).
Quando arrivo' wind e poi blu il mercato collasso' non poco e a pagarne le spese fu chi non aveva possibilita' di rientrare velocemente dell'investimento in infrastruttura: non a caso a tutt'oggi wind ha la peggior copertura di rete gprs ed umts sul territorio e blu falli' miseramente venendo spartita tra le altre 3 restanti.
Con la gara dell'umts si ripresento' lo stesso problema con h3g: questa volta pero' tutti fecero comunella (ah il libero mercato :D ) e per magia le tariffe si alzarono di prezzo con le famose rimodulazioni wind e vodafone, con gli sms che tutti stranamente pagano di base minimo 15 centesimi (a fronte di un costo reale pari quasi a zero), e con una selva di offerte inculata con o senza scatto alla risposta o con minchiate tipo semiflat tutto compreso che alla fine erano piu' costose del traffico a consumo.
Si sono perfino inventati gli operatori virtuali pur di guadagnare un minimo al di fuori del proprio marchio principale: alla fine pero' le tariffe, per quanto basse sono uguali o piu' alte rispetto a quelle precedenti al periodo delle rimodulazioni. E si che adesso sono piu' che rientrati dei costi dell'infrastruttura e delle licenze umts: pero' starnazzano di non pagare canoni a telecom magnificando dei servizi infinitamente piu' scarsi di mamma telecom.

Per quanto riguarda l'umts la quasi totalita' degli itagliani si guarda bene dal videochiamare (in tempi di skype poi e' una follia lasciare un botto di euro quando te la puoi scavare con una flat adsl a prezzo onesto), per cui l'infrastruttura la stanno progressivamente adattando al traffico di rete, con costi di impianto vergognosi, mantenendo comunque le tariffe finali alte e bloccando il wimax che in una realta' di vero libero mercato avrebbe mandato a casa tutti questi dinosauri con costi e capacita' di gran lunga superiori.
E poi si dice che i privati sono piu' efficenti del pubblico: ad incularti soldi sicuramente :D
Ultima modifica di Kronos il 12/10/2009, 23:50, modificato 2 volte in totale.
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#698 Messaggio da Kronos »

red8man ha scritto: Ma i Grandi Imprenditori che l'Italia annovera oggi, ahinoi, sono la nostra Storia Economica e sono morti senza lasciare validi eredi.
l'ultimo vero imprenditore fu il compianto Olivetti: dopo di lui arrivarono gli abusivi bocconiani che giocavano a fare i finanzieri invece di fare gli industriali.
E' grazie a questa manica di cialtroni se l'italia e' un deserto industriale: e nell'economia globale non bastano di certo le pmi quando ti vai a scontrare con dei colossi industriali giapponesi o americani, soprattutto quando le pmi sono incapaci di fare sistema, di essere rappresentate negli ambienti istituzionali e che soprattutto, nel caso del veneto, sono in mano a persone con la quinta elementare che non sono in grado di comprendere le necessita' di un sistema complesso come il loro ed il mondo che cambia.

A me capita spesso di aver a che fare con paroni veneti: son sempre li' a lamentarsi che non hanno infrastrutture, che lo stato li tartassa e che le banche li massacrano (che e' in parte anche vero ma se per 20anni ti ha fatto comodo cosi' cazzo ti lamenti adesso?), ma se gli chiedi perche' negli ultimi 15 anni han votato le stesse persone che ontinuano a non far nulla e a lasciarli nella merda casualmente non ti rispondono.

Ah il grande miracolo italiano :D
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GaiusBaltar
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#699 Messaggio da GaiusBaltar »

red8man ha scritto:Se per legge è d'obbligo la ristrutturazione per rimanere aperti non ci sono molte scelte; occorre intervenire. Concordo con te Gaius che, a questo punto, a prescindere dalla propensione al rischio sia stato stupido dividersi gli utili pregressi tra i soci per indebitare l'azienda al fine della ristrutturazione.

