visto da questo punto di vista, nel mio caso, potrebbe anche avere un senso...scb ha scritto:quando un maschio arriva a scrivere certe cose di se stesso, cherchez la femme
anche se spesso siamo noi a determinarli...ho avuto un'ernia discale a 20 anni abbastanza seria (camminavo completamente storto per non sentire il dolore e non riuscivo a dormire la notte) che ha compromesso la mia adolescenza, non in modo così determinante fortunatamentegi.kappa. ha scritto: Tranne che per i casi di gravi problemi di salute (anche se spesso siamo noi a determinarli) si può cambiare la nostra condizione, ma il più delle volte non vogliamo o vogliamo ma non abbiamo coraggio (quindi in realtà non lo vogliamo davvero). Da qui il malessere di vivere.
La diagnosi? Ernia congenita, prima o poi sarebbe uscita, anche perchè non ho mai fatto sforzi sovraumani da indurre a questo
capitolo ansia
la famiglia, le situazioni che ci capitano, l'ambiente in cui viviamo, il nostro carattere
anche in questo caso non so cosa mai abbia potuto fare per determinare questa situazione, magari non è visto come un problema di salute ma l'ansia (nel mio caso specifico fobia sociale) mi ha limitato nella vita (lavorativa, amorosa, relazionale)
Convivere con l'ansia non è facile, al momento galleggio, ma quando ti prende quell'ansia forte, irrazionale, con attachi di panico l'è dura...
In questa massima di Salomone mi ritrovo, però non so fino a che punto il mio essere ignavo sia condizionato dall'ansia, e quanto pensi che sia l'ansia a farmi essere ignavogi.kappa. ha scritto:
Riporto una massima dai Proverbi di Salomone (è uno dei libri sapienzali della Bibbia):
«Il desiderio uccide l'ignavo,
perché le sue mani rifiutano l'agire.»
Dal vocabolario Treccani:
ignavo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ignavus, comp. di in-2 e gnavus, forma ant. di navus «attivo, diligente»]. – Pigro, indolente nell’operare per mancanza di volontà attiva e di forza spirituale; codardo.
Questa è la risposta a tutto. Però umanamente la occultiamo perché è una via faticosa. Piangere è più facile.
A fine di tutto questo aggiungo questo pensiero
Scoprire di aver paura di ciò che non si conosce e dover convivere in continuazione con l'ansia dell'attesa..ma capire di poter condividere questi pensieri con persone speciali ti fa capire che l'unica cosa davvero importante nella vita sono i rapporti, tutto il resto é semplice contorno, sono solo sfumature, contano le persone non le cose.