Liberalizzazione del porno
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Re: Liberalizzazione del porno
io intendo liberarci dalla legge Merlin, che fa tante schiave del sesso e alimenta tanti delinquenti
Re: Liberalizzazione del porno
Qui dice che la pornotax non fu approvata
https://www.ilriformista.it/la-storia-d ... os-462991/
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Re: Liberalizzazione del porno
Toh... Dopo tredici anni vedo riaprirsi un forum che io avevo inaugurato.
Per dirvi come le cose sono cambiate, quello che valeva nel 2011-2012 oggi non vale più di tanto. Il porno pubblico, quello che si voleva liberalizzare, é morente. Sparito tutto: sexy-shop, videocabine, sexy live, quartieri a luci rosse. La mia impressione é che una quindicina di anni fa c'era meno censura di adesso.
Io mi ricordo a Pigalle un locale enorme (che non nomino) dove c'era uno spazio-teatro con una pedana centrale dove facevano spettacolari amplessi davanti a un pubblico che stava su tribune intorno. Adesso vendono sexy-toys. A San Paolo, in Rua Augusta, mi ricordo un grande teatro con amplessi sul palco e ragazze che passavano nelle poltrone da uno spettatore all'altro. Mi ricordo ancora gli spettacoli di lotta nell'olio e nel fango in alcuni locali americani ed europei. Adesso più nulla.
Oggi é finito tutto in Internet, oltretutto con degenerazioni a volte disgustose e con sempre maggiori restrizioni.
La liberalizzazione é fallita e le luci (rosse) si spengono. Perché?
Per dirvi come le cose sono cambiate, quello che valeva nel 2011-2012 oggi non vale più di tanto. Il porno pubblico, quello che si voleva liberalizzare, é morente. Sparito tutto: sexy-shop, videocabine, sexy live, quartieri a luci rosse. La mia impressione é che una quindicina di anni fa c'era meno censura di adesso.
Io mi ricordo a Pigalle un locale enorme (che non nomino) dove c'era uno spazio-teatro con una pedana centrale dove facevano spettacolari amplessi davanti a un pubblico che stava su tribune intorno. Adesso vendono sexy-toys. A San Paolo, in Rua Augusta, mi ricordo un grande teatro con amplessi sul palco e ragazze che passavano nelle poltrone da uno spettatore all'altro. Mi ricordo ancora gli spettacoli di lotta nell'olio e nel fango in alcuni locali americani ed europei. Adesso più nulla.
Oggi é finito tutto in Internet, oltretutto con degenerazioni a volte disgustose e con sempre maggiori restrizioni.
La liberalizzazione é fallita e le luci (rosse) si spengono. Perché?
Re: Liberalizzazione del porno
Perché il mondo cambia
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- Gargarozzo
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Re: Liberalizzazione del porno
possiamo metterci mille variabili legate al cambiamento dei vettori culturali, sociologici, economici, politici
Per me una variabile molto influente è la progressiva s-democratizzazione. Alle classi dirigenti e ai ricchissimi ha sempre dato molto fastidio che i poveri, i nuovi ricchi e i non abbastanza ricchi accedessero con relativa facilità a lussi e sfrenatezze che da sempre ritengono essere di proprio esclusivo appannaggio.
Per cui il peggioramento delle condizioni sociali da una parte è legato alla sostenibilità generale del baraccone (messa a dura prova nella seconda metà del XX secolo), dall'altra i nodi sono arrivati al pettine e la progressiva ma inesorabile erosione del ventaglio di proposte sociali, non solo a livello economico-lavorativo, ma anche nei diritti ritenuti almeno teoricamente inalienabili e, per somma gioia dei porci ben vestiti, dei piaceri.
Per alcuni era insopportabile che categorie di persone ritenute inferiori a livello ontologico, estetico, sociale, economico e razziale potessero accedere con quella facilità alle stesse depravazioni (sia pur in una versione low cost) che consideravano di proprio esclusivo appannaggio.
