[O.T.] Quando ti uccide lo Stato

[}}Tristan]

ah...altra possibile causa delle malversazioni delle nostre forze dell'ordine
l'analisi mi sembra piu che pertinente, che ne dite?


FRANCIA E ITALIA: LORO PIU’ GENTE, NOI PIU’ POLIZIOTTI. MA CHI USA L’ESERCITO?

Un breve soggiorno in Francia, niente di che. Ma porto a casa una notazione curiosa: nei telegiornali, soprattutto quelli dell’ora serale di massimo ascolto, è del tutto assente la cronaca nera. Impossibile non accorgersene, soprattutto venendo dall’Italia dove delitti e infrazioni alla legge riempiono l’informazione televisiva, il Paese dove fra poco le grandi città saranno pattugliate da 3 mila uomini dell’esercito.
Ho provato, allora, a confrontare qualche dato. A fine 2007, secondo i dati del nostro ministero dell’Interno, erano stati commessi in Italia 2.864.338 delitti (in lieve aumento rispetto al 2006, quand’erano stati 2.805.171). Attenzione: secondo il nostro diritto penale, per “delitto” s’intende il reato grave per cui è prevista una pena detentiva o pecuniaria nonché una pena accessoria. L’Italia, si tenga presente, ha 58 milioni e 200 mila abitanti e forze dell’ordine pari a circa 400 mila uomini.
Veniamo alla Francia. Nell’analogo periodo di un anno (maggio 2007 – aprile 2008) i delitti registrati sono stati 2.751.000, in lieve calo rispetto ai 2.933.800 dei dodici mesi precedenti, cioè il periodo maggio 2006 – aprile 2007. La Francia ha poco più di 64 milioni di abitanti, cioè 6 milioni di abitanti più dell’Italia. Il territorio della Francia, inoltre, copre 643.427 chilometri quadrati, mentre quello dell’Italia è di 301.230 chilometri quadrati, cioè è meno della metà.
Anche la Francia, ovviamente, ha le sue forze dell’ordine, in buona sostanza la polizia (incaricata della sicurezza nelle città oltre i 10 mila abitanti) e la gendarmeria (zone rurali e piccoli centri). Bene: quanti credete che siano poliziotti e gendarmi, dato che la Francia è più popolata e più vasta dell’Italia? Sono 350 mila, meno di quanti sono gli uomini delle forze dell’ordine in Italia. E allora perché a parità di crimine, ma con meno abitanti da proteggere, un minore territorio da coprire e più agenti, il Governo italiano sente il bisogno di mobilitare l’esercito, mentre il presidente francese Sarkozy annuncia una riduzione delle forze armate?
Secondo me, tutto questo ha un rapporto evidente con il grande uso che si fa della cronaca nera sui giornali e nei telegiornali del nostro Paese. Il sentimento di insicurezza è un cane che si morde la coda, è una specie di droga. Prima lo si usa per gonfiare gli indici di ascolto, le vendite o il gradimento elettorale, approfittando di una Paese che invecchia e che è sempre più spaventato da tutto e da tutti. Poi lo si usa per coprire porcheriuole assortite: chi ha paura ragiona poco e male, e comunque è troppo impegnato ad avere paura per sottilizzare. Infine… non se ne può più fare a meno. Indietro non si può tornare: chi potrebbe credere che il problema della criminalità, così acuto sei mesi o un anno prima, è stato debellato? E allora si va avanti, si insiste, anzi si aumenta la posta. Intanto cresce la paura dei cittadini, che reclamano ulteriori inasprimenti, provvedimenti, misure, emergenze. Questi sono le situazioni in cui essere un giornalista diventa imbarazzante.

Per le statistiche sulla criminalità del ministero degli Interni della Francia:
http://www.inhes.interieur.gouv.fr/fich ... 08edef.pdf


http://www.fulvioscaglione.com/index.ph ... lesercito/

[El Diablo]

La verità è sempre più lontana:

Caso Cucchi, Stefano scrisse al Ceis: è mistero su lettera scomparsa
Roma, 3 feb. - (Adnkronos) - Secondo quanto reso noto in una conferenza stampa da Ilaria, la sorella del giovane: risulterebbe nel verbale contenente l'elenco degli effetti personali del ragazzo stilato all'ospedale Sandro Pertini ma di cui non risulta notizia nel verbale stilato al carcere di Regina Celi dove sono stati trasferiti i suoi effetti personali.
Roma, 3 feb. - (Adnkronos) - Stefano Cucchi il giorno prima di morire, nella serata di mercoledi 21 ottobre, avrebbe scritto una lettera al Ceis, la comunita' dove era stato in terapia in passato. Ma e' mistero sulla scomparsa di questo documento che , secondo quanto reso noto in una conferenza stampa da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, risulterebbe nel verbale contenente l'elenco degli effetti personali del ragazzo stilato all'ospedale Sandro Pertini ma di cui non risulta notizia nel verbale stilato al carcere di Regina Celi dove sono stati trasferiti i suoi effetti personali.
Di questa lettera, secondo quanto riferito ancora da Ilaria Cucchi farebbe menzione anche il vice sovraintendente del reparto detenuti del Pertini in una sua testomonianza nella quale confermerebbe di aver vistio Stefano scrivere una lettera e di aver consegnato lei stessa una busta con francobollo al ragazzo."E' un fatto inquietante e sconvolgente", ha detto Ilaria Cucchi.
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/La ... 50150.html

[criptico]

La verità è sempre più lontana:

Caso Cucchi, Stefano scrisse al Ceis: è mistero su lettera scomparsa

Come - purtroppo - è mistero sempre più fitto su "come" è morto e soprattutto su chi ne è responsabile.

[andrea70]

ah...altra possibile causa delle malversazioni delle nostre forze dell'ordine
l'analisi mi sembra piu che pertinente, che ne dite?


FRANCIA E ITALIA: LORO PIU’ GENTE, NOI PIU’ POLIZIOTTI. MA CHI USA L’ESERCITO?

Un breve soggiorno in Francia, niente di che. Ma porto a casa una notazione curiosa: nei telegiornali, soprattutto quelli dell’ora serale di massimo ascolto, è del tutto assente la cronaca nera. Impossibile non accorgersene, soprattutto venendo dall’Italia dove delitti e infrazioni alla legge riempiono l’informazione televisiva, il Paese dove fra poco le grandi città saranno pattugliate da 3 mila uomini dell’esercito.
Ho provato, allora, a confrontare qualche dato. A fine 2007, secondo i dati del nostro ministero dell’Interno, erano stati commessi in Italia 2.864.338 delitti (in lieve aumento rispetto al 2006, quand’erano stati 2.805.171). Attenzione: secondo il nostro diritto penale, per “delitto” s’intende il reato grave per cui è prevista una pena detentiva o pecuniaria nonché una pena accessoria. L’Italia, si tenga presente, ha 58 milioni e 200 mila abitanti e forze dell’ordine pari a circa 400 mila uomini.
Veniamo alla Francia. Nell’analogo periodo di un anno (maggio 2007 – aprile 2008) i delitti registrati sono stati 2.751.000, in lieve calo rispetto ai 2.933.800 dei dodici mesi precedenti, cioè il periodo maggio 2006 – aprile 2007. La Francia ha poco più di 64 milioni di abitanti, cioè 6 milioni di abitanti più dell’Italia. Il territorio della Francia, inoltre, copre 643.427 chilometri quadrati, mentre quello dell’Italia è di 301.230 chilometri quadrati, cioè è meno della metà.
Anche la Francia, ovviamente, ha le sue forze dell’ordine, in buona sostanza la polizia (incaricata della sicurezza nelle città oltre i 10 mila abitanti) e la gendarmeria (zone rurali e piccoli centri). Bene: quanti credete che siano poliziotti e gendarmi, dato che la Francia è più popolata e più vasta dell’Italia? Sono 350 mila, meno di quanti sono gli uomini delle forze dell’ordine in Italia. E allora perché a parità di crimine, ma con meno abitanti da proteggere, un minore territorio da coprire e più agenti, il Governo italiano sente il bisogno di mobilitare l’esercito, mentre il presidente francese Sarkozy annuncia una riduzione delle forze armate?
Secondo me, tutto questo ha un rapporto evidente con il grande uso che si fa della cronaca nera sui giornali e nei telegiornali del nostro Paese. Il sentimento di insicurezza è un cane che si morde la coda, è una specie di droga. Prima lo si usa per gonfiare gli indici di ascolto, le vendite o il gradimento elettorale, approfittando di una Paese che invecchia e che è sempre più spaventato da tutto e da tutti. Poi lo si usa per coprire porcheriuole assortite: chi ha paura ragiona poco e male, e comunque è troppo impegnato ad avere paura per sottilizzare. Infine… non se ne può più fare a meno. Indietro non si può tornare: chi potrebbe credere che il problema della criminalità, così acuto sei mesi o un anno prima, è stato debellato? E allora si va avanti, si insiste, anzi si aumenta la posta. Intanto cresce la paura dei cittadini, che reclamano ulteriori inasprimenti, provvedimenti, misure, emergenