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Drogato_ di_porno
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#556 Messaggio da Drogato_ di_porno »

secondo fukuyama (che reputo un pirla) questa crisi sancirà  la fine del predominio del dollaro come il '29 sancì quella delal sterlina. ad helmut tutto ció non piacerà 

DIARIO DELA CRISI LE IDEE SECONDO L' AUTORE DELLA «FINE DELLA STORIA» HA PREVALSO L' IDEOLOGIA SUL PRAGMATISMO

Fukuyama: la rivoluzione reaganiana è durata troppo
NEW YORK - Mentre i mercati precipitano in un totale vuoto di «leadership» finanziaria e anche politica, il direttore del sito libertario «Slate», Jacob Weisberg, si chiede con amara ironia come denominare il capitalismo "riformato" che uscirà  da questa crisi: bruciati il modello socialdemocratico, il dirigismo gollista, la Terza via e ora anche il "mercatismo", appeso alle nuvole il «capitalismo creativo» di Bill Gates, Weisberg propone «regulatory capitalism» (in futuro si discuterà  soprattutto di nuove regole) o, addirittura, «life jacket capitalism», capitalismo col salvagente. Tempi duri per un sistema, quando non si trova nemmeno un aggettivo per definirlo. Capitalismo al capolinea? Nemmeno Francis Fukuyama, che pure di analisi "tranchant" se ne intende, arriva a considerarlo esaurito. Lo storico conservatore che quasi vent' anni fa dichiaró «finita la storia» dopo la vittoria sul comunismo dell' Occidente guidato da Ronald Reagan, oggi si limita ad archiviare l' era della «rivoluzione reaganiana». Un evento - spiega in un saggio pubblicato da "Newsweek" - che avrà , comunque, implicazioni enormi. Per un quarto di secolo l' Occidente ha spiegato al resto del mondo che quella basata su meno tasse, meno regole e mercati più aperti era la ricetta giusta per crescere. E l' America ha usato il mercato per promuovere la democrazia liberale nei Paesi emergenti. Ma il "Washington Consensus", la versione da esportazione di questa dottrina, filtrata e "impacchettata" dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale, già  da anni aveva mostrato i suoi limiti. Fukuyama ricorda le crisi asiatiche degli anni 90, quando economie dirigiste come quella cinese evitarono le difficoltà  che invece colpirono i Paesi (come Tailandia e Corea) che avevano scelto il mercato. Ma allora i dubbi sull' invecchiamento del modello, le critiche della sinistra europea al «cow boy capitalism», furono spazzati via dagli iperliberisti. «Cow Boy Capitalism» divenne il titolo di un libro scritto da un giornalista tedesco e pubblicato a cura del Cato Institute, il «pensatoio» dei conservatori rigoristi, nel quale veniva esaltato, contro tutte le esitazioni e le prudenze europee, il modello Usa di un capitalismo sbrigativamente deregolatorio. Col senno di poi Fukuyama dichiara che la rivoluzione reaganiana doveva finire già  dieci anni fa. Invece non solo è rimasta in piedi, ma è stata interpretata con rigidità  ideologica, dimenticando che lo stesso presidente-attore aveva sempre usato la sua politica come uno strumento pragmatico contro gli eccessi del "welfare state" degli anni 70. E adesso? Per Fukuyama questo scenario spiana la strada a una vittoria di Obama: un politico pragmatico poco incline agli ideologismi che, tuttavia, farà  fatica a farsi seguire sulla strada dei necessari sacrifici non solo dai repubblicani, ma anche dai «democratici conservatori» che non lo amano. Simile l' analisi del politologo conservatore Michael Barone: «La depressione degli anni 30 spinse gli americani verso l' interventismo statale. La stagflazione degli anni 70 favorì un movimento opposto, verso il liberalismo». La crisi attuale, aggiunge lo studioso dell' «American Enterprise Institute», potrebbe spostare di nuovo il pendolo verso lo statalismo: «Negli anni 80 e 90 il liberismo trionfava anche perchè pochi avevano memoria delle sofferenze sociali degli anni 30. Oggi si puó cambiare rotta perchè la maggioranza dell' elettorato non ha memoria dei danni prodotti dal dirigismo degli anni 70». Condivide, ma con un' avvertenza, l' ex capo della maggioranza repubblicana al Congresso, Newt Gingrich: «Vincerà  Obama, ma se andrà  troppo a sinistra, nel 2010 il Congresso verrà  riconquistato dai repubblicani» perchè gli americani sono "geneticamente" ostili all' interventismo statale». Massimo Gaggi

