
Io ho avuto a che fare con il porno all'età (come tutti, più o meno credo) all'età di 13 anni e il mio primo film è stato "Una donna chiamata cavallo" con Siffredi e Miss Pomodoro.
Il film in questione, se non fosse stato per i dialoghi spinti e per il testosterone che a quell'età va a mille (soprattutto quando sai già d'esser gay e non sai come sperimentarti..), sarebbe stato un guazzabuglio d'immagini caotiche che avevano come unico obiettivo, mostrare un gruppo di persone di trombare!.
Per carità , voi mi ricorderete che è un pó la mira di tutti i film pornografici e su questo non discuterei, ma dopo qualche anno compresi che si poteva fare di più ed ora vi spiego come.
Prima di farlo peró vorrei sottolineare una scena del film che era quella che preferivo più di tutte, perchè per me nuova e divertente è sarebbe quella del rapporto orale fatto a sesso coperto dai calzoni(una salopettes) di Miss Pomodoro a Siffredi.
Inoltre ricordo peró nche questo film era diretto da uno straniero, anche se non rammento il nome.

Qualche mesetto dopo in tv (in quelle emittenti regionali condotte dal pescivendolo sotto casa tua, tanto per intenderci..), trasmisero "Puledra in calore" di un regista italiano(non rammento bene chi..)e c'erano Selen, John Doug(un altra mia passione!) e un Siffredi alle prime armi.(si fa per direm, perchè già era un nome suppongo a quei tempi..e parliamo degli inizi dei '90!). In questo caso al testosterone, venivano offerti allo spettatore una storia(magari banale, ma pur sempre cicciosa rispetto al caos di "una donna chiamata cavallo") e delle scene di sesso maggiormente curate anche nelle riprese.
Mitica e d'ispirazione per il sottoscritto fu la scena del rapporto orale di Selen con Siffredi (circa un 15 minuti, se non di più, di la fellatio ...e in tanto tempo non ti annoi mai, anzi se sei nella mia posizione apprendi se sei dall'altra parte godi da morire senza mai passare avanti con la scena!)e fu la prima volta che ebbi un orgasmo senza fantasticare troppo, perchè era tutto già pianificato nella storia che ti proponevano.
Certo, questo puó essere un arma a doppio taglio, perchè la fantasia sessuale (e non) non dovrebbe mai essere sostituita con un immagine coatta se non si vuol rischiare il plagio e la desertificazione dei propri istinti, ma è pur vero che una situazione costruita ad arte come quella ne ha visto i risultati con quell'orgasmo..
In seguto ho visto il "Biancaneve" di Damiano che oltre a farti simpatia, crea i presupposti per divertirti anche in altro "sesso"ehmm.."senso", qualche film di Salieri (già più maturo e meno caricaturale nella sua narrazione) ed anche qualche film di Joe D'Amato..
Dopo altre due produzioni passarono straniere passarono al cospetto dei miei occhi e delle mie voglie:"Buco Profondo", un film con Adams Buck che faceva il coach di una ragazza ponpon di colore (assurdo..) ed un film tedesco (credo..o forse era solo tradotto in lingua tedesca!) di un convento dove suore e preti facevano l'impossibile e(per la prima volta nella storia della mia vita) dove vi era messa in scena la prima sequenza bisex e di pissing..
Rispetto al primo, questi tre titoli avevano un tono maggiore e meno caotico, anche se trai tre io ho preferito l'atmosfera di "Buco Profondo" che ti portava verso un mondo più "reale" per certi versi e te lo raccontava con maggiore credibilità e garbo.Il secondo invece, quello con Buck, era vagamente migliore di "una donna chiamata cavallo", ma l'assetto organizzativo delle scene e della narrazione era caotico e avolte insensato proprio come questo.L'ultimo..beh..l'ultimo l'ho trovato troppo forte per i miei gusti e confesso di non averlo apprrezzato tanto.
Certo, magari avrei dovuto seguire più produzioni straniere per fare un confronto più dettagliato e imparziale, ma da quel poco che mi ricordo il Made in Italy l'ho sempre più gradito.
E qui parliamo del passato...
Oggi invece, mi sono ritrovato a visionare produzioni italiane più fresche ed ammetto di essere piuttosto perplesso.Quel genere un pó naif degli anni '80 e '90 era sì divertente e a volte ridicolo, ma più gustoso e casareccio e di conseguenza più godibile per alcuni aspetti e per il sottoscritto.
Trovo che il mercato della pornografia italiana di adesso (Siffredi in primis..) tenti di "svendere" carne da macello dolcegabbanato piuttosto che proporre storie simpatiche per cui lo spettatore si debba perdere dentro.
E spesso la bellezza eccessiva di alcuni soggetti, inibisce chi guarda e gli proibisce d' identificarsi al soggetto che guarda e alla situazione.
Per carità , per certi versi è meglio così (siamo persone reali e la vita reale non è come un film..), ma è pur vero che un prodotto visivo come una pellicola cinematografica o qualsiasi altro prodotto mediatico nasce con l'idea di far sognare il fruitore e trasportarlo nel proprio lavoro.
Questo è tra l'altro, il motivo perchè un gay come me segue film etero più che quelli strettamente omo..
Bell'Ami, Falcon..scelghono dei "Ken" freddi e algidi per situazioni che contrariamente dovrebbero scaldarti!!...ora sarà che io amo gli uomini alla Roberto Malone, ma opgni tanto anche un rotolino un imperfezione e tanta simpatia, riescono a far guadagnare punti!.
Lo fanno gli scrittore per i libri, i pittori con le tele,lo faceva Disney con i cartoni e lo ha fatto Fellini con i suoi film..non è tanto diverso dalla pellicola pornografica, credo!
Comincerei con il criticare (non me ne vogliano i fan) tutte le produzioni da indipendente di Siffredi che non solo è ripetitivo e mononocromo nelle sue scene hard (schiaffetti sul sedere, nasi otturati, faccette simili e inespessive talvolta..), ma propone quel genere di film che proprio sopra criticavo.(Insomma..prima di arrivare a trombare, ci devono essere dei presupposti o no?)..
Non mi piacciono nemmeno le storie di Trentalance...
Ho invece apprezzato Casanova che è un pó forte nelle tematiche e a volte lo è al limite della sopportazione umana (per me, intendiamoci), ma in qualche modo coinvolge e ha trovato la chiave di lettura per non lasciare lo spettatore asettico al prodotto..(questo nel bene e nel male).
Peró per ogni Trentalance e Siffredi che ti fanno storcere il naso c'è un Billy Glide(..notevole!) e Byron(oddio se chiamerà così quello biondo,grande d'età ,dotato e bono come er pane che d'attore è diventato regista pure lui?)che ti fanno ricredere sulle nostre produzioni e tele fanno maggiormente apprezzare..
Ergo: per la mia esperienza diretta, nonostante qualche pecca attuale, preferirei sempre e solo produzioni italiane..