Contro la censura di internet

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#586 Messaggio da Len801 »

Come sono pazzi questi inglesi. Da tempo che studiano e cercano di implementare un filter per farti bloccare siti porno dal tuo internet provider. Ci hanno provato nel USA (senza successo) e nell'UK ci insistono ancora :roll:
http://business.avn.com/articles/techno ... 74813.html

LONDON—The conservative Daily Mail is gloating at the news that Prime Minister David Cameron has, as the paper put it, "intervened to insist a default block on porn, deactivated only when users make an active choice to have it switched off, is put back on the table." The paper has mounted an aggressive campaign over the past few months to pressure internet service providers and the government into implementing an "opt-in" process whereby porn sites will by default be blocked from households, which can request that they be allowed through. Similar attempts have been made in the United States, but have thus far failed.

"Today [Cameron] will announce a consultation on whether to introduce automatic filters, or a less stringent system which would mean people would have to make an ‘active choice’ on whether or not to view explicit sites when they sign up with an internet service provider," the paper reported Thursday. "The move marks a significant step forward for the Daily Mail’s Block Online Porn campaign, which has called for a consultation on the introduction of content filtering systems for internet accounts."

However, the less reactionary Independent noted in its coverage of the development that "critics have warned that such a bar would be impractical, expensive and draconian. They suggested the consultation was more about appeasing right wing newspapers that have been campaigning for such a filter and deflecting attention from the party's expected poor performance."

If it was not obvious, the comment by the Independent's Oliver Wright was a not-so-subtle slap at the Daily Mail for being a de facto mouthpiece for the government. Such criticism in the wake of devastating hearings that have exposed a disturbingly cozy relationship between Rupert Murdoch's media empire and Cameron reinforces the feeling among many that the state of official corruption in the United Kingdom has reached epidemic proportions. Defecting attention away from that by positing a national (indeed, international) crisis that threatens the country's youth, was almost inevitable.

The "opt-in" plan is of course controversial for many both in and outside of Britain, and had in fact hit a wall of sorts when a spokesperson for the Department for Culture, Media and Sport stated recently that it was not inclined to support the proposal on civil liberties grounds.

"Instead," reported Tech Week Europe, "[Culture Secretary Jeremy] Hunt wants ISPs to be forced into providing customers with an 'active choice' for filtering porn, which would see end users given the simple task of selecting 'yes' or ‘no’ if they wanted access to adult content."

That, responded the Daily Mail, "angered campaigners," and also, it implied, forced Cameron to intervene.

That may be wishful thinking on the paper's part, as well as its way of lighting an additional fire under the beleaguered PM, who now says his government will "consult" with the country's ISPs, the details of which have not yet been revealed. The Daily Mail, despite its bluster, is hardly assured by the government's "intervention."

"The Prime Minister has taken a significant step in the right direction," it opined today. "Now he must not let the web giants escape with a compromise which continues to leave our children in danger."

Orwell would have nodded his head in recognition.

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#587 Messaggio da Len801 »

http://www.corriere.it/esteri/12_maggio ... ec02.shtml

IL FILTRO INGLESE - Quasi nelle stesse ore, il governo inglese ha aggiunto un tassello alla crociata che imperversa Oltremanica contro la proliferazione di materiale pornografico in rete. Un'iniziativa partita nei mesi scorsi, che ha finora visto l'opposizione dei principali service provider britannici. A seguito di un'interrogazione parlamentare sui danni che materiale troppo esplicito o violento può provocare ai piccoli utenti del web, il primo ministro David Cameron avrebbe ora deciso di scendere direttamente nell'arena. Nelle prossime settimane valuterà con i rappresentanti di British Telecom, Google, Sky, TalkTalk e Virgin Media l'opzione di bloccare a monte, per tutti gli abbonati, l'accesso a piattaforme che distribuiscono immagini e video pornografici. Agli utenti verrebbe fornito un meccanismo di «opt-in» a posteriori: cioè la possibilità di annullare il blocco, contattando il proprio provider, e navigare così liberamente nelle oscenità del web.

ISP CONTRARI - L'Associazione degli Internet Provider ha già bocciato l'idea: il blocco sarebbe facilmente aggirabile, sostengono. Oneroso per i fornitori di connettività e nocivo per il traffico di dati. «Esistono già - tagliano corto - efficaci sistemi di parental control, per chi vuole usarli». Ma a preoccupare di più i rappresentanti di un'industria da 3 miliardi di sterline l'anno, che vede concentrate sulla pornografia un quarto di tutte le ricerche online, è capire chi si occuperà di stabilire quali sono i siti «sgraditi».