Gaggi Massimo

FRANCIS FUKUYAMA IL PRIMO CONSERVATORE A SCHIERARSI CON OBAMA: «SI VOTA PER LA BONTà€ DI UN PROGRAMMA»
«L' America somiglierà  all' Europa»

«L' intervento dello Stato sarà  preponderante, i sindacati più forti» L' egemonia americana Siamo avviati verso un mondo multipolare ma è prematuro celebrare la fine dell' egemonia americana come fa Fareed Zakaria Regole severe Il sistema finanziario subirà 

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - Fu il primo conservatore a schierarsi per Barack Obama, dopo essere stato uno degli artefici della cosiddetta Reagan Doctrine, nonchè figura centrale dietro la nascita del Movimento Neocon. «Molta gente, come me del resto, vota per un partito a seconda della bontà  del suo programma politico in quel dato momento», spiega Francis Fukuyama, politologo, docente universitario ed autore di saggi come America al bivio. La democrazia, il potere e l' eredità  dei neoconservatori e La fine della storia e l' ultimo uomo «L' attuale crisi economica sta spingendo l' America e il resto del mondo verso un' era completamente diversa - incalza - in cui i sistemi politici e i valori economici degli ultimi trent' anni non funzioneranno più. Anche per questo l' intellighenzia del partito tifa Obama». Cosa intende dire? «Che quando uno come Alan Greenspan ammette di essersi totalmente sbagliato nel suo approccio da lasser-faire alle regole del sistema finanziario, è chiaro che lo scenario oggi è stato stravolto». Quale sarà  il futuro dell' America se Obama diventerà  presidente? «Egli ridefinirà  la politica americana, inaugurando una nuova era. Nei primi 100 giorni potrebbe varare un programma simile al New Deal di Roosevelt. Siamo alla vigilia di una svolta storica ed epocale che porterà  ad un grande riallineamento della politica americana nelle prossime generazioni». àˆ d' accordo con la tesi di Fareed Zakaria sull' imminente fine dell' egemonia americana? «Anche il declino in futuro sarà  competitivo e, se il mondo sta entrando in una recessione globale, è difficile prevedere chi alla fine ne emergerà  più malmesso. Siamo avviati verso un mondo multipolare ma è prematuro celebrare le esequie degli Stati Uniti». Non sarà  la fine della storia? «àˆ la fine del modello reaganiano di economia e libero mercato, non del capitalismo e della democrazia. Ci stiamo indirizzando verso un' economia più "socialista" in senso europeo, dove l' intervento dello Stato sarà  preponderante rispetto al passato. Ma chiamare Obama socialista come fa il Gop è semplicemente ridicolo». Gli Stati Uniti come la Svezia, insomma? «Il nostro non sarà  uno statalismo dilatato come quello scandinavo. Peró il sistema finanziario subirà  l' imposizione di regole molto severe e tutti gli altri settori seguiranno, a partire dall' industria automobilistica. I bailout statali di Washington saranno estesi e generalizzati». Qualcuno parla già  di ritorno al capitalismo con un cuore? «Sì, ma poichè la libertà  nel mercato del lavoro in America continua ad essere un enorme vantaggio competitivo, non credo che gli Usa siano disposti a rinunciarvi. Comunque liberal non sarà  più una parolaccia». Prevede un ritorno del sindacato? «Il sindacato americano è talmente debole rispetto a quello europeo che ci vorrebbe un' intera generazione per ridargli il potere di un tempo: solo il 7% dei lavoratori vi sono iscritti. Direi piuttosto che il Congresso, dal prossimo 4 novembre ancora più democratico, varerà  politiche di forte stampo sindacale». Riuscirà  Obama a riscattare l' immagine dell' America nel mondo? «Gli ci vorranno almeno due mandati; serviranno molti anni prima che l' America possa ristabilire una credibilità  internazionale. Ma alla fine la sua vitalità  riemergerà ». Che effetto avrebbe Obama sulla ricerca universitaria? «Direi minimo, anche se gli scienziati, penalizzati dalle leggi di Bush in materia di staminali, saranno più felici con un presidente democratico. Parlare di cervelli americani in fuga sotto Bush è un' esagerazione. Mi creda: l' America resta il miglior Paese al mondo per la ricerca». Eppure l' accesso degli studenti stranieri nei college è crollato col Patriot Act. «Gli studenti provenienti da paesi musulmani sono i più penalizzati. Lo vedo alla mia università , la Johns Hopkins University, ed è un problema enorme». Alessandra Farkas Chi è Le frasi àˆ la fine del modello reaganiano di economia e libero mercato, non del capitalismo e della democrazia. Nei primi 100 giorni Obama potrebbe varare un programma simile al New Deal di Roosevelt Gli scienziati, penalizzati dalle leggi di Bush in materia di staminali, saranno più felici con un presidente democratico Storico Francis Fukuyama, 56 anni, storico e politologo, insegna alla Johns Hopkins University. àˆ uno dei padri della dottrina Neocon. Reaganiano Ex collaboratore di Reagan, è stato il teorico della «Fine della Storia», bestseller nel 1992: dopo la vittoria sul comunismo dell' Occidente guidato da Reagan, dichiaró «finita la storia» Svolta Dopo essere stato sostenitore dei repubblicani, lo scorso maggio ha annunciato che avrebbe votato per i democratici, diventando uno dei più illustri «Obamacans», i repubblicani per Obama
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CanellaBruneri
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#557 Messaggio da CanellaBruneri »

Si sente Helmut piangere sin quaggiù....
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balkan wolf
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#558 Messaggio da balkan wolf »

minkiaz il fuku ancora parla??

grandissimo retore di ariafrittismo pro democrazia

i suoi argomenti formali sulla assoluta superiorità  della "demo-capi" a tutto sono tutt'oggi impeccabili

peccato che il muso giallo yankee ignori "le facteur existentialise" ( strano vero?? un mezzosangue economista poi da che mondo e mondo personcine profonde :-) )

l'under 20 occidentale o è alienato o è lobotomizzato... ueè il sistema funziona la gggente o è ridotta a zombie-ingranaggi o sta di molto incazzata o a disagio peró funziona da dio

a fuku...

MA VAFFANCULO VA !!!

:-) :-)

analisi al netto delle sue nuove posizioni... mo me leggo che c'ha da di er muso giallo che formalmente rimane un grandissimo imho
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Drogato_ di_porno
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#559 Messaggio da Drogato_ di_porno »

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER HELMUT

altra tegola sul liberismo
Sanita': Usa, obama firma legge su assistenza pediatrica
Washington: Obama firma legge per sanità  gratuita a bambini Washinton. Il presidente americano Barack Obama ha firmato oggi una legge che estende la copertura sanitaria a quattro milioni di bambini finora non assicurati. Obama ha detto, durante la cerimonia della firma, che questa legge è solo un "primo passo" verso il traguardo di "estendere la copertura sanitaria a tutti gli americani". Gli oltre 30 miliardi di dollari necessari per coprire le spese della iniziativa saranno trovati aumentando le tasse federali sul tabacco. Il progetto era stato criticato dai repubblicani per il costo e per due volte il presidente George W. Bush ha messo il veto alla legge già  approvata dal Congresso. La legge mira ad aiutare i bambini che non sono così poveri da usufruire dei programmi per le famiglie bisognose ma neanche così ricchi da poter usufruire di copertura sanitaria privata.
voi liberisti fate i casini poi tocca agli statalisti (i contribuenti), nelle peggiori condizioni, chiudere la falla. dato lo squilibrio economico che provoca il liberismo è fondamentalmente ingiusto da un punto di vista sociale. la crescita degli anni scorsi è finita in tasca al manager della lehman brothers scappato con le stockoptions (30 milioni di dollari), ora in jamaica col figone che lo imbocca di acini d' uva e succo di frutta.

maledetto Helmut!!

stasera ho visto l' intervista al "BOVERO NEGRO" col figlio malato senza copertura sanitaria. il liberismo lo obbligava a scegliere: spendi i soldi per la benzina per andare al lavoro o per il pediatra? ora col provvedimento obamiano di cui sopra, il piccolo nigger è tutelato. i repubblicani (liberisti) obiettano: così lo stato si sostiuisce al datore di lavoro". Obama ha risposto: vero, ma la differenza è che lo stato c' è sempre, qualunque cosa accada il bovero bimbo sarà  curato. il datore di lavoro invece rischia di fallire e il bimbo crepa nel lazzaretto. tu helmut cosa dici? il tuo mondo va in pezzi?
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Husker_Du
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#560 Messaggio da Husker_Du »

Il libero mercato non morira' mai......
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Drogato_ di_porno
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#561 Messaggio da Drogato_ di_porno »

non si chiede la morte del libero mercato husker, ma dell' iper liberismo: uno dei pilastri della de-regulation era il "mancato rispetto delle norme e dei vincoli ambientali"

stasera ho visto la pubblicità  della renault che lancia l' auto "verde"
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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CanellaBruneri
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#562 Messaggio da CanellaBruneri »

