OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

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dostum
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#541 Messaggio da dostum »

L’ipocrisia perlomeno sospetta della guerra umanitaria occidentale
Lasciamo da parte le solite meschinità: i timori per le invasioni dei migranti, per le minacce delle diaspore terroristiche, per la sorte dei nostri affari con la Libia e per i rischi delle forniture energetiche. Parliamo soltanto di decenza politica. Riassunto: una consistente minoranza si ribella al potere centrale, decisa ad abbatterlo. Essa sventola bandiere dell’antica monarchia, impugna armi e instaura, in Cirenaica, un governo provvisorio, come minimo secessionista, come massimo determinato a impossessarsi dell’intera Libia. Chi sono gli insorti, che cosa vogliono, davvero? Non lo sappiamo. Ma Sarkozy, con tempestività (tardo colonialista?) perlomeno sospetta, si affretta a riconoscere come legittimo il regime provvisorio di Bengasi. Dopodiché decide di entrare in azione contro Gheddafi, con un intervento “self-fulfilling” che, in pratica, dichiara: “Ho appoggiato i ribelli e, dunque, li farò vincere”.

E’ sempre necessario schierarsi dalla parte di chi insorge? Certamente no, altrimenti avremmo incoraggiato l’Ira in Gran Bretagna e l’Eta in Spagna. Invece è indispensabile aiutare, con le bombe, chi si ribella a una dittatura? Come no. Ma osserva Piero Ostellino, sul Corriere: “Perché in Libia sì e in altre parti del mondo, dove si sono consumati autentici genocidi, no?”. E poi: peccato che la dittatura di Gheddafi (vecchio terrorista) sia stata sdoganata da Tony Blair e corteggiata anche dai nostri governi di centrosinistra. Peccato che il regime del “rais sanguinario” partecipasse, nell’Onu, alla Commissione per i Diritti umani. Peccato che mezza Europa abbia fatto affari con il Demonio. Peccato che il Trattato d’amicizia italo-libico, che ci imponeva la non ingerenza, sia stato approvato con voto bipartisan (vero, Bersani?). Peccato, infine, che ci si ricordi solo adesso che Gheddafi è un dittatore. Con quanti dittatori ha rapporti amichevoli il sereno occidente? Quanti governi dispotici fanno parte dell’Onu? E sono democrazie limpidissime la Cina, la Russia, i paesi della Lega araba, che prima si astennero o balbettarono a proposito dell’intervento in Libia e che adesso borbottano sui limiti della no-fly zone?

Il popolo libico non era affamato, né si sentiva spaventosamente oppresso. Non per caso, le famose “carrette del mare” non furono mai gremite da migranti libici. Esistono altri valori, certo. Diceva Ho Chi Minh: “Niente è più prezioso dell’indipendenza e della libertà”. Dunque anche il popolo meno povero dell’Africa può ribellarsi contro un tiranno, soprattutto quando una parte del paese (la Cirenaica) è, da sempre, ansiosa di governarsi autonomamente e / o di governare l’intero paese. Dopodiché, ogni giornalista perbene strilla che Gheddafi spara contro il suo popolo. Sì, il dittatore spara contro i libici che vogliono detronizzarlo e che hanno innescato una guerra civile, nella quale (la storia, anche nostra, ce lo insegna) la ferocia e le vittime innocenti, purtroppo, sono sempre comprese nel lurido inventario. “La rivoluzione non è un banchetto di nozze”, disse il presidente Mao. Cioè: se ti ribelli contro un qualsiasi potere, devi aspettarti che quel potere reagisca.

La nostra propaganda democratica, ovviamente, ci smentirà, ma nessuno può garantire che i gloriosi F-16, Eurofighters e Tornado dell’occidente non provocheranno danni collaterali, come sempre hanno fatto, “in nome della democrazia e della pace”, dovunque abbiano dispiegato la loro mite potenza. Le bombe gentili dei volonterosi sbraneranno anche qualche mamma e qualche ragazzino. Li chiameremo scudi umani, dopo.
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OSCAR VENEZIA
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#542 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

