Woden ha scritto:Un dio impersonale che non premia, non ascolta, non fa miracoli non è adorabile, e se non è adorabile allora è come se non esistesse a tal punto che il termine dio diventa improprio e si confonde con un qualche pricipio o qualche legge fisica.
ma finchè si continua a considerare l'entità dio come un essere terzo ed esterno all'uomo non si va da nessuna parte.
Beh, questa è bella. Dio e uomo la stessa cosa... Dunque io sarei Dio? E allora com'è che non ho vinto 147 milioni al Superenalotto????
Six hundred dudes. One porn queen. A world record for the ages. A must-have movie for every discerning collector of things erotic. Didn't one of us on purpose set out to make a snuff movie.
Husker_Du ha scritto:Dal mio punto di vista la Fede puo' (anzi e') essere originata da un principio di razionalita'.
spiritualità e scienza sono originati dalla stessa causa ovvero dal mistero e sono entrambe cibo per la bulimia gnostica del sapiens.
non forniscono risposte alle stesse domande?
non proiettano un'ombra della stessa figura?
In realta' quello che dico e' che spiritualita' e scienza sono causate dalla raziuonalita' umana, che per dirla alla Cartesio, vedo come idea innata ((che quindi non ha causa) nell'uomo.
Voglio precisare che per razionalita' intendo la razionalita' strumentale (che puo' anche essere limitata come in Herbert Simon, ma e' comunque razionalita').
Quindi da questo punto di vista la risposta alle tue domande, in maniera forse un po' generalizzata, e' un si.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Woden ha scritto:Un dio impersonale che non premia, non ascolta, non fa miracoli non è adorabile, e se non è adorabile allora è come se non esistesse a tal punto che il termine dio diventa improprio e si confonde con un qualche pricipio o qualche legge fisica.
ma finchè si continua a considerare l'entità dio come un essere terzo ed esterno all'uomo non si va da nessuna parte.
dio uomo e realtà sono la stessa cosa.
Non ti seguo.
Mi sembra che tu voglia ridurre Dio al solo aspetto sociologico o antropologico spogliandolo di ogni caratteristica prettamente divina.
Cortesemente chiarisci meglio.
Demetrio Pianelli ha scritto:Beh, questa è bella. Dio e uomo la stessa cosa... Dunque io sarei Dio? E allora com'è che non ho vinto 147 milioni al Superenalotto????
Perchè sei perfetto e non ne hai bisogno.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
Demetrio Pianelli ha scritto:Beh, questa è bella. Dio e uomo la stessa cosa... Dunque io sarei Dio? E allora com'è che non ho vinto 147 milioni al Superenalotto????
scusa ma l'assunto è:
dio uomo e realtà sono la stessa cosa.
molto diverso dal dire dio e uomo sono la stessa cosa.
poi dove volesse andare a parare non lo so.
ma non si puó far passare il senso di quella frase per un'altra.
ciao!
Woden ha scritto:Un dio impersonale che non premia, non ascolta, non fa miracoli non è adorabile, e se non è adorabile allora è come se non esistesse a tal punto che il termine dio diventa improprio e si confonde con un qualche pricipio o qualche legge fisica.
ma finchè si continua a considerare l'entità dio come un essere terzo ed esterno all'uomo non si va da nessuna parte.
dio uomo e realtà sono la stessa cosa.
Se è vero che ci ha creati a sua immagine e somiglianza, non deve essersi piaciuto molto visto che ci ha cacciati dal paradiso e tentato di affogarr nel diluvio
dio l'uomo e il mondo reale sono gradi di verità della stessa entità assoluta ed è il soggetto che sbaglia immaginandosi differenziato dall'oggetto che percepisce.
non è un ripiegamento solipsista ma la naturale collocazione della mente individuale nella mente universale che è la sola realtà esistente.
dio l'uomo e il mondo reale sono gradi di verità della stessa entità assoluta ed è il soggetto che sbaglia immaginandosi differenziato dall'oggetto che percepisce.
non è un ripiegamento solipsista ma la naturale collocazione della mente individuale nella mente universale che è la sola realtà esistente.
johnny possono esserci solo 2 motivi:
1)Hai viaggiato su Air India lato finestrino e hai visto le ali dell'aereo attaccate col nastro biadesivo
2)la tua fidanzata ha le sembianze di Indira Varma
Johnny resta cmq un dio dell'aforisma, della frase secca.
dio l'uomo e il mondo reale sono gradi di verità della stessa entità assoluta ed è il soggetto che sbaglia immaginandosi differenziato dall'oggetto che percepisce.
non è un ripiegamento solipsista ma la naturale collocazione della mente individuale nella mente universale che è la sola realtà esistente.
Ora ci capisco di più. Si fa per dire.
Se non ti secca, alcuni chiarimenti ancora:
In questa tua concezione della realtà la mente è separata dal corpo o è un epifenomeno di quest'ultimo?
Che posto occupano gli oggetti?
Dio si identifica con il tutto? E quest'ultimo, visto che lo si identifica come mente universale, è quindi dotato di autocoscienza?
Una concezione della realtà che ha comunque poco da spartire con quelle che comunemente vengono chiamate religioni.
Ci sono delle differenze interessanti. In questa versione Mosè, dopo essere salito sul Monte Sinai ed aver ricevuto i dieci comandamenti, mette un piede in fallo e muore in un crepaccio.