Contro la censura di internet

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crackpot
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Re: Contro la censura di internet

#616 Messaggio da crackpot »

Len801 ha scritto:Kim Dotcom ha promesso che Megaupload sara di ritorno tra breve tempo, piu grande di prima e con servers fuori la giurisdizione del USA.
http://torrentfreak.com/new-megaupload- ... ld-120828/
Inoltre la High Court in Nuova Zelanda ha sbloccato $4,830,000 che aveva ottenuto dopo l'arresto di Dotcom nel mese di gennaio scorso.
http://torrentfreak.com/kim-dotcom-wins ... id-290812/


Nel mese di luglio 2012 le grande ditte di telecom/internet Americane avevano concluso un accordo con la Recording Industry Association of America (RIAA) e la Motion Picture Association of America (MPAA) che permette RIAA/MPPA di identificare chi scarica materiale protetto di copyright (musica, film) e di informare l'internet provider. L'IPS di consequenza informa il cliente del download "illegale" ed ad ogni tappa (fino a 6) ci saranno serie consequenze fino al rallentamento e l'annulazione del servizio di internet. Inoltre la RIAA//MPAA si riserva il diritto di querelare personalmente gli individui che hanno fatto alto abuso del download illegale.
http://www.digitaltrends.com/web/six-st ... s-for-you/

TorrentFreak ha fatto un analisi della situazione e sembra che certi torrent files sono spiati ad alta frequenza dal mese dall'inizio di luglio.
Sembra anche che i file spiati sono video e non musicali. E ovvio che queste ditte ingaggiate da RIAAA/MPAAP vogliono che si sappia in giro che spiano torrent files di film popolari.
http://torrentfreak.com/anti-pirates-ca ... ts-120829/
Ottimo Len
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crackpot
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Re: Contro la censura di internet

#617 Messaggio da crackpot »

La seconda notizia è poco rassicurante
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Bola
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Re: Contro la censura di internet

#618 Messaggio da Bola »

Ma io dico visto che sta guerra non la vinceranno mai perchè non proporre un canone annuale o mensile e download libero?

Poi ridistribuiranno in base al numero dei download ai vari artisti.

Ma forse la faccio troppo semplice...

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#619 Messaggio da Len801 »

crackpot ha scritto:La seconda notizia è poco rassicurante
Gia, il "grande fratello" che ci spia, ed e a letto con le ditte di telecom.
Se invece di spendere milioni e milioni di $ ogni anno a correre indietro a questi mulini al vento e rendere il loro prodotto
meno costoso e piu disponibile, puo darsi la gente imparerebbero a comprare dei film e canzoni.
Quante volte sono stati pubblicati un film in vari paesi. Si trova una versione teatrale nel USA, poi una "extended" in un'altro paese e dopi si viene a sapere che nel UK c'e una versione "uncut".
Per esempio nel film western CHARRO (1969) con Elvis Presley c'e una scena di nudo con Ina Balin che esce da un bagno (era un controfigura) si vede nuda di lato e di dietro. Nel USA e' stata tagliata/censurata/abbreviata ma sembra che ci sia una versione integrale che circola in Germania. Vattela a trovare! WHEN DINOSAURS RULED THE EARTH (1970) fu distribuito nelle sale di cinema in versione regolare. Molti anni dopo si scopre che c'e una versione piu lunga in cui si vede Victoria Vetri nuda (ma il film e stato distribuito su DVD non separamente, ma con un'altro film). Cioe devi comprare due per ottenere quello che vuoi.
La stessa cosa con BODY OF EVIDENCE (1993) con Madonna. Ci saranno 2-3 versioni in giro.

Quello che la RIAA/MPPA non hanno potuto ottenere facendo promulgare leggi fasciste (SOPA, ecc) ci sono riusciti con l'accordo di "six strikes" con le grande telecom. I telecom faranno i polizotti per/della RIAA/MPPA (chi paga le spese?).
E' come se la Fiat che ti avvisa che stai usando la loro macchina in un modo poco leale/illegale e ti rallenta la velocita e te la ferma se non fai il bravo.
Ma a che punto siamo controllati?
Aspetto che qualcuno contesta questo "accordo" in corte.

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Gambo192
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Re: Contro la censura di internet

#620 Messaggio da Gambo192 »

Len801 ha scritto: E' come se la Fiat che ti avvisa che stai usando la loro macchina in un modo poco leale/illegale e ti rallenta la velocita e te la ferma se non fai il bravo.
Ma a che punto siamo controllati?
non a caso già esistono costruttori che sperimentano questa funzionalità
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle ex-soviet e mangia-sushi!

