uhm... Vidi un documentario che trattava del power lifting e lo contrapponeva al sollevamento pesi olimpico, e tra le tante cose spiegava anche perchè fosse possibile che alcune persone riuscissero a spaccare il cemento con gli avambracci. La spiegazione era che il riempimento delle cavità ossee conferiva più resistenza.
La forza che alcune persone utilizzano per "rompere" alcuni materiali non deriva dal rafforzamento delle ossa, ma dalla tecnica impiegata.
Il callo osseo è solo una deformazione dell'osso a seguito di traumi successivi.
CanellaBruneri ha scritto:
I calli vengono sui tessuti molli, diminuendo la sensibilità , e , di conseguenza, rendendo la "scorza più" dura.
Il callo osseo è, per così dire, la "cicatrice" di una pregressa frattura e, come tutte le cicatrici , è (mi si perdoni il latino, ma è una formula tecnica) " locus minoris resistentiae", quindi intrinsecamente più fragile
Ovviamente, non si discute sulla natura del callo dei tessuti molli.
Una cicatrice è peró il risultato di un trauma intenso.
Io mi riferivo all'applicazione di microtraumi contusivi che col tempo possono rafforzare la struttura dell'osso.
E comunque il rafforzamento dell'osso se non è intenso è temporaneo per via del processo di rimaneggiamento osseo.
Converrai con me che tirare pugni ad un sacco all'inizio fa male ad ogni pugile principiante, ma poi col tempo ci si fa l'abitudine. Come me lo spieghi?
p.s. per il latino sei perdonato basta che non usi il greco
Antonchik ha scritto:
Converrai con me che tirare pugni ad un sacco all'inizio fa male ad ogni pugile principiante, ma poi col tempo ci si fa l'abitudine. Come me lo spieghi?
" non si stringe mai forte la mano di un pugile".
E' una cosa che si impara piuttosto presto in palestra. dopo una sessione all'heavy bag,o, dopo un incontro le mani non le senti più dopo avere attraversato il deserto del dolore. Tutte le volte il dolore si rinnova. Nello spogliatoio, l'unico sollievo è infilare le mani in un secchio pieno di ghiaccio
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Antonchik ha scritto:
Converrai con me che tirare pugni ad un sacco all'inizio fa male ad ogni pugile principiante, ma poi col tempo ci si fa l'abitudine. Come me lo spieghi?
" non si stringe mai forte la mano di un pugile".
E' una cosa che si impara piuttosto presto in palestra. dopo una sessione all'heavy bag,o, dopo un incontro le mani non le senti più dopo avere attraversato il deserto del dolore. Tutte le volte il dolore si rinnova. Nello spogliatoio, l'unico sollievo è infilare le mani in un secchio pieno di ghiaccio
ma se io pugile inizialmente tiro 5 pugni ad un sacco e mi sfracasso la mano, dopo 20 mesi arrivo e tiro 5 pugni (supponendo che li tiri volutamente alla stessa intensità dei 5 che ho tirato il primo giorno), penso che non mi faccio nemmeno il solletico. Non è dovuto all'inspessimento osseo? Oppure sono soltanto i fasci muscolari delle dita che aumentano di volume e forza? Non credo perchè l'impatto riguarda pur sempre l'osso.
Domando perchè mi interessa la questione, mi fratturai il naso e ora ho il terrore di fratturarmi altre ossa. (parliamo di macrofratture ovviamente)
Antonchik ha scritto:
ma se io pugile inizialmente tiro 5 pugni ad un sacco e mi sfracasso la mano, dopo 20 mesi arrivo e tiro 5 pugni (supponendo che li tiri volutamente alla stessa intensità dei 5 che ho tirato il primo giorno), penso che non mi faccio nemmeno il solletico. Non è dovuto all'inspessimento osseo? Oppure sono soltanto i fasci muscolari delle dita che aumentano di volume e forza? Non credo perchè l'impatto riguarda pur sempre l'osso.