Purtroppo questo scempio lo vedo da molti e troppi anni anni. Moltissimi cosidetti imprenditori (ma possiamo tranquillamente tendere alla quasi totalità ) anche se amano la propria azienda la vedono esclusivamente come una vacca da mungere. Sconvolgente è vedere un bilancio (è quasi un'offesa se non eresia usare tale termine) di una società  di persone (d.i., snc, sas e vaccame altri) caratterizzato dai prelievi soci mostruosamente maggiori rispetto alla capacità  di produrre reddito che, nel tempo, arrivano ad indebitare l'azienda per pagarsi l'utile estorto e, di conseguenza, essere i principali debitori della propria azienda.

Non va meglio per le società  di capitali che, quando va bene, utilizzano artificiosamente le politiche rettificative per adeguare (meglio sarebbe dire ammaestrare) l'utile di bilancio a valori prossimi allo zero meglio ancora se negativi ma di poco. Stupefacente è vedere tante di queste soceità  con un patrimonio netto negativo frutto di perdite consistenti negli anni pregressi che hanno, di fatto, azzerato il capitale sociale e che, senza scomporsi, continuano ad operare alla faccia del codice civile e di fronte ad una sconsiderata ignoranza (voluta o dovuta) sia dei soci che degli amministratori che, peggio ancora, dei commercialisti che, addirittura, si inventano artificiosi "fondi su perdite di capitale" come se le perdite si potessero ammortizzare come i cespiti. E, badete bene, nonostante tali criticità  gravi continuano imperterriti a succhiare liquidità  gonfiando i compensi degli amministratori, ed arrivando ad assumersi come co.co.co. nella propria azienda, per rapinarla di altra liquidità .

Nel frattempo questi imprenditori da strapazzo girano con macchinone in leasing 8stipulati dalla loro azienda), vivono in casa da sogno e fanno viaggi che ti puoi sognare ed hanno dossier titoli che non puoi nemmeno pensare: tutto alla faccia della propria azienda che vede drenare sistematicamente quella poca liquidità  che genera. Dopodiche vengono a piangere miseria in banca per accedere al credito in quanto c'è la crisi, i clienti non pagano e quant'altro.

Se poi gli chiedi che, magari, sarebbe utile ricapitalizzare la propria azienda ti guardano come se avessi bestemmiato, come se fossi la Bestia, girano i tacchi e cercano qualcuno che i soldi li da: tanto, quel qualcuno, c'è sempre crisi o non crisi ed alla faccia del patrimonio netto negativo (perdite pregresse, codice civile ect...).

Attenzione non confondete tali constatazioni reali decennali col vomito anticapitalistico che permea a volte questa community perchè, ricordatevi bene, il sottoscritto è un anticomunista viscerale. E' assolutamente giusto che il capitale sia ampiamente remunerato in considerazione del rischio imprenditoriale assunto se producono ricchezza per tutti gli stakeholders ma, tali cosidetti imprenditori, lo sono esclusivamente per la camera di commercio in quanto sono paragonabili alla nobiltà  francese prerivoluzionaria parassita che viveva di rendita ed alla fine ha perso tutto.

Guarda caso Gaius, oltre a vedere l'azienda come una vacca da mungere, fanno anche speculazione in borsa e, come tu dici, perdono pure attestando, sempre che ce ne fosse ancora bisogno, il loro livello d'imprenditorialità . Vada la gestione della liquidità  e la diversificazione ma un'azienda che gioca in borsa e non investe per crescere si condanna ad una lenta ma inesorabile decadenza a meno che sia una sim, una fiduciaria o una finanziaria.

Come diceva nei giorni scorsi qualcuno di noi, credo il Grande Parak, di IMPRENDITORI CON TUTTE LE LETTERE IN AMIUSCOLO ce ne sono proprio pochi. Peccato perchè il nostro modello economico (il capitalismo famigliare) è stato ben studiato all'estero come modello da adottare in alternativa, ma non in antitesi, con quello anarchico anglosassone improntato al laissez-faire, a quello franco-renano ed a quello nipponico.