«CENSURA» - Soddisfazione per la presa di posizione di Cameron è stata espressa dalla parlamentare dei Tory, Claire Perry, che ha commissionato l'inchiesta indipendente sulla protezione dei minori in rete. Un'indagine da cui risulta che un bambino di dieci anni ogni tre si è imbattuto, navigando, in immagini di nudo, pornografia, violenza. E che il 60% dei ragazzini tra gli 11 e i 16 anni (il 40% quelli tra i 7 e i 10) hanno accesso libero a Internet dal computer installato nella loro stanza.
Particolarmente critica, invece, la posizione dell'Open Rights Group, che parla apertamente di inaccettabile «censura preventiva» nei confronti del più libero dei media.

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belnudo
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Re: Contro la censura di internet

#588 Messaggio da belnudo »

le MERDE BIGOTTE sono sempre al potere.
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Re: Contro la censura di internet

#589 Messaggio da belnudo »

Avaaz sotto attacco

In queste ore il sito di Avaaz è sotto un mega attacco.
Un esperto ci ha detto che un assalto di questa portata molto probabilmente proviene o da un governo o da una multinazionale, con attacchi simultanei e sofisticati da tutto il mondo per buttare giù il nostro sito.

Ce lo aspettavamo.
Il nostro attivismo dal basso non ha mai guardato in faccia nessuno, e abbiamo sfidato senza paura i peggiori attori sulla scena mondiale mettendoli in seria difficoltà: dal regime siriano a quello cinese, passando per Rupert Murdoch, le multinazionali del petrolio e il crimine organizzato.
La dittatura siriana ha definito un nostro attivista "l'uomo più pericoloso del pianeta" e una recente inchiesta ha svelato email fra l'impero mediatico di Murdoch e alti funzionari del governo britannico che dicevano che la campagna di Avaaz contro Murdoch era la loro preoccupazione più grande.
Qualche volta non riesco a dormire pensando a quando queste persone ci verranno a cercare.

Ed è successo.
Stavamo lanciando campagne urgenti per gli oceani, le foreste e la Siria, ma l'attacco non si è fermato per 36 ore di fila, mettendo così a rischio il nostro lavoro.
Grazie al nostro eccellente sistema di sicurezza il nostro sito funziona ancora, ma questo non è abbastanza.
Dobbiamo dimostrare a questi prepotenti che quando attaccano Avaaz si stanno mettendo contro tante persone.
E i movimenti dal basso non possono essere né intimiditi né messi sotto silenzio, perché non potranno che rafforzarsi.
Fai una donazione per il fondo per la difesa di Avaaz per rafforzare ancora di più la nostra sicurezza, e dimostrare così a quelli che ci attaccano che qualunque cosa proveranno a fare non faranno altro che rafforzarci.

https://secure.avaaz.org/it/massive_att ... 53&v=14055
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Re: Contro la censura di internet

#590 Messaggio da crackpot »

Iran: uno su tre aggira censura internet
Ma verra' creata una commissione per affrontare il problema

(ANSA) - TEHERAN, 10 GIU - Sono tra il 20 ed il 30% gli iraniani che usano il sistema ''Vpn'' per aggirare la censura sui siti internet. La stima e' stata formulata dal capo della polizia per le tecnologie dell'informazione, Kamal Hadianfar che ha annunciato che ''deve essere costituita'' una ''commissione'' per affrontare il problema. In Iran, senza i sistemi anti-filtraggio non si puo' accedere a popolari piattaforme come Facebook, Twitter, Youtube che giocarono un ruolo nelle proteste del 2009.
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Re: Contro la censura di internet

#591 Messaggio da crackpot »

USA: nuova tecnologia per Internet senza censura

Gli Stati Uniti al lavoro per la libertà di espressione online ovunque al mondo, al di fuori della portata della censura dei regimi autoritari. La nuova tecnologia sarà pronta l'anno prossimo e si chiama "Commotion wireless". Si tratta di un vero e proprio software open source che consentirà, mediante l'utilizzo dei cellulari, di connettersi a una rete lontana da eventuali censure governative. In molti chiamano il progetto "Internet nella valigia", ma, come spiegano gli addetti ai lavori, è una dicitura erronea, perché Commotion non è un insieme di dispositivi tecnologici fisici, che possano essere contenuti in una borsa, bensì un vero e proprio software la cui forza è riuscire a sfruttare per la connessione quanto già presente sul territorio, come, ad esempio, i telefonini. Il progetto è completamente finanziato dal governo americano, che negli ultimi quattro anni ha investito ben 76milioni di dollari in questa e altre ricerche simili. L'obiettivo è permettere a chiunque di esprimersi liberamente sul Web, in considerazione del fatto che la libertà di espressione è un diritto fondamentale, alla base di altre libertà. "Si tratta di aiutare le persone a comunicare come vogliono – spiega il programmatore Preston Rhea – senza che le loro parole vengano usate contro di loro".
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Rodomonte
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Re: Contro la censura di internet

#592 Messaggio da Rodomonte »

Rodomonte ha scritto:Italianshare............. rinata in russia


http://www.islafenice.net

Stesse user e password.
Auguri


Uffa di nuovo irraggiungibile,.
Però senza nessun messaggio, speriamo sia momentaneo!
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.