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#621 Messaggio da Len801 »

http://www.xbiz.com/news/153460
Piu di 100,000 cittadini inglesi hanno firmato una petitzione che dovrebbe eseere presentata al governo britannico giovedi prossimo (6 settembre 2012). La petizione chiede il blocco di siti porno nel web per "proteggere bambini e adolescenti".

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Re: Contro la censura di internet

#622 Messaggio da ASSOU9 »

non so se è già stato postato

http://mytech.panorama.it/Ecco-come-con ... -i-torrent

comunque ora sono a rischio anche i torrent che pare vengano controllati anche quelli

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Re: Contro la censura di internet

#623 Messaggio da Len801 »

ASSOU9 ha scritto:non so se è già stato postato

http://mytech.panorama.it/Ecco-come-con ... -i-torrent

comunque ora sono a rischio anche i torrent che pare vengano controllati anche quelli
Gia da quando anni fa ci una guera intensa contro il sito torrent Pirate Bay (situao in Svezia) era stato indicato che i files scaricati erano spiati da ditte ingaggiate dai major di film/musica.
Ma se vogliamo andare indietro ancora di piu, si spiava anche prima.
Che cosa hanno riuscito a fare i major fino ad ora? Con questo "monotoring" hanno pouto identificare il IPS della persona che scarica ad alto volume. Nei Stati Uniti hanno fatto causa contro questi "John Doe", ottenendo condanne tramite i tribunali, e poi cercando di forzare i telecom a rivelare i nomi, indirizzi, ecc di questi utenti per poi persegutarli in qualche modo: prima chiedendo risacimenti alti di circa $6,000-$10,000 e se questi rifiutavano allora cercavano di ottenerere una sentenza contro loro. Questo stratagemma non ha ottenuto risultati tanto positivi, prima di tutti i tribunali non sono stati tanti indulgenti e favorevoli, e poi c'erano i costi enormi legali da considerare.
Con questa ultima stratagemma dei "six strikes" sperano di ottenere quello che fino ad ora e' stato molto elusivo: lo stop dei file sharing. Si fa molto spionaggio per il momento dei file sharing sperando che i telecom poi chiederanno ai loro clienti/utenti di smettere a scaricare i file protetti di copyright.
I major sono dieci anni dietro la tecnologia del file sharing. Le videoteche sono state tuttte chiuse. Ce ne sono pochissime in giro. I film escono su DVD tre mesi dopo la distribuzione nelle sale di cinema. Un film viene messo su VOD (a un prezzo troppo alto, secondo me) allo stesso tempo che esce su DVD. I prezzi di DVD sono sempre alti. Se lo scarichi legalmente su VOD il prezzo rimane alto (circa 6 euro, ed e' molto difficile traferirlo nel tuo computer a masterizzarlo su un DVD). Sto parlando di film tradizionali.
Per la situazione porno, il prezzo di un DVD e' molto piu ato di un DVD/film tradizionale, se lo vuoi vedere (per la poca scelta che c'e, e spesso dipende dove abiti, puo' essere anche censurato in certe parti se si tratta di anal, DP, facials, ecc) su cable/satellite su VOD ti costa circa 11 euro (pazzesco!). Se lo vuo scaricare legalmente (per scena, per minuto) tramite vari siti internet il tutto ti viene a costare lo stesso prezzo di DVD.

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Re: Contro la censura di internet

#624 Messaggio da crackpot »

non riguarda proprio la censura ma mi sembra il topic piu adatto

Google: conti giù diffusi per errore, è caos
Crollo in Borsa dei titoli del motore di ricerca

La pubblicazione prima del previsto dei conti di Google, resi pubblici con ore di anticipo mentre il comunicato era ancora incompleto, è stata un "errore umano più che un problema di sistema". Lo afferma l'amministratore delegato della società specializzata nella stampa dei servizi finanziaria RR Donnelley, Tom Quinlan, in un'intervista al Wall Street Journal. RR Donnelley inoltra 100.000 documenti all'anno alla Sec ed errori di questa magnitudine sono estremamente rari, mette in evidenza Quilan. "Non è una cosa comune nel nostro mondo. Se fosse comune per noi, saremmo fuori da questo business".

