Vorrei dare anche io il mio contributo ai film più incredibili nel Mondo ero piccolo quando nel 1995 vidi questo film....
cazzo troppo assurdo interpretato dai personaggi che giravano una volta nei filmati di una trasmissione della quale non ricordo il nome che va in onda di notte su rai tre sulle note di Because the night.....
LO ZIO DI BROOKLIN
In realtà , la trama non è ben definita ed anzi assume un ruolo secondario all'interno della pellicola, tanto che alcuni particolari sono lasciati completamente senza una spiegazione all'interno di un alone onirico fortemente surreale.
Ambientato in una Palermo semi diroccata ed apocalittica, popolata da inquietanti personaggi che si aggirano in mutande, cantano senza motivo o stanno immobili con espressione ebete, il film diventa a tratti una sequenza di immagini apparentemente non direttamente connesse tra loro secondo uno schema logico.
Con un po' di attenzione si riesce a ricostruire un abbozzo di trama che peró non si sviluppa in modo molto lineare.
I fratelli Gemelli (in tutto quattro, di cui uno affetto da handicap e costretto sulla sedia a rotelle) vengono costretti da una coppia di nani mafiosi ad ospitare un anonimo e silenzioso personaggio (che da il nome al film, essendo semplicemente chiamato "lo zio d'America"). I nani sono responsabili dell'organizzazione di un attentato nei confronti del fratello del boss del luogo, Don Masino. Dopo un lungo periodo di prigionia forzata all'interno della loro abitazione, dovuta al gran numero di cani randagi che assediano la città , simbolo del degrado che prende il sopravvento sulla "razza umana", tale "zio" sparisce misteriosamente ed i quattro si recano alla sua ricerca. Durante l'esplorazione giungono in una radura paradisiaca dove trovano praticamente molti degli altri personaggi che, chi più chi meno, hanno preso parte alle numerose sequenze grottesche che rappresentano la quasi totalità della pellicola, in abito bianco ed intenti a cantare e a ballare venendosi a trovare in una dimensione (sottolineata da un marcato chiarore che assumono le immagini) in cui non esistono più sofferenze umane e differenze sociali tra potenti e miserabili (un barlume di speranza finale che si riesce a cogliere in una pellicola intrisa di nichilismo). Qui si ritrovano anche i due nani e il fuggitivo "zio", nonchè il vecchio nonno Gemelli che nel frattempo era morto.
Oltre alla trama principale, legata alla venuta dello zio di Brooklyn, si intrecciano altre storie di solitudine e di frustrazione, tra le quali quella di Lo Giudice, un cantante fallito che tramite il Mago Zoras cerca di "sfondare" nel mondo della musica palermitana, e quella di Iachino, alla perenne ricerca di una compagnia femminile.