Bonaventura ha scritto:
se si parla di "onere di prova" bisogna mettersi d'accordo su cosa va fornito. Qui manca un tassello fondamentale: io non mi aspetto una prova scientificamente misurabile, riproducibile in laboratorio etc, ma un'argomentazione che dimostri incontrovertibilmente che, laddove abbiamo il postulato "dio" questo sia l'unica risposta metafisicamente possibile. Sennò ricadiamo nel nominalismo di cui sopra.
Qui la vis polemica ti porta un po' troppo oltre: un'argomentazione la quale dimostri che esiste una sola spiegazione
possibile per un fenomeno osservato è fuori di ogni possibilità pratica.
Alla fine, fra tutte le spiegazioni non contraddittorie, si finisce sempre per sceglierne una in base a criteri extrarazionali,
come quello di semplicità ed eleganza, consapevoli che le altre spiegazioni rimangono lecite
e quindi cercando dovunque possibile gli experimenta crucis che consentano di falsificare alcune spiegazioni e avvalorarne altre.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
"Perché non è possibile cogliere Dio coi propri sensi? Per quale ragione si nasconde tra mille e mille promesse e preghiere sussurrate e incomprensibili miracoli? Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri? Che cosa sarà di coloro i quali non sono capaci né vogliono avere fede? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me sia pure in modo vergognoso e umiliante anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché nonostante tutto egli continua a essere uno struggente richiamo di cui non riesco a liberarmi?"
(da "Il settimo sigillo", Ingmar Bergman)
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
è possibile cogliere Dio con i propri sensi, ma non con i primi 5.
Io l'ho colto, il problema è che scappa in continuazione.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Bonaventura ha scritto:
io non mi aspetto una prova scientificamente misurabile, riproducibile in laboratorio etc, ma un'argomentazione che dimostri incontrovertibilmente che, laddove abbiamo il postulato "dio" questo sia l'unica risposta metafisicamente possibile.
Dipende quindi tutto da cosa si intende per Dio. Un vecchio barbuto seduto sulle nuvole non è di certo una risposta metafisica possibile.
Bonaventura ha scritto:
Sui sentimenti: la neurologia sta sempre più dimostrando come fenomeni emotivi e fisiologici siano connessi, quindi se la parte che vedo è quella fisica e quella che non vedo è quella emotiva sono portato ad immaginare che la prima generi la seconda e non che la seconda, magicamente creata, sia a sé stante rispetto alla prima. L'inconscio è una teoria, ed è una delle possibili spiegazioni dell'origine dei sentimenti. La sociologia, che è una disciplina, l'ho citata perché spiega come la collettività influenzi credenze e comportamenti individuali che a loro volta interagiscono sul nostro cervello (o sul nostro inconscio, se preferisci) attivando quello che ho già descritto sopra.
No no no, infatti anche tu dici che non è ancora stato dimostrato niente sui sentimenti di per sè
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!
Bonaventura ha scritto:
io non mi aspetto una prova scientificamente misurabile, riproducibile in laboratorio etc, ma un'argomentazione che dimostri incontrovertibilmente che, laddove abbiamo il postulato "dio" questo sia l'unica risposta metafisicamente possibile.
Dipende quindi tutto da cosa si intende per Dio. Un vecchio barbuto seduto sulle nuvole non è di certo una risposta metafisica possibile.
Bonaventura ha scritto:
Sui sentimenti: la neurologia sta sempre più dimostrando come fenomeni emotivi e fisiologici siano connessi, quindi se la parte che vedo è quella fisica e quella che non vedo è quella emotiva sono portato ad immaginare che la prima generi la seconda e non che la seconda, magicamente creata, sia a sé stante rispetto alla prima. L'inconscio è una teoria, ed è una delle possibili spiegazioni dell'origine dei sentimenti. La sociologia, che è una disciplina, l'ho citata perché spiega come la collettività influenzi credenze e comportamenti individuali che a loro volta interagiscono sul nostro cervello (o sul nostro inconscio, se preferisci) attivando quello che ho già descritto sopra.