La nostra propaganda democratica, ovviamente, ci smentirà, ma nessuno può garantire che i gloriosi F-16, Eurofighters e Tornado dell’occidente non provocheranno danni collaterali, come sempre hanno fatto, “in nome della democrazia e della pace”, dovunque abbiano dispiegato la loro mite potenza. Le bombe gentili dei volonterosi sbraneranno anche qualche mamma e qualche ragazzino. Li chiameremo scudi umani, dopo.
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Il danno collaterale più importante è quello verso le nostre tasche, diventa spudoratamente evidente che per noi in Libia le cose non andranno più come prima e questo avrà riflessi direttamente sulle tasche degli Italiani.
E ci danno pure il comando delle operazioni navali per il rispetto dell'embargo. Se avessimo fatto noi una cosa del genere ad un paese sotto la loro influenza ci avrebbero minacciato militarmente.
Un ruolo decisivo lo svolge l'italiano medio coglione che inneggia alla caduta del dittatore ed al trionfo della democrazia: ricorda un po quello che per fare dispetto alla moglie si è castrato.

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Parakarro
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#543 Messaggio da Parakarro »

cristo ma solo io ci vedo opportunità in una guerra?

C'è la guerra civile (perchè di questo si tratta) in un paese vicino, storicamente legato a noi, che da anni è sotto il giogo di un dittatore che a seconda del proprio umore decide se,come,quando e dove commerciare...ovvio solo ed esclusivamente per il proprio interesse... anche le consegne alle aziende italiche sono state fatte in maniera arbitraria con rapporti "privilegiati"... ovvio che se si instaurasse una nuova dittatura saremmo punto e a capo... peggio ancora se il beduino restasse al potere... ed è per questo che dovremmo prendere una decisione chiara... giusta o sbagliata che sia...

La Francia ha preso la palla al balzo per attaccare le Libia, Inglesi, Usa e pecore l'anno seguita a ruota... Ora che si fa?! Si piange o si gestisce la crisi magari facendo in modo che i tempi si accorcino?

Dai, abbiamo preso un grosso granchio (i ribelli sono stati sopravvalutati) ma il dado è tratto...

E poi basta dar credito a sti leghisti che parlano di profughi... A Lampedusa son quasi tutti Tunisini...

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OSCAR VENEZIA
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#544 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Finita la guerra i francesi faranno un serio trattato di assistenza anche militare con il nuovo stato. E ci sarà da fidarsi perchè se devono sparare sparano subito visto che ormai non hanno vincoli e se sbattono dell'onu e della nato e le concessioni petrolifere passerano nelle loro mani.
Noi non stiamo reagendo a questo che è un precedente e un quasi sicuro danno economico.
d'altra parte nelle democrazie i politici si sintonizzano tutti su gli standard della popolazione e qui stiamo tutti a pensare a Ruby.
Io la vedo come un 'inculata pazzesca, improvvisa e la cosa sconvolgente che ho visto poche persone percepire il cambiamento in atto.
Si sono potuti permettere tutto questo perchè sapevano che non avremmo reagito nemmeno politicamente.

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scb
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#545 Messaggio da scb »

Ennesima conferma dell'insipienza e disastrosa impreparazione del nostro governo, insieme alla gestione degli immigrati e a tutto il resto.

Al di là delle critiche a B. che qui sarebbero OT, bisogna ammettere che il governo che abbiamo è di una mediocrità e ignoranza imbarazzante. In politica estera, che qui interessa, ha dimostrato l'incapacità totale di fiutare il vento, prima, e di agire in modo appropriato, poi.

Penosi merdaioli. E senza voler fare paragoni, se gli albanesi fossero arrivati in Puglia con questo governo, avremmo assistito ad una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche, visto come stanno gestendo i barconi libici, che in confronto a quello che successe allora sono una barzelletta.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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OSCAR VENEZIA
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#546 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

scb ha scritto:Ennesima conferma dell'insipienza e disastrosa impreparazione del nostro governo, insieme alla gestione degli immigrati e a tutto il resto.
Questa è l'unica lettura che sappiamo dare.
Il casino è successo anche a seguito della politica estera berlusconiana, ma per come stanno le cose ora, serviva un altolà alla Francia che non abbiamo la mentalità per dare.
All'unilateralismo della Francia non possiamo rispondere con il nostro multilateralismo perchè non ci viene incontro nessuno, inutile tentare di appellarsi alla nato ,alla ue,non ci si incula nessuno uno stato quando minacciano i suoi interessi si deve far sentire, invece tutta la nostra tradizione consiste nel diluire la forza degli altri all'interno degli organismi internazionali. La sinistra non avrebbe avuto il protagonismo di Berlusconi in politica estrera e non avrebbe mai saputo reagire in prima persona, anzi, nemmeno riesce o vuole,leggere la situazione per quello che è.
Fuori succede di tutto e si continua a mettere al centro il bunga-bunga.

