[O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religione

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Rodomonte
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#616 Messaggio da Rodomonte »

Painkiller ha scritto:
Rodomonte ha scritto:il tempo esiste solo se esiste "qualcosa" che possa misurarlo, e anche quello strumento che lo misura non è assoluto perchè il tempo è una variabile.......
Eh??? da dove la tiri fuori questa convinzione?

Einstein ti direbbe che la luna sta lassù in cielo anche se nessuno la osserva.

Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.

Se tu hai altre teorie più "avanzate" proponi pure!......... E spiegami cos'è secondo te il tempo!:)
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bellavista
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#617 Messaggio da bellavista »

Rodomonte ha scritto:
Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.
Rodomonte, posso farti un complimento? Io non ho studiato fisica, ma ho chiesto a svariate persone di spiegarmi le teorie di Einstein. La maggior parte le spiegava malissimo. Sono dovuto arrivare al 2010 e leggere il tuo post per capire finalmente il concetto di relatività :)

P.s. mi sai consigliare un manuale o un sito, che spieghi tutte le teorie di Einstein con questa semplicità e chiarezza?
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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insomnia30
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#618 Messaggio da insomnia30 »

bellavista ha scritto:
Rodomonte ha scritto:
Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.
Rodomonte, posso farti un complimento? Io non ho studiato fisica, ma ho chiesto a svariate persone di spiegarmi le teorie di Einstein. La maggior parte le spiegava malissimo. Sono dovuto arrivare al 2010 e leggere il tuo post per capire finalmente il concetto di relatività :)

P.s. mi sai consigliare un manuale o un sito, che spieghi tutte le teorie di Einstein con questa semplicità e chiarezza?
ma soprattutto in un forum che tratta di porno... :DDD
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pan
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#619 Messaggio da pan »

Blif ha scritto:
pan ha scritto:Se c'è una cosa nella ricerca scientifica che proprio non va bene è partire da un'idea e mettersi alla ricerca delle prove che questa sia esatta. In agguato ti aspettano decine di potentissimi bias pronti a fregarti di brutto, a partire da quello arcinoto dell'autoconvalida.
Quando metti in piedi una teoria matematica, prima ti scegli gli assiomi (o li erediti da qualcuno che ci ha pensato prima di te),
poi cominci a farci ginnastica: li stiri, li fletti e li torci, fino a tirarne tutte le conclusioni possibili.

Se queste si contraddicono a vicenda o contraddicono la realtà che vuoi descrivere, torni a guardare gli assiomi.
A volte, li stravolgi; più spesso, li modifichi quel tanto che basta a risolvere le contraddizioni.
Se contraddizioni non ce ne sono, tiri avanti così, consapevole che quel che hai concluso dipende da quel che hai assunto.

Trovo che la scelta di un quadro di interpretazione del mondo abbia qualcosa dell'assiomatizzazione:
una buona fede (termine tecnico per fiducia: teista, atea, deista, agnostica...) è una strada
di approfondimento critico delle proprie convinzioni alla luce delle esperienze di ogni giorno;
una cattiva religione è l'imposizione di uno schema ai fatti, e tanto peggio per loro se non vanno d'accordo.

Esattamente.

Il compito della scienza non è quello di provare verità, ma quello di dimostrare falsità e ipotizzare una "verità" meno errata della precedente, comunque provvisoria e possibilmente funzionale.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#620 Messaggio da pan »

insomnia30 ha scritto:
bellavista ha scritto:
Rodomonte ha scritto:
Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
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Rodomonte, posso farti un complimento? Io non ho studiato fisica, ma ho chiesto a svariate persone di spiegarmi le teorie di Einstein. La maggior parte le spiegava malissimo. Sono dovuto arrivare al 2010 e leggere il tuo post per capire finalmente il concetto di relatività :)

P.s. mi sai consigliare un manuale o un sito, che spieghi tutte le teorie di Einstein con questa semplicità e chiarezza?
ma soprattutto in un forum che tratta di porno... :DDD

Nel porno, soprattutto nel nostro porno quotidiano, il tempo è una variabile importantissima.
Questo dovresti saperlo, nostro giovane amico. :-D
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#621 Messaggio da insomnia30 »

pan ha scritto:
insomnia30 ha scritto:
bellavista ha scritto:
Rodomonte ha scritto:
Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.
Rodomonte, posso farti un complimento? Io non ho studiato fisica, ma ho chiesto a svariate persone di spiegarmi le teorie di Einstein. La maggior parte le spiegava malissimo. Sono dovuto arrivare al 2010 e leggere il tuo post per capire finalmente il concetto di relatività :)

P.s. mi sai consigliare un manuale o un sito, che spieghi tutte le teorie di Einstein con questa semplicità e chiarezza?
ma soprattutto in un forum che tratta di porno... :DDD

Nel porno, soprattutto nel nostro porno quotidiano, il tempo è una variabile importantissima.
Questo dovresti saperlo, nostro giovane amico. :-D
grazie per il "giovane"... :gomma:
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#622 Messaggio da Gambo192 »

Ormai che siamo giunti a parlare del tempo aggiungo che oggi è nuvoloso..
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Painkiller
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#623 Messaggio da Painkiller »

Bonaventura ha scritto:Si si, ma in questo caso si ricade in una questione di nominalismo puro: tu lo chiami dio, io nulla, qualcun altro principio o puppy... ;) ... è la nota disputa sugli universali che parte da Gorgia...
Al di la dei nomi la sostanza non cambia. Se tu ipotizzi l'esistenza di un ente che sussiste di per se e che ha nella sua essenza la giustificazione della propria esistenza ottieni una soluzione razionale alle domando sopra esposte.

Si può non essere d'accordo ma da un punto di vista logico sta in piedi.
Bonaventura ha scritto:Per me etica, religione ed ontologia non possono essere scisse: se un credente si limitasse a dirmi "io credo nel mio dio" gli direi che fa benissimo. Quando mi postula etiche che in nome di un'ontologia ben definita pretendono la qualifica di "verità rivelata" (e quindi un piano metafisico privilegiato rispetto agli altri) è chiaro che la prospettiva cambia.
Invece per me etica, religione ed ontologia DEVONO essere scisse. Forse è per questo che non siamo d'accordo.

Se le scindi e le analizzi separatamente puoi capire, pur continuando magari a non condividerle, le ragioni di chi crede in una religione. Puoi capire cosa c'è di razionale e cosa no in quello che pensa.
Bonaventura ha scritto:Tu dici che la religione è questione di fede, ed è ok. Ma se questa fede si appoggia su un qualcosa di non dimostrabile diventa una fede basata sul nulla, e quindi vale tanto quanto qualunque altra idea basata su qualunque convinzione di chiunque di noi.

Come ho scritto sopra a Anton, non si parla di personal jesus (o del "daimon" socratico, per dirlo in maniera più colta, che chiunque di noi sente dentro ed a cui può dare una connotazione immanente o trascendente a proprio piacimento), ma del fatto se l'onere della prova rispetto a ciò che sostiene spetti a chi dice "dio c'è" o a chi dice "dio non c'è".
Cosa vuol dire dimostrabile, per te? Se intendi dimostrabile scientificamente mi dispiace ma non ci siamo proprio. Il mondo è pieno zeppo di cose che esistono e non sono dimostrabili scientificamente ma solo razionalmente, I sentimenti per esempio, ma anche buona parte della matematica.

Per un credente l'esistenza di Dio è provata in mille modi (prova ontologica di Anselmo, Leibniz, Godel, cinque vie di San Tommaso, ecc, ecc). Si può non essere d'accordo, ed io non lo sono, ma non dire che si basano sul nulla.

L'unica cosa che si basa sul nulla o quasi è la religione. Non esiste nessuna spiegazione razionale per giustificare logicamente le storie raccontate nella Bibbia, nel Corano o in qualunque atro libro.

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Painkiller
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#624 Messaggio da Painkiller »

Rodomonte ha scritto:
Painkiller ha scritto:
Rodomonte ha scritto:il tempo esiste solo se esiste "qualcosa" che possa misurarlo, e anche quello strumento che lo misura non è assoluto perchè il tempo è una variabile.......
Eh??? da dove la tiri fuori questa convinzione?

Einstein ti direbbe che la luna sta lassù in cielo anche se nessuno la osserva.

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Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.

Se tu hai altre teorie più "avanzate" proponi pure!......... E spiegami cos'è secondo te il tempo!:)
Spiegazione ineccepibile, anche se parziale, della teoria della relatività ristretta. Mi unisco ai complimenti di Bellavista.

Non trovo però giustificazione alla tua affermazione precedente.

Il tempo esiste indipendentemente dalla sua misurazione, così come la luna (lo spazio) esiste anche se nessuno la guarda o la misura.

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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#625 Messaggio da Rodomonte »

bellavista ha scritto:
Rodomonte ha scritto:
Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
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Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.
Rodomonte, posso farti un complimento? Io non ho studiato fisica, ma ho chiesto a svariate persone di spiegarmi le teorie di Einstein. La maggior parte le spiegava malissimo. Sono dovuto arrivare al 2010 e leggere il tuo post per capire finalmente il concetto di relatività :)

P.s. mi sai consigliare un manuale o un sito, che spieghi tutte le teorie di Einstein con questa semplicità e chiarezza?
Io non sono andato oltre lo scientifico e un annetto al poli...... Solo la curiosità mi ha fatto leggere tanti libri sull'argomento e devo dire che ce ne ho messo tanto per "inglobare" certi concetti astrusi per il nostro modo di pensare (appunto è solo un modo di pensare).
Indicarti qualche testo adesso non saprei cosa dirti perchè ho letto tanto (ho quasi 57 anni) sull'argomento in passato e poco ultimamente per cui non ricordo quale è stato il testo che mi ha "aperto gli occhi".
Su internet non ho mai cercato niente su questo argomento, ma penso non dovresti avere difficoltò se inserisci qualche parola adeguata in google.
Comunque una volta che avrò voglia di cercare fra i miei libri ti farò sapere eventualmente!
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#626 Messaggio da Rodomonte »

Painkiller ha scritto:
Rodomonte ha scritto:
Painkiller ha scritto:
Rodomonte ha scritto:il tempo esiste solo se esiste "qualcosa" che possa misurarlo, e anche quello strumento che lo misura non è assoluto perchè il tempo è una variabile.......
Eh??? da dove la tiri fuori questa convinzione?

Einstein ti direbbe che la luna sta lassù in cielo anche se nessuno la osserva.

Mi sa che non hai capito molto di cià che diceva Einestein........
Il tempo è relativo! Se tu viaggiassi alla velocità della luce il tuo tempo relativo sarebbe zero, saresti eterno.....
Lo stesso dicasi quando ti trovassi per ipotesi sull'"orizzonte degli eventi".
Il tempo è un rapporto fra velocità e spazio.
Se un corpo è fermo esso si muove solo nel tempo, ma se viaggia alla velocità della luce viaggia solo nello spazio, quindi il tempo è zero.
Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.

Se tu hai altre teorie più "avanzate" proponi pure!......... E spiegami cos'è secondo te il tempo!:)
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Non trovo però giustificazione alla tua affermazione precedente.

Il tempo esiste indipendentemente dalla sua misurazione, così come la luna (lo spazio) esiste anche se nessuno la guarda o la misura.



Forse non è chiaro qualcosa........
Il tempo non esiste "a prescindere". Sarebbe altrimenti come dire che l'universo esiste "a prescindere" anche se non c'è!
Il tempo prima del momento zero non esiste perchè non esiste lo spazio e lo spazio non esiste perchè non esiste la materia!
Il tempo non è una cosa astratta a se stante, ma è uno "spazio/tempo"! Senza spazio non c'è tempo!
Su cosa c'era prima è solo un discorso accademico. Il nostro cervello ragiona e pensa per quello che vedono i suoi sensori (i sensi) per cui è "adattato" a ragionare al meglio con i dati che gli vengono trasmessi dai propri sensi e dalle "esperienze" che sono solo di questa realtà che percepisce.
Il nostro cervello non è "adatto" a pensare diversamente, per cui non riesce ad "immaginare" realtà diverse; per esempio anche solo il pensare che la somma delle velocità di due fasci di luce che si scontrano nel vuoto sarà massimo uguale alla velocità di uno dei fasci , per noi è impossibile da concepire, è come se sommando uno più uno venisse sempre uno.
Eppure gli esperimenti dicono proprio questo. Ma spiegaglielo al nostro cervello!
Per cui chiedersi cosa c'era prima è solo una masturbazione cerebrale di un cervello che non va oltre la sua realtà.
Naturalmente tutto questo un domani potrà essere rivoluzionato mille volte da mille altre teorie! Per intanto per chi studia è così!
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#627 Messaggio da Painkiller »

Per chi cerca un libro di divulgazione che fornisca un quadro generale in modo semplice e senza citare teoremi e formule consiglio "La fisica di Star Trek" di Lawrence Krauss.

L'autore analizza le più importanti invenzioni presenti nelle storie di Star Trek tipo velocità warp, teletrasporto, raggio traente, ponte ologrammi e, alla luce delle conoscenze attuali, spiega cosa è plausibile e cosa no.

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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#628 Messaggio da Painkiller »

Rodomonte ha scritto:
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Il tempo è una equazione legata al rapporto fra un corpo in movimento nello spazio, se non esiste nè lo spazio nè la massa, nemmeno il tempo esiste.
Il tempo di conseguenza inizia nel momento zero della (auto)creazione di questo universo che conosciamo (apparentemente) almeno fino a che altre teorie non diranno altro.

Se tu hai altre teorie più "avanzate" proponi pure!......... E spiegami cos'è secondo te il tempo!:)
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Forse non è chiaro qualcosa........
Il tempo non esiste "a prescindere". Sarebbe altrimenti come dire che l'universo esiste "a prescindere" anche se non c'è!
Il tempo prima del momento zero non esiste perchè non esiste lo spazio e lo spazio non esiste perchè non esiste la materia!
Il tempo non è una cosa astratta a se stante, ma è uno "spazio/tempo"! Senza spazio non c'è tempo!
Su cosa c'era prima è solo un discorso accademico. Il nostro cervello ragiona e pensa per quello che vedono i suoi sensori (i sensi) per cui è "adattato" a ragionare al meglio con i dati che gli vengono trasmessi dai propri sensi e dalle "esperienze" che sono solo di questa realtà che percepisce.
Il nostro cervello non è "adatto" a pensare diversamente, per cui non riesce ad "immaginare" realtà diverse; per esempio anche solo il pensare che la somma delle velocità di due fasci di luce che si scontrano nel vuoto sarà massimo uguale alla velocità di uno dei fasci , per noi è impossibile da concepire, è come se sommando uno più uno venisse sempre uno.
Eppure gli esperimenti dicono proprio questo. Ma spiegaglielo al nostro cervello!
Per cui chiedersi cosa c'era prima è solo una masturbazione cerebrale di un cervello che non va oltre la sua realtà.
Naturalmente tutto questo un domani potrà essere rivoluzionato mille volte da mille altre teorie! Per intanto per chi studia è così!
Scusa se insisto, ma ancora non vedo la risposta.

D'accordo che il tempo nasce con il big bang, ma da quel momento esiste a prescindere dalla sua misurazione. Tu affermavi che:"il tempo esiste solo se esiste "qualcosa" che possa misurarlo". Non è così.

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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#629 Messaggio da Rodomonte »

Si ma appunto intendevo proprio quello! Per quel "qualcosa che possa misurarlo" mi riferivo a qualunque cosa dopo il momento zero visto che "prima" (naturalmente non c'è un prima) non poteva essere misurato.
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Re: [O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religi

#630 Messaggio da Bonaventura »

Gambo192 ha scritto:Come già io ed altri hanno detto: la prova spetta ad entrambi ma nessuno dei due ha la risposta. Come per tante altre cose. Non continuiamo a ripetere ogni pagina le stesse cose.........
E' proprio qui che non ti mollo Gambo: mi vuoi spiegare perché la prova spetta tanto a chi sostiene che una cosa immaginaria esiste quanto che una cosa immaginaria non esiste? Rispondimi a questo per cortesia.

Io ti dico: esiste l'automobile.
Tu mi dici: fammela vedere.
Io ti porto a fare un giro.

Tu mi dici: esiste dio.
Io ti dico: fammelo vedere
Tu mi dici: se non ci credi non lo vedrai mai, non può essere dimostrato sul piano materiale, oppure mi tiri fuori teorie come quella di Anselmo etc citate sopra, che sono teorie NON FALSIFICABILI, ci terrei a precisarlo, quindi "NON TEORIE" ma fantasie che partono da presupposti non dimostrati e, a differenza della matematica, non sono verificabili empiricamente.

Non continuiamo ad introdurre surrettiziamente impropri parallelismi tra religione e scienza, altrimenti devo postare qualche pagina di un buon manuale di logica per ribadire cose, credo, ben note a tutti i partecipanti alla discussione.

Postuliamo che religione e scienza necessitino di espistemologie differenti? Bene, io quella scientifica la esprimo in 4 concetti chiari e tondi, mi puoi spiegare perché quando si arriva a dover discutere di metodo sulla metafisica appena si esce dalla filosofia (e quindi dalle metafisiche) e si arriva alla teologia (e quindi alla metafisica sulla religione rivelata) il paradigma di riferimento diventa improvvisamente non solo non scientifico ma incoerente al proprio interno?

Spiegami, dunque, perché l'onere della prova spetta a tutti e 2 alla luce di quello che ho appena scritto oppure spiegami cosa c'è di sbagliato in quello che ho appena scritto.

Un piccolo p.s. per chi ha scritto che i sentimenti esistono ma non sono dimostrabili scientificamente: mai sentito parlare di neurologia? Inconscio? Sociologia? etc.etc.etc... I sentimenti sono un prodotto umano troppo umano (come direbbe zio Friederich), non portatemi per favore come prova ontologica il fatto che ci si commuove davanti un tramonto o alla bellezza del creato altrimenti, come dicevamo da bambini quando giocavamo alla lotta, "vale tutto"... :wink:

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