[O.T.] In fondo a destra, un posto pulito, illuminato bene

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zio
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#526 Messaggio da zio »

Steiner74 ha scritto:
CanellaBruneri ha scritto:
mr. brownstone ha scritto: una sera provarono a pestare un negro rasta, roba da poco e disorganizzata 8infatti il negro non si fece niente e i tizi si presero il cazziatone dal guardiano del campeggio).
non ci vedevo molto di culturale in loro e spero che nella loro -casa- ci siano elementi culturalmente più validi o perlomeno squadristi più spietati

In effetti....

Questi giovini di oggi, con i telefonini, i computer che ci guardano le zozzerie, non hanno voglia di applicarsi e ci manca la fantasia.

Acchiappi il negro e non riesci a fargli male, va mica bene....
Ai miei tempi ci si divertiva con un niente.

Oggi i gioveni hanno tutto, non sviluppeno più la fantasia.


sssshhhh.....scusa steiner....scusa canella....shhhhshshhh......ma di cosa stanno parlando? ssss.hhh...l'uscita?...ssshhhh...si si...mi metto a sedere....permesso...ssssshhh......un attimo e vado via...sssshhhhh no grazie....ssshhhhhh la maglietta con la croce celtica non mi sta....sshhhh m'ingrassa.....ssshhhh

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Steiner74
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#527 Messaggio da Steiner74 »

zio ha scritto:
Steiner74 ha scritto:
CanellaBruneri ha scritto:
mr. brownstone ha scritto: una sera provarono a pestare un negro rasta, roba da poco e disorganizzata 8infatti il negro non si fece niente e i tizi si presero il cazziatone dal guardiano del campeggio).
non ci vedevo molto di culturale in loro e spero che nella loro -casa- ci siano elementi culturalmente più validi o perlomeno squadristi più spietati

In effetti....

Questi giovini di oggi, con i telefonini, i computer che ci guardano le zozzerie, non hanno voglia di applicarsi e ci manca la fantasia.

Acchiappi il negro e non riesci a fargli male, va mica bene....
Ai miei tempi ci si divertiva con un niente.

Oggi i gioveni hanno tutto, non sviluppeno più la fantasia.


sssshhhh.....scusa steiner....scusa canella....shhhhshshhh......ma di cosa stanno parlando? ssss.hhh...l'uscita?...ssshhhh...si si...mi metto a sedere....permesso...ssssshhh......un attimo e vado via...sssshhhhh no grazie....ssshhhhhh la maglietta con la croce celtica non mi sta....sshhhh m'ingrassa.....ssshhhh
Deterrenti nucleari, negri al bar...una cosa così.
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida."
http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI

tiffany rayne
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#528 Messaggio da tiffany rayne »

zio ha scritto:
Steiner74 ha scritto:
CanellaBruneri ha scritto:
mr. brownstone ha scritto: una sera provarono a pestare un negro rasta, roba da poco e disorganizzata 8infatti il negro non si fece niente e i tizi si presero il cazziatone dal guardiano del campeggio).
non ci vedevo molto di culturale in loro e spero che nella loro -casa- ci siano elementi culturalmente più validi o perlomeno squadristi più spietati

In effetti....

Questi giovini di oggi, con i telefonini, i computer che ci guardano le zozzerie, non hanno voglia di applicarsi e ci manca la fantasia.

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Zio ripreso di nascosto mentre esce di casa. :lol:

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zio
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#529 Messaggio da zio »

tiffany rayne ha scritto:
zio ha scritto:
Steiner74 ha scritto:
CanellaBruneri ha scritto:
In effetti....

Questi giovini di oggi, con i telefonini, i computer che ci guardano le zozzerie, non hanno voglia di applicarsi e ci manca la fantasia.

Acchiappi il negro e non riesci a fargli male, va mica bene....
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sssshhhh.....scusa steiner....scusa canella....shhhhshshhh......ma di cosa stanno parlando? ssss.hhh...l'uscita?...ssshhhh...si si...mi metto a sedere....permesso...ssssshhh......un attimo e vado via...sssshhhhh no grazie....ssshhhhhh la maglietta con la croce celtica non mi sta....sshhhh m'ingrassa.....ssshhhh
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azz...l'avevo detto alla zia di non ricamare quel motivetto a righe parallele e incrociate sul guanciale!
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mr. brownstone
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#530 Messaggio da mr. brownstone »

anche una svastica sul glande non è male..... e dal mezzo spruzza la luce gialla divina
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pan
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#531 Messaggio da pan »

[quote:77cb489ead="superflowerpunkdiscopop"][img:77cb489ead]http://www.casapound.org/cpitalia/guevara_s.jpg[/img:77cb489ead]

[i:77cb489ead]Quarant'anni fa veniva ucciso Che Guevara. Il comandante guerrigliero aveva cercato di esportare il fenomeno rivoluzionario cubano sia in Africa che in America Latina che, essendo egli argentino, considerava nella sua interezza un po' come la sua patria. I fuochi di guerriglia dovevano accendere la rivoluzione: è quel "fuochismo" che avrebbe affascinato Giangiacomo Feltrinelli, molto poco leninista ma romantico e garibaldino assai.

Il Che e i fascisti

In quarant'anni il Che è stato oggetto di tutte le svalutazioni possibili, è stato ridotto a logo pubblicitario, a simbolo di riconoscimento di tribu urbane ultracapitaliste. Allora, quando morì, ma anche prima, quando abbracciò il suo sogno rivoluzionario abbandonando un ministero a Cuba, Ernesto Guevara poteva contare su tante antipatie, molte delle quali tra i farisei del suo campo, ma anche di tante simpatie tra coloro che la stupida logica degli schemi vedeva come suoi avversari. Allora quando la demenza e la sclerosi del dogmatismo alla Tartuffe non era di moda tra gli eredi delle rivoluzioni nazionali, furono in molti a sostenere il Che. Da Jean Thiriart, il fondatore di Jeune Europe e del partito nazionale europeo che avrebbe schierato volontari in Palestina a Juan Peron. Costui, fascista tra i fascisti, esule in Spagna dopo esser stato rovesciato dall'oligarchia clerico/militare legata a Washington, aveva stretto un patto strategico con Fidel Castro ed elogiava particolarmente il Che la cui lotta, secondo il suo parere ufficiale, utilizzava il marxismo come puro e semplice strumento per un ideale superiore. Fu proprio Peron, l'ultimo degli statisti fascisti, ad accogliere il Che nella Spagna franchista - con il beneplacito del Caudillo - e a metterlo in contatto in Algeria con Boumedienne. Del resto Guevara aveva sostenuto Peron contro i comunisti pochi anni prima in Argentina e uno dei suoi fuochi guerriglieri, appunto nel paese natio soggetto a dittatura, fu opera dei peronisti. Il Che vivo, la crème del fascismo post-bellico era con lui, il Che morto gli vennero dedicate molte riflessioni e qualche agiografia come "Une passion pour El Che " di Jean Cau di sensibilità nazionalsocialista.


Bianchi o neri?

Potrei quindi onorare Che Guevara sulla base dei miei illustri predecessori e sentirmi per questo molto più fascista dei fascisti che lo denigrano. Ma non sarebbe sufficiente né corretto. Non lo voglio onorare solo perché i migliori fascisti lo onorarono ma perché lo merita di per sé. Conosco le obiezioni, ne sento di continuo: da quando il neofascismo è scaduto nell'ombra reazionaria del codinismo borghese e ha smarrito la sua anima - e il suo più profondo significato esistenziale e sacro - le banalità sminunenti si susseguono. Una di esse è che non si può onorare il Che, non si può non essere contenti della morte del Che, perché egli si batteva per distruggere i nostri valori. Nostri? Valori? Suvvia: scherziamo? Il Che si batteva per liberare il suo continente dall'occupazione americana, dall'oppressione oligarchica e dalle ingiustizie. Possiamo non condividere l'indirizzo dato dal Che alla sua lotta, il suo impianto ideologico e programmatico, ma non possiamo non sentire nostra la sua lotta; e se non la sentiamo tale delle due l'una: o di quella lotta non sappiamo niente o abbiamo sbagliato proprio campo, siamo guardie bianche e non camicie nere!


Lotta e Vittoria

Infine non si può non onorare il Che perché un uomo che abbandona cariche, onori, denari e privilegi per andarsene a vivere nelle selve, tra i monti, con un pugno di compagni di lotta, passando giornate intere con qualche goccio d'acqua e, se dice bene, una galletta, un uomo che sogna e che resta fedele al suo sogno mettendo carne, muscoli, nervi al suo servizio, non può non essere onorato. Lo detta chiaramente quel sentimento della vita, dell'onore e del sacro che è alla base dell'Idea del mondo che fece grande la nostra antichità e la nostra più recente primavera. Quell'Idea del mondo che - dalla Bhagavad Gita tramite i Luperci le Legioni mithraiche, la Cavalleria fino ai Werwolf - ha significato tutto il meglio che memoria d'uomo ricordi e che si condensa nella "Dottrina di Lotta e Vittoria" (che non coincide con il successo tangibile ma con il trionfo su di sé).[/i:77cb489ead][/quote:77cb489ead]



Mmmm... qui mi tocca aspettare bw.

Condivido con lui la preferenza per i [i:77cb489ead]cattivi[/i:77cb489ead] quando si tratta di abbattere un sistema.

Nel Che si ritrova quella figura romantica che egli stesso si premurò di negare
senza successo [Non sono un libertador, i libertadores non esistono. E' il popolo che si libera da solo].

Troppo figo, troppo Robin Hood nella foresta, troppo santo per non finire sulle magliette del sistema che lo uccise.

L'immagine del guerrigliero sulle historicas alturas o nella quebrada del Churro fa molta oleografia, ma per dirigere una riunione dei vertici in un bruttissimo sotterraneo con le armate tedesche alle porte di Mosca ci vogliono due palle veramente da paura.

Come nel decidere quali città sacrificare all'avanzata nemica (evenienze dolorosamente riportate dallo zio Joseph a guerra finita).

Come nella necessità di sconfiggere i Bertinotti e i Veltroni del tempo unitamente ai loro seguaci...

Infatti le sue magliette non si trovano.
Ultima modifica di pan il 29/09/2009, 21:27, modificato 3 volte in totale.

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Barabino
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#532 Messaggio da Barabino »

Sono completamente d'accordo... infatti non ho magliette del Che ma ho una maglietta CCCP :lol:

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GaiusBaltar
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#533 Messaggio da GaiusBaltar »

Pure io c'ho la maglietta con scritto sopra CCCP, vedere ridotto il marchio del comunismo a normale brand capitalistico di un prodotto di mercato e di tendenza mi ha fatto venire un prurito all'acquisto immediato. In verità  pensavo di comprare un cimelio, che i comunisti fossero spariti per sempre, invece ce ne sono ancora a frotte. E tutti belli convinti, beati loro! :)
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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donegal
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#534 Messaggio da donegal »

E la destra esalta il Che... e la destra fa suo Bobby Sands...

Ma un cazzo di morto under 50 non marxista da usare come guida, ce l'avete o no ?
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza

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#535 Messaggio da misha71 »

donegal ha scritto:E la destra esalta il Che... e la destra fa suo Bobby Sands...

Ma un cazzo di morto under 50 non marxista da usare come guida, ce l'avete o no ?
toccherà  accoppare di canio
misha71

"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

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#536 Messaggio da nik978 »

[quote:78b6ae8931="superflowerpunkdiscopop"][img:78b6ae8931]http://www.casapound.org/cpitalia/guevara_s.jpg[/img:78b6ae8931]

[i:78b6ae8931]Quarant'anni fa veniva ucciso Che Guevara. Il comandante guerrigliero aveva cercato di esportare il fenomeno rivoluzionario cubano sia in Africa che in America Latina che, essendo egli argentino, considerava nella sua interezza un po' come la sua patria. I fuochi di guerriglia dovevano accendere la rivoluzione: è quel "fuochismo" che avrebbe affascinato Giangiacomo Feltrinelli, molto poco leninista ma romantico e garibaldino assai.

Il Che e i fascisti

In quarant'anni il Che è stato oggetto di tutte le svalutazioni possibili, è stato ridotto a logo pubblicitario, a simbolo di riconoscimento di tribu urbane ultracapitaliste. Allora, quando morì, ma anche prima, quando abbracciò il suo sogno rivoluzionario abbandonando un ministero a Cuba, Ernesto Guevara poteva contare su tante antipatie, molte delle quali tra i farisei del suo campo, ma anche di tante simpatie tra coloro che la stupida logica degli schemi vedeva come suoi avversari. Allora quando la demenza e la sclerosi del dogmatismo alla Tartuffe non era di moda tra gli eredi delle rivoluzioni nazionali, furono in molti a sostenere il Che. Da Jean Thiriart, il fondatore di Jeune Europe e del partito nazionale europeo che avrebbe schierato volontari in Palestina a Juan Peron. Costui, fascista tra i fascisti, esule in Spagna dopo esser stato rovesciato dall'oligarchia clerico/militare legata a Washington, aveva stretto un patto strategico con Fidel Castro ed elogiava particolarmente il Che la cui lotta, secondo il suo parere ufficiale, utilizzava il marxismo come puro e semplice strumento per un ideale superiore. Fu proprio Peron, l'ultimo degli statisti fascisti, ad accogliere il Che nella Spagna franchista - con il beneplacito del Caudillo - e a metterlo in contatto in Algeria con Boumedienne. Del resto Guevara aveva sostenuto Peron contro i comunisti pochi anni prima in Argentina e uno dei suoi fuochi guerriglieri, appunto nel paese natio soggetto a dittatura, fu opera dei peronisti. Il Che vivo, la crème del fascismo post-bellico era con lui, il Che morto gli vennero dedicate molte riflessioni e qualche agiografia come "Une passion pour El Che " di Jean Cau di sensibilità nazionalsocialista.


Bianchi o neri?

Potrei quindi onorare Che Guevara sulla base dei miei illustri predecessori e sentirmi per questo molto più fascista dei fascisti che lo denigrano. Ma non sarebbe sufficiente né corretto. Non lo voglio onorare solo perché i migliori fascisti lo onorarono ma perché lo merita di per sé. Conosco le obiezioni, ne sento di continuo: da quando il neofascismo è scaduto nell'ombra reazionaria del codinismo borghese e ha smarrito la sua anima - e il suo più profondo significato esistenziale e sacro - le banalità sminunenti si susseguono. Una di esse è che non si può onorare il Che, non si può non essere contenti della morte del Che, perché egli si batteva per distruggere i nostri valori. Nostri? Valori? Suvvia: scherziamo? Il Che si batteva per liberare il suo continente dall'occupazione americana, dall'oppressione oligarchica e dalle ingiustizie. Possiamo non condividere l'indirizzo dato dal Che alla sua lotta, il suo impianto ideologico e programmatico, ma non possiamo non sentire nostra la sua lotta; e se non la sentiamo tale delle due l'una: o di quella lotta non sappiamo niente o abbiamo sbagliato proprio campo, siamo guardie bianche e non camicie nere!


Lotta e Vittoria

Infine non si può non onorare il Che perché un uomo che abbandona cariche, onori, denari e privilegi per andarsene a vivere nelle selve, tra i monti, con un pugno di compagni di lotta, passando giornate intere con qualche goccio d'acqua e, se dice bene, una galletta, un uomo che sogna e che resta fedele al suo sogno mettendo carne, muscoli, nervi al suo servizio, non può non essere onorato. Lo detta chiaramente quel sentimento della vita, dell'onore e del sacro che è alla base dell'Idea del mondo che fece grande la nostra antichità e la nostra più recente primavera. Quell'Idea del mondo che - dalla Bhagavad Gita tramite i Luperci le Legioni mithraiche, la Cavalleria fino ai Werwolf - ha significato tutto il meglio che memoria d'uomo ricordi e che si condensa nella "Dottrina di Lotta e Vittoria" (che non coincide con il successo tangibile ma con il trionfo su di sé).[/i:78b6ae8931][/quote:78b6ae8931]

ehi che qualcuno ci vada...
sembra molto interessante...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#537 Messaggio da Barabino »

altra barzelletta russa, questa e' historica:

ultimo congresso del partito comunista sovietico...

un delegato di qualche paese in fondo alla Siberia, ignorante come una cocuzza, telefona alla moglie...

''Maria, e' incredibile, grandi notizie, adesso ho capito tutto!''

''???''

''Karl Marx e Friedrich Engels, non erano marito e moglie, erano quattro diverse persone!!'' :lol:

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con questa vado a lavorare, che e' meglio... :no:

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#538 Messaggio da harlock »

nik978 ha scritto: ehi che qualcuno ci vada...
sembra molto interessante...
io andró, poi vi dico.
comunque se qualcuno fosse interessato sarà  in diretta su radiobandieranera .

Mi pare nessuno abbia ancora abbia parlato dell'incontro Paola Concia del PD/Casapound su omofobia e diritti civili, vi dó ragguagli :-D

l'annuncio

GAY: CASAPOUND, STASERA A ROMA TAVOLO DI CONFRONTO CON PAOLA CONCIA = Roma, 30 set. - (Adnkronos) - Si terrà  stasera a Casapound la prima riunione del tavolo di confronto sull'omofobia e i diritti civili. All'incontro, in programma alle 20.30 in via Napoleone III 8, a Roma, parteciperà  Paola Concia, del Pd, relatrice della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità  di genere. Durante il confronto, Casapound Italia presenterà  un documento per illustrare le sue posizioni sul tema, così come esplicate nel programma ben visibile da tempo sul sito ufficiale dell'associazione. (Zla/Pn/Adnkronos)


i documenti

posizione di Paola Concia e breve sintesi dell'incontro

Omniroma-OMOFOBIA, A CASAPOUND CONFRONTO SU DIRITTI CON PAOLA CONCIA (OMNIROMA) Roma, 30 set - «Che esistano coppie di fatto è un dato, certo, non tutti vivono tale condizione con equilibrio e buon gusto, ma questo vale anche per tante coppie etero. Non vediamo il problema nel fatto che tali unioni abbiano un riconoscimento di tipo civile e amministrativo». àˆ partito con la lettura di un documento sul tema delle unioni civili elaborato da Casapound Italia, di cui fa parte questo stralcio, il dibattito su omofobia e razzismo che si è svolto nell'occupazione a scopo abitativo di via Napoleone III tra i militanti dell'organizzazione di destra e l'onorevole del Pd Paola Concia, una delle rappresentanti dell'associazionismo Lgbt. In rappresentanza del centrodestra il deputato del Pdl Enzo Raisi. Alla radice dell'incontro la mancata partecipazione di Casapound Italia al corteo contro le intolleranze che si è svolto lo scorso 24 settembre, in seguito all'invito del sindaco Gianni Alemanno che ne sconsigliava la presenza. I diritti civili delle coppie di fatto, l'equazione razzismo-omofobia e la possibilità  di accedere alle adozioni per le coppie omosessuali: questi i temi che hanno acceso il confronto tra le parti. «Abbiamo voluto questo confronto per ribadire la nostra estraneità  agli episodi di omofobia avvenuti in città  negli ultimi mesi», sostengono i militanti di Casapound. «Probabilmente sono più d'accordo con un documento come il vostro, pur non condividendone alcuni passaggi che con alcuni documenti sul tema prodotti dal mio partito - ha esordito Concia - Mi chiedo peró se condividete la mia valutazione che omofobia e razzismo coincidano». Puntuale la risposta di Casapound: «Noi non abbiamo mai subito condanne per atti di discriminazione di tipo razziale, sessuale e religioso», ha argomentato il legale dell'organizzazione. «Questa è la risposta pratica che fuga i dubbi sulla nostra buona fede nell'assumere queste posizioni». Concia, che ha ricordato «con amarezza» il fatto che alcuni colleghi di partito l'abbiano ribattezzata «la camerata del Pd» per la sua scelta di venire a dibattito in via Napoleone III, «e non stavano scherzando». La deputata del Pd ha soprattutto rimarcato la sua richiesta di una condivisione da parte di entrambi gli schieramenti della difesa dei diritti civili «non sono nè di destra nè di sinistra». Quindi ha auspicato che l'incontro tra Casapound ed il mondo omosessuale «non rimanga uno spiraglio che si apre senza essere sfruttato in futuro, confrontiamoci». Il punto di maggiore divergenza tra Concia, i rappresentanti di alcune associazioni del mondo Lgbt e Casapound si è rivelato quello delle adozioni in favore di coppie gay. «Siamo contrari ad un'ipotesi di questo tipo» recita il documento di Casapound, mentre Paola Concia ha ricordato che «problemi analoghi a quelli che voi individuate per i bambini che vivono con coppie gay sono presenti per quelli nati in coppie eterosessuali».

posizione di CasaPound

GAY: CASAPOUND INCONTRA CONCIA E ASSOCIAZIONI, SàŒ ALLE COPPIE DI FATTO = Roma, 30 set. - (Adnkronos) - Sì alle coppie di fatto, no alle adozioni da parte di coppie gay. No alla sindrome del panda, della specie particolare in via di estinzione., ma «uniformit con il resto del popolo italiano. Uniformit di fronte allo Stato e di fronte alla legge». Questa la posizione espressa da Casapound Italia al tavolo con Paola Concia, la relatrice del Pd della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità  di genere, il deputato del Pdl Enzo Raisi e alcune associazioni omosessuali riunito questa sera nello stabile occupato di via Napoleone III a Roma. Secondo Cpi, «diritti civili e riconoscimento restano l'unico passo necessario anche culturale per porre fine non tanto alla discriminazione, ma al retaggio culturale secolare che la genera». Casapound chiarisce così le ragioni che hanno spinto l'associazione a cercare un confronto: «Alcuni recenti episodi di intolleranza hanno chiamato tutte le forze politiche e culturali della societ italiana ad interrogarsi sullo stato della convivenza civile nella nostra nazione. Alcuni hanno preferito porsi poche domande e optare sconsideratamente per una logica esclusiva e repressiva che privilegi la ricerca di facili capri espiatori e la criminalizzazione arbitraria di intere comunit umane. Altri hanno preferito procedere verso una riflessione pi articolata che individui come interlocutori designati tutti coloro che hanno una mente sgombra da pregiudizi e onestà  intellettuale». «CasaPound Italia - si legge nel documento - che l'intolleranza la conosce bene per esserne regolarmente bersaglio, ha scelto del tutto naturalmente di collocarsi in questo secondo gruppo, decidendo di dialogare sullargomento con chiunque accetti il confronto trasparente. Un confronto che per essere tale non potr mai diventare confusione delle reciproche identit e desiderio di una legittimazione di cui nessuno della nostra associazione avverte il bisogno». «Il nostro tavolo di confronto con quegli elementi della variegata comunit omosessuale che lo hanno chiesto - aggiunge - nasce dalla nostra assenza di pregiudizi che lasciamo volentieri ai reazionari e ai progressisti, spesso preda di ogni ottusità ». (segue)
(2) = (Adnkronos) - In quest'ottica, prosegue il documento, «non possiamo che ribadire quanto gi pubblicamente affermato tempo fa da CasaPound Italia: »Che esistano coppie di fatto appunto un dato di fatto. Certo, non tutti vivono tale condizione con equilibrio e buon gusto, ma questo vale anche per troppe coppie etero e comunque il buon gusto fa parte dello stile, non pu certo essere imposto per legge. Non vediamo il problema nel fatto che tali unioni abbiano un riconoscimento di tipo civile e amministrativo, con lattribuzione di determinati diritti e doveri alla coppia. Siamo invece del tutto contrari ad ogni ipotesi di adozione di bambini a coppie gay«. »La possibilità  di riconoscere ununione civile (riguardante persone dello stesso sesso o meno) che contempli al suo interno determinati diritti e altrettanti doveri da riconoscere ai contraenti quindi completamente ricompresa nei nostri intendimenti di sempre. Nello specifico la nostra visione di unione civile riferita ad un rapporto di carattere affettivo necessita di due fattori importanti, assenti sia dai Pacs che da i Dico: la convivenza assieme alla manifesta volontà  reciproca di impegno alla relazione a tempo indeterminato - si legge ancora nel documento - Un' unione civile che non sia un semplice 'contratto fra le partì possibile anche fra due estranei, ma che riconosca e tuteli il vincolo affettivo che intercorre tra i contraenti, con tutto ci che ne deriva in termini di obbligo di assistenza, ereditariet, reversibilit di trattamenti pensionistici, ovvero di dirit ti, ma anche e sopratutto ci che ne deriva in termini di doveri nei confronti dell'altro, in primis la serietà  del sentimento che d vita alla relazione. Quindi fedeltà , solidarietà  e assistenza reciproca a tempo indeterminato«. (segue)
(3) = (Adnkronos) - «Non si tratta, beninteso, di creare o snaturare alcunch - prosegue Casapound - o di avventurarsi in ardite ipotesi di ingegneria sociale. Anche perch non abbiamo la pretesa di essere decisivi e, comunque, qualora lo fossimo daremmo preminenza alle questioni sociali e a quelle che riguardano tutti piuttosto che alle categorie. Si tratta semplicemente di riconoscere ci che gi esiste, dato che le coppie di fatto sono una realt, non un progetto. Del resto la nostra concezione dello Stato organica, quindi inclusiva, e non pu tollerare che importanti settori della cittadinanza siano costretti a comportamenti carbonari. Unidea di Stato che contempla una sovranit forte, che quindi non accetta diktat morali, religiosi o settari, da parte dei proibizionisti come da quella degli esibizionisti». «Lo stesso istinto libertario che ci porta a rifiutare facili pregiudizi e visioni stereotipate - si legge nel documento -ci induce del resto a ritenere inconcepibile e indesiderabile qualsivoglia estensione di leggi liberticide come la Mancino, che anzi ai nostri occhi non ha di per s gi senso di esistere. Lintolleranza si combatte rifondando la comunit nazionale su basi condivise, non attuando improbabili cacce alle streghe pericolose per tutti gli uomini liberi. Nè mettendo in piedi indottrinamenti culturali obbligatori per la cittadinanza. Queste iniziative sono solo facile fonte di guadagno (su pubblici finanziamenti) per associazioni che non hanno nessuna intenzione a che il problema omofobia finisca perch il problema stesso diventa fonte di reddito per tali associazioni. Insomma il mondo omosessuale non dovrebbe avere la sindrome del panda, della specie particolare in via di estinzione. Al contrario aspirare alla uniformit con il resto del popolo italiano. Uniformit di fronte allo Stato e di fronte alla legge. Quindi diritti civili e riconoscimento restano l'unico passo necessario anche culturale per porre fine non tanto alla discriminazione, ma al retaggio culturale secolare che la genera». «Crediamo al contrario - conclude l'associazione che fa capo a Gianluca Iannone -che tanti, troppi omosessuali organizzati, preferiscano vivacchiare nel limbo dell'incertezza giuridica per cavalcare il clamore politico della questione omosessuale. A nostro avviso oggi ci sono troppe battaglie per le libertà  delle singole categorie e non c' quella essenziale per la libertà  contro il pensiero unico, globale e omologante che il padre della servit cos come la norma »transitoria« sull'antifascismo in calce alla Costituzione la madre dell'intolleranza e del pregiudizio». (Zla/Gs/Adnkronos) 30-SET-09 21:33

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Drogato_ di_porno
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#539 Messaggio da Drogato_ di_porno »

avendo uploadato questo 3d per sbaglio, posto una foto che non scontenti nessuno. comunisti col braccio teso? il max del consociativismo

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“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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mr. brownstone
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#540 Messaggio da mr. brownstone »

che sarebbero? nazimaoisti stile balkan wolf?

comunque la bandiera nera è uno storico simbolo anarchico, col fascio non c'entra niente
"la realtà è una stampella per la gente che non regge le droghe"

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