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scb
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#547 Messaggio da scb »

Io dico che probabilmente hai ragione, e la gran parte della nostra miseria odierna ha cause nazionali direi storiche e radicate. OK bene. Però è un dato che, con un governo come quello attuale, le cose di certo non migliorano.
La politica estera che abbiamo fatto nell'ultimo decennio è semplicemente farsesca. E dire che la sinistra è altrettanto incapace non mi aiuta a cambiare idea sulla politica estera di berlusconi.
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Stickman
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#548 Messaggio da Stickman »

in che modo la morte di liz taylor influirà sulla sorte del conflitto?

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#549 Messaggio da Parakarro »

OSCAR VENEZIA ha scritto: Fuori succede di tutto e si continua a mettere al centro il bunga-bunga.
Questo non è vero...

Fuori succede di tutto e Maroni aspetta 10 giorni prima di capire che sono tunisini i negri sui barconi e che forse è il momento di andare in tunisia a rompere le palle...

Fuori succede di tutto e La Russa decide di fare l'ospitata da Vinci a Matrix... .... ...... ........

Fuori succede di tutto e il capo dell'esercino (tal Napolitano) manco sa di preciso checcazzo sta succedendo e quale è il nostro ruolo...

Fuori succede di tutto e la cosa cerca è che noi piangiamo...Piangiamo sempre...

Finisce tutto, il beduino scappa in qualche luogo dorato, la Francia la fa da padrona? Vedremo se l'Italia le lascerà fare da padrona... Mi rode il culo ma la Francia ha due palle così!

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#550 Messaggio da scb »

Nel quotare Parakarro per aver espresso così bene i sentimenti di frustrazione che un italiano, ora, dovrebbe provare, vi dico che oggi ho sentito una notiza che ha dell'assurdo:

hanno mandato una nave della Marina Militare a caricare 700 immigrati a Lampedusa ma, UDITE UDITE, la destinazione della nave non era stata ancora decisa.

Ci rendiamo conto?
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dostum
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#551 Messaggio da dostum »

