Jack de Quadri ha scritto:CianBellano ha scritto:storm2007 ha scritto:diciamo che è stato usato il buonsenso...dsel resto anche quando eravamo ragazzini e duplicavamo i dischi sulle cassette era illegale e violazione del copyright...come pure registrare canzoni dalla radio...est modus in rebus
Il problema è che "da ragazzini" non abbiamo messo in ginocchio l'industria della musica, c'è un po' di gente che ci vuole fare il culo...
Se non ci riescono entro un paio di anni "avremo" vinto e dovranno cambiare loro, per ora be cool

Hai ragione con i p2p stiamo rompendo il culo a tutti quei stronzi che fanno pagare un cd quasi 30 € che goduria....
un pó peró mi disoiace sopratutto per i negozi di musica che stanno chiudendo e dove pasavo molti pomeriggi a parlare con esperti del settore......
Si sta superando qualsiasi limite con i costi per un cd e gli sta bene!!!!!
Ahhh il discorso vale anche per i films...logicamente....
Salve a tutti, sono uno di quegli "stronzi" che fino al 2001 si permetteva di "fregare" 40.000 lire per i cd delle major (quelli più cari). A persone così intelligenti vorrei fare notare una cosa. Il costo di quel cd era di 25.000 lire + IVA del 20% totale 30.000. Dalle 10.000 che applicavo togliete il 20% di Iva (2.000 lire + le 5.000 di prima = 7.000 lire che il cliente "donava" allo stato). Restano 8.000 lire di cui circa il 60% cioè 4.800 lire se ne andavano con: affitto, telefono, gas, elettricità , contributi, tassa spazzatura, tassa sull'insegna, IRPEF ed altro. Utile netto: 3:200 lire ma se considerate tutto l'invenduto, almeno negli ultimi anni quando andava bene chiudevo alla pari. Stronzo, è vero, ma perchè per 17 anni ho lavorato per passione, perchè (trattando soprattutto cose import di rock alternativo) ero felice di accontentare i clienti a cui procuravo dischi per altri negozi sconosciuti, ero felice perchè si insturava con molti clienti un bel rapporto, ero felice perchè "non invecchiavo" avevo 44 anni nel 2001 eppure mi sentivo coetaneo anche con chi aveva 15 o 20 o 30 anni, ero come un amico o un fratello maggiore. E poi la possibilità di avere tanti dischi. Non mi sono per nulla arricchito, anzi c'ho rimesso qualcosa. Per cui non datemi dello stronzo per avervi "fottuto" 3200 lire e anzi, meno perchè la maggior parte dei dischi import avevano prezzi inferiori, e se non riuscite, almeno perdonatemi. Una piccola aggiunta in tema di elezioni. Il signor Veltroni a suo tempo promise si equiparare l'allora iva del 12% a quella dei libri (4%). Risultato: passó al 16 poi al 19 e poi per arrotondare, al 20. Mi raccomando, dategli ancora fiducia, è uno che mantiene la parola.