[O.T.] DELITTI

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radek66
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#571 Messaggio da radek66 »

SacreScuole ha scritto:E per il delitto di Garlasco novità , adesso spunta pure il mago confidente di Chiara.
E Studio Aperto gongola.
:roll: :roll: :roll: :roll:
:roll: :roll: :roll: :roll:
:blankstare: :blankstare: :blankstare: :blankstare:
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)

E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)

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gregor samsa
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#572 Messaggio da gregor samsa »

sgrofo ha scritto:Non faró questo mestiere per niente
se il tuo mestiere è l'indovino, vengo a farmi fare l'oroscopo 8)
...se sbaglio, mi corigerete. (gpII)

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jhonnybuccia
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#573 Messaggio da jhonnybuccia »

serial killer nell'ameno lario?

http://www.corriere.it/cronache/08_apri ... 6ba6.shtml

ps: a lecco e in valsassina il tasso di squilibrio è comunque oggettivamente alto. :)
incerto al 76%.

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cimmeno
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#574 Messaggio da cimmeno »

jhonnybuccia ha scritto:serial killer nell'ameno lario?

http://www.corriere.it/cronache/08_apri ... 6ba6.shtml

ps: a lecco e in valsassina il tasso di squilibrio è comunque oggettivamente alto. :)
fateci caso : non è incredibilmente frequente sentire di omici efferati e squilibrati vari in zone boscose? non è che troppo ossigeno fa male al cervello?
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...

FATE POMPINI!!!!

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jhonnybuccia
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#575 Messaggio da jhonnybuccia »

pó esse. in valsassina peró è genetica, ci esiliavano i criminali. infatti valsassina sta per valassassina.

ps: lombroso me fa na pippa :)
incerto al 76%.

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colpo
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#576 Messaggio da colpo »

su questo blog, di tutto e di più

http://www.crimeblog.it/

oggi prima pagina d'obbligo
attendiamo

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cimmeno
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#577 Messaggio da cimmeno »

confermata la condanna alla franzoni. insomma va al gabbio per almeno 7-8 anni.
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...

FATE POMPINI!!!!

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superflowerpunkdiscopop
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#578 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

cimmeno ha scritto:confermata la condanna alla franzoni. insomma va al gabbio per almeno 7-8 anni.
no no,così ha detto il PG,la sentenza è per stasera.
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.

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hellover
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#579 Messaggio da hellover »

Cosa ne pensate del caso Franzoni?
Io non esprimo un parere ma mi interessa il vostro.
Ha agito in un momento di rabbia?
Non si ricorda più niente o recita?
Non è stata lei?
everybody needs somebody to love.

tiffany rayne
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#580 Messaggio da tiffany rayne »

sul caso Franzoni non riesco a farmi un'idea precisa, qualunque sia la verità  una storia allucinante, provo per lei solo una infinita pena

Erwin
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#581 Messaggio da Erwin »

hellover2 ha scritto:Cosa ne pensate del caso Franzoni?
Io non esprimo un parere ma mi interessa il vostro.
Ha agito in un momento di rabbia?
Non si ricorda più niente o recita?
Non è stata lei?

Che avrebbe dovuto essere assolta ex 530 comma 2° c.p.p. (la vecchia insufficienza di prove).
I miei 5 centesimi.

Erwin
- Non fatevi notare. In combattimento attira il fuoco nemico. Nelle retrovie attira i sergenti.

- Un Cuore Purpureo si limita a dimostrare che: siete abbastanza svegli per escogitare un piano, abbastanza stupidi per metterlo in opera ed abbastanza fortunati per sopravvivere.

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nik978
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#582 Messaggio da nik978 »

hellover2 ha scritto:Cosa ne pensate del caso Franzoni?
Io non esprimo un parere ma mi interessa il vostro.
Ha agito in un momento di rabbia?
Non si ricorda più niente o recita?
Non è stata lei?
credo sia PERFETTA per essere condannata a quello

ha tenuto atteggiamenti moto strani..da colpevole..e' la colpevole perfetta

MA..

per me manca la prova decisiva (anche se non ho seguito tutto il processo..figuriamoci)
il famoso oltre ragionevole dubbio...ecco..
quindi visto che la giustizia si fa non a simpatia, ho sempre avuto dei dubbi su una evrntuale sentenza di condanna
Ultima modifica di nik978 il 23/05/2008, 10:32, modificato 1 volta in totale.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Bola
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#583 Messaggio da Bola »

NOn so se è colpevole o no so solo che di sta storia almeno io ne ho pieni i gioielli di famiglia.... ^_^

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immobile0
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#584 Messaggio da immobile0 »

piccolo Samuele r.i.p. e onore a te.