Ma i Grandi Imprenditori che l'Italia annovera oggi, ahinoi, sono la nostra Storia Economica e sono morti senza lasciare validi eredi.
Concordo con quanto dici, la situazione da me è paradossale, la crisi è stata affrontata nel peggiore dei modi, noi poveri tapini come inascoltate cassandre già  dall'anno scorso andavamo dicendo che arrivavano le nuvole minacciose. Ma niente sapevano tutto loro, per un pó han tenuto la testa sotto la sabbia, quando noi cercavamo di adattarci al mercato (se tutti ribassano i prezzi pure noi li ribassavamo) ci hanno messo in croce, obbligato a vendere al prezzo pre crisi con la teoria che quando poi passerà  la crisi sarà  difficile far ridigerire il prezzo rialzato al cliente. Cazzata megagalattica. Salvo poi farsi prendere dal panico per il calo verticale delle vendite e minacciare azioni estreme (cassa integrazione e tagli al personale), poi si rilassano ma dobbiamo agire sotto stretta sorveglianza non si va una vendita che non sia controllata dai capi. Che ossessivamente guardano alla ''media'' di vendita, peccato che conti di più l'incasso totale e la media sia una cosa secondaria per capire come hai venduto il tuo prodotto. Conta che poi la concorrenza ha fatto investimenti, pochini ma li ha fatti, per migliorarsi noi facciamo fatica a far funzionare gli ascensori regolarmente........
Una sola parola per descriverli: INCAPACI.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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#700 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:Statalismo e liberismo, semplicemente cicli economici. :o
la mia soddisfazione sta proprio nel fatto che un ''liberista per convinzione'' (tuo autoritratto) sia costretto a riconoscere la continua alternanza dei due ''cicli economici''. ricordo le tue tronfie sparate retoriche sul ''vento del liberismo che soffia impetuoso''. gli economisti sono astrologi e cartomanti. ma anche i forumisti non scherzano :DDD
o sulle politiche keynesiane che producono l' iperinflazione di weimar.

a me non importa nulla di quale sia il sistema migliore, quella che combatto è la tua cieca fede ideologica (non priva di un fondamento religioso ossia moralistico) nel liberismo economico.

certo che sono cicli economici. lo statalismo riporta stabilità  dopo gli sconquassi della deregulation e il liberismo infonde dinamismo dopo i periodi di stagnazione. la storia dimostra che non esiste un sistema moralmente migliore ed economicamente più efficiente valido per tutti e in ogni epoca.
NB piccola nota sulla mitizzata Svezia: è la nazione europea con il più alto rapporto tra aziende multinazionali presenti/abitanti. (fonte Il Sole 24 Ore)
l' hai scritto un miliardo di volte. nel caso della scandinavia mi riferivo solo ad un aspetto dell' intervento statale: il welfare state. tra l'altro la svezia è rimasto uno dei pochi paesi con mobilità  sociale, a differenza degli stati uniti dell'iperliberismo che vantano il piu' alto livello di disuguaglianza sociale (calcolato sui differenziali salariali). ma vedo che basta nominare certe parole per farti scattare come il cane di pavlov. io non ho mai mitizzato la svezia. mi serve solo perchè contraddice molte delle tue panzane.
Sul fatto che servizi privati siano di alto costo e possano permetterseli in pochi è una palese contraddizione economica: la tendenza è di allargare al massimo il numero dei consumatori.
Se questa è la tendenza perchè non ne usufruiscono tutti? Non ho detto che in pochi possano permetterseli. i 45 milioni di americani senza copertura sanitaria non sono la maggioranza della popolazione. quindi moltissimi possono permettersi l'assicurazione sanitaria privata ma molti no. se i fondi pensione sono per la maggior parte privati e gestiti dalle aziende di appartenenza, ergo soggetti al rischio di mercato e d'impresa, alcuni potrebbero goderseli, altri (se ad es. la enron fallisce) no.

non sono contrario a priori su ció che è privato. ritengo che su alcuni alcuni aspetti fondamentali della vita umana (salute, vecchiaia ecc.) vi debbano essere garanzie per tutti. la salute non è un bene di consumo: l'assistenza sanitaria dovrebbe essere pubblica, gratuita, di alto livello. certo, frutto della 'sussidiarietà '', salario differito, e di cos'altro sennó? di che cazzo dovrebbero essere frutto? me lo rinfacci quando io sono ben contento (in linea di principio) di differire il mio salario in questo modo.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Husker_Du
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#701 Messaggio da Husker_Du »

