(O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cacchio

[manigliasferica]

Renzi con l'uscita sul ponte ha segnato un punto di non ritorno.
La frase: "facciamo il ponte sullo stretto" non è una frase che si dice così senza pensare alle conseguenze.
Italia vs Germania? 4-3, Mexico 1970!
Ponte sullo stretto? Berlusconi!! ahahahahaha e la gente giù a ridere e a darsi di gomito o ad incazzarsi.

Quindi se Renzi ha detto questa frase lui e i suoi spin doctors vogliono fare veramente il ponte.
Ripeto, se vuole costruire il ponte lo faccia, lo faccia costruire bene però e costruisca anche strade e ferrovia in calabria e sicilia. No perchè il ponte messo così senza strade, collegamenti, ferrovie sarebbe la solita cattedrale nel deserto.

[Tasman]

[Trez]

Vi state a focalizzare su sto cazzo di ponte, che poi in realtà servirà solo per farci un famoso spot su una gomma da masticare, Messina la gomma del ponte! ma vi state dimenticando dell'elemosina pre referendum sulla quattordicesima alle classi meno abbienti, dopo la mancetta degli 80 euro, ora si va ad aiutare i poveri pensionati ridotti alla fame, quelli da 500 euro al mese, quelli da carta acquisti, da mensa caritas, da spazzini aggiunti a rovistare nei bidoni ( io li ho visti...), ma che fanno 3 mln di potenziali voti, aggiungiamo i nuovi 18 enni che con un bonus cultura potranno andare nei cinema a luci rosse a farsi le seghe, e sono altri voti....

[GeishaBalls]

Fare il ponte sullo stretto è una cazzata, fare la proposta sul ponte a me sembra che sia una cazzata nel senso che crea più repulsione che non ammirazione.

Detto questo credo che costerebbe meno degli 80 €, che veleggia se ricordo bene sui 10 miliardi l'anno, cioè 1.000 € all'anno per milioni di italiani. Mancetta non direi

[OSCAR VENEZIA]

La cosa assurda non è fare il ponte, ma non potersi permettere la spesa.

Ora quelli che non ne vogliono sentir parlare, non si incazzano per la cattiva gestione finanziaria che non consente di poter fare un ponte ma quasi ne sono contenti perchè
gli permette di dire no al ponte.

Quanto sopra mi fa pensare che sia un no ideologico e preconcetto.

Ora solo in Italia si prendono queste posizioni ideologiche quasi che un ponte sia di destra ed essere antiponte di sinistra.
Alla luce delle suesposte considerazioni io sono decisamente proponte.
Se la gestione finanziaria ne risentirà non ce la dovremo prendere con il ponte che era comunque da fare ma con noi stessi che non siamo in grado di fare qualcosa che qualsiasi altro paese avrebbe fatto da anni.


Queste prese di posizione assurde sono quelle che poi la sinistra rinnega, quando non regge più l'assurdità che oggi pare reggere.
Noi antiponte ? Quandomai e perchèmai ?
Noi comunisti ? Ridicolo pensarlo

[GeishaBalls]

Mancava la parola comunista in un post

[OSCAR VENEZIA]

Per il resto va bene, visto che guardi il dito e non la luna

[Mister Dick]

Se fossi diciottenne o pensionato, prenderei le mancette che mi da e poi gli voterei contro.

[D.A.Siqueiros]

Mancava la parola comunista in un post

Era un augurio per l'80esimo genetliaco di Silvio Berlusconi.

[Tasman]

[Blif]

Cerchiamo di essere seri: il ponte più lungo del mondo lo fai per collegare Spagna e Marocco,
Corea e Giappone, America del nord e America del Sud, i Balcani e l'Asia Minore,
non l'Europa con un'isola di 26000 km2, bellina quanto ti pare, ma fuori mano e piccina assai.

Basta guardare una cartina e avere un po' di buon senso.



E' un'idea cretina per motivi geografici ed economici, esattamente come quella di trasferire l'Università di Milano,
nell'area Expo a due passi da Bicocca, Insubria, Piemonte Orientale, Bovisa e Politecnico-Como,
lasciando solo l'università di Pavia a coprire tutta la pianura a sud.

Il portafoglio degli speculatori è il primo nemico del buon senso.

[Vinz Clortho]

ora si va ad aiutare i poveri pensionati ridotti alla fame, quelli da 500 euro al mese, quelli da carta acquisti, da mensa caritas, da spazzini aggiunti a rovistare nei bidoni ( io li ho visti...), ma che fanno 3 mln di potenziali voti

guarda, fosse solo una 14sima a quelle pensioni minime che dici sarebbe sacrosanta, invece sembra che sia una mancetta indiscriminata a tutti i pensionati o quasi. In questo caso sì un altro espedientucolo del fiorentino.

[D.A.Siqueiros]

esattamente come quella di trasferire l'Università di Milano,
nell'area Expo a due passi da Bicocca, Insubria, Piemonte Orientale, Bovisa e Politecnico-Como,
lasciando solo l'università di Pavia a coprire tutta la pianura a sud.

Il portafoglio degli speculatori è il primo nemico del buon senso.

Sul Ponte non mi pronuncio.

Su UNIMI all'Expo non sono d'accordo con te Blif; che ci siano (a parte Città Studi) dipartimenti sparsi un po' ovunque in città è fastidioso.
A sud (Lodi) mettono veterinaria e agroalimentari e affini.

Che poi a Milano ci siano "troppe" Università è un altro discorso.
Come altro discorso è la strepitosa speculazione immobiliare che faranno nelle ex sedi di Città Studi.

[Fred Connelly]

il sito e redazione dell'Unità è rimasto così sconvolto dall'uscita di Renzi sul Ponte che non ha ancora pubblicato la notizia.
Staranno lavorando di paroloni, similitudini per far capire arrampicandosi sugli specchi che il Ponte adesso è cosa buona mentre con Berlusconi non era cosa buona.
Sarà un articolo f a v o l o s o

Detto questo, se l'opera è valida perchè può portare lavoro e benefici alla Calabria e alla Sicilia e all'Italia che si costruisca sto benedetto ponte.

Indubbiamente. Nelle analisi che circolavano nella prima decade del nuovo millennio emerse però come le infrastrutture prima e dopo l'eventuale ponte sarebbero state ugualmente da stra-potenziare con mega investimenti. Il Ponte insomma deve essere ingranaggio di un sistema che attualmente non esiste. Quel potenziamento costerebbe ben più del Ponte e sarebbe secondo molti necessario per dare un senso al mega-investimento del Ponte (non ti cambia la vita accorciare di 50 minuti un viaggio di 11 ore su di una tratta che con infrastrutture adeguate percorreresti probabilmente in un terzo del tempo).
Oltre a questa considerazione, non meno importante è quella del rischio sismico: il Ponte sarebbe situato in un'area a fortissimo rischio sismico (scosse non ricordo se potenzialmente di grado superiore al 7 della scala Richter o addirittura 8 ). L'area credo sia anche a rischio maremoti (gravissimo quello dell'inizio del secolo scorso). Prima di spendere i soldi di noi contribuenti bisognerebbe insomma andare bene a fondo in questa questione dato che 5 miliardi di soldi della collettività li spendi per un'opera che non è a rischio di venire spazzata via dopo qualche decennio da un cataclisma che non era escluso dalla comunità scientifica. Il ponte avrebbe caratteristiche tecniche tali (campata unica per diversi km di estensione in area a forte rischio sismico: si diceva che sarebbe stato un unicum nel suo genere) da imporre accorgimenti tecnici volti ad annullare o quasi il rischio sismico. I proponenti politici di allora tacevano questo fattore fondamentale approfondito da molti articoli d'inchiesta e la cosa non era per nulla un buon segno.

il terrore che ha Renzi di questo referendum è visibile persino nella data scelta
il 4 dicembre, data scelta appositamente per aiutare l'astensionismo e sperare che solo i più convinti della "santità" del referendum vadano a votare sì.
il sentore della sconfitta è già arrivato alle sue narici e dei suoi accoliti.

Il 4 dicembre è una data normalissima. Si diceva non fosse praticabile solo quando da posizione di mala fede si voleva dare forza a chi era contro elezioni anticipate oppure per boicottare un referendum abrogativo. Nella stragrande maggioranza dell'Italia il 4 dicembre è un giorno normalissimo come il 20 di novembre o il 25 di gennaio. Non siamo al Circolo Polare Artico.

Alcuni (ad es. Cacciari) rimproverano a Renzi esattamente questo: di non aver realizzato una riforma compiutamente presidenziale. (opinione di Cacciari, non mia)

Non va imputato a Renzi ma alla compagine ibrida padre di queste riforme. Parliamo quindi, vado a memoria, di PD, PDL, forse Scelta Civica e non so chi altri. Adesso fa comodo raccontare che queste riforme (legge elettorale e riforma costituzionale) sono state ideate ed imposte al Parlamento da Renzi ma questo è un falso storico. Renzi è quello che durante il suo mandato ci ha messo la faccia per portarle a casa: se il Presidente del Consiglio attuale fosse Bersani o un esponente vicino al PDL ora sarebbe lui a fare lo stesso. Il PDL che ora fa campagna contro è ridicolo e ha ragione chi ha detto a Renzi che probabilmente sarà fondamentale in questo referendum costituzionale il voto dell'elettorato di centro destra (non c'è quasi nulla nella riforma costituzionale che va contro a quello che il centro destra italiano ha detto in merito negli ultimi 15 anni).

Ricordiamo che il PDL si è tolto fuori dai lavori delle riforme perchè perdeva troppo nei sondaggi continuando a lavorare con forze di centro sinistra: alla fine Silvio ha dovuto cedere ai falchi. Un buon 80% di Italicum e riforma costituzionale sono intimamente condivise da larghe fasce del centro destra attualmente rappresentato in parlamento.

[alex1jd1]

il sito e redazione dell'Unità è rimasto così sconvolto dall'uscita di Renzi sul Ponte che non ha ancora pubblicato la notizia.

Staranno lavorando di paroloni, similitudini per far capire arrampicandosi sugli specchi che il Ponte adesso è cosa buona mentre con Berlusconi non era cosa buona.
Sarà un articolo f a v o l o s o

http://www.unita.tv/focus/renzi-ponte-s ... mo-pronti//



Quando lo hai guardato il sito? L'articolo è del 27 settembre.