O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Monti davvero deludente. Manovra fatta in gran parte da aumenti delle tasse. Gli unici tagli alla spesa riguardano le pensioni, che van bene ma bisognava essere più ambiziosi. Bene la deducibilità dell'Irap ma poi? Zero politiche per la crescita. Liberalizzazioni zero, a parte le farmacie (sic). E gli ordini professionali, il mercato dell'energia, le telecomunicazioni, le poste, i trasporti etc. etc? E i carrozzoni partecipati, Enel, Eni, Poste Italiane, Finmeccanica, Trenitalia, Cassa Depositi e Prestiti, etc. etc? E i sussidi alle imprese? E il mercato del lavoro da riformare?
Si prosegue nel solco delle strette fiscali verso la recessione.
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...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Aumenti immediati per benzina e gasolio, bonus alle imprese per donne e giovani
http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 870a.shtml
da Corriere.it

http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 870a.shtml
da Corriere.it
Inoltre, ci sarà un aumento immediato per le accise sui carburanti che quindi non avrà decorrenza dal primo gennaio come inizialmente ipotizzato: «a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto», dunque, le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent).
«A partire dall'anno 2012 l'addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt». A differenza della prima versione del testo, il superbollo si applica a tutte le auto indipendentemente dal loro anno di immatricolazione.



"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Amnesie di Monti mani di forbice: soldi elettorali ai partiti e poltrone
ROMA – Monti “mani di forbice” ha avuto nella sua manovra un tocco troppo gentile con la “Casta”, con i costi della politica. Lo si è capito subito analizzando i contenuti della manovra. Ma in un momento in cui il Parlamento vota sacrifici per tutto il Paese, tagliare i privilegi degli “eletti” è un’operazione di giustizia sociale e non solo di ragioneria. E poi lo stesso Monti lo aveva promesso.
Di tagliare le spese di Camera e Senato se ne parla da anni. Nel 2006 Tommaso Padoa Schioppa voleva bloccare quei costi che erano cresciuti nell’ultimo quinquennio del 15,2% oltre l’inflazione a Montecitorio e del 38% a Palazzo Madama. Gli allora presidenti Fausto Bertinotti e Franco Marini raccontano Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sul Corriere della sera
presero carta e penna e risposero assai piccati che per «autonoma assunzione di responsabilità» avevano deciso di rinunciare ad aumentare i costi in linea con il Pil nominale, accontentandosi dell’inflazione programmata. Come fosse una rinuncia epocale. Risultato: dal 2006 al 2010 le spese correnti di Montecitorio, con la sinistra e con la destra, sono salite ancora del 12,6% per un ammontare di 149 milioni. Quelle di palazzo Madama del 9,4%, per altri 46 e mezzo. Totale: 195 milioni in più. Negli anni della grande crisi.
Monti può e deve mettere un tetto a questi sprechi. Secondo l’istituto Bruno Leoni per mantenere il Parlamento ogni cittadino italiano spende 26,33 euro, contro 13,60 di un francese, 10,19 di un britannico, 5,10 di un americano.
Colpendo i rimborsi elettorali, per esempio, cioè quel sistema che ha fatto rientrare dalla finestra il finanziamento pubblico ai partiti, uscito dalla porta grazie a un referendum che lo aveva abolito. L’Italia, uno dei paesi più corrotti al mondo, paga i partiti – per preservarli dalla corruzione – una cifra che costa 3,30 euro a cittadino: il doppio della Germania e quasi il triplo della Francia. E poi, spiegano Rizzo e Stella
c’è la legge che spiega come “le erogazioni liberali in denaro” a organizzazioni, enti, associazioni di assistenza si possono detrarre dalle imposte per il 19% fino a un tetto massimo di 2.065 euro e 83 centesimi. Tetto che per i finanziamenti politici è cinquanta volte più alto. Di qua un risparmio di 392 euro per chi regala 100.00o euro alla ricerca sulle cardiopatie infantili, di là uno di 19.000 per chi versa la stessa somma ad Alfano o Bersani. I risparmi non sarebbero molti?
O arginando l’espansione della “Grande Serbia” delle istituzioni italiane: la presidenza del Consiglio, che è arrivata a occupare venti sedi e a impiegare 4.600 persone, circa tre volte quelle che servono a far funzionare il Cabinet Office, omologo britannico di Palazzo Chigi. E se vanno bene alla Gran Bretagna, 1.200 dipendenti potrebbero bastare anche al premier della piccola Italia.