GOOGLE: CONTI GIU' DIFFUSI PER ERRORE, CROLLA IN BORSA - Google gela Wall Street. Per un "errore" della società specializzata nella stampa dei risultati finanziari RR Donnelly i risultati del terzo trimestre vengono diffusi, senza autorizzazione, e con ore di anticipo, tramite un comunicato incompleto nel quale si leggeva "Pending Page Quote', in attesa della dichiarazione di Larry Page, l'amministratore delegato. Ed è subito panico: i titoli Google affondano sulla scia dei risultati deludenti, arrivando a cedere fino al 10,5% ed essere sospesi per oltre due ore, per dare tempo alla società di completare il comunicato. Non appena rientra agli scambi, Google è ancora in perdita, quasi il 9%. E poi chiude la seduta a -8,01%. Google chiude il terzo trimestre con un utile netto in calo del 20% a 2,18 miliardi di dollari, o 6,53 dollari per azione, dai 2,73 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso. Al netto di alcune partite contabili, l'utile per azione é di 9,03 dollari, al di sotto delle attese degli analisti, che scommettevano su 10,65 dollari per azione. I ricavi sono saliti a 11,33 miliardi dollari dai 7,51 miliardi del terzo trimestre 2011: un aumento che non soddisfa le attese del mercato, che puntava a 11,83 miliardi di dollari. I conti sono i primi trimestrali completi che includono l'acquisizione di Motorola. Nella conference call con gli analisti, Page chiede "scusa" per quanto accaduto nella diffusione dei conti. E si dice soddisfatto dei risultati, che non sono male per un "teenager" come Google, società di 14 anni. Page si sofferma sul buon andamento di Android: ogni mese Google attiva 1,3 milioni di nuovi dispositivi Android, per un totale di mezzo miliardo di utilizzatori. Come di consueto i conti di Google erano attesi dopo la chiusura di Wall Street. E l'anticipo di diverse ore ha fatto subito sospettare che si trattava di un errore, anche perché il comunicato appariva incompleto, senza la dichiarazione di Page. "Alcune ore fa RR Donnelly, la società specializzata nella stampa dei risultati finanziari, ci ha comunicato di avere depositato una bozza del nostro documento 8K sui risultati finanziari senza autorizzazione. Abbiamo interrotto le attività di trading al Nasdaq mentre lavoriamo alla finalizzazione del documento. Non appena sarà finalizzato pubblicheremo i nostri risultati, riprenderemo l'attività al Nasdaq e terremo la call sui risultati come previsto" si è affrettata a precisare Google dopo la diffusione inattesa dei risultati. RR Donnelly indaga per cercare di capire cosa sia andato storto. L'episodio - secondo gli osservatori - offre uno spaccato non piacevole di come funzioni il mondo della finanza: in molti si chiedono perché Google abbia consegnato con così tanto anticipo i risultati alla società, senza neanche terminare il documento.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 56128.html
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Re: Contro la censura di internet

#625 Messaggio da crackpot »

Da wikipedia

Gentile lettore, gentile lettrice,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, potrebbe imporre a ogni sito web (ivi compresa Wikipedia) la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy, e prevede la condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione. Simili iniziative non sono nuove, ma stavolta la loro approvazione sembra imminente.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che scompaia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia: ... iscussione
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Re: Contro la censura di internet

#626 Messaggio da Len801 »

Un poco off-topic ma sentite quest'ultima battaglia tra Malibu Media, Patrick Collins (Elegant Angels) e Third Degree che hanno querelato Verizon (ditta di global media e internet provider) per aver rifutato di fornire ai 3 querelanti i nomi, indirizzi, numero di telefono, ecc di quelli che loro accusano di aver scaricato illegalmente il loro prodotto (protetto da copyright) tramite P2M e torrent.
Fino ad ora Verizon ha rifiutato di fornire queste informazioni citando 5 ragioni (che si possono leggere in questo articolo pubblicato su AVN)
http://business.avn.com/articles/legal/ ... 95877.html

Posted Nov 27th, 2012 07:00 PM by Ann Oui
TEXAS—Three of the more proactive mass-John Doe litigating porn studios have sued Verizon in federal court arguing the service provider should be held in contempt for its refusal to respond to third party subpoenas issued to it for the names and addresses of alleged copyright infringers.

"Plaintiffs seek Verizon’s immediate compliance with Court-authorized subpoenas requiring it to produce identifying information for certain of its customers currently identified only through their Internet Protocol (“IP”) addresses and Internet Service Providers (“ISPs”) as having infringed Plaintiffs’ copyrights," reads the complaint, which was filed Nov. 19 in the northern district of Texas. "Plaintiffs intend to use the subpoenaed information to name and serve these persons as defendants in copyright infringement cases. Without the identifying information, Plaintiffs cannot name and serve these persons, and therefore have no remedy for the infringement they have suffered and continue to suffer."

