[O.T.] eMule
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sonny ha scritto:ma cmq scusate, quando mi connetto come faccio a sapere se sto scaricando dal kad o dal server se sono connesso ad entrambi e come si fa a connettersi ad uno si e all'altro no ??
apri emule senza connetterti a nessun server.
apri il kad la seconda icona sopra a sinistra.
una volta entrato in kad sulla destra al centro metti la spunta su -dai clienti conosciuti- e clikka bootstrap il gioco è fatto.
le volte successive sempre in aera kad clikka connetti sopra a destra.
il collezionista di nudi
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fredelux ha scritto:Leggete: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2071524
era scontato ma supereremo anche questo.




il collezionista di nudi
- MartinaGirl
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Non riesco a trovarlo nel topic ma è una domanda secca da "si" o "no":
Conviene comunque connettersi ad un server adesso (anche con sola priorità normale) o è sufficiente farlo solo alla rete KAD?
Conviene comunque connettersi ad un server adesso (anche con sola priorità normale) o è sufficiente farlo solo alla rete KAD?
"Ma che cazzo a me non piace mangiare la merda e non capisco che cazzo ci provano quelli che lo fanno e per questo sono un bacchettone...?!?! Voi si che avete un bel concetto dell'apertura mentale e della "liberta' sessuale". Complimenti!" - Duck65 :DDD
Utilizza solo la rete KAD. Importante non connettersi a NESSUN server. Connetti solo ed esclusivamente la rete KAD. Anche nelle opzioni di ricerca puoi settare affinchè venga eseguita tramite questa rete.MartinaGirl ha scritto:Non riesco a trovarlo nel topic ma è una domanda secca da "si" o "no":
Conviene comunque connettersi ad un server adesso (anche con sola priorità normale) o è sufficiente farlo solo alla rete KAD?
Le ricerche noterai che sono un po' più incasinate, non essendoci un server che mantiene un archivio ben ordinato, peró almeno con la suddetta rete si ha il culo coperto

Bisogna dire ció che si pensa, ma occorre pensare a quel che si dice
Non essere triste per chi più non c'è. Loro non lo vorrebbero
[i]Il problema è che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi...[/i] (Beppe Grillo)
[i]saró di parte,ok ma non è che premi play e via[/i] (colpo)
Non essere triste per chi più non c'è. Loro non lo vorrebbero
[i]Il problema è che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi...[/i] (Beppe Grillo)
[i]saró di parte,ok ma non è che premi play e via[/i] (colpo)
- nico86roma
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dal sito Adunanza (la versione eMule per utenti Fastweb):nico86roma ha scritto:Riporto a galla questo topic per segnalare come sicuramente vi siete accorti tutti credo che da un po di giorni il mulo non cammina più.
Sono spariti tutti i serve anche e gli unici che sono rimasti è impossibile connettersi. Chi ne sa qualcosa di più mi potrebbe dare delucidazioni?
Come avrete già notato alcuni dei servers principali (ed2k) risultano irraggiungibili.
Il problema è generalizzato e non colpisce solo noi di AdunanzA ma tutti i client emule/amule della rete.
Al momento nessuno sa il motivo di questo disservizio essendo che i servers esterni sono mantenuti da 'entità ' estere che non hanno ancora rilasciato alcun commento.
Probabilmente basterà aspettare e tutto ritornerà alla normalità .
Ricordo comunque che AdunanzA si basa sulla rete distribuita KADu e non necessita minimamente dei servers esterni utili solo al reperimento delle fonti non Adunanza.
Potete comunque continuare a scaricare anche dall'esterno grazie allo scambio fonti.
Di conseguenza assicuratevi di essere connessi correttamente a kAdu e lasciate che AdunanzA faccia il resto in automatico.
http://www.adunanza.net/news.php
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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c'è un sito d acui prendere una serverlist per l'emergenza...ecco il sito ci sono pure alcuni utili protocolli da seguire...
