buzza francamente, come tutti i chimici, penso che siamo un ammasso di atomi messi gli uni sugli altri, quindi ho massima libertà nell'ammettere la possibilità e talvolta la necessarietà dell'intervento chimico d'integrazione o, perchè no, di potenziamento.
Campo aperto ad ogni sostanza e molecola, per me le droghe non esistono, anche lo zucchero è in sè una droga se usiamo quest'ultimo termine nell'accezione comune.
Ma ripeto, secondo me si deve intervenire per integrare e migliorare, che sia in campo fisico o psichico (slurp).
La demonizzazione dell'aiuto chimico è d'obbligo nei casi in cui l'aiuto genera una dipendenza, e quindi a lungo andare una grave degenerazione psicologica.
Non metto in dubbio che per risolvere un problema psicologico imminente e grave, sia di grande aiuto un farmaco, ma una volta terminato l'effetto dello stesso? Le cause che hanno generato quel problema (che poi spesso non è nè imminente e nè grave ma è una forte crisi d'ansia) sono state risolte? Se la risposta è no, allora si rischia di entrare in dipendenza, poichè al di fuori del pinnolo (lo dico alla napoletana) non c'è sollievo per il paziente. Se la risposta è si, allora ben venga l'aiuto, a patto che sia un intervento farmacologico strettamente necessario.
Per buttarla un pó più sul romantico... Il nostro corpo umano è strapieno di zone adibite alla produzione di determinate sostanze che producono i più svariati effetti... A volte al posto di una benzodiazepina fa un effetto migliore una pacca sulla spalla o una passeggiata sul lungomare.
Per buttarla sulle fascinose filosofie orientali invece... C'è Krisnhamurti che spiega per filo e per segno come controllare alcune sensazioni umane, come amplificarne altre, trasformarle... Possiamo auto-indurci degli stati psicologici, sfruttando e controllando quasi consciamente l'arsenale chimico che risiede nel nostro corpo. Lungi da me saperlo fare purtroppo, ma per chi ci riesce è doveroso star lontano da un aiuto chimico esterno.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.