Quanto al popolo, il popolo è fatto da pecoroni, specialmente quelli che affermano di credere in niente ma di fatto credono in tutto, si fanno dire persino a che giochi giocare ma soprattutto, si fanno dire persino chi (tra i pari condizione, poveracci) devono odiare.
Non che questa, ripeto, sia la causa principale ma è uno di quei fattori che possono condizionare ed aggravare una dinamica degli eventi che segue determinate inerzie per via di una molteplicità di fattori.
Poi nell'equazione è rilevante il passaggio dalla dimensione (rispetto agli standard attuali) paleo tecnologica degli anni 80-90, oggi per fare le baldracche è sufficiente tutto ciò che la tecnologia permette: per quale ragione Mimì2007 deve succhiare il tuo cazzo puzzolente e sentire l'odore fetido del tuo sudore o sentire addosso gli sputi del ragazzino lentigginoso che parla balbettando con l'apparecchio, se può ottenere lo stesso davanti ad un telecamera per platee di rincoglioniti zombificati? Ma per piacere.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Liberalizzazione del porno
Completamente daccordo riguardo alla franciaGargarozzo ha scritto: ↑29/05/2025, 11:45possiamo metterci mille variabili legate al cambiamento dei vettori culturali, sociologici, economici, politici
Per me una variabile molto influente è la progressiva s-democratizzazione. Alle classi dirigenti e ai ricchissimi ha sempre dato molto fastidio che i poveri, i nuovi ricchi e i non abbastanza ricchi accedessero con relativa facilità a lussi e sfrenatezze che da sempre ritengono essere di proprio esclusivo appannaggio.
Per cui il peggioramento delle condizioni sociali da una parte è legato alla sostenibilità generale del baraccone (messa a dura prova nella seconda metà del XX secolo), dall'altra i nodi sono arrivati al pettine e la progressiva ma inesorabile erosione del ventaglio di proposte sociali, non solo a livello economico-lavorativo, ma anche nei diritti ritenuti almeno teoricamente inalienabili e, per somma gioia dei porci ben vestiti, dei piaceri.
Per alcuni era insopportabile che categorie di persone ritenute inferiori a livello ontologico, estetico, sociale, economico e razziale potessero accedere con quella facilità alle stesse depravazioni (sia pur in una versione low cost) che consideravano di proprio esclusivo appannaggio.
Quanto al popolo, il popolo è fatto da pecoroni, specialmente quelli che affermano di credere in niente ma di fatto credono in tutto, si fanno dire persino a che giochi giocare ma soprattutto, si fanno dire persino chi (tra i pari condizione, poveracci) devono odiare.
Non che questa, ripeto, sia la causa principale ma è uno di quei fattori che possono condizionare ed aggravare una dinamica degli eventi che segue determinate inerzie per via di una molteplicità di fattori.
Poi nell'equazione è rilevante il passaggio dalla dimensione (rispetto agli standard attuali) paleo tecnologica degli anni 80-90, oggi per fare le baldracche è sufficiente tutto ciò che la tecnologia permette: per quale ragione Mimì2007 deve succhiare il tuo cazzo puzzolente e sentire l'odore fetido del tuo sudore o sentire addosso gli sputi del ragazzino lentigginoso che parla balbettando con l'apparecchio, se può ottenere lo stesso davanti ad un telecamera per platee di rincoglioniti zombificati? Ma per piacere.

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Re: Liberalizzazione del porno
. Ecco sulla parte tecnologica sono completamente d' accordo, stiamo assistendo a un processo di smaterializzazione della realtà. Abbiamo eliminato i supporti fisici per riprodurre suoni e immagini, stiamo eliminando la carta, noi leggiamo più di prima ma sugli schermi dei telefonini e dei tablet e purtroppo leggiamo solo cazzate.e ora tocca al sesso, perché avere a che fare con un maleodorante, ingombrante corpo che perdi più ti giudica e magari ti crea problemi? Peccato che così si perda la capacità di interagire, di comunicare con gli altri.il senso del tatto non servirà quasi più, ci accontenteremo di sofisticate simulazioni, ma così come potremo toccare gli altri ?Gargarozzo ha scritto: ↑29/05/2025, 11:45possiamo metterci mille variabili legate al cambiamento dei vettori culturali, sociologici, economici, politici
Per me una variabile molto influente è la progressiva s-democratizzazione. Alle classi dirigenti e ai ricchissimi ha sempre dato molto fastidio che i poveri, i nuovi ricchi e i non abbastanza ricchi accedessero con relativa facilità a lussi e sfrenatezze che da sempre ritengono essere di proprio esclusivo appannaggio.
Per cui il peggioramento delle condizioni sociali da una parte è legato alla sostenibilità generale del baraccone (messa a dura prova nella seconda metà del XX secolo), dall'altra i nodi sono arrivati al pettine e la progressiva ma inesorabile erosione del ventaglio di proposte sociali, non solo a livello economico-lavorativo, ma anche nei diritti ritenuti almeno teoricamente inalienabili e, per somma gioia dei porci ben vestiti, dei piaceri.
Per alcuni era insopportabile che categorie di persone ritenute inferiori a livello ontologico, estetico, sociale, economico e razziale potessero accedere con quella facilità alle stesse depravazioni (sia pur in una versione low cost) che consideravano di proprio esclusivo appannaggio.
Quanto al popolo, il popolo è fatto da pecoroni, specialmente quelli che affermano di credere in niente ma di fatto credono in tutto, si fanno dire persino a che giochi giocare ma soprattutto, si fanno dire persino chi (tra i pari condizione, poveracci) devono odiare.
Non che questa, ripeto, sia la causa principale ma è uno di quei fattori che possono condizionare ed aggravare una dinamica degli eventi che segue determinate inerzie per via di una molteplicità di fattori.
Poi nell'equazione è rilevante il passaggio dalla dimensione (rispetto agli standard attuali) paleo tecnologica degli anni 80-90, oggi per fare le baldracche è sufficiente tutto ciò che la tecnologia permette: per quale ragione Mimì2007 deve succhiare il tuo cazzo puzzolente e sentire l'odore fetido del tuo sudore o sentire addosso gli sputi del ragazzino lentigginoso che parla balbettando con l'apparecchio, se può ottenere lo stesso davanti ad un telecamera per platee di rincoglioniti zombificati? Ma per piacere.
D' altro canto scontiamo la fine del mondo che gli americani hanno sognato e ci hanno venduto. La pax americana mezzo per creare un mondo nuovo, prospero, pacifico , sicuro , globalizzato. Un mondo di scambi di ogni genere e di pacifici commerci sotto l' illuminata guida a stelle e strisce.ci hanno venduto l' american Dream e noi , l' abbiamo comprato con grande entusiasmo.la pax americana invece è finita, loro non sono in grado di garantire niente e noi ci ritroviamo il solito schifoso mondo che pensavamo di aver abbandonato.un mondo di guerre , epidemie e scarsità di materie prime e forse anche di cibo.un mondo dove i nostri corpi , le nostre deboli carni, sono sporche e attaccate dai più disparati virus e malattie , provenienti dai più remoti angoli del mondo .in un mondo del genere che spazio può avere la vecchia , quasi corporea pornografia? L' american Dream è andato a farsi fottere,
è rimasta solo la brutale , merdosa realtà .
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Re: Liberalizzazione del porno
Gaston severo ma giusto! Concordo in pieno.... come quasi sempre direi, ci troviamo nella stessa lunghezza d'onda.