Sulle pensioni poi è stato perlomeno enfatizzato il “tributo di sangue” di deputati, senatori e consiglieri regionali. Non basta far scattare il contributivo dal 2012 per i vitalizi parlamentari. Scrivono Rizzo e Stella:
Ancora oggi deputati e senatori che durante il mandato istituzionale intendono continuare ad accumulare anche la pensione, possono farlo versando soltanto il 9% della retribuzione relativa alla loro vecchia attività: magistrato, professore, medico, dirigente d’azienda… Il restante 24% è un contributo figurativo che grava sulle casse dell’ente di previdenza. Cioè quasi sempre dello Stato. Porre l’intero 33% a carico del beneficiario sarebbe una misura di giustizia elementare.
I costi da tagliare non sono solo al centro ma anche, e parecchio, in periferia. Si può intervenire sulle cifre assurde spese per tenere in funzione Consigli regionali e comunali. Mettere un costo standard tarato su quello delle Regioni più virtuose (Lombardia ed Emilia Romagna). Legare, nei Comuni, i gettoni di presenza alla popolazione residente. I consiglieri di Comuni con 40 mila abitanti non possono prendere 10 mila euro al mese, come purtroppo succede. Agganciare alla popolazione anche il numero di auto blu a disposizione degli enti locali, tuttora un parco macchine esagerato.
Altro pozzo senza fondo sono le società pubbliche controllate dagli enti locali e dallo Stato: 7 mila, che comportano il mantenimento di 38 mila poltrone di amministratori e dirigenti. Monti dovrebbe mettere un tetto al numero di consiglieri e dirigenti per società e dare vincoli di bilancio alle stesse. Bilanci che dovrebbero essere tutti pubblici e online: delle società come delle istituzioni, con voci di spesa non “elusive” o “ambigue”. Vanno pubblicati anche i redditi dei politici, i finanziamenti che ricevono e i loro spostamenti, per limare – ad esempio – gli eccessi di “voli blu”.
Monti quindi per iniziare a “togliere i privilegi“, come aveva annunciato nel discorso di insediamento, ha solo l’imbarazzo della scelta. Bisognerà vedere poi se deputati e senatori avranno un po’ di imbarazzo a votare contro i tagli.
ROMA – Monti “mani di forbice” ha avuto nella sua manovra un tocco troppo gentile con la “Casta”, con i costi della politica. Lo si è capito subito analizzando i contenuti della manovra. Ma in un momento in cui il Parlamento vota sacrifici per tutto il Paese, tagliare i privilegi degli “eletti” è un’operazione di giustizia sociale e non solo di ragioneria. E poi lo stesso Monti lo aveva promesso.
Di tagliare le spese di Camera e Senato se ne parla da anni. Nel 2006 Tommaso Padoa Schioppa voleva bloccare quei costi che erano cresciuti nell’ultimo quinquennio del 15,2% oltre l’inflazione a Montecitorio e del 38% a Palazzo Madama. Gli allora presidenti Fausto Bertinotti e Franco Marini raccontano Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sul Corriere della sera
presero carta e penna e risposero assai piccati che per «autonoma assunzione di responsabilità» avevano deciso di rinunciare ad aumentare i costi in linea con il Pil nominale, accontentandosi dell’inflazione programmata. Come fosse una rinuncia epocale. Risultato: dal 2006 al 2010 le spese correnti di Montecitorio, con la sinistra e con la destra, sono salite ancora del 12,6% per un ammontare di 149 milioni. Quelle di palazzo Madama del 9,4%, per altri 46 e mezzo. Totale: 195 milioni in più. Negli anni della grande crisi.
Monti può e deve mettere un tetto a questi sprechi. Secondo l’istituto Bruno Leoni per mantenere il Parlamento ogni cittadino italiano spende 26,33 euro, contro 13,60 di un francese, 10,19 di un britannico, 5,10 di un americano.
Colpendo i rimborsi elettorali, per esempio, cioè quel sistema che ha fatto rientrare dalla finestra il finanziamento pubblico ai partiti, uscito dalla porta grazie a un referendum che lo aveva abolito. L’Italia, uno dei paesi più corrotti al mondo, paga i partiti – per preservarli dalla corruzione – una cifra che costa 3,30 euro a cittadino: il doppio della Germania e quasi il triplo della Francia. E poi, spiegano Rizzo e Stella
c’è la legge che spiega come “le erogazioni liberali in denaro” a organizzazioni, enti, associazioni di assistenza si possono detrarre dalle imposte per il 19% fino a un tetto massimo di 2.065 euro e 83 centesimi. Tetto che per i finanziamenti politici è cinquanta volte più alto. Di qua un risparmio di 392 euro per chi regala 100.00o euro alla ricerca sulle cardiopatie infantili, di là uno di 19.000 per chi versa la stessa somma ad Alfano o Bersani. I risparmi non sarebbero molti?