The rest of the 21-page complaint, filed by Malibu Media, Patrick Collins and Third Degree films, counters the various objections made by Verizon, all of which "lack merit," according to the plaintiffs.

The first objection claims misjoinder by the plaintiffs, who responded with three reasons why the argument fails: Verizon lacks standing to object based on misjoinder; misjoinder is not a basis to reject a third party subpoena; and joinder was in fact appropriate in the unlderlying cases.

"Verizon’s second objection is that Complaints’ allegations supposedly 'refute' th eallegation that the subscribers were acting 'in concert, given the time period during which [Plaintiffs’] digital content was allegedly accessed,'" the complaint continues. "Verizon’s objection fails because, as argued above, Verizon lacks standing to raise objections based on misjoinder, which in any event have no merit in this case."

Verizon's third objection was that the plaintiffs "made “no attempt” to make a prima facie showing that personal jurisdiction exists over the Doe defendants. The plaintiffs countered that the argument fails on five grounds:

* "First, and contrary to Verizon’s objection, Plaintiffs have clearly made a prima facie showing of personal jurisdiction in their complaints."

* "Second, Verizon lacks standing to raise this objection because it is not a party."

* "Third, a 'lack of personal jurisdiction… [is] not delineated under Federal Rule of Civil Procedure 45 as [a basis] to quash a subpoena issued to a third-party.'"

* "Fourth, Plaintiffs 'need not establish personal jurisdiction' when filing their complaints."

* "Fifth, 'it would be premature to consider the exercise of personal jurisdiction over unknown individuals when neither the Court nor the plaintiff is able to evaluate a specific individual’s ties to the [district at issue].'"

Verizon’s fourth objection was that the information sought by the subpoenas is “neither relevant nor reasonably calculated to lead to the discovery of relevant information,” and imposes an “undue burden” on Verizon.

"Verizon’s objection on these bases,' the complaint states, "is wholly without merit... Obviously, the identifying information sought for the Doe Defendants, e.g., name, address, telephone number and email address, is not only relevant, but crucial to Plaintiffs’ case.

Regarding the undue burden claim, the plaintiff's argue, "Beyond asserting this 'bare bones' objection, Verizon fails to provide any detail as to 'Verizon’s cost of complying with the Plaintiffs’ subpoenas, the time associated with producing the requested information, or the procedure by which the information is obtained and released.'" The burden, they further contend, is "minimal."

Verizon’s fifth objection "is that Plaintiffs have allegedly made an 'insufficient showing that the subpoenaed information would be used for a proper purpose in the underlying cases."

"However," countered the plaintiffs, "Verizon fails to present any evidence or argument that the subpoenas fall within any of the categories of 'improper purposes' under Fed. R. Civ. P. 26(g), “such as to harass, cause unnecessary delay, or needlessly increase the cost of litigation.

"To the contrary, and as argued above," the continue, "the 'purpose' of the discovery is entirely proper: to obtain information identifying unknown Doe Defendants infringing Plaintiffs’ copyrights in order to consider whether to name and serve them as defendants."

Verizon’s sixth objection "argues without support that the subpoenas seek 'information that is protected from disclosure by third parties’ rights of privacy and protections guaranteed by the First Amendment.'"

"Verizon’s objection fails," the plaintiff's assert, "in light of Plaintiffs’ countervailing rights."

Verizon’s final objection argues "with no detail that the subpoenas seek to impose on Verizon obligations 'different from, or greater than,' those required by the Federal Rules of Civil Procedure or the Local Rules."

But the plaintiffs retorted, "Verizon’s boilerplate objection is clearly inapplicable to this case. The subpoenas do not exceed any applicable rules. Instead, and as established above, the subpoenas seek information over which Verizon has exclusive custody and control, and which is crucial to the establishment of Plaintiffs’ cases for copyright infringement. Verizon’s objection thus has no merit and should be overrule."

In conclusion, the complaint asked the court to overrule Verizon on all of its objections, order immediate compliance with the subpoenas and find Verizon in contempt, in addition to any other relief "the Court deems just and proper


I querelanti non trovano nessun merito in nessuna delle 5 ragioni di rifiuto.
Nel passato certi tribunali hanno dato pocca ragione e considerazione a tali querelanti datosi che la prova del "infringement of copyright" non e' stato chiaramente provato, il fatto che quei accusati anonimi potrebbero avere residenza in vari giursidizioni del paese, il fatto che il querelanti si sono sbagliati sulla documentazione che hanno usato per arrivare alla conclusione che ci sia stao un vero atto di "pirataggio" illegale, e che poi si usa questo tipo di stratagemma non per continuare a fare causa contro questi accusati anonimi ma solo per intimidirli e farli pagare una "multa" e ottenere qualche soldino (usando il tribunale non per fare giustizia ma semplicemente per "arraffare").
La mozione della querella contro Verizon (in inglese) si trova qui (PDF file)
http://business.avn.com/downloadfile.pl ... _id=495878
Come si gira si gira, Verizon sta nelle brace. Se si caca sotto e fornisce i nomi, perde clientela e anche reputazione per aver fornito questi informazioni che normalmente sono protette di "privacy". Insomma Verizon si difende come puo, aspettando che la legge decide e poi loro diranno beh non abbiamo altra scelta un alto tribunale ha deciso cosi e noi dobbiamo osservare la legge. Poi ci saranno le lamentele e litigi dall parte dela clientela in generale e quelli accusati (in particolare quelli che potranno dimostrare che non hanno fatto nessun pirataggio).

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Re: Contro la censura di internet

#627 Messaggio da max6521 »

Mondadori "oscura" Avaxhome.ws

Dopo una richiesta dell'editore, arriva il sequestro definitivo per il sito che consente di scaricare gratuitamente in pdf quotidiani e riviste
28 novembre 2012 di Martina Pennisi

Avaxhome.ws non deve essere più accessibile dall'Italia. L'oscuramento del portale, tutt'ora visibile nel resto del mondo e anche da noi finché i provider non avranno agito, si deve a una richiesta inoltrata dal presidente di Mondadori Marina Berlusconi il 12 giugno 2012. Il 12 novembre il pubblico ministero Ferdinando Esposito ha emesso il decreto di sequestro preventivo d'urgenza e lo ha fatto inviare a tutti i provider italiani dalla polizia postale. Il gip in questi giorni ha convalidato il provvedimento e il pubblico ministero lo sta inoltrando alle forze dell'ordine per il sequestro definitivo. Lo comunica a Wired.it Fulvio Sarzana, giurista esperto di digitale e legale dell'associazione di provider aderenti a Confcommercio.


http://daily.wired.it/news/internet/201 ... 54987.html
All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore
aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso.

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Re: Contro la censura di internet

#628 Messaggio da belnudo »

chi se ne sbatte, i giornali sono MORTI da tempo, non li compro da anni ormai.
Morissero loro e i loro editori.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

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Re: Contro la censura di internet

#629 Messaggio da Len801 »

Poco a poco ognuno che trova scomodo un sito (per vari ragioni) lo puo fare bloccare. E tra poco rimangono solo i loro siti.
Perche non si potrebbe bloccare il sito di Mondatori? A me e a molti altri non e' di nessuna utilita, dunque perche non bloccarlo?
Ci sono dozzine e dozzine di siti arabi in cui vengono postati filmini che mostrano bombe esplose da terrosristi in cui hanno perito della povera gente innocente. In quei stessi siti vengono postati messaggi di odio contro persone e religioni di altri paesi. Cosa si fa per bloccarli? La Mondatori si preoccupa per quelle cose?
Se vado in una biblioteca e mi leggo le stesse riviste (della Mondatori) senza averle pagate sono un ladro? Se mi trovo all'estero e non c'e nessun negozio o biblioteca che ha quelle riviste, che faccio? Se mi leggo una rivista (pubblicata un mese due mesi fa), perche c'e un articolo che m'interessa e che e' stato citato in un articolo di un giornale on-line, ho rubato qualche cosa da Mondatori?
In questo momento c'e un dibattito alle Nazioni Uniti per l'uso dell'internet. Cerca di immaginare un organizazione inutile come UN che cerca di dire/commandare a centinaia di paesi in questo mondo che regole devono rispettare per l'internet. La Cina, e altri peasi autocratici non dormono la notte a pensare cosa fara L'UN.

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Re: Contro la censura di internet

#630 Messaggio da crackpot »

belnudo ha scritto:chi se ne sbatte, i giornali sono MORTI da tempo, non li compro da anni ormai.
Morissero loro e i loro editori.
giusto.
la vera informazione si trova sapendo usare internet

non guardo tg e non compro giornali.

l'unico che leggo a volte è quello che danno gratis in metro, poi mi ci soffio il naso
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]

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