Topazio ha scritto:perché giuridicamente non ne ha la facoltà. perché la persona che appare minore di 16 anni potrebbe rispondere con un semplice "chi sei tu per chiedermela..." e avrebbe ragione.
i tabaccai non sono pubblici ufficiali, non hanno potere di richiedere le generalità di una persona. se lo fossero, allora si che ci sarebbe l'obbligo di dargliele; ma a legislazione vigente non hanno alcun potere per farlo.
LUISS Guido Carli, ho indovinato?
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
Certo che chiedono la carta d'identità, a meno che non siano conosciuti o chiaramente maggiorenni, almeno noto che dalle mie parti lo fanno. Comunque la legge impone al gestore di verificare, se non lo fa il rischio è suo. Anche ai distributori devi passare il tesserino sanitario. Topazio, ma dove hai preso certe informazioni sulla legislazione vigente?
Topazio ha scritto:perché giuridicamente non ne ha la facoltà. perché la persona che appare minore di 16 anni potrebbe rispondere con un semplice "chi sei tu per chiedermela..." e avrebbe ragione.
i tabaccai non sono pubblici ufficiali, non hanno potere di richiedere le generalità di una persona. se lo fossero, allora si che ci sarebbe l'obbligo di dargliele; ma a legislazione vigente non hanno alcun potere per farlo.
Absolutely not.
Divieto vendita minori: nuove regole!
Dal 1° gennaio 2013 divieto di vendita dei tabacchi ai minori di 18 anni e sanzioni inasprite.
Questo, in estrema sintesi, è quanto prevedono delle norme del Decreto Balduzzi che interessano direttamente la nostra categoria.
Quindi, dal 1° gennaio 2013:
•è vietata la vendita e la somministrazione di prodotti del tabacco ai minori di diciotto anni (e non più di sedici);
•i distributori automatici dovranno essere adeguati alla lettura automatica dei documenti anagrafici con il nuovo limite di età;
•sono inasprite le sanzioni in caso di violazioni alle norme citate: si va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1.000 euro alla prima violazione, mentre se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2.000 euro e la sospensione, per tre mesi, della licenza all'esercizio dell’attività.
Inoltre, la legge impone che, in caso di dubbio sull’età dell’acquirente, il rivenditore chieda un documento di identità prima di vendergli prodotti del tabacco. A scanso di equivoci, è bene chiarire che la richiesta del documento d’identità non è una facoltà ma un obbligo, a meno che l’età del cliente non sia manifesta.
Le nuove norme sul divieto di vendita ai minori rappresentano una grossa sfida per la nostra categoria, che adesso deve dimostrare di possedere quel senso di responsabilità che finora è stato una delle migliori credenziali per mantenere l’esclusiva di vendita. Per questo, ora più che mai, è necessario il richiamo al rigoroso rispetto delle regole, soprattutto in un panorama complesso come quello attuale, in cui si registrano dei malcelati tentativi di scardinare il nostro sistema di vendita.
Leggevo l'anno scorso giusto una sentenza dell'anno scorso del Tribunale di Milano. L'imputato era accusato del reato previsto e punito dall'articolo 730 c.p. (in sostanza aveva venduto un pacchetto di sigarette a un tredicenne...).
La difesa sosteneva che l'imputato non aveva obbligo di chiedere documenti di alcun genere, non essendo pubblico ufficiale e neppure (come minimo) incaricato di pubblico servizio.
Ovviamente la pubblica accusa sosteneva che quest'obbligo esisteva a prescindere dalla qualifica di pubblico ufficiale non posseduta dal tabaccaio.
Conclusione: il tabaccaio è stato assolto perché, secondo il giudice, non poteva sapere l'età del tizio in questione né poteva obbligarlo a mostrare un qualche documento (ammesso poi, lo aggiungo io, che ci siano tanti 13enni in possesso di documenti di riconoscimento...)
Non nascere è indubbiamente la migliore formula che esista.
Non è purtroppo alla portata di nessuno. (Emil Cioran)
ah non lo so...
io riporto solo ciò che ho letto nella sentenza emesse da una sezione del Tribunale penale di Milano l'anno scorso. non so neppure come sia andata a finire poi in appello ed eventuale ricorso in Cassazione (ammesso che ci siano stati).
Non nascere è indubbiamente la migliore formula che esista.
Non è purtroppo alla portata di nessuno. (Emil Cioran)
cicciuzzo ha scritto:Ho voglia di trombare. Tenendo conto che non lo faccio da poco più di 24 ore, la cosa ha del preoccupante
Cambia il nome in "Cicciuzzov" e aspetta un messaggio privato da Rufus.
(Blif, smettila di scrivere cose geniali)
(te seguo e nun te seguo...)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
cicciuzzo ha scritto:Ho voglia di trombare. Tenendo conto che non lo faccio da poco più di 24 ore, la cosa ha del preoccupante
Cambia il nome in "Cicciuzzov" e aspetta un messaggio privato da Rufus.
(Blif, smettila di scrivere cose geniali)
(te seguo e nun te seguo...)
Nun te piasciono 'e russe?
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
cicciuzzo ha scritto:Ho voglia di trombare. Tenendo conto che non lo faccio da poco più di 24 ore, la cosa ha del preoccupante
Cambia il nome in "Cicciuzzov" e aspetta un messaggio privato da Rufus.
(Blif, smettila di scrivere cose geniali)
(te seguo e nun te seguo...)
Nun te piasciono 'e russe?
ah, ora ho capito!
(ma manco tu me segui...)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)