O arginando l’espansione della “Grande Serbia” delle istituzioni italiane: la presidenza del Consiglio, che è arrivata a occupare venti sedi e a impiegare 4.600 persone, circa tre volte quelle che servono a far funzionare il Cabinet Office, omologo britannico di Palazzo Chigi. E se vanno bene alla Gran Bretagna, 1.200 dipendenti potrebbero bastare anche al premier della piccola Italia.
Sulle pensioni poi è stato perlomeno enfatizzato il “tributo di sangue” di deputati, senatori e consiglieri regionali. Non basta far scattare il contributivo dal 2012 per i vitalizi parlamentari. Scrivono Rizzo e Stella:
Ancora oggi deputati e senatori che durante il mandato istituzionale intendono continuare ad accumulare anche la pensione, possono farlo versando soltanto il 9% della retribuzione relativa alla loro vecchia attività: magistrato, professore, medico, dirigente d’azienda… Il restante 24% è un contributo figurativo che grava sulle casse dell’ente di previdenza. Cioè quasi sempre dello Stato. Porre l’intero 33% a carico del beneficiario sarebbe una misura di giustizia elementare.
I costi da tagliare non sono solo al centro ma anche, e parecchio, in periferia. Si può intervenire sulle cifre assurde spese per tenere in funzione Consigli regionali e comunali. Mettere un costo standard tarato su quello delle Regioni più virtuose (Lombardia ed Emilia Romagna). Legare, nei Comuni, i gettoni di presenza alla popolazione residente. I consiglieri di Comuni con 40 mila abitanti non possono prendere 10 mila euro al mese, come purtroppo succede. Agganciare alla popolazione anche il numero di auto blu a disposizione degli enti locali, tuttora un parco macchine esagerato.
Altro pozzo senza fondo sono le società pubbliche controllate dagli enti locali e dallo Stato: 7 mila, che comportano il mantenimento di 38 mila poltrone di amministratori e dirigenti. Monti dovrebbe mettere un tetto al numero di consiglieri e dirigenti per società e dare vincoli di bilancio alle stesse. Bilanci che dovrebbero essere tutti pubblici e online: delle società come delle istituzioni, con voci di spesa non “elusive” o “ambigue”. Vanno pubblicati anche i redditi dei politici, i finanziamenti che ricevono e i loro spostamenti, per limare – ad esempio – gli eccessi di “voli blu”.
Monti quindi per iniziare a “togliere i privilegi“, come aveva annunciato nel discorso di insediamento, ha solo l’imbarazzo della scelta. Bisognerà vedere poi se deputati e senatori avranno un po’ di imbarazzo a votare contro i tagli.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Coraggio che Monti durerà poco:
http://affaritaliani.libero.it/
Stanno già preparando il seguito...un gran partito neodemocristiano del 45%.

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"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Tra parentesi mi sa che il prelievo dell'1,5% ai capitali scudati sia anche incostituzionale, quindi probabili ricorsi e controversie legali:
“il rimpatrio ovvero la regolarizzazione [...] non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria civile, amministrativa ovvero tributaria, in via autonoma o addizionale” (d.l. 1 luglio 2009, n. 78, art. 13-bis, co. 3)
Sarebbe anche giusto.
Si puo' disprezzare quanto si vuole chi porta capitali all'estero, ma non puoi farli rientrare assicurandoli e poi metterglielo nel culo.
E' come prendersi una multa, pagare i 70 euro e dopo due anni vedersi arrivare il bollettino con una richiesta di altri 10.
“il rimpatrio ovvero la regolarizzazione [...] non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria civile, amministrativa ovvero tributaria, in via autonoma o addizionale” (d.l. 1 luglio 2009, n. 78, art. 13-bis, co. 3)
Sarebbe anche giusto.
Si puo' disprezzare quanto si vuole chi porta capitali all'estero, ma non puoi farli rientrare assicurandoli e poi metterglielo nel culo.
E' come prendersi una multa, pagare i 70 euro e dopo due anni vedersi arrivare il bollettino con una richiesta di altri 10.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Al di là delle considerazioni sullo scudo fiscale, quanto detto da capitanvideo mi pare ineccepibile.Capitanvideo ha scritto:Tra parentesi mi sa che il prelievo dell'1,5% ai capitali scudati sia anche incostituzionale, quindi probabili ricorsi e controversie legali:
“il rimpatrio ovvero la regolarizzazione [...] non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria civile, amministrativa ovvero tributaria, in via autonoma o addizionale” (d.l. 1 luglio 2009, n. 78, art. 13-bis, co. 3)
Sarebbe anche giusto.