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nik978
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#585 Messaggio da nik978 »

uhm....

SQUIRTO STAI BUONO.. :DDD :DDD

«Orlandi rapita per ordine di Marcinkus»
La testimonianza ai pm: «Sette mesi prima della morte di Emanuela la consegnai a un sacerdote in Vaticano»



ROMA - Emanuela Orlandi sarebbe stata uccisa e il suo corpo, rinchiuso dentro un sacco, sarebbe stato gettato in una betoniera a Torvaianica. La rivelazione è della donna che ebbe una relazione con il boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis, detto Renatino, e che è stata sentita nelle scorse settimane dalla squadra mobile e dai magistrati che conducono le indagini. La donna ha detto anche che la ragazza sarebbe stata prelevata per ordine di mons. Marcinkus, all'epoca il presidente dello Ior, la banca vaticana. E nel suo racconto avrebbe parlato anche di una cena a casa di Giulio Andreotti. Intanto, la sorella della giovane, tuttavia, fa sapere che non crederà  a questa nuova versione fino a che non avrà  la possibilità  di verificare le prove dell'avvenuto omicidio. «Non dó credito a nulla di quello che viene detto in queste ore - è il commento di Natalina Orlandi - finchè non si accerta per davvero quello che è accaduto e lo si possa provare».

«UN MESSAGGIO A QUALCUNO» - Il coinvolgimento di Marcinkus, secondo quanto riferisce l'agenzia Agi, è una delle ultime rivelazioni che la supertestimone ha fatto durante un colloquio investigativo con i dirigenti della squadra mobile, avvenuto il 14 marzo scorso. Sempre secondo quanto apprende l'Agi, alla specifica domanda, tramite chi Renato era stato delegato a prendere Emanuela, la donna risponde: «tramite lo Ior...quel monsignor Marcinkus...Renato ogni tanto si confidava». Sulle motivazioni del sequestro, afferma poi: «stavano arrivando secondo me sulle tracce di chi...perchè secondo me non è stato un sequestro a scopo di soldi, è stato fatto un sequestro indicato. Io ti dico monsignor Marcinkus perchè io non so chi c'è dietro...ma io l'ho conosciuto a cena con Renato...hanno rapito Emanuela per dare un messaggio a qualcuno». La testimone sottolinea di non sapere chi materialmente prese Emanuela: «Quello che so è che (la decisione, ndr) era partita da alte vette...tipo monsignor Marcinkus...àˆ come se avessero voluto dare un messaggio a qualcuno sopra di loro. Era lo sconvolgimento che avrebbe creato la notizia». La donna fa un paragone con la morte di Roberto Calvi: «gli hanno trovato le mani legate dietro, perchè tu mi vuoi dare un messaggio».

«GUERRA DI POTERE» - In un colloquio successivo, del 19 marzo, la donna aggiunge: «Renato, da quello che mi diceva, aveva interesse a cosare con Marcinkus perchè questi gli metteva sul mercato estero i soldi provenienti dai sequestri». La teste, sentita successivamente dal procuratore aggiunto Italo Ormanni e dai pm Andrea De Gasperis e Simona Maisto, ipotizza come ragione della scomparsa della giovante una «guerra di potere»: «Io la motivazione esatta non la so - dice ai magistrati -, peró posso dire che con De Pedis conobbi monsignor Marcinkus. Lui era molto ammanicato con il Vaticano, peró i motivi posso immaginare che fossero quelli di riciclare il denaro».