Kronos ha scritto:
Husker_Du ha scritto:.
La privatizzazione avviene quando ti vuoi liberare di un baraccone succhia soldi pubblici e che sai che nelle mani di un privato sarebbe invece produttiva (vedi telecom, che era un monopolio, piu' profittevole di cosi').
niente di piu' falso.
Telecom prima di essere regalata ai capitani coraggiosi colaninno e gnutti da quel cialtrone di d'alema era una azienda sanissima, con enormi profitti e con un patrimonio immobilirare di tutto rispetto: i tedeschi di DT offrivano in contanti 100mila miliardi di lire, mentre i pezzenti itagliani, in nome dell'italianita' da difendere, la pagarono meno di un decimo mettendo il resto a bilancio passivo telecom.

Quando gnutti volto' le spalle a colaninno per tronchetti provera che aveva il placet di berlosconi, attuarono lo stesso trucchetto economico e portarono il bilancio telecom a meno 44 e passa miliardi di euro, pari a circa 3 fallimenti parmalat messi insieme.
Il tronchetto per fare dividendi vendette gran parte degli immobili telecom alla pirelli re di sua proprieta' affittando le stesse sedi a telecom a canoni fuori dal mondo e continuo' a mangiarci dentro fino a quando ha potuto: poi sono subentrati gli spagnoli che a tutt'ora non si e' ben capito che intendano fare, se riorganizzare seriamente una situazione al limite del collasso o papparsi i pezzi migliori di telecom a cominciare da tim brasile.

Graze ai grandi capitalisti dei miei coglioni l'azienda strategica per le telecomunicazioni del belpaese si ritrova a non poter investire seriamente in infrastrutture, a pagare i debiti con le bollette salatissime e tagliare sull'assistenza alla clientela.
Ah e certe banche che ci han mangiato non poco sono immischiate con la questione telecom (al pari di quella alitalia) con cifre che in un paese normale avrebbero costretto a dichiarare bancarotta.

E pensare che quando era in mano pubbliche la dirigenza sveglia voleva cablare a fibra ottica tutto il paese da cima a fondo col progetto Socrate che sarebbe costato in tutto meno di 10 miliardi di euro: peccato che negli ambienti politici fu giudicata una spesa eccessiva ma che sarebbe stata per i successivi 40 anni il miglior investimento di infrastruttura per tutto il sistema paese.
Dai su Kronos, mi citi un'esempio e su quello dici che tutto e' falso. Posso citarti altri esempi contrari al tuo e allora che facciamo?

Alcune privatizzazioni vengono fatte per favorire interessi di amici che vogliono comprarsi un monopolio? Vero, quindi tutte le privatizzazioni sono fatte cosi'? No.

Togliere a bilancio una societa' statale e' comunque un taglio utile quando devi ridurre il debito, indipendentemente da quanto sia produttiva o profittevole. Anzi piu' e' profittevole piu' e' facile venderla.
Tuttavia, molte aziende pubbliche sono assolutamente inefficienti e succhia risorse, se le vendi (ad esempio alitalia) hai un vantaggio doppio, ti togli dal bilancio una voce importante e non devi piu' pagare per manetnerla in vita in futuro.

L'Argentina per rientrare dall'iperinflazione di fine anni 80 privatizzo' qualunque cosa, anche le strade pubbliche. Il tutto per tagliare il deficit il piu' possibile come suggerito dal fondo monetario.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Husker_Du
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#702 Messaggio da Husker_Du »

Kronos ha scritto:
Husker_Du ha scritto: L'Argentina dice: non ti pago piu' gli interessi sul debito. I prestatori cosa possono fare? Gli fanno guerra?
gli fanno una azione legale sperando di poter ricontrattare a percentuale il debito.
Un'azione legale contro un intero governo straniero e' una perdita di tempo. In quel caso, i vari paesi che hanno interessi in Argentina organizzano un bel meeting in un lussuoso albergo di Parigi, invitano esponenti del Fondo Monetario, il ministro del tesoro argentino, e ridiscutono il debito argentino.
L'argentina si avvantaggia, perche' la nuova formula riduce la pressione sui loro conti statali, i vari paesi sono contenti perche' prendono qualcosa anziche' nulla.
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Parakarro
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#703 Messaggio da Parakarro »