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Re: Contro la censura di internet

#593 Messaggio da katmandu69 »

una bella inculata per i detentori dei copyright :baciaculo:


No al trattato anticontraffazione Acta
affossato dal parlamento europeo
Con una maggioranza schiacciante il Parlamento Europeo rigetta l'accordo anticontraffazione. Una vittoria della società civile e dei parlamentari di Strasburgo che può preludere a un ripensamento globale di brevetti e copyright


p.s ma belnudo dopo aver pagato l'imu si è suicidato? :roll:
non l'ho più letto...torna tra noi :-D
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Re: Contro la censura di internet

#594 Messaggio da crackpot »

sono alcuni giorni che non funziona piu oron, uno dei pochi che si era salvato

http://oron.com/
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Re: Contro la censura di internet

#595 Messaggio da crackpot »

Di cyber-censura si può morire, colpite le voci libere nel mondo

Trecento giornalisti e cyberattivisti incarcerati dall'inizio dell'anno. 56 professionisti e citizen journalist uccisi. I numeri della censura su Internet sono anche questi. Cina, Russia e Vietnam sono le tre maggiori prigioni al mondo per blogger e attivisti online. Lo denuncia Reporters sans frontieres. Ma anche l'Occidente ha le sue colpe


SONO 56 i giornalisti uccisi nei primi sette mesi di quest'anno. Professionisti e citizen journalist. Quasi trecento gli imprigionati se si somma chi scrive per mestiere e i cyberattivisti. La censura chiude la bocca di chi dissente anche così e non c'è nessun Effetto Streisand, quella dinamica per cui il tentativo di nascondere un'informazione ne causa la moltiplicazione in ogni luogo della rete. Quando viene eliminata la voce dissidente, semplicemente quell'informazione scompare. E tutti diventiamo più poveri e più soli.

Lo stato della censura dell'informazione in rete viene fotografato ormai da qualche anno da diverse organizzazioni internazionali, Reporters senza frontiere, Amnesty International, Electronic Frontier Foundation, e i dati che riportano sono scoraggianti. La censura è ancora il mezzo attraverso cui i regimi controllano i propri cittadini trattandoli come sudditi o, peggio, come un fastidio di cui liberarsi al più presto. Per questo è stata istituita la giornata mondiale contro la Cyber-censura, il 12 marzo 1.

A volte però la censura segue strade più tortuose e nascoste. Non è un fatto che riguarda solo i regimi autoritari, ma anche i paesi democratici. Le scuse per censurare informazioni scomode sono sempre le stesse: proteggere i bambini da contenuti pornografici, controllare gli scambi illegali online, proteggere il diritto d'autore o l'onorabilità di re, principi e personaggi pubblici. Come è chiaro dalla lettura dei testi pubblicati dalla Open Net Initiative Access Denied, Access Controlled, and Access Contested 2.

Cina. La polizia di Pechino ha annunciato appena la scorsa settimana una "vittoriosa pulizia" del web, con 10 mila ispezioni ad altrettanti internet cafe, 5 mila persone arrestate per crimini legati a Internet e 7 mila amministratori di siti web "puniti" per comportamenti pericolosi. Questa operazione di polizia è stata giustificata come "necessaria" a preservare la salute fisica e mentale della gioventù cinese. In un comunicato successivo la polizia ha minacciato i cittadini che "attaccare" il governo sarà un atto punito severamente.

Russia. In Russia sta per arrivare al vaglio del presidente Putin una proposta di "legge sull'informazione", già passata alla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, con una serie di emendamenti ufficialmente destinati alla protezione dei minori. La legge prevede la creazione di una black list di tutti i siti con "contenuti on line particolarmente dannosi", ma inseriti nella lista nera saranno tutti "i siti con contenuti pornografici, idee estremiste, idee che inneggiano al suicidio o all'uso di droghe". Sempre in Russia in base a un altro progetto di legge (n. 106999-6) che deve ancora essere dibattuto in seconda e terza lettura, la diffamazione sarebbe nuovamente un reato punibile fino a 5 anni di reclusione oppure con una multa di 500.000 rubli, 12.500 euro.

Siria. In questo paese si registra l'ennesima detenzione di un blogger che è in sciopero della fame dal 10 luglio. Il suo nome è Hussein Gharir ed è stato arrrestato con altri quindici attivisti il 16 Febbraio scorso in un raid della polizia contro il Centro Siriano per i media e la libertà d'espressione. Altri suoi quattro colleghi sono ancora incarcerati (Hani Zetani, Mansour Al-Omari, Abdel Rahman Hamada e Mazen Darwish).

