Punto G...8 !!!
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siamo off topic
c'e' l'altra discussione piu generica
noto con piacere che siete molto fiortunati a non essere incappati nel classico frustrato in divisa...
(e anch eio sono sempre dalla parte delle autorita', ma con senso critico...standoci aprioristicamente si sbaglia..)
c'e' l'altra discussione piu generica
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(e anch eio sono sempre dalla parte delle autorita', ma con senso critico...standoci aprioristicamente si sbaglia..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- balkan wolf
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niccolo io non sto mai dalla parte degli sbirri
semplicemente marxismi e derivati non devono avere più nessuno spazio in europa
l'alleanza coi reazionari è diciamo "strategica"
semplicemente marxismi e derivati non devono avere più nessuno spazio in europa
l'alleanza coi reazionari è diciamo "strategica"
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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come in tutte le cose il lato positivo c'è sempre, basta saperlo trovare.pelleposcide ha scritto:per tutta la mia vita staró sempre dalla parte delle autorità . giù manganellate sul cervello
non sei eterno.
I miei problemi sono iniziati con la prima educazione. Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
Woody Allen
Mia moglie e' una persona veramente immatura. L'altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e' entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le paperelle!
Woody Allen
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Mia moglie e' una persona veramente immatura. L'altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e' entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le paperelle!
Woody Allen
pelleposcide ha scritto:giù manganellate sul cervello

Non ce la fanno i belli muoiono tra le fiamme: sonniferi, veleno per i topi, corda,
qualunque cosa.
Si strappano le braccia, si buttano dalla finestra, si cavano gli occhi dalle orbite,
respingono l'amore, respingono l'odio, respingono, respingono.
qualunque cosa.
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- superflowerpunkdiscopop
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Droga, fermati undici spacciatori
due di loro sono poliziotti
Poliziotti in servizio, sotto l'effetto della cocaina. Intercettati al telefono mentre pattugliano la città in divisa e confessano al collega di essersi drogati solo qualche minuto prima. "Mi sono appena "fatto" di cocaina", dicono almeno un paio di loro: le conversazioni rientrano nell'indagine su di un traffico di stupefacenti che stamani ha portato all'esecuzione di undici misure di custodie cautelare. Tra le persone arrestate per spaccio di droga ci sono due poliziotti genovesi che attualmente lavorano presso questure della Lombardia e del Piemonte. Ma la procura del capoluogo ligure ha anche spiegato che tra i clienti dei trafficanti, protagonisti di numerose feste private a base di cocaina, ci sarebbero "da dieci a venti poliziotti in servizio presso gli uffici della questura di Genova". Tutti gli agenti sono stati segnalati alla locale prefettura in qualità di consumatori di sostanze stupefacenti.
L'inchiesta, coordinata dal pm Vittorio Ranieri Miniati, è stata aperta in maniera del tutto casuale nell'estate del 2007. Gli investigatori avevano allora messo sotto controllo il telefono cellulare di Massimo Pigozzi, uno dei "torturatori" della caserma di Bolzaneto. Pigozzi nel luglio scorso è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione – pena prossimamente prescritta - per aver "strappato" la mano di un no-global, divaricandogli le dita fino a lacerare la pelle e i legamenti. Il poliziotto, attualmente sospeso dal servizio, ero peró finito nei guai anche due anni fa perchè accusato di aver violentato nelle guardine della questura genovese tre prostitute straniere. Ed è proprio nel corso di questa indagine che erano state disposte le intercettazioni sul telefonino suo e di alcune persone a lui vicine.
Ascoltando diverse chiacchierate, gli investigatori hanno scoperto un "giro" di cocaina che coinvolgeva più di un poliziotto – non Pigozzi – come spacciatore o consumatore. Secondo la procura, la mini-organizzazione di cui facevano parte come intermediari gli agenti arrestati, gestiva un traffico di due etti di cocaina alla settimana. La droga se la procurava un pregiudicato finito a sua volta in prigione, e veniva quasi sempre distribuita nel corso di feste tra amici organizzate a Genova e nel Tigullio. Stamani sono scattate le misure cautelari: cinque persone sono finite in galera, una agli arresti domiciliari, per altre cinque sono scattati gli obblighi di dimora. Le perquisizioni negli appartamenti degli indagati avrebbero permesso di recuperare un considerevole quantitativo di stupefacente.
Vale la pena di ricordare che giusto un anno tre ispettori della squadra mobile genovese, sezioni "narcotici", erano stati condannati a trent'anni complessivi di reclusione (ridotti a diciotto in appello) per aver venduto grossi quantitativi di droga sequestrata nel corso di operazioni di polizia.