No no no, infatti anche tu dici che non è ancora stato dimostrato niente sui sentimenti di per sè
Inoltre mi sembra contraddittorio pretendere una dimostrazione in cui Dio è l'UNICA SPIEGAZIONE e poi accettare che l'inconscio è UNA DELLE POSSIBILI SPIEGAZIONI.
Una domanda,anche per Bellavista
io rispetto la tua posizione ma volevo sapere una cosa,per curiosita'
immaginiamo il big bang,bene cosa c'era prima?
che motivo c'era che dal nulla si creasse questa esplosione?
il divertimento dove sta'?
sono in piena serieta',davvero,chiedo solo per capire
ma soprattutto il nulla cosa è?secondo Corbucci prima del big bang c'era il vuotoquantomeccanico che Corbucci associa senza dubbio a Dio
io penso che ci sia una volonta',un' energia che deve esistere nel momento stesso in cui tu ascolti Lucio Battisti e non ti domandi il perche';ne hai la consapevezza interiore,c'è un substrato emotivo che non dipende dalla ragione
Pero' ripeto parliamone,parliamone tutti
"io sono un fumatore democratico:se qualcuno non vuole fumare io non glielo vieto"Arnold Schwarzenegger "mi chiedi se l'aikido funziona?certo,ma devi capire che non è uno sport,ma un arte per la difesa
credimi:se sai fare l'aikido non c'e' thai boxing che tenga"Steven Seagal
cowdozer ha scritto:Una domanda,anche per Bellavista
io rispetto la tua posizione ma volevo sapere una cosa,per curiosita'
immaginiamo il big bang,bene cosa c'era prima?
che motivo c'era che dal nulla si creasse questa esplosione?
il divertimento dove sta'?
sono in piena serieta',davvero,chiedo solo per capire
ma soprattutto il nulla cosa è?secondo Corbucci prima del big bang c'era il vuotoquantomeccanico che Corbucci associa senza dubbio a Dio
io penso che ci sia una volonta',un' energia che deve esistere nel momento stesso in cui tu ascolti Lucio Battisti e non ti domandi il perche';ne hai la consapevezza interiore,c'è un substrato emotivo che non dipende dalla ragione
Pero' ripeto parliamone,parliamone tutti
Il tema riguardo all'onere inverso della prova riguarda appunto queste considerazioni
Cosa c'era prima del Big Bang? Io non lo so. E nemmeno tu lo sai. Ma io sostengo semplicemente che non lo sappiamo. Tu sostieni che visto che non lo sappiamo ci sarà stato dio
Capisci quanto sia ridicola questa logica?
Te la faccio apparire ancora più ridicola: io non so cosa ci sia nel ripostiglio di mio nonno (non ci ho mai guardato) e nemmeno tu sai cosa c'è nel ripostiglio di mio nonno. Quindi io dico che non sappiamo cosa ci sia dentro. E tu sostieni che visto che non sappiamo cosa c'è dentro ci sarà... dio?
Prendo nota: mai mettersi contro Bellavista, mai, persino argomentasse qualcosa che mi faccia veder rosso, gli darei ragione o tacerei per sempre.
Detto ciò... Che bello questo thread!
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
Silente ha scritto:Prendo nota: mai mettersi contro Bellavista, mai, persino argomentasse qualcosa che mi faccia veder rosso, gli darei ragione o tacerei per sempre.
Detto ciò... Che bello questo thread!
Se c'è una cosa su cui sono concordi teologi e filosofi è che, esista o meno, qualunque divinità è ASSOLUTAMENTE fuori dalle possibilità della conoscenza umana...
il problema è che, anche chi dice di esserne cosciente, tre (3) secondi dopo inizia a filosofeggiare pro o contro come se la premessa riportata sopra fosse niente.