INCONTRI PARTICOLARI - «...Io a monsignor Marcinkus a volte portavo anche le ragazze lì, in un appartamento di fronte, a via Porta Angelica - dice ancora la testimone ai magistrati -...Sarà  successo in totale quattro o cinque volte, tre-quattro volte»...Lui era vestito come una persona normale». Secondo la donna, l'iniziativa partiva da Renato. «C'era poi il segretario - rivela -, un certo Flavio. Non so se era il segretario ufficiale. Comunque gli faceva da segretario. Mi telefonava al telefono di casa mia e mi diceva: «C'è il dottore che vorrebbe avere un incontro». Embè, me lo faceva capire al telefono. Poi, a lui piacevano più signorine («minorenni, no»)! Quando entravo, vedevo il signore; non che mi aprisse lui, c'era sempre questo Flavio. Mi facevano accomodare i primi cinque minuti, poi io dicevo: «Ragazze, quando avete fatto, prendete un taxi e ve ne andate. Ci vediamo, poi, domani»». La teste, rispondendo alle domande dei magistrati, precisa che le modalità  in cui avvenivano questi incontri era diverse da quelle riferite sull'episodio del Gianicolo. «Mi ricordo che una volta - conclude - Renato portava sempre delle grosse borse di soldi a casa. Sa, le borse di Vuitton, quelle con la cerniera sopra. Mi dava tanta di quella cocaina, per contare i soldi dovevo fare tutti i mazzetti e mi ricordo che contó un miliardo e il giorno dopo lo portammo su a Marcinkus».

RIVELAZIONE A TAVOLA - Quanto all'episodio specifico dell'omicidio della Orlandi, l'ex compagnia di De Pedis ha spiegato come ne è venuta a conoscenza. «Renato mi portó a pranzo in un ristorante a Torvaianica, da «Pippo l'Abruzzese» - ha raccontato- lui aveva un appuntamento con questo Sergio (che, a suo dire, faceva da autista a Renato) il quale portó quel bambino: Nicitra; il nome non me lo ricordo. Portó, dice lui, il corpo di Emanuela Orlandi. Io non lo so che c'era dentro (i sacchi ndr) perchè rimasi in macchina. Dice che, peró, era meglio sterminare tutto, lui la pensava così. Sterminare tutto così non ce stanno più prove, non ci sta più niente. Lui mi disse che dentro a quella betoniera ci buttó quei due corpi. Poi, non lo so, insomma».

LA RICOSTRUZIONE - Sollecitata a essere più precisa dal pm, la donna ha spiegato che «c'era un cantiere lì vicino, come dire, una cosa in costruzione. Noi riprendemmo tranquillamente la macchina e pensavo di dirigermi verso Roma. Lui mi disse: gira qui, vai li e andammo in questo...Disse: stanno costruendo. Dico: Che me devo fermà  a fà ?'. Dice: no, qui stanno a costruì delle case delle persone che conosco, sta a costruì un palazzo o a ristrutturare, non mi ricordo. E da lì a poco mi disse: fermate qua!. Mi fermai e arrivó Sergio con la sua macchina e ad un certo punto misero in moto la betoniera. Vidi Sergio con una sacco per volta...e dopo chiesi a Renato: aho, ma che c'era dentro a quel... Ah, è meglio ammazzalle subito, levalle subito le prove, dice. E chi c'era?. Dice: che te lo devo dì io! Poi, io andai a casa e spinta dalla curiosità , le dico la verità , lo feci pippà  Renato, perchè poche volte l'ha fatto...sniffare, insomma. Peró quando lo faceva ce stava due o tre giorni...spinta proprio dalla curiosità  di voler sapere e lui me lo disse. Cioè lui mi disse queste cose».