ONU E GUERRA «UMANITARIA»
Il vento di rivolta che ha investito i paesi del Maghreb e del Mashrek, dalla Tunisia alla Libia, all'Egitto, allo Yemen, al Bahrein, non annuncia una nuova primavera delle popolazioni arabo-islamiche. La libertà, la democrazia, la giustizia, un minimo di benessere sono un sogno ancora molto lontano. I loro nemici sono potenti.
La guerra che l'altro ieri gli alleati europei Francia e Gran Bretagna assieme agli Stati Uniti, hanno scatenato contro la Libia è la prova della loro volontà di porre sotto il proprio controllo l'area mediterranea, completamente il Golfo e in prospettiva l'Africa. L'esaltazione dei diritti umani, la garanzia della sicurezza e della pace sono pura retorica, l'ennesima sanguinaria impostura dopo le tragiche aggressioni all'Iraq e all'Afghanistan .Gli Stati Uniti, stavolta in aperta confusione con i loro alleati e probabilmente all'interno della stessa Amministrazione, provano a malapena a nascondere la loro vocazione neocoloniale e neoimperiale sotto il mantello dell'ennesima humanitarian intervention. La disinvolta violazione della Carta delle Nazioni Unite e l'uso opportunistico del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite provano alla fine la loro incontenibile volontà di potenza. Si ripete alla lettera il modello dell'aggressione criminale della Nato contro la Serbia del 1999, voluta dal presidente Bill Clinton per la «liberazione» del Kosovo. Si è trattato di un intervento «umanitario» che ha fatto strage dal cielo di migliaia di persone innocenti.
È sufficiente una rapida lettura della risoluzione 1973 del 17 marzo, con la quale si è deciso il «No-Fly Zone» contro la Libia, per cogliervi una gravissima violazione della Carta delle Nazioni Unite, oltre che del diritto internazionale generale. La violazione della Carta è evidente se si tiene presente che il comma 7 dell'art. 2 stabilisce che «nessuna disposizione del presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengano alla competenza interna di uno Stato». È dunque indiscutibile che la «guerra civile» di competenza interna alla Libia non è un evento di cui possa occuparsi militarmente il Consiglio di Sicurezza.
Oltre a questo, l'articolo 39 della Carta delle Nazioni Unite prevede che il Consiglio di Sicurezza può autorizzare l'uso della forza militare soltanto dopo aver accertato l'esistenza di una minaccia internazionale della pace, di una violazione della pace o di un atto di aggressione (da parte di uno Stato contro un altro Stato). Questa è dunque una seconda, assoluta ragione che rende criminale la strage di persone innocenti che i volenterosi alleati europei e gli Stati Uniti si apprestano a fare in Libia. E copre di vergogna il governo italiano impegnato con le sue basi e i suoi aerei militari a contribuire nello spargimento di sangue di un popolo di cui si dichiarava enfaticamente amico sino a qualche settima fa. E non ha alcun senso servirsi - come più volte fa la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza - della cosiddetta «responsabilità di proteggere» (Responsibility to Protect). Si tratta della contestatissima risoluzione 1674 del 28 aprile 2006 del Consiglio di Sicurezza. Accertata una grave violazione dei diritti umani da parte di uno Stato, il Consiglio di Sicurezza - si sostiene - può dichiarare che si tratta di una minaccia della pace e della sicurezza internazionale. E può quindi adottare tutte le misure militari che ritiene opportune. Non è necessario spendere molte parole per argomentare che il Consiglio di Sicurezza non è competente ad emanare nuove norme di diritto internazionale. Ed è altrettanto ovvio che la «guerra civile» interna alla Libia non rappresentava e non rappresenta tuttora una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, come del resto ben cinque membri del Consiglio di Sicurezza (Germania, Russia, India, Cina e Brasile) hanno implicitamente sostenuto rifiutando di votare a favore della risoluzione. Di più, essi hanno deplorato l'aggressione che Francia, Inghilterra e Stati Uniti hanno scatenato contro la popolazione libica in nome della tutela dei diritti umani. Come la Lega araba ha sostenuto che, comunque il suo obiettivo è «salvare i civili non ucciderne altri». È ormai evidente che altre vie potevano essere imboccate alla ricerca di una mediazione e per una soluzione del conflitto.
Fino a poco tempo fa eravamo convinti che gli Stati Uniti avessero cambiato volto grazie al nuovo presidente Barack Obama. Ma ora siamo certi che il volto non basta e che può addirittura fungere da maschera, come dimostrano le continuità di guerra in Afghanistan, il silenzio assenzo sul disastro del popolo palestinese, la mancata - quanto promessa - chiusura di Guantanamo. A proposito di diritti umani.
Nulla è cambiato nella strategia egemonica degli Stati Uniti e questo avrà conseguenze molto gravi proprio nei confronti del popolo libico che si finge di voler salvare dalle violenze di un dittatore. È agevole prevedere che la guerra non cesserà finché Gheddafi non sarà fatto prigioniero o ucciso (così come il leader iracheno Saddam Hussein venne impiccato per volontà del presidente degli Stati Uniti, George Bush J.). Ed è altrettanto facile prevedere che a guerra conclusa gli Stati Uniti eserciteranno il loro potere per garantirsi il controllo della Libia - o della Cirenaica «stato», come oggi controllano militarmente e strategicamente il Kosovo - per sfruttarne le ricchissime risorse energetiche, come è già accaduto in Iraq. Questa è, e sarà, la «guerra giusta» del Mediterraneo di Barack Obama e del «falco» Hillary Clinton.
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#552 Messaggio da belnudo »

i difensori della LIBERTÀ e dei DIRITTI del giorno d'oggi li posso definire così:

FORTI con i deboli (Libia)
DEBOLI con i forti (Cina)
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#553 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Gli Israeliani stanno programmando da tempo un'operazione "Piombo Fuso 2" a Gaza...e guarda caso ieri una bombetta a Gerusalemme. Le coincidenze sono notevoli, non me ne frega un cazzo di prendermi del complottista.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#554 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Travaglio: "Se i francesi si oppongono, l'Italia dichiarerà guerra alla Francia e Ferrara si auto-sgancerà su Parigi" 8)
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#555 Messaggio da dostum »