Husker_Du ha scritto: Alcune privatizzazioni vengono fatte per favorire interessi di amici che vogliono comprarsi un monopolio? Vero, quindi tutte le privatizzazioni sono fatte cosi'? No..
Una privatizzazione è buona se viene fatta per una struttura non necessaria alla vita e allo sviluppo dello stato... la privatizzazione di strutture indispensabili è sempre un disastro perchè sempre (escludo il quasi sino a prrova contraria) si aumentano i prezzi e diminuiscono i servizi due esempi su tutti: i treni in UK e l'acqua in Bolivia...

Ovvio che se si privatizza Aliminchia allora ci guadagnamo... se aumentano i costi prendo Airfrance.. ma se privatizzano l'acqua cosa faccio?! Chiamo il signor ferrarelle?!
Husker_Du ha scritto: Togliere a bilancio una societa' statale e' comunque un taglio utile .
MAI per la popolazione... a meno che vi siano dei casi che non conosco... portare come esempio la SIP è ''stupidello''.. con il cambiamento di tecnologie è ovvio un miglioramento dei risultati con spesa minore.. e comunque il servizio della telecom è buono solo dove traggono profitto.. dove non c'è ampio margine di guadagno manca ancora l'ADSL e siamo quesi nel 21esimo secolo...quasi :lol:

andrew
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#704 Messaggio da andrew »

Husker_Du ha scritto:
andrew ha scritto:
Husker_Du ha scritto: L'Argentina dice: non ti pago piu' gli interessi sul debito. I prestatori cosa possono fare? Gli fanno guerra?
Per quale motivo l'Argentina avrebbe dovuto agire in questo modo?
Poteva farsi prestare il denaro al'infinito come fa l'Italia. Quale persona sana di mente lo farebbe?
Più facile che le banche gli abbiano chiesto di rientrare...
Ricordo che fino ad un anno prima l'Argentina era stimatissima dal FMI
Ricordo che i patacones sono stati una conseguenza e non la causa del fallimento.
Quando iniziano i rumors che i fondamentali economici (Real GDP, Inflazione, saldo della bilancia dei pagamenti etc, etc.) si deteriorano, gli investitori, non solo le banche, iniziano a ritirare i fondi per paura di perdere valore (se aumenta l'inflazione, il valore reale si deteriora) e questa fuga di capitali crea una crisi della bilancia dei pagamenti.
Un modo per risolvere la crisi e' la svalutazione, cosa che ha fatto l'argentina. Ma una svalutazione provoca inflazione in un paese importatore ed inolytre l'argentina ha una storia recente di iperinflazione. Quindi nel caso argentino, la fuga di capitali ed il conseguente aumento del debito estero (piu' di quello interno) hanno effetti maggiori che non in un paese come l'Italia. Quindi la svalutazione (cosa che fece l'italia nel 1992 quando usci' dallo SME) in argentina non era sufficiente. Invece di creare iperinflazione ripagando il debito stampando moneta, l'argentina ha deciso di ripudiare parte del debito.

Lo ha fatto e nessuno gli ha mosso guerra.
Sono preplesso Husker la storia è piena di signori influenti che spargono la voce di un possibile default di una banca (o anche Stato) e questa fallisce davvero perchè si crea panico nei mercati e tra la gente.
Rimango dell'opinione che una banca puó chiedere il rientro ad uno Stato ma per ragioni di eleganza preferisce spargere discredito per poi ottenere lo stesso risultato.

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GaiusBaltar
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#705 Messaggio da GaiusBaltar »

Quando una nazione non paga i suoi debiti ad un'altra nazione in modo autoritario tipo Argentina, le azioni legali sono una cosa lunga e spesso inconcludente, l'unica reazione possibile è questa:

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"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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