Iran. Il 4 luglio scorso Ali Moslehi, gestore del sito Kashan News e collaboratore di Jaras, vicino ai riformisti iraniani, è stato arrestato per strada. Non si conoscono i motivi della sua detenzione. Il blogger e attivista per i diritti umani Nasour Naghipour è stato invece riarrestato l'8 luglio per scontare una pena di sette anni. Gestisce il sito Nasour.net 3. Lo stesso è accaduto a a Mansoureh Behkish per aver fatto propaganda antigovernativa.

Cuba. A Cuba si continua a demonizzare Internet e i social network accusati di avere un'influenza destabilizzante orchestrata dagli Stati Uniti. Anche la versione cubana di Facebook, RedSocial, accessibile solo all'interno del paese, è uno strumento di sorveglianza nei confronti del mondo accademico.

Arabia Saudita. Protagonista di una durissima censura, il governo dell'Arabia Saudita usa in maniera massiccia sistemi di filtraggio dei siti web grazie a una legislazione repressiva. Timoroso dell'estensione al suo territorio delle proteste che hanno infiammato la primavera araba il governo ha bloccato tutti i siti che ne rilanciavano i contenuti come Dawlaty.info e Saudireform.com (oggi chiuso).

Vietnam. Ieri, 30 luglio, la madre di una giovane blogger vietnamita, Ta Phong Tan, incarcerata per aver denunciato sul web la corruzione nel suo paese, si è data fuoco per disperazione. Il Vietnam, dopo la Cina e l'Iran, è la terza più grande prigione al mondo per blogger e cyber-dissidenti, e conta almeno 18 netizen in prigione per aver espresso le proprie idee online.

Non bisogna dimenticare che quando si viene arrestati in questi paesi perché "scoperti" a diffondere informazioni scomode ai governi, spesso si va incontro al reato più terribbile e odioso, quello di tortura, come ha denunciato Amnesty nel suo ultimo rapporto. Perciò la Electronic Frontier Foundation ha diffuso un vademecum 4 in cui si invitano i produttori occidentali di tecnologie di sorveglianza a non venderle agli stati autoritari e Privacy International ha deciso di portare in tribunale il governo inglese proprio per aver consentito l'esportazione di tali tecnologie a governi repressivi.

Comunque le cose non vanno bene neanche in Occidente. Dopo la legge Usa sulla cybersecurity, Cispa e il Trattato TransPacifico (TTPA), anche il nuovo accordo commerciale tra Canada ed Europa, Ceta, ripesca le peggiori proposte dell'accordo anticontraffazione Acta 5, tra cui l'intervento dei provider nel controllare il traffico Internet dei propri clienti e una interpretazione repressiva della tutela del copyright e dei marchi che rappresentano una forma mascherata di censura.

Opporsi a tutto questo si deve e si può.

Fonte
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Re: Contro la censura di internet

#596 Messaggio da crackpot »

ma belnudo dov'è??
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Re: Contro la censura di internet

#597 Messaggio da federicoweb »

in sauna
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

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Re: Contro la censura di internet

#598 Messaggio da crackpot »

quindi a Milano
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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#599 Messaggio da Len801 »

crackpot ha scritto:sono alcuni giorni che non funziona piu oron, uno dei pochi che si era salvato

http://oron.com/
Nel mese di giugno 2012, Corbin Fisher/Liberty Media Holdings ha fatto causa nello stato di Nevada contro FF Magnat Limited/Oron e il suo proprietario Maxim Bochenko (aka Roman Romanov), per violazione dei diritti d'autore (copyright infringement). Oron operava a Edinburgh, Hong Kong e Londra, ma anche uffici in Pennsylvania e Virginia (cioe' Oron si trova nella giurisdizione dei Stati Uniti). Secondo la causa civile Oron sarebbe colpevole di 232 atti di violazione dei diritti d'autore di Liberty Media e quest'ultimo chiede $150,000 di risarcimento/danni per ogni violazione.
Inoltre un giudice autorizzo' il sequestro di tutti gli attivi di Oron: per qualsiasi banca nel USA dove Oron e Romanov avevano dei conti, PayPal, CCBill, AlertPay, VeriSign, erano comandati di non versare nessuna somma a Oron. Finanziaramente Oron non poteva piu continuare a operare.
Questa causa e queste procedeure hanno messo Oron KO e "offline" e i loro file non funzionano piu'.

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Re: Contro la censura di internet

#600 Messaggio da VolpeGrigia »

Oron mi rompeva i coglioni col fatto di dover aspettare parecchio tempo tra i download (mi rompevo a cambiare ip) ma era un bel server per le porcherie... peccato, mi dispiace quasi come quando è morto megaupload
VolpeGrigia é un uomo che odora di muschio e cuoio, fuma la pipa e arrotola funi nei piccoli moli...
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)

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