Democrazia dilagante

Chiedevano partecipazione, rivendicavano i diritti per cui loro stesse erano scese in piazza nei giorni della rivolta anti-Mubarak: per questo sono state arrestate e torturate. Botte, scariche elettriche, umiliazioni e “test di verginità” sotto la minaccia di essere incriminate per prostituzione: il destino di almeno diciotto donne egiziane, fermate dai soldati dopo aver preso parte ad una manifestazione in Piazza Tahrir fa pensare ad anni che sembravano essere stati spazzati via dalle rivolte e che invece si ripresentano anche oggi, una volta spenti gli entusiasmi di quella rivoluzione che ha sollevato il popolo egiziano.

Le donne sono state arrestate il 9 marzo nel corso di una protesta pacifica contro la mancata partecipazione femminile nella stesura delle modifiche alla Costituzione egiziana: una situazione, questa, che aveva spinto molte delle donne che avevano avuto ruolo attivo nelle rivolte a votare no al referendum di modifica della Costituzione, a costo di passare per nostalgiche del regime di Hosni Mubarak. L’esclusione del mondo femminile dai nuovi organi costituzionali era infatti stata letta come un’esplicita volontà di rinnegare i valori stessi per cui uomini e donne, insieme, erano scesi in piazza: libertà, democrazia e parità di diritti. Gli arresti paiono aver amaramente confermato quest’impressione. «E’ un segnale estremamente negativo – ha affermato al riguardo Riccardo Noury, portavoce italiano per Amnesty International intervistato da Diritto di Critica– perché significa che le donne che sono state protagoniste del cambiamento sono state rimesse nel posto dove la cultura dominante le vuole tenere, cioè lontane dalle piazze. Gli arresti e le torture abbassano la dignità umana e appaiono come una punizione specifica contro le donne in quanto tali, proprio perché hanno osato prendere la parola e chiedere un cambiamento».

Chi di loro è stata arrestata, ha parlato di trattamenti brutali e denigratori: hanno denunciato di essere state picchiate, spogliate e perquisite in stanze con porte e finestre aperte mentre soldati uomini le fotografavano, minacciando implicitamente di rendere pubbliche le immagini. Successivamente sono state sottoposte da un medico ad un “test della verginità”. «Questo test – ha affermato al riguardo Amnesty International - costituisce tortura quando è eseguito con la forza o sotto coercizione. Costringere le donne a sottoporvisi è profondamente inaccettabile. Il suo obiettivo è degradare le donne in quanto tali. Tutto il personale medico dovrebbe rifiutarsi di prendere parte a questi cosiddetti test».

Rasha Azeb, una giornalista arrestata insieme alle altre donne, ha riferito ad Amnesty International di essere stata ammanettata, picchiata e insultata: le prigioniere sarebbero state dapprima portate in un locale del Museo del Cairo, e poi percosse, colpite con l'elettricità al petto e alle gambe e chiamate "prostitute". «Sentivo le urla delle detenute mentre venivano torturate», ha raccontato all’organizzazione per i diritti umani. Una denuncia simile a quella di Salwa Husseini, 20 anni, condotta con le altre nel carcere militare di El Heikstep, nel Cairo: secondo la sua testimonianza le donne trovate “non vergini” sarebbero state accusate di prostituzione. Una donna che aveva dichiarato di essere vergine, e per la quale il test ha provato il contrario, è stata colpita con ulteriori scariche elettriche. Delle diciotto arrestate, Rasha Azeb è stata rilasciata a poche ore dall’arresto assieme ad altri colleghi giornalisti, mentre le altre sono comparse l’11 marzo davanti ad un tribunale militare e rilasciate due giorni dopo. Solo alcune di esse sono state condannate ad un anno di carcere, ma la pena è stata sospesa. Salwa Hosseini invece è stata giudicata colpevole di distruzione di proprietà pubblica e privata, ostacolo alla circolazione, possesso di armi e “condotta disordinata”. «Si tratta di un reato penale con una sfumatura morale – spiega Noury – e di un mezzo per gettare discredito sulle donne che hanno manifestato: un po’ come dire a tutti “guardate, quelle che sono scese in piazza non erano donne per bene ma prostitute”. Un modo, insomma, per delegittimare la loro protesta e le loro richieste».
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