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www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONACA/2007/09/28_gdf.shtml
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Scambio illegale di files musicali in rete
Sette denunciati dalla Guardia di Finanza
Sette persone denunciate, cinque server e due siti internet sequestrati, sanzioni amministrative per 8 milioni e 500 mila euro. Solo le cifre del bilancio di un'operazione compiuta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, in collaborazione con la Federazione contro la Pirateria Musicale, svolta in diverse regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte e Lazio) che ha portato alla scoperta di un vasto giro di scambio illegale di files musicali in rete (c.d. peer to peer) e allo smantellamento definitivo di un network (rete di utenti collegati in internet) denominato Discotequezone.
L'operazione è stata svolta nell'ambito della prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright. Questo illecito costituisce infatti una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'Erario per milioni di euro all'anno.
Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, sono stati denunciati sette grandi "uploader" (così vengono definiti coloro i quali mettono a disposizione di altri utenti della comunità virtuale contenuti di vario genere) e sequestrati 5 server (si tratta di computer progettati per il funzionamento delle reti), nonché 2 siti internet attraverso i quali migliaia di utenti potevano accedere a brani musicali, opere cinematografiche e software.
Nei personal computers e nel materiale hardware sequestrati sono state complessivamente rinvenute circa 110.000 opere detenute e messe in condivisione in violazione della legge 633/41 sul diritto d'autore, per la maggior parte MP3 (particolare formato compresso di file comunemente utilizzato per la riproduzione di brani musicali) ma anche numerosi film di recentissima programmazione illecitamente riprodotti. Ai soggetti responsabili sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 8.500.000 euro.
Gli accertamenti tecniche hanno inoltre consentito di denunciare due degli indagati anche per detenzione di materiale pedo - pornografico. Nei loro computer ed hard - disk sono stati rinvenuti dei veri e propri archivi dove erano stati minuziosamente catalogati centinaia di video e foto illegali, alcune delle quali dal contenuto particolarmente cruento, ritraenti bambini dell'apparente età tra i 5 e i 10 anni nel ruolo di attori inconsapevoli con mani e piedi legati durante abusi sessuali perpetrati da adulti.
(28/09/2007)
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musica.temi.kataweb.it/2007/09/28/pirateria-offensiva-amazon/
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di Pier Luigi Pisa
"Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, con l'ausilio tecnico di F.P.M. - Federazione contro la Pirateria Musicale - ha concluso una complessa indagine, svolta in diverse regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte e Lazio), volta alla repressione dello scambio illegale di files musicali in rete, smantellando definitivamente un network denominato Discotequezone". E' questo il comunicato stampa con cui la Guardia di Finanza di Bergamo annuncia oggi (28 settembre) di aver comminato sanzioni amministrative per oltre 8 milioni e mezzo di euro a 7 grandi "uploader", coloro che mettono a disposizione di altri utenti grandi quantità di materiale audio illegale.
Le forze dell'ordine hanno annunciato inoltre di aver chiuso 5 server e 2 siti attraverso i quali i navigatori accedevano a centinaia di migliaia di brani coperti dal diritto d'autore. Operazioni come quella della Guardia di Finanza di Bergamo ricordano agli utenti di Internet che la lotta al download illegale continua. Le case discografiche, insomma, non hanno intenzioni di arrendersi di fronte al proliferare di software e network peer-to-peer. Lo dimostra anche l'offensiva, scattata circa due settimane fa, in Germania, dove l'IFPI (Federazione Internazionale dei Fonografici) ha chiesto e ottenuto la chiusura dei maggiori server su cui si basa la rete eDonkey di eMule, noto programma di file sharing che raccoglie in media, ogni, giorno, quattro milioni di utenti e diversi milioni di file di vario genere (dalle hit musicali ai nuovi film in formato divx).
Secondo l'IFPI l'oscuramento di questi server ha indebolito notevolmente eMule, tanto che nelle ultime settimane almeno un milione di utenti avrebbe abbandonato questo programma peer-to-peer. La realtà è un'altra: gli utenti stanno già facendo fronte a questa "crisi" riorganizzando il loro accesso alla rete di scambio dei file. C'è chi consiglia di sfruttare unicamente la rete KAD e chi, invece, di scegliere server "sicuri" (chi utilizza eMule sa di cosa si parla). Con la speranza che tutto questo impegno venga profuso per tornare a scambiare con la propria cerchia di amici materiale che non sia coperto da copyright. Intanto, proprio mentre l'offensiva delle case discografiche torna ai livelli del "processo Napster", sbarca sul Web un nuovo colosso del download legale. Si tratta di Amazon.com - il monumentale negozio online - che ha lanciato da qualche giorno la sfida a iTunes con un servizio "beta" chiamato Amazon Mp3.
Gli assi nella manica del nuovo music store sono essenzialmente due. Primo, la metà delle sue canzoni (2 milioni in tutto i brani disponibili) sono vendute a 0.89 dollari, dieci centesimi in meno, dunque, del prezzo stabilito da iTunes. Si tratta di una "riduzione" esigua ma significativa, in quanto potrebbe portare, in futuro, a una guerra al ribasso che favorirebbe senz'altro i consumatori e anche gli artisti (più è economica musica legale e più gli ascoltatori sono disposti ad acquistarla piuttosto che scaricare anteprime di bassa qualità audio in Rete). Secondo, i brani venduti su Amazon Mp3 sono "DRM free", ovvero liberi dalle restrizioni di cui sono provvisit invece i pezzi acquistabili su iTunes. Questo vuol dire, insomma, che chi compara su Amazon potrà suonare gli Mp3 su qualsiasi lettore e Pc (le canzoni di iTunes, invece, possono essere ascoltate solo su iPod). L'unico vero problema, al momento, è che tra le grandi case discografiche solo la EMI ha concesso ad Amazon Mp3 il suo intero catalogo.
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Scambio illegale di files musicali in rete
Sette denunciati dalla Guardia di Finanza
Sette persone denunciate, cinque server e due siti internet sequestrati, sanzioni amministrative per 8 milioni e 500 mila euro. Solo le cifre del bilancio di un'operazione compiuta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, in collaborazione con la Federazione contro la Pirateria Musicale, svolta in diverse regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte e Lazio) che ha portato alla scoperta di un vasto giro di scambio illegale di files musicali in rete (c.d. peer to peer) e allo smantellamento definitivo di un network (rete di utenti collegati in internet) denominato Discotequezone.
L'operazione è stata svolta nell'ambito della prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright. Questo illecito costituisce infatti una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'Erario per milioni di euro all'anno.
Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, sono stati denunciati sette grandi "uploader" (così vengono definiti coloro i quali mettono a disposizione di altri utenti della comunità virtuale contenuti di vario genere) e sequestrati 5 server (si tratta di computer progettati per il funzionamento delle reti), nonché 2 siti internet attraverso i quali migliaia di utenti potevano accedere a brani musicali, opere cinematografiche e software.
Nei personal computers e nel materiale hardware sequestrati sono state complessivamente rinvenute circa 110.000 opere detenute e messe in condivisione in violazione della legge 633/41 sul diritto d'autore, per la maggior parte MP3 (particolare formato compresso di file comunemente utilizzato per la riproduzione di brani musicali) ma anche numerosi film di recentissima programmazione illecitamente riprodotti. Ai soggetti responsabili sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 8.500.000 euro.
Gli accertamenti tecniche hanno inoltre consentito di denunciare due degli indagati anche per detenzione di materiale pedo - pornografico. Nei loro computer ed hard - disk sono stati rinvenuti dei veri e propri archivi dove erano stati minuziosamente catalogati centinaia di video e foto illegali, alcune delle quali dal contenuto particolarmente cruento, ritraenti bambini dell'apparente età tra i 5 e i 10 anni nel ruolo di attori inconsapevoli con mani e piedi legati durante abusi sessuali perpetrati da adulti.
(28/09/2007)
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musica.temi.kataweb.it/2007/09/28/pirateria-offensiva-amazon/
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di Pier Luigi Pisa
"Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, con l'ausilio tecnico di F.P.M. - Federazione contro la Pirateria Musicale - ha concluso una complessa indagine, svolta in diverse regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte e Lazio), volta alla repressione dello scambio illegale di files musicali in rete, smantellando definitivamente un network denominato Discotequezone". E' questo il comunicato stampa con cui la Guardia di Finanza di Bergamo annuncia oggi (28 settembre) di aver comminato sanzioni amministrative per oltre 8 milioni e mezzo di euro a 7 grandi "uploader", coloro che mettono a disposizione di altri utenti grandi quantità di materiale audio illegale.
Le forze dell'ordine hanno annunciato inoltre di aver chiuso 5 server e 2 siti attraverso i quali i navigatori accedevano a centinaia di migliaia di brani coperti dal diritto d'autore. Operazioni come quella della Guardia di Finanza di Bergamo ricordano agli utenti di Internet che la lotta al download illegale continua. Le case discografiche, insomma, non hanno intenzioni di arrendersi di fronte al proliferare di software e network peer-to-peer. Lo dimostra anche l'offensiva, scattata circa due settimane fa, in Germania, dove l'IFPI (Federazione Internazionale dei Fonografici) ha chiesto e ottenuto la chiusura dei maggiori server su cui si basa la rete eDonkey di eMule, noto programma di file sharing che raccoglie in media, ogni, giorno, quattro milioni di utenti e diversi milioni di file di vario genere (dalle hit musicali ai nuovi film in formato divx).
Secondo l'IFPI l'oscuramento di questi server ha indebolito notevolmente eMule, tanto che nelle ultime settimane almeno un milione di utenti avrebbe abbandonato questo programma peer-to-peer. La realtà è un'altra: gli utenti stanno già facendo fronte a questa "crisi" riorganizzando il loro accesso alla rete di scambio dei file. C'è chi consiglia di sfruttare unicamente la rete KAD e chi, invece, di scegliere server "sicuri" (chi utilizza eMule sa di cosa si parla). Con la speranza che tutto questo impegno venga profuso per tornare a scambiare con la propria cerchia di amici materiale che non sia coperto da copyright. Intanto, proprio mentre l'offensiva delle case discografiche torna ai livelli del "processo Napster", sbarca sul Web un nuovo colosso del download legale. Si tratta di Amazon.com - il monumentale negozio online - che ha lanciato da qualche giorno la sfida a iTunes con un servizio "beta" chiamato Amazon Mp3.
Gli assi nella manica del nuovo music store sono essenzialmente due. Primo, la metà delle sue canzoni (2 milioni in tutto i brani disponibili) sono vendute a 0.89 dollari, dieci centesimi in meno, dunque, del prezzo stabilito da iTunes. Si tratta di una "riduzione" esigua ma significativa, in quanto potrebbe portare, in futuro, a una guerra al ribasso che favorirebbe senz'altro i consumatori e anche gli artisti (più è economica musica legale e più gli ascoltatori sono disposti ad acquistarla piuttosto che scaricare anteprime di bassa qualità audio in Rete). Secondo, i brani venduti su Amazon Mp3 sono "DRM free", ovvero liberi dalle restrizioni di cui sono provvisit invece i pezzi acquistabili su iTunes. Questo vuol dire, insomma, che chi compara su Amazon potrà suonare gli Mp3 su qualsiasi lettore e Pc (le canzoni di iTunes, invece, possono essere ascoltate solo su iPod). L'unico vero problema, al momento, è che tra le grandi case discografiche solo la EMI ha concesso ad Amazon Mp3 il suo intero catalogo.