[O.T.] I cazzi dei forumisti

[scb]

Anxx sei pregato di mettere sotto spoiler le cagate dell'australiota, rischiamo di ingolfare il forum

[TeNz]

ma con la vietnamita come va? Ciàn'BellAno?

[scb]

ma con la vietnamita come va? Ciàn'BellAno?

merita le tue sborrate, tenz

[anxxur]

Anxx sei pregato di mettere sotto spoiler le cagate dell'australiota, rischiamo di ingolfare il forum

C'hai ragione, l'avatar l'ha guastato. Spoileriamolo di brutto.

[Stickman]

Io voglio scrollare ma ogni volta ci cado.

[TeNz]

ma con la vietnamita come va? Ciàn'BellAno?

merita le tue sborrate, tenz

tu taci che non sai un cazzo

[CianBellano]

Andai a ventimiglia e non seppi che farmene.

Anche io un giorno mi trovai a Ventimiglia
Ora non ricordo neanche il motivo, solo che di punto in bianco mi venne una gran voglia di mangiare qualche pistacchio. Non una quantità spropositata, ma giusto quella decina che ti tolgano lo sfizio. Certo mangiarne cento o centocinquanta non mi avrebbe certo fatto schifo, eheh, anzi. Ma memore di terribili mal di pancia, soprattutto con moti intestinali molto turbolenti, eheh, ferma era, ed è tuttora, in me, l'intenzione di moderarmi con certe cose.

Era il duemila e sette, maggio il mese, un periodo per me molto intenso perché gli esami si avvicinavano e le storie romantiche non cessavano di non esistere per il sottoscritto. Ero arruffato, per non dire altro.

Insomma per farla breve ero alla stazione dei treni, e non capivo perché un posto tanto movimentato risultasse anche così sereno e intimo per certi versi. Ma non era per speculare su tali aspetti filosofici che mi ero recato a ventimiglia. Ribadisco che non ricordo il vero motivo per il quale mi trovavo al confine con la Francia, ma non penso proprio per filosofeggiare ad oltranza su temi francamente poco pratici e utili alla vita di un venti e qualcosa enne dal passato turbolento e dal futuro sapido.

Pistacchi dicevo, e li volevo. Mettermi alla furiosa ricerca di questa pietanza era causa di spossamento anche solo al figurarsi le azioni, in successione, da intraprendervi. Così mi decisi a sostare pigramente nella sala d'aspetto della stazione di Ventimiglia, in modo da descriverne minuziosamente ogni sua parte e rallentare questo racconto che, accipicchia, sta prendendo quasi letteralmente il volo. Devo tediarvi, e ci proverò con tutte le mie forze.

Per farla breve mi recai nella sala d'ascpetto della stazione in cui mi trovavo in quel momento, la stazione dei treni delle ferrovie dello stato in Ventimiglia. Stato italiano, meglio precisarlo in quanto ad una distanza veramente esigua, di preciso non lo so poiché non sono ma stato a Ventimiglia, si trova un'altra nazione europea: la Francia.

Era una sala abbastanza ben tenuta, ma non arriverei a chiamarla signorile. Questo perché fin da piccolo sono stato abituato, se non addirittura obbligato, a non pronunciare mai la parola signorile. Alcune persone erano sedute, forse aspettavano un treno che li avrebbe portati chissà dove, altri erano in piedi, e magari questi ultimi aspettavano un parente, o un amico, scendere da un treno proveniente da chissà dove, e poi tutti inseme andare chissà dove.

Ma sempre per rimanere in zona Ventimiglia o comunque Liguria, credo e suppongo. Altrimenti non vedo perché scendere a Ventimiglia. I monitor con gli orari dei treni elencavano i treni in partenza e quelli in arrivo, separandoli nettamente per miglior chiarezza e fruibilità da parte dei cittadini. Erano presenti anche gli orari di arrivo dei treni e gli orari di partenza dei treni. Non mancavano neppure, a volte, i binari sui quali i detti treni era previsto che arrivassero o erano in procinto di partire, lasciando la stazione per chissà dove (era segnalato chiaramente nei monitor con la lista dei treni in partenza).

Nessuno ebbe la cortesia di prestarmi una decina di pistacchi.

[scb]

Sei diventato Ciambellone

[Pim]

cian con qto avatar non ti riconosco


questo b/n rischio di bannarti

[Drogato_ di_porno]

oggi gradito risveglio con influenza, febbre e altri gradevolissimi sintomi.

scuoterei il mondo a suon di porchi e madonne ma sono così debole che l'unico suono che mi esce è un rantolo di procione

quando stai male il mondo fa più schifo del solito.

[CianBellano]

Non riesco a fermarmi.
E' un flusso di coscienza che ti prende e ti porta a Ventimiglia.

[scb]

Tu sei già a Mentone, altroché.

E vedi che a furia di fare così rischi di rimanerci

[XCLARAX]

quando stai male il mondo fa più schifo del solito.

drugy mi piace questa tua deriva, bravo

[Drogato_ di_porno]

La mia evoluzione è finita.

[Beetlejuice67]

Come rantola un procione?