L'onere della prova è senza ombra di dubbio fardello di chi afferma, solo che in questo caso, data l'assoluta IMPOSSIBILITA' di potere giungere ad una qualsiasi soluzione (in entrambi i casi possibili) rende il tutto solo un mero esercizio dialettico che non può portare a nulla.MAI!
Il problema (tra credenti e non) inizia quando, chi crede, dona l'infallibilità, che dovrebbe essere peculiare della divinità, a segni, libri e tradizioni che tutto sono fuorché divini e, proprio perché non sono divini, nelle inutili discussioni sul tema, i credenti finiscono sempre per soccombere, dato che a logica, buon senso, e pratica quotidiana eccepiscono con un jolly che sa di follia, cioè la fede
(non la fede in dio, ma l'inglobare l'evoluzione storica nel concetto di divinità)
l'unica soluzione sarebbe che chi toccato dalla fede debba e possa credere, chi non ne è toccato possa vivere la propria vita senza che nessuno gli dica cosa fare, solo che i credenti non permettono che la fede abbia una dimensione puramente personale (unica condizione possibile, ma tanto è vero che viene insegnata ai figli quando invece dovrebbe essere una connessione diretta con la divinità. puro controsenso)
la realtà è che, sia che dio esista o meno,chi crede è intellettualmente disonesto e usa e sfrutta il jolly della "fede" come strumento fin troppo umano, per imporre e limitare la libertà altrui, sostituendosi al proprio dio.
da qui i giochetti di parole che da millenni si susseguono e che servono soltanto a distogliere dalle conseguenze pratiche del credere o meno, con buona pace della metafisica...
che rottura di palle l'insonnia...
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Proviamo a rivoltare la questione per vedere che ne viene fuori:
Tutti i popoli hanno creato dei.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
cowdozer ha scritto:Una domanda,anche per Bellavista
io rispetto la tua posizione ma volevo sapere una cosa,per curiosita'
immaginiamo il big bang,bene cosa c'era prima?
che motivo c'era che dal nulla si creasse questa esplosione?
il divertimento dove sta'?
sono in piena serieta',davvero,chiedo solo per capire
ma soprattutto il nulla cosa è?secondo Corbucci prima del big bang c'era il vuotoquantomeccanico che Corbucci associa senza dubbio a Dio
io penso che ci sia una volonta',un' energia che deve esistere nel momento stesso in cui tu ascolti Lucio Battisti e non ti domandi il perche';ne hai la consapevezza interiore,c'è un substrato emotivo che non dipende dalla ragione
Pero' ripeto parliamone,parliamone tutti
Il tema riguardo all'onere inverso della prova riguarda appunto queste considerazioni
Cosa c'era prima del Big Bang? Io non lo so. E nemmeno tu lo sai. Ma io sostengo semplicemente che non lo sappiamo. Tu sostieni che visto che non lo sappiamo ci sarà stato dio
Capisci quanto sia ridicola questa logica?
Te la faccio apparire ancora più ridicola: io non so cosa ci sia nel ripostiglio di mio nonno (non ci ho mai guardato) e nemmeno tu sai cosa c'è nel ripostiglio di mio nonno. Quindi io dico che non sappiamo cosa ci sia dentro. E tu sostieni che visto che non sappiamo cosa c'è dentro ci sarà... dio?
Parliamone
guardate che è più o meno dalla nascita del metodo scientifico che il sacro non è più usato per spiegare i fenomeni.
con tutto quello che tale nascita ha voluto dire sia per chi lo ha reso evidente sia per chi ha dovuto ripensare tutte le sue categorie.
il sacro e la religione riguarda semmai il significato.
cosa c'era prima del big bang? semplice. c'era materia in fortissima pressione.
e non ho aperto nessun cassetto. e prima prima? c'era materia che stava addensandosi.
p.s. ogni oggetto necessita di un metodo adeguato per essere conosciuto.
non si può applicare il metodo scientifico alla fede. non si può applicare il metodo della fede per conoscere le molecole di cui è composta una materia o per capire cosa succede ad accelerare gli atomi.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw