nik978 ha scritto:
ehi che qualcuno ci vada...
sembra molto interessante...
io andró, poi vi dico.
comunque se qualcuno fosse interessato sarà in diretta su radiobandieranera .
Mi pare nessuno abbia ancora abbia parlato dell'incontro Paola Concia del PD/Casapound su omofobia e diritti civili, vi dó ragguagli
l'annuncio
GAY: CASAPOUND, STASERA A ROMA TAVOLO DI CONFRONTO CON PAOLA CONCIA = Roma, 30 set. - (Adnkronos) - Si terrà stasera a Casapound la prima riunione del tavolo di confronto sull'omofobia e i diritti civili. All'incontro, in programma alle 20.30 in via Napoleone III 8, a Roma, parteciperà Paola Concia, del Pd, relatrice della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Durante il confronto, Casapound Italia presenterà un documento per illustrare le sue posizioni sul tema, così come esplicate nel programma ben visibile da tempo sul sito ufficiale dell'associazione. (Zla/Pn/Adnkronos)
i documenti
posizione di Paola Concia e breve sintesi dell'incontro
Omniroma-OMOFOBIA, A CASAPOUND CONFRONTO SU DIRITTI CON PAOLA CONCIA (OMNIROMA) Roma, 30 set - «Che esistano coppie di fatto è un dato, certo, non tutti vivono tale condizione con equilibrio e buon gusto, ma questo vale anche per tante coppie etero. Non vediamo il problema nel fatto che tali unioni abbiano un riconoscimento di tipo civile e amministrativo». àˆ partito con la lettura di un documento sul tema delle unioni civili elaborato da Casapound Italia, di cui fa parte questo stralcio, il dibattito su omofobia e razzismo che si è svolto nell'occupazione a scopo abitativo di via Napoleone III tra i militanti dell'organizzazione di destra e l'onorevole del Pd Paola Concia, una delle rappresentanti dell'associazionismo Lgbt. In rappresentanza del centrodestra il deputato del Pdl Enzo Raisi. Alla radice dell'incontro la mancata partecipazione di Casapound Italia al corteo contro le intolleranze che si è svolto lo scorso 24 settembre, in seguito all'invito del sindaco Gianni Alemanno che ne sconsigliava la presenza. I diritti civili delle coppie di fatto, l'equazione razzismo-omofobia e la possibilità di accedere alle adozioni per le coppie omosessuali: questi i temi che hanno acceso il confronto tra le parti. «Abbiamo voluto questo confronto per ribadire la nostra estraneità agli episodi di omofobia avvenuti in città negli ultimi mesi», sostengono i militanti di Casapound. «Probabilmente sono più d'accordo con un documento come il vostro, pur non condividendone alcuni passaggi che con alcuni documenti sul tema prodotti dal mio partito - ha esordito Concia - Mi chiedo peró se condividete la mia valutazione che omofobia e razzismo coincidano». Puntuale la risposta di Casapound: «Noi non abbiamo mai subito condanne per atti di discriminazione di tipo razziale, sessuale e religioso», ha argomentato il legale dell'organizzazione. «Questa è la risposta pratica che fuga i dubbi sulla nostra buona fede nell'assumere queste posizioni». Concia, che ha ricordato «con amarezza» il fatto che alcuni colleghi di partito l'abbiano ribattezzata «la camerata del Pd» per la sua scelta di venire a dibattito in via Napoleone III, «e non stavano scherzando». La deputata del Pd ha soprattutto rimarcato la sua richiesta di una condivisione da parte di entrambi gli schieramenti della difesa dei diritti civili «non sono nè di destra nè di sinistra». Quindi ha auspicato che l'incontro tra Casapound ed il mondo omosessuale «non rimanga uno spiraglio che si apre senza essere sfruttato in futuro, confrontiamoci». Il punto di maggiore divergenza tra Concia, i rappresentanti di alcune associazioni del mondo Lgbt e Casapound si è rivelato quello delle adozioni in favore di coppie gay. «Siamo contrari ad un'ipotesi di questo tipo» recita il documento di Casapound, mentre Paola Concia ha ricordato che «problemi analoghi a quelli che voi individuate per i bambini che vivono con coppie gay sono presenti per quelli nati in coppie eterosessuali».
posizione di CasaPound
GAY: CASAPOUND INCONTRA CONCIA E ASSOCIAZIONI, SàŒ ALLE COPPIE DI FATTO = Roma, 30 set. - (Adnkronos) - Sì alle coppie di fatto, no alle adozioni da parte di coppie gay. No alla sindrome del panda, della specie particolare in via di estinzione., ma «uniformit con il resto del popolo italiano. Uniformit di fronte allo Stato e di fronte alla legge». Questa la posizione espressa da Casapound Italia al tavolo con Paola Concia, la relatrice del Pd della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere, il deputato del Pdl Enzo Raisi e alcune associazioni omosessuali riunito questa sera nello stabile occupato di via Napoleone III a Roma. Secondo Cpi, «diritti civili e riconoscimento restano l'unico passo necessario anche culturale per porre fine non tanto alla discriminazione, ma al retaggio culturale secolare che la genera». Casapound chiarisce così le ragioni che hanno spinto l'associazione a cercare un confronto: «Alcuni recenti episodi di intolleranza hanno chiamato tutte le forze politiche e culturali della societ italiana ad interrogarsi sullo stato della convivenza civile nella nostra nazione. Alcuni hanno preferito porsi poche domande e optare sconsideratamente per una logica esclusiva e repressiva che privilegi la ricerca di facili capri espiatori e la criminalizzazione arbitraria di intere comunit umane. Altri hanno preferito procedere verso una riflessione pi articolata che individui come interlocutori designati tutti coloro che hanno una mente sgombra da pregiudizi e onestà intellettuale». «CasaPound Italia - si legge nel documento - che l'intolleranza la conosce bene per esserne regolarmente bersaglio, ha scelto del tutto naturalmente di collocarsi in questo secondo gruppo, decidendo di dialogare sullargomento con chiunque accetti il confronto trasparente. Un confronto che per essere tale non potr mai diventare confusione delle reciproche identit e desiderio di una legittimazione di cui nessuno della nostra associazione avverte il bisogno». «Il nostro tavolo di confronto con quegli elementi della variegata comunit omosessuale che lo hanno chiesto - aggiunge - nasce dalla nostra assenza di pregiudizi che lasciamo volentieri ai reazionari e ai progressisti, spesso preda di ogni ottusità ». (segue)
(2) = (Adnkronos) - In quest'ottica, prosegue il documento, «non possiamo che ribadire quanto gi pubblicamente affermato tempo fa da CasaPound Italia: »Che esistano coppie di fatto appunto un dato di fatto. Certo, non tutti vivono tale condizione con equilibrio e buon gusto, ma questo vale anche per troppe coppie etero e comunque il buon gusto fa parte dello stile, non pu certo essere imposto per legge. Non vediamo il problema nel fatto che tali unioni abbiano un riconoscimento di tipo civile e amministrativo, con lattribuzione di determinati diritti e doveri alla coppia. Siamo invece del tutto contrari ad ogni ipotesi di adozione di bambini a coppie gay«. »La possibilità di riconoscere ununione civile (riguardante persone dello stesso sesso o meno) che contempli al suo interno determinati diritti e altrettanti doveri da riconoscere ai contraenti quindi completamente ricompresa nei nostri intendimenti di sempre. Nello specifico la nostra visione di unione civile riferita ad un rapporto di carattere affettivo necessita di due fattori importanti, assenti sia dai Pacs che da i Dico: la convivenza assieme alla manifesta volontà reciproca di impegno alla relazione a tempo indeterminato - si legge ancora nel documento - Un' unione civile che non sia un semplice 'contratto fra le partì possibile anche fra due estranei, ma che riconosca e tuteli il vincolo affettivo che intercorre tra i contraenti, con tutto ci che ne deriva in termini di obbligo di assistenza, ereditariet, reversibilit di trattamenti pensionistici, ovvero di dirit ti, ma anche e sopratutto ci che ne deriva in termini di doveri nei confronti dell'altro, in primis la serietà del sentimento che d vita alla relazione. Quindi fedeltà , solidarietà e assistenza reciproca a tempo indeterminato«. (segue)
(3) = (Adnkronos) - «Non si tratta, beninteso, di creare o snaturare alcunch - prosegue Casapound - o di avventurarsi in ardite ipotesi di ingegneria sociale. Anche perch non abbiamo la pretesa di essere decisivi e, comunque, qualora lo fossimo daremmo preminenza alle questioni sociali e a quelle che riguardano tutti piuttosto che alle categorie. Si tratta semplicemente di riconoscere ci che gi esiste, dato che le coppie di fatto sono una realt, non un progetto. Del resto la nostra concezione dello Stato organica, quindi inclusiva, e non pu tollerare che importanti settori della cittadinanza siano costretti a comportamenti carbonari. Unidea di Stato che contempla una sovranit forte, che quindi non accetta diktat morali, religiosi o settari, da parte dei proibizionisti come da quella degli esibizionisti». «Lo stesso istinto libertario che ci porta a rifiutare facili pregiudizi e visioni stereotipate - si legge nel documento -ci induce del resto a ritenere inconcepibile e indesiderabile qualsivoglia estensione di leggi liberticide come la Mancino, che anzi ai nostri occhi non ha di per s gi senso di esistere. Lintolleranza si combatte rifondando la comunit nazionale su basi condivise, non attuando improbabili cacce alle streghe pericolose per tutti gli uomini liberi. Nè mettendo in piedi indottrinamenti culturali obbligatori per la cittadinanza. Queste iniziative sono solo facile fonte di guadagno (su pubblici finanziamenti) per associazioni che non hanno nessuna intenzione a che il problema omofobia finisca perch il problema stesso diventa fonte di reddito per tali associazioni. Insomma il mondo omosessuale non dovrebbe avere la sindrome del panda, della specie particolare in via di estinzione. Al contrario aspirare alla uniformit con il resto del popolo italiano. Uniformit di fronte allo Stato e di fronte alla legge. Quindi diritti civili e riconoscimento restano l'unico passo necessario anche culturale per porre fine non tanto alla discriminazione, ma al retaggio culturale secolare che la genera». «Crediamo al contrario - conclude l'associazione che fa capo a Gianluca Iannone -che tanti, troppi omosessuali organizzati, preferiscano vivacchiare nel limbo dell'incertezza giuridica per cavalcare il clamore politico della questione omosessuale. A nostro avviso oggi ci sono troppe battaglie per le libertà delle singole categorie e non c' quella essenziale per la libertà contro il pensiero unico, globale e omologante che il padre della servit cos come la norma »transitoria« sull'antifascismo in calce alla Costituzione la madre dell'intolleranza e del pregiudizio». (Zla/Gs/Adnkronos) 30-SET-09 21:33