La via più breve tra due cuori è il pene
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Re: Liberalizzazione del porno
Grazie per gli ottimi spaccati sociologici. Aggiungiamo l'invecchiamento delle popolazioni occidentali a integrarne il quadro decadente e, riguardo alle osservazioni di gaston, il fatto che i poteri digitali sono riusciti a convincerci che la libertà procede di pari passo con la solitudine, cosa che, a mio avviso, è ancor più grave del far ritenere che Putin sia peggiore dell'Erode che presiede Israele.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
- OSCAR VENEZIA
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Re: Liberalizzazione del porno
Da sesso e pornografia liberalizzati il topo e’ mutato geneticamente in un happening alla Gramellini
- Drogato_ di_porno
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Re: Liberalizzazione del porno
imho c'è poco da liberalizzare, del sesso non frega più a nessuno, specie le nuove generazioni, e non solo perchè siamo bombardati da messaggi iper-sessualizzanti o perchè i 13enni con un click hanno accesso a tutto. banalmente non c'è più il tempo per scopare. il virtuale divora tempo più della televisione di una volta. tra lavoro e "tempo libero" passiamo molte ore su internet, manca tempo per leggere un libro o fare sport o cucinare. avendo diversi parenti in età scolare ho l'impressione che il "sesso", se così lo vogliamo chiamare, consista nell'apparire su schermo. poi quello che succede nella realtà fisica è del tutto secondario, eventualmente c'è il fentanyl.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: Liberalizzazione del porno
Quest'ultima osservazione, a parte qualche passaggio un po' duro, é sostanzialmente condivisibile.
Io faccio una considerazione meno forbita, ma efficace. Dagli Anni Settanta, con la prima liberalizzazione sessuale, ci siamo ingozzati di porno fino al momento in cui é arrivato Internet. Poi il porno reale é diventato virtuale, asserragliandoci sui PC in spazi privati. Alla fine é diventato tutto astratto e le luci si sono spente.
Non me ne vogliano gli esponenti LGBTQ, ma ormai gli spazi dove c'é una manifestazione "fisica" di sesso sono quasi esclusivamente per loro. Noi hetero siamo praticamente esclusi.
In più c'é un'aria strana di restrizioni. Ribadisco che, secondo me, vanno repressi duramente soltanto i fatti che costituiscono reato. Invece accadono cose strane.
Provate a immaginare se qualcuno aprisse un "sex live" con accoppiamenti dal vivo o riaprisse videocabine con animatrici. Non gli sarebbe consentito. Un esempio incredibile: ad Amsterdam pare che i "sex live" ormai siano zero.
Mi viene un dubbio. E se il porno avesse esaurito la sua spinta propulsiva? Insomma, e se fossimo "stanchi di porno"?
Io faccio una considerazione meno forbita, ma efficace. Dagli Anni Settanta, con la prima liberalizzazione sessuale, ci siamo ingozzati di porno fino al momento in cui é arrivato Internet. Poi il porno reale é diventato virtuale, asserragliandoci sui PC in spazi privati. Alla fine é diventato tutto astratto e le luci si sono spente.
Non me ne vogliano gli esponenti LGBTQ, ma ormai gli spazi dove c'é una manifestazione "fisica" di sesso sono quasi esclusivamente per loro. Noi hetero siamo praticamente esclusi.
In più c'é un'aria strana di restrizioni. Ribadisco che, secondo me, vanno repressi duramente soltanto i fatti che costituiscono reato. Invece accadono cose strane.
Provate a immaginare se qualcuno aprisse un "sex live" con accoppiamenti dal vivo o riaprisse videocabine con animatrici. Non gli sarebbe consentito. Un esempio incredibile: ad Amsterdam pare che i "sex live" ormai siano zero.
Mi viene un dubbio. E se il porno avesse esaurito la sua spinta propulsiva? Insomma, e se fossimo "stanchi di porno"?
- Gargarozzo
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Re: Liberalizzazione del porno
Se lo scambio deve prevedere termini come l'ultimo, lascio perdere ed esco dalla discussione.
- Gargarozzo
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Re: Liberalizzazione del porno
Non è un termine, è un inizio. Ciao
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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