Drogato_ di_porno ha scritto:quello che non sopporto è l'argomento della "natura": l'altra sera lo ripeteva Formigoni e ieri Mario Giordano ha detto:
A Napoli è stato iscritto nell’anagrafe comunale il primo bambino italiano che ha due mamme. Queste ultime, naturalmente, si sono subito concesse alle telecamere per dire quant’è bello che un piccolo cresca senza avere come riferimento una figura maschile. Una meraviglia, infatti: perché non ci abbiamo pensato prima? Anzi: perché non ci ha pensato direttamente la natura?
tralasciando le camicie floreali di Formigoni e la vocina farinelliana di Mario Giordano non se ne può più di questa stronzata. Viviamo in un mondo che è mezzo virtuale/artificiale, ogni giorno neghiamo/combattiamo la natura in milioni di modi. si usi pure qualsiasi argomento tranne questo.
Fortissimo il sostegno che offro alla tua posizione. L'idea di un Diritto naturale è una pretesa interpretativa di una serie di fenomeni -in gran parte sconosciuti- piegati a esigenze ideologiche variabili. L'esempio più clamoroso si trova nella filosofia di Thomas Hobbes, ancora oggi inquadrata dai molti come giusnaturalista, quando in realtà ci offre l'esempio paradigmatico di come funziona la questione.
Che fa questo genio della filosofia? Pone come postulato che la Natura è cattiva, prima nel
De cive, poi nel
Leviathan, dove sviluppa le conseguenze del postulato, affermando che la Natura stessa, poiché cattiva (legge del più forte, catastrofi naturali ecc.) va corretta e trasformata liberamente a vantaggio degli uomini. Questa idea rientra a pieno titolo tra quelle che realmente hanno cambiato il corso della Storia, nel senso che ha dato liceità piena allo sfruttamento integrale della Natura stessa, deprivata di quella sacralità che le era attribuita nei tempi antichi, ma ancora presentissima nelle religioni cristiane.
Che poi abbiamo (hanno) esagerato è discorso relativamente recente. Ciò che mi preme mostrare è come uno dei massimi giusnaturalisti sia stato un genio che ha usato un'argomentazione del tutto antinaturalista per portare avanti il suo progetto di avanzamento della civiltà. Il Leviatano è uno dei pochi libri che hanno creato effettivamente un nuovo mondo, dando via libera alle rivoluzioni industriali e alla costituzione degli stati nazionali.
A Formigoni, che non è Hobbes (il quale era perfettamente consapevole dell'artificio da lui usato) e che crede che poiché esistono fenotipi maschi e femmine che fanno figli, vi sia una legge di natura per cui tutto ciò che è al di fuori sarebbe contro natura, si può agevolmente rispondere che in natura l'omosessualità e il cambio di sesso sono presentissimi in molteplici specie, oppure che molte altre disseminano il seme nelle acque dove viene raccolto da ignare femminucce che non conosceranno mai i loro maritini, né i figlioletti i loro genitori.
Ha fatto benissimo Vendola a diagnosticargli l'ossessione dello sperma, che nel plurinquisito ciellino assume il sembiante (tipico di certa teologia da millenni connivente con il potere) di liquido creatore-generatore-eternizzante, mentre, a voler leggere onestamente le Scritture, se c'è un liquido che ha tale potenza, esso è senza ombra di dubbio il sangue. Per questo il bestemmiatore è lui.
Infine va ricordato che non esiste alcuna evidenza scientifica a sostegno del fatto che i bambini cresciuti da una coppia omo abbiano una sorte peggiore di quelli sviluppatisi in una etero. Hitler non era figlio di gay o di lesbiche, per intenderci.