LA CONVERSAZIONE - E ancora il pm: «dunque, esattamente le disse?» La donna: «Le prove si devono estirpare... Lui usava molto questa parola: dall'inizio, dalla radice. Non lo so se sta ragazza aveva visto qualcuno; non essendoci più nè i corpi, nè niente, era meglio togliere di mezzo tutto, la parola tua contro la mia, diceva lui». Il procuratore aggiunto Ormanni ha aggiunto: «Quindi, in questi due sacchi, in uno ci sarebbe stato il figlio di Nicitra e nell'altro ci sarebbe stata Emanuela Orlandi?». E la testimone: «Lo stesso giorno arrivó con questi due sacchi. Ce li aveva in macchina Sergio, dentro questa Audi bianca». Il racconto della donna andrà  verificato, tra l'altro, per quanto riguarda le date, anche se la teste premette di non essere in grado di essere puntuale («le dico la verità , io sto in una comunità  terapeutica, ho fatto uso per tanti anni di cocaina, psicofarmaci, insomma, un pó di tutto, non mi sono fatta mancare niente, per cui i miei ricordi sono anche...Cioè, io magari un giorno mi ricordo nitidamente una cosa, ci ripenso dopo qualche giorno e me la ricordo un pó così, poi mi ritorna in mente una frase...»). La donna ha riferito che la sua relazione con De Pedis inizió nella primavera inoltrata dell'82 e andó avanti fino a novembre '84. Quindi, Renatino venne arrestato e lei lo avrebbe rivisto dopo la sua uscita dal carcere nell'87.

CONSEGNATA A UN SACERDOTE - La testimone ha poi rivelato di aver visto anche da viva la Orlandi, che sarebbe stata consegnata a un sacerdote prima della morte. Sarebbe stata proprio la donna, sei-sette mesi prima dell'episodio di Torvaianica, ad accompagnare in Bmw la ragazza dal bar del Gianicolo fino al benzinaio del Vaticano. La giovane, a dire della testimone, «non era assolutamente lucida», era «intontita». «Io arrivai lì al bar Gianicolo con una macchina - racconta - . Poi Renato, il signor De Pedis, con cui in quel tempo avevo una relazione, mi disse di prendere un'altra macchina, che era una Bmw e di accompagnare...Cioè arrivó questa ragazza, una ragazzina, arrivó questa ragazza e se l'accompagnavo fino a sotto, dove sta il benzinaio del Vaticano, che ci sarebbe stata una macchina targata Città  del Vaticano che stava aspettando questa ragazza. Io l'accompagnai: così feci. Durante il tragitto...non so quanto tempo era passato dal sequestro di Emanuela Orlandi...la identificai come Emanuela Orlandi...Era frastornata, era confusa sta ragazza. Si sentiva che non stava bene: piangeva, rideva. Anche se il tragitto è stato breve, mi sembra che parlava di un certo Paolo, non so se fosse il fratello. Va bè, comunque, io quando l'accompagnai c'era un signore con tutte le sembianze di essere un sacerdote, c'aveva il vestito lungo e il cappello con le falde larghe. Scese dalla Mercedes nera, io feci scendere la ragazza: "Buonasera, lei aspettava me?'" "Sì. Sì, credo proprio di si"». Guardó la ragazza, prese la ragazza e salì in macchina sua. Poi, io, dopo che avevo realizzato chi era, dissi, quando tornai su, a Renato: A Renà , ma quella non era...'. Ha detto: Tu, se l'hai riconosciuta è meglio che non la riconosci, fatti gli affari tuoi«.

TESTIMONIANZA DA CONTROLLARE - La testimonianza della donna presenta peró diverse incongruenze relative alle date dei delitti. Di Emanuela Orlandi si persero le tracce il 22 giugno dell'83. Domenico Nicitra, il bambino di 11 anni, figlio di Salvatore, imputato al processo per i delitti commessi dalla banda della Magliana, scomparve invece il 21 giugno 1993 assieme allo zio Francesco, fratello del padre. E De Pedis a quell'epoca era già  morto: venne ammazzato il 2 febbraio del '90.

PERQUISITA LA SEDE DELL'AGI - I magistrati devono rispettare il ruolo della stampa, ha affermato Franco Siddi, segretario generale della Fnsi a proposito della perquisizione nella sede dell'Agenzia Italia per la vicenda di Emanuela Orlandi. Siddi sottolinea che se un giornalista viene in possesso di notizie che riguardano uno dei principali misteri italiani, ha il dovere etico e professionale di informare il pubblico.


premesso..questwe rivleazioni vengono d auna persna che si e' spaccata di varie sostnaze ed e' in cura..quindi prendiamole con le molle


SQUIRTO BUONO!!!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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