Domando perchè mi interessa la questione, mi fratturai il naso e ora ho il terrore di fratturarmi altre ossa. (parliamo di macrofratture ovviamente)
Per amor di brevità :
1) se ti scassi la mano su un sacco, quasi sempre è un errore tecnico e non di potenza (per tacere dei tendini e dell'articolazione della spalla).
2) l'osso impatta di riflesso, non direttamente: il trauma diretto è del sottocute e delle fibre muscolari (da qui gli edemi ed i lividi).
3) i microtraumi, per così dire, si rinnovano. la "durezza" è per lo più apparente. La vera differenza sta nella tecnica e nella resistenza.
Naturalmente, ogni attività fisica intensa e ripetuta, ti deforma e queste deformazioni si pagano con il tempo.
Io, ad esempio, ho il terrore per come saranno le mie mani da vecchio
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Prima di imbarcarti in qualsiasi programma di combattimento ti consiglio dal piu'profondo di dotarti di nozioni anche minime di fisiologia, di anatomia, e di una mezza kilata di buon senso.
L'idea che il corpo vada "rafforzato" utilizzando le stesse metodiche che si applicano ai materiali inanimati, e' fallace.
Ed e' una delle cause principe dei malanni e di alcune menomazioni anche gravi patite da chi ha praticato sport da combattimento.
Per mia grande fortuna,per esempio, mi son sempre rifiutato di indurire le nocche delle mani, o di allenarle troppo, ho sempre usato bendaggi, fasciature, guantoni etc.
Questo perche' fin da giovine eta' ho utilizzato armi da fuoco su base pressoche' quotidiana, e quindi ho sempre necessitato di forte controllo e coordinazione negli arti superiori, sopratutto nelle dita delle mani.
Ora osservo alcuni miei coetanei che hanno fatto anni di indurimento delle mani, patire forti problemi alle stesse, alcuni hanno difficolta' a stringere una penna in mano.
Lo stesso dicasi per la flessibilita'.
La natura mi ha dotato di legamenti eccezionalmente forti, ma di poca flessibilita' articolare e tendinea, quindi non faro' mai una spaccata, credo..pero' ho notato che quelli che erano piu' fissati con lo stretching poi hanno patito grandemente di iperestensioni tendinee e di microfratture a carico del tessuto muscolare.
Non ti serve durezza in una mano per dare un pugno..semplicemente perche' le mani non sono fatte per dare pugni, tutto qui.
Nessuno sano di mente tira pugni in un combattimento..credimi, troppo alto il rischio di fratture alle dita, troppo alto il rischio di tagliarti le nocche sui denti dell'avversario (con tutti i rischi che questo comporta..)
Continuo a perorare la causa della lotta olimpica come approccio sensato non solo allo sport da combattimento, ma anche alla creazione di un corpo bellissimo da vedere.
Non andate mai contro il corpo..se il corpo si stanca, resistete, ma se il corpo fa male..smettete.
Prima di imbarcarti in qualsiasi programma di combattimento ti consiglio dal piu'profondo di dotarti di nozioni anche minime di fisiologia, di anatomia, e di una mezza kilata di buon senso.
L'idea che il corpo vada "rafforzato" utilizzando le stesse metodiche che si applicano ai materiali inanimati, e' fallace.
Ed e' una delle cause principe dei malanni e di alcune menomazioni anche gravi patite da chi ha praticato sport da combattimento.
Per mia grande fortuna,per esempio, mi son sempre rifiutato di indurire le nocche delle mani, o di allenarle troppo, ho sempre usato bendaggi, fasciature, guantoni etc.
Questo perche' fin da giovine eta' ho utilizzato armi da fuoco su base pressoche' quotidiana, e quindi ho sempre necessitato di forte controllo e coordinazione negli arti superiori, sopratutto nelle dita delle mani.
Ora osservo alcuni miei coetanei che hanno fatto anni di indurimento delle mani, patire forti problemi alle stesse, alcuni hanno difficolta' a stringere una penna in mano.
Lo stesso dicasi per la flessibilita'.
La natura mi ha dotato di legamenti eccezionalmente forti, ma di poca flessibilita' articolare e tendinea, quindi non faro' mai una spaccata, credo..pero' ho notato che quelli che erano piu' fissati con lo stretching poi hanno patito grandemente di iperestensioni tendinee e di microfratture a carico del tessuto muscolare.
Non ti serve durezza in una mano per dare un pugno..semplicemente perche' le mani non sono fatte per dare pugni, tutto qui.
Nessuno sano di mente tira pugni in un combattimento..credimi, troppo alto il rischio di fratture alle dita, troppo alto il rischio di tagliarti le nocche sui denti dell'avversario (con tutti i rischi che questo comporta..)
Continuo a perorare la causa della lotta olimpica come approccio sensato non solo allo sport da combattimento, ma anche alla creazione di un corpo bellissimo da vedere.
Non andate mai contro il corpo..se il corpo si stanca, resistete, ma se il corpo fa male..smettete.
Perfetto
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
ora tutto è più chiaro, grazie a canella per le delucidazioni anatomiche e grazie a wardog per l'applicazione delle stesse al contesto
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
pugile-medico e killing machine in sinergia didattica al servizo dell'utenza ...
e chi c'ammazza??
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
WARDOG ha scritto:Continuo a perorare la causa della lotta olimpica come approccio sensato non solo allo sport da combattimento, ma anche alla creazione di un corpo bellissimo da vedere.
Non andate mai contro il corpo..se il corpo si stanca, resistete, ma se il corpo fa male..smettete.
andrebbe messa su tutte le palestre ed i professori la dovrebbero dire ai ragazzini
Non sono ferrato come te , ma come la mettiamo con le ernie cervicali nella lotta olimpica?
Ci sono delle patologie che sono tipiche di taluni movimenti considerati essenziali.
Pur avendo fatto lotta io stesso, mi sono sempre rifiutato di fare "il ponte" in maniere inconsulte, preferendo rinforzare il collo (che comunque e' sempre stato il mio punto debole, ho un collo fine e lungo per la mia stazza, pero' ho imparato a difenderlo benissimo)in altri modi.
E' chiaro che se fai uno sport per ottenerne il massimo, ti assumi le responsabilita' delle patologie. Sono un prezzo da pagare diciamo.
Se invece hai delle solide conoscenze, capisci quali sono i movimenti da evitare, o che alla lunga potrebbero procurarti lesioni.
CanellaBruneri ha scritto:Naturalmente, ogni attività fisica intensa e ripetuta, ti deforma e queste deformazioni si pagano con il tempo.
Io, ad esempio, ho il terrore per come saranno le mie mani da vecchio
Ultimamente ci penso spesso...e ho il terrore anch'io...
WARDOG ha scritto:
La natura mi ha dotato di legamenti eccezionalmente forti, ma di poca flessibilita' articolare e tendinea, quindi non faro' mai una spaccata, credo..pero' ho notato che quelli che erano piu' fissati con lo stretching poi hanno patito grandemente di iperestensioni tendinee e di microfratture a carico del tessuto muscolare.
Quoto tutto il tuo discorso: impeccabile!
Sul punto quotato la mia esperienza è opposta, sono sempre stato molto sciolto e adesso mi capita di avere delle tensioni muscolari che non ho mai avuto e che sono fastidiose...non so spiegarmi bene, ma è come se i miei muscoli si siano irrigiditi.
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
Ultimamente questo topic, comunque assai interessante, avendo perduto per strada rissaioli frustrati e picchiatori della Domenica, ha assunto una piega, grazie soprattutto a wardog ed a BW, decisamente "matura", e, se mi è permesso, profonda.
Per questo, per chi vorrà raccoglierlo, vorrei buttare lì un' "arte marziale" non citata, ma di indiscutibile violenza: gli scacchi.
Sulla violenza implicita (ed a volte pure espicita) degli scacchi chiedo il conforto di qualche giocatore del forum
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