"Mele marce. Che vanno subito eliminate. Aspettiamo il rapporto della procura e faremo tutti gli accertamenti del caso. Se davvero i nostri agenti si sono drogati, verranno immediatamente sospesi". Salvatore Presenti, questore di Genova, sottolinea che tutta la polizia – e in particolare quella del capoluogo ligure – è "sana e professionale".
"Lo dimostrano i risultati di tutti i giorni. E' peró possibile che qualcuno commetta degli errori. Del resto, noi non arruoliamo gente che viene da altri pianeti. I nostri uomini sono figli di questa società . Ma loro non hanno scusati, non hanno giustificazioni. E se sbagliano, pagano. Pagano più degli altri, se è il caso. Non si puó essere indulgenti, con chi porta la divisa e ha due volte il dovere di comportarsi bene, di dare l'esempio".
Presenti ha confermato l'arresto dei due poliziotti genovesi, attualmente in servizio in due diverse questure (Lodi, Asti): "Erano aggregati nel capoluogo ligure, quando sono rimasti coinvolti nei fatti oggetto dell'indagine".
due di loro sono poliziotti
Poliziotti in servizio, sotto l'effetto della cocaina. Intercettati al telefono mentre pattugliano la città in divisa e confessano al collega di essersi drogati solo qualche minuto prima. "Mi sono appena "fatto" di cocaina", dicono almeno un paio di loro: le conversazioni rientrano nell'indagine su di un traffico di stupefacenti che stamani ha portato all'esecuzione di undici misure di custodie cautelare. Tra le persone arrestate per spaccio di droga ci sono due poliziotti genovesi che attualmente lavorano presso questure della Lombardia e del Piemonte. Ma la procura del capoluogo ligure ha anche spiegato che tra i clienti dei trafficanti, protagonisti di numerose feste private a base di cocaina, ci sarebbero "da dieci a venti poliziotti in servizio presso gli uffici della questura di Genova". Tutti gli agenti sono stati segnalati alla locale prefettura in qualità di consumatori di sostanze stupefacenti.
L'inchiesta, coordinata dal pm Vittorio Ranieri Miniati, è stata aperta in maniera del tutto casuale nell'estate del 2007. Gli investigatori avevano allora messo sotto controllo il telefono cellulare di Massimo Pigozzi, uno dei "torturatori" della caserma di Bolzaneto. Pigozzi nel luglio scorso è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione – pena prossimamente prescritta - per aver "strappato" la mano di un no-global, divaricandogli le dita fino a lacerare la pelle e i legamenti. Il poliziotto, attualmente sospeso dal servizio, ero peró finito nei guai anche due anni fa perchè accusato di aver violentato nelle guardine della questura genovese tre prostitute straniere. Ed è proprio nel corso di questa indagine che erano state disposte le intercettazioni sul telefonino suo e di alcune persone a lui vicine.
Ascoltando diverse chiacchierate, gli investigatori hanno scoperto un "giro" di cocaina che coinvolgeva più di un poliziotto – non Pigozzi – come spacciatore o consumatore. Secondo la procura, la mini-organizzazione di cui facevano parte come intermediari gli agenti arrestati, gestiva un traffico di due etti di cocaina alla settimana. La droga se la procurava un pregiudicato finito a sua volta in prigione, e veniva quasi sempre distribuita nel corso di feste tra amici organizzate a Genova e nel Tigullio. Stamani sono scattate le misure cautelari: cinque persone sono finite in galera, una agli arresti domiciliari, per altre cinque sono scattati gli obblighi di dimora. Le perquisizioni negli appartamenti degli indagati avrebbero permesso di recuperare un considerevole quantitativo di stupefacente.
Vale la pena di ricordare che giusto un anno tre ispettori della squadra mobile genovese, sezioni "narcotici", erano stati condannati a trent'anni complessivi di reclusione (ridotti a diciotto in appello) per aver venduto grossi quantitativi di droga sequestrata nel corso di operazioni di polizia.
"Mele marce. Che vanno subito eliminate. Aspettiamo il rapporto della procura e faremo tutti gli accertamenti del caso. Se davvero i nostri agenti si sono drogati, verranno immediatamente sospesi". Salvatore Presenti, questore di Genova, sottolinea che tutta la polizia – e in particolare quella del capoluogo ligure – è "sana e professionale".
"Lo dimostrano i risultati di tutti i giorni. E' peró possibile che qualcuno commetta degli errori. Del resto, noi non arruoliamo gente che viene da altri pianeti. I nostri uomini sono figli di questa società . Ma loro non hanno scusati, non hanno giustificazioni. E se sbagliano, pagano. Pagano più degli altri, se è il caso. Non si puó essere indulgenti, con chi porta la divisa e ha due volte il dovere di comportarsi bene, di dare l'esempio".
Presenti ha confermato l'arresto dei due poliziotti genovesi, attualmente in servizio in due diverse questure (Lodi, Asti): "Erano aggregati nel capoluogo ligure, quando sono rimasti coinvolti nei fatti oggetto dell'indagine".
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
- superflowerpunkdiscopop
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Morte Carlo Giuliani, Corte diritti umani: fu legittima difesa
martedì 25 agosto 2009 14:11
BRUXELLES (Reuters) - Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo, il carabiniere che durante il G8 di Genova nel 2001 uccise Carlo Giuliani agì per legittima difesa.
E' quanto si evince da una sentenza pubblicata oggi sul sito della Corte.
Nel luglio del 2001 Genova fu devastata da gravi disordini e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, culminati con l'uccisione del giovane no-global Carlo Giuliani da parte di un carabiniere.
La famiglia di Giuliani - padre, madre e sorella - si era rivolta ai giudici di Strasburgo sostenendo che la morte del ragazzo avvenne per un uso eccessivo della forza, che le operazioni per la gestione dell'ordine pubblico furono inadeguate, che sull'episodio non fu svolta un'indagine appropriata e che il governo italiano non fornì informazioni (o ne fornì di false).
Secondo i giudici di Strasburgo, il carabiniere che sparó a Carlo Giuliani non ricorse ad un uso sproporzionato della forza, ma rispose ad un pericolo percepito come reale ed imminente per la sua vita e quella dei suoi colleghi.
Il governo italiano, inoltre, ha cooperato a sufficienza con la Corte, consentendo un appropriato esame del caso.
Le autorità italiane, secondo la Corte, non vennero meno all'obbligo di proteggere la vita di Carlo, non essendo stato riscontrato alcun legame tra la morte del ragazzo ed eventuali errori nell'organizzazione delle operazioni di ordine pubblico.
Non essendo peró stata ordinata alcuna inchiesta per stabilire se il fatto fosse imputabile ad una cattiva gestione di tali operazioni, lo stato italiano - hanno deliberato i giudici - ha violato gli obblighi procedurali e dovrà perció risarcire con 40.000 euro i familiari del ragazzo.
Il carabiniere venne prosciolto nel procedimento penale italiano per legittima difesa.
@ E che sia finita una volta per tutte.
martedì 25 agosto 2009 14:11
BRUXELLES (Reuters) - Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo, il carabiniere che durante il G8 di Genova nel 2001 uccise Carlo Giuliani agì per legittima difesa.
E' quanto si evince da una sentenza pubblicata oggi sul sito della Corte.
Nel luglio del 2001 Genova fu devastata da gravi disordini e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, culminati con l'uccisione del giovane no-global Carlo Giuliani da parte di un carabiniere.
La famiglia di Giuliani - padre, madre e sorella - si era rivolta ai giudici di Strasburgo sostenendo che la morte del ragazzo avvenne per un uso eccessivo della forza, che le operazioni per la gestione dell'ordine pubblico furono inadeguate, che sull'episodio non fu svolta un'indagine appropriata e che il governo italiano non fornì informazioni (o ne fornì di false).
Secondo i giudici di Strasburgo, il carabiniere che sparó a Carlo Giuliani non ricorse ad un uso sproporzionato della forza, ma rispose ad un pericolo percepito come reale ed imminente per la sua vita e quella dei suoi colleghi.
Il governo italiano, inoltre, ha cooperato a sufficienza con la Corte, consentendo un appropriato esame del caso.
Le autorità italiane, secondo la Corte, non vennero meno all'obbligo di proteggere la vita di Carlo, non essendo stato riscontrato alcun legame tra la morte del ragazzo ed eventuali errori nell'organizzazione delle operazioni di ordine pubblico.
Non essendo peró stata ordinata alcuna inchiesta per stabilire se il fatto fosse imputabile ad una cattiva gestione di tali operazioni, lo stato italiano - hanno deliberato i giudici - ha violato gli obblighi procedurali e dovrà perció risarcire con 40.000 euro i familiari del ragazzo.
Il carabiniere venne prosciolto nel procedimento penale italiano per legittima difesa.
@ E che sia finita una volta per tutte.
sentenza non facile
ma equidistante e che copre i vari aspetti della vicenda.
ma equidistante e che copre i vari aspetti della vicenda.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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assolti i dirigenti dell'irruzione diaz.
mah
assolti i manifestanti che reagirono alla carica dei carabiuneri in piazza alimonda perche' operanti in regime di 'LEGGITIMA DIFESA' rispetto ad una carica illeggitime
(consiglio la visione di OP per confutare la evidente illegitimita'..)
comunque queste 2 notizie a 8 anni e ifschia di distanza hanno un sapore strano....
mah
i 'caricanti illegittimi',come tutti gli operaotri dell'ordine publiche tranne l'irruzioen diaz e bolzaneto, NON PERVENUTI..
i capi e o quadri dei black block..mobilissimi con conoscensa perfetta della citta' NON PERVENUTI
volutamente non ho toccato la lunghezza delle pene
in italia per omocidio colposo prendi 5 anni..
lesioni (anche gravi) 10
se sfasci una vetrina 15....
non essendo esperto non ho toccato l'argomento da questo punto di vista
mi sono soffermato sull'incongruenza 'leggitima difesa' e asoluzioni ...e come sempre i due grandi blocchi di 'agenti' (nel senso che agivano) mai toccati da nessuna inchiesta
mah
assolti i manifestanti che reagirono alla carica dei carabiuneri in piazza alimonda perche' operanti in regime di 'LEGGITIMA DIFESA' rispetto ad una carica illeggitime
(consiglio la visione di OP per confutare la evidente illegitimita'..)
comunque queste 2 notizie a 8 anni e ifschia di distanza hanno un sapore strano....
mah
i 'caricanti illegittimi',come tutti gli operaotri dell'ordine publiche tranne l'irruzioen diaz e bolzaneto, NON PERVENUTI..
i capi e o quadri dei black block..mobilissimi con conoscensa perfetta della citta' NON PERVENUTI
volutamente non ho toccato la lunghezza delle pene
in italia per omocidio colposo prendi 5 anni..
lesioni (anche gravi) 10
se sfasci una vetrina 15....
non essendo esperto non ho toccato l'argomento da questo punto di vista
mi sono soffermato sull'incongruenza 'leggitima difesa' e asoluzioni ...e come sempre i due grandi blocchi di 'agenti' (nel senso che agivano) mai toccati da nessuna inchiesta
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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- bigtitslover
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- Iscritto il: 18/01/2007, 11:24
- Località: un cargo battente bandiera liberiana
Violenza su minore, indagato Placanica
Sotto inchiesta a Catanzaro l'ex carabiniere prosciolto
per la morte di Carlo Giuliani durante il G8 del 2001
http://www.corriere.it/cronache/09_nove ... aabc.shtml
L'avvocato dell'ex-carabiniere illustra la linea difensiva: abbiamo le prove che il pene del Placanica è stato deviato da un sasso. E comunque la ragazzina si è avvicinata a lui brandendo un estintore con fare minaccioso.
Sotto inchiesta a Catanzaro l'ex carabiniere prosciolto
per la morte di Carlo Giuliani durante il G8 del 2001
http://www.corriere.it/cronache/09_nove ... aabc.shtml
L'avvocato dell'ex-carabiniere illustra la linea difensiva: abbiamo le prove che il pene del Placanica è stato deviato da un sasso. E comunque la ragazzina si è avvicinata a lui brandendo un estintore con fare minaccioso.
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
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Re: Punto G...8 !!!
Diaz, condannati i vertici della polizia
L'appello ribalta sentenza di primo grado
Condanne per un totale di 85 anni di carcere a 25 dei 27 imputati. Tra loro tutti i massimi esponenti delle forze dell'ordine. Nel primo grado di giudizio, nel 2008, erano stati assolti in 16
GENOVA - I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado 1 per i disordini e l'irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001 a Genova. Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27.
Il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.
Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell'Antiterrorismo, Giovanni Luperi; Gilberto Caldarozzi e Spartaco Mortola.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... ef=HREC1-6
L'appello ribalta sentenza di primo grado
Condanne per un totale di 85 anni di carcere a 25 dei 27 imputati. Tra loro tutti i massimi esponenti delle forze dell'ordine. Nel primo grado di giudizio, nel 2008, erano stati assolti in 16
GENOVA - I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado 1 per i disordini e l'irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001 a Genova. Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27.
Il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.
Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell'Antiterrorismo, Giovanni Luperi; Gilberto Caldarozzi e Spartaco Mortola.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... ef=HREC1-6
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Re: Punto G...8 !!!
mah......vediamo in cassazione
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.