Si puo' disprezzare quanto si vuole chi porta capitali all'estero, ma non puoi farli rientrare assicurandoli e poi metterglielo nel culo.
E' come prendersi una multa, pagare i 70 euro e dopo due anni vedersi arrivare il bollettino con una richiesta di altri 10.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Invece di tutti questi tagli al bilancio sarebbe bastato tagliare il cazzo a Silvio qualche anno fa...a quest'ora staremmo a posto
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
senza considerare che lo scudo è anonimoscb ha scritto:Al di là delle considerazioni sullo scudo fiscale, quanto detto da capitanvideo mi pare ineccepibile.Capitanvideo ha scritto:Tra parentesi mi sa che il prelievo dell'1,5% ai capitali scudati sia anche incostituzionale, quindi probabili ricorsi e controversie legali:
“il rimpatrio ovvero la regolarizzazione [...] non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria civile, amministrativa ovvero tributaria, in via autonoma o addizionale” (d.l. 1 luglio 2009, n. 78, art. 13-bis, co. 3)
Sarebbe anche giusto.
Si puo' disprezzare quanto si vuole chi porta capitali all'estero, ma non puoi farli rientrare assicurandoli e poi metterglielo nel culo.
E' come prendersi una multa, pagare i 70 euro e dopo due anni vedersi arrivare il bollettino con una richiesta di altri 10.
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
"Ragazzo...se continui a guardarti indietro la tua vita prima o poi ti sfuggirà di mano." (cit.)Drogato_ di_porno ha scritto:Invece di tutti questi tagli al bilancio sarebbe bastato tagliare il cazzo a Silvio qualche anno fa...a quest'ora staremmo a posto

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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
questa dovrebbe essere solo una parte di tutto il pacchetto monti......sediamoci e aspettiamo
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Non ho ben capito (ma ammetto di non essermi informato granché) quali siano le misure "incisive" per la lotta all'evasione fiscale, a parte il limite in mille euro per i pagamenti in contanti.
Qualcuno lo sa?
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Credo niente altro, e secondo me la tracciabilità e' anche inutile e forse deleteria. (senza contare che la privacy va a farsi benedire sempre piu')anxxur ha scritto:Non ho ben capito (ma ammetto di non essermi informato granché) quali siano le misure "incisive" per la lotta all'evasione fiscale, a parte il limite in mille euro per i pagamenti in contanti.
Qualcuno lo sa?
Non e' facile combattere l'evasione fiscale, ogni governo e opposizione la mette nel piatto delle "cose da fare", e poi non sanno fare nulla. O non vogliono.
La strada giusta e sacrosanta e' tassazione equa (25%) e pene severe per chi evade.
Invece la tassazione e' folle e chi puo' evade, tanto se ti beccano tiri avanti anni prima di pagare la multa (o tangente), che se non sbaglio col tempo si dimezza invece di aumentare. Incredibile.
Quindi lo stato per recuperare denaro aumenta le tasse impoverendo gli sfigati che sono costretti a pagarle. Non gli onesti, i costretti. Non credo ci sia in Italia nessun pazzo che pagherebbe tutto fino all'ultimo cent. se potesse risparmiarselo.
Pero' abbassare le tasse finche' non tagliano le spese e' impossibile.
Non continuo tanto il finale l'ho già scritto diverse volte

“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Aggiungo a quanto detto da Capitanvideo che l'unico metodo vero, effettivo e real per evitare l'evasione sarebbela possibilità di scaricarsi tutto, ma proprio tutto quanto io dimostro aver speso. Ci sarebbe, a monte, una maggior propensione a farsi fare scontrini ricevute e quant'altro, piuttosto che essere compiacenti coll'evasore di turno.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
sono d'accordo sull'essere deleterio del nuovo limite....non capiscono che più abbassano e più si creerà del nero?
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Infatti. Esempio
A. Ho millecinquecento eurozzi di carta, una bella consulenza che il cliente mi ha pagato a nero.
B. Devo comprare che ne so? Un abito sartoriale coi controcoglioni più un bel paio di scarpe serie? Vado dal mio negoziante di fiducia, il conto viene 1.700 euri con ricevuta fiscale.
A+B=? Che ne dite?
A. Ho millecinquecento eurozzi di carta, una bella consulenza che il cliente mi ha pagato a nero.
B. Devo comprare che ne so? Un abito sartoriale coi controcoglioni più un bel paio di scarpe serie? Vado dal mio negoziante di fiducia, il conto viene 1.700 euri con ricevuta fiscale.
A+B=? Che ne dite?
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
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