Drogato_ di_porno ha scritto:COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER HELMUT

altra tegola sul liberismo
Sanita': Usa, obama firma legge su assistenza pediatrica
Washington: Obama firma legge per sanità  gratuita a bambini Washinton. Il presidente americano Barack Obama ha firmato oggi una legge che estende la copertura sanitaria a quattro milioni di bambini finora non assicurati. Obama ha detto, durante la cerimonia della firma, che questa legge è solo un "primo passo" verso il traguardo di "estendere la copertura sanitaria a tutti gli americani". Gli oltre 30 miliardi di dollari necessari per coprire le spese della iniziativa saranno trovati aumentando le tasse federali sul tabacco. Il progetto era stato criticato dai repubblicani per il costo e per due volte il presidente George W. Bush ha messo il veto alla legge già  approvata dal Congresso. La legge mira ad aiutare i bambini che non sono così poveri da usufruire dei programmi per le famiglie bisognose ma neanche così ricchi da poter usufruire di copertura sanitaria privata.
voi liberisti fate i casini poi tocca agli statalisti (i contribuenti), nelle peggiori condizioni, chiudere la falla. dato lo squilibrio economico che provoca il liberismo è fondamentalmente ingiusto da un punto di vista sociale. la crescita degli anni scorsi è finita in tasca al manager della lehman brothers scappato con le stockoptions (30 milioni di dollari), ora in jamaica col figone che lo imbocca di acini d' uva e succo di frutta.

maledetto Helmut!!

stasera ho visto l' intervista al "BOVERO NEGRO" col figlio malato senza copertura sanitaria. il liberismo lo obbligava a scegliere: spendi i soldi per la benzina per andare al lavoro o per il pediatra? ora col provvedimento obamiano di cui sopra, il piccolo nigger è tutelato. i repubblicani (liberisti) obiettano: così lo stato si sostiuisce al datore di lavoro". Obama ha risposto: vero, ma la differenza è che lo stato c' è sempre, qualunque cosa accada il bovero bimbo sarà  curato. il datore di lavoro invece rischia di fallire e il bimbo crepa nel lazzaretto. tu helmut cosa dici? il tuo mondo va in pezzi?

Sei crudele, drughy.....
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#563 Messaggio da Husker_Du »

Drogato_ di_porno ha scritto:non si chiede la morte del libero mercato husker, ma dell' iper liberismo: uno dei pilastri della de-regulation era il "mancato rispetto delle norme e dei vincoli ambientali"

stasera ho visto la pubblicità  della renault che lancia l' auto "verde"
E' una questione di vincoli al profitto.....fino a qualche tempo fa i vincoli ambientali erano vincoli ad un maggiore profitto......ora non rispettare i vincoli ambientali sarebbe deleterio per il profitto....

La causa ambientale e' diventata rilevante...tutti ne parlano....fare l'auto verde significa prendere una fetta di mercato che diventera' sempre piu' importante....
Non siamo divenati affatto tutti piu' buoni o piu' verdi... :)

L'iperliberismo adesso non va piu' di moda....ma per 30 anni e' andato bene.....ora si regolamentera' di piu' perche' e' l'opinione pubblica (i voti) che lo vuole.....quando il ciclo economico si riassetta (e lo fara' fisiologicamente) si tornera' a deregolamentare......fino alla prossima crisi mondiale, etc. etc.

Io da keynesiano non credo affatto nell'iperliberismo....ma per una questione di equita' non certo per una questione di efficienza.......
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#564 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Husker_Du ha scritto:La causa ambientale e' diventata rilevante...tutti ne parlano....fare l'auto verde significa prendere una fetta di mercato che diventera' sempre piu' importante....
Non siamo divenati affatto tutti piu' buoni o piu' verdi... :)
lo so husker che non si fa per questioni etiche, peró tieni presenti che a furia di deregolamentare l' ambiente muore di cancro il deregolamentatore. il quale si compra la villa al verde, non a pasadena. o vedi la stretta sullo smog dei dirigenti comunisti a pechino. nè etica nè profitto husker, pura sopravvvienza. :)

idem il bovero negro: Bismarck non fece lo stato sociale per finanziare le conquiste in Africa, come disse helmut, ma per prevenire la crisi sociale. anche lì pura sopravvivenza altrimenti scoppiava un bel casino
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#565 Messaggio da AlexSmith »

Husker_Du ha scritto: La causa ambientale e' diventata rilevante...tutti ne parlano....fare l'auto verde significa prendere una fetta di mercato che diventera' sempre piu' importante....
Non siamo divenati affatto tutti piu' buoni o piu' verdi... :)
Non sono d'accordo fino in fondo. Forse è proprio si sta formando una coscienza ambientalista che l'auto verde sta guadagnando fette di mercato. Sul "più buoni" non ci creod neppure io. Come dice Donegal, la gente sono cattivi.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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#566 Messaggio da balkan wolf »

Il libero mercato non morira' mai......

bella husk!!! JE SPREMEREMO ER CULO A STI ZOZZONI :-)

cmq. la faccenda è molto più grave

Maledetto drogato di porno

oggi avevo mal di testa e volevo passegiare in una fresca pineta ma non la ho una fresca pineta puttana galera!
ieri volevo scopare una ceka vera ma non avevo un jet privato per andare a praga in 2 ore mannaggia alla diocesi!
le risorse ci sono ma le danno a milioni di persone e quindi io non ho la mia fottuta pineta e il mio strafottuto jet privato
per cosa? per milioni e milioni di stronzi che tanto non capiscono niente e stanno solo a sgobbare finchè crepano?
cazzo io se passeggio in pineta sto bene penso delle cose belle me la merito la pineta insomma e invece no così diamo un pó per uno come alle elementari perchè è più giusto.
poi viene la parte comica ovvero che il mio jet privato e la mia cazzo di pineta li posso anche avere peró devo lavorare devo faticare e sudare capisci? peggio ancora devo essere bravo perchè cazzo al giorno d'oggi con un jet privato ci sfami 1000 cinesi quindi mica li regaliamo no? ma bravo che cosa? a fare una cosa che va bene a tante persone così questi mi danno un pezzetto del loro lavoro e poi allora io mi compero la strafottutissima pineta e il merdoso jet privato.
cioè no voi siete tutti pazzi ma vi pare na roba normale? e questo perchè poi? perchè siamo tutti uguali?? ma per piacere!!!
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#567 Messaggio da Drogato_ di_porno »

scusa husker ma la chrysler GM e Ford hanno detto "siamo troppo grandi per fallire". un vero liberista la faceva fallire, poi milioni di disoccpuati e bolscevismo nel 3° millennio :)

x balkan: c' è del vero in quello che dici :-D
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#568 Messaggio da phoenix »

parlo da profano e molto ignorantemente mi chiedo... ma se sony, panasonic, microsoft e tante delle più grandi aziende al mondo stanno licenziando perchè sono in periodo nero... ma tutti sti caz di soldi che mancano dove cazzarola stanno??? possibile dipenda tutto dal fallimento della banca americana per opera di quel simpaticone eletto anche banchiere dell'anno...?

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#569 Messaggio da Husker_Du »

Drogato_ di_porno ha scritto:scusa husker ma la chrysler GM e Ford hanno detto "siamo troppo grandi per fallire". un vero liberista la faceva fallire, poi milioni di disoccpuati e bolscevismo nel 3° millennio :)
Teoricamente si.....sarebbero dovute fallire perche' il mercato ha deciso cosi'....o almeno cosi' avrebbe detto Adam Smith.... :)

Tuttavia.....e' vero quanto hanno detto: "siamo troppo grandi per fallire"....
Anche un liberista incallito avrebbe fatto i calcoli sui costi del fallimento (costi economici e sociali, presenti e futuri) ed i benefici.....e probabilmente avrebbe visto che i costi superano i benefici....a meno di non prendere un orizzonte temporale da qui a 150 anni nel futuro... :)

Per cui anche il liberista convinto puo' accettare che le grandi imprese debbano essere salvate dallo stato senza per questo negare che il libero mercato in genere funziona....
Puo' tranquillamente dire che il mercato ha ricevuto i segnali sbagliati dai suoi partecipanti.....non e' il mercato ad aver dato segnali sbagliati....

In qualche modo un liberista convinto una giustificazione la trova.... :)
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#570 Messaggio da Husker_Du »

phoenix ha scritto:parlo da profano e molto ignorantemente mi chiedo... ma se sony, panasonic, microsoft e tante delle più grandi aziende al mondo stanno licenziando perchè sono in periodo nero... ma tutti sti caz di soldi che mancano dove cazzarola stanno??? possibile dipenda tutto dal fallimento della banca americana per opera di quel simpaticone eletto anche banchiere dell'anno...?
I soldi sono esattamente dove sono sempre stati....nelle banche, in tasca alla gente etc. etc......solo che quei soldi valgono meno e quindi ci compri meno....piu' che soldi, diciamo pezzi di carta, azioni, fondi, securities varie....che se prima valevano 100 ora valgono 1....se ce le hai in tasca ci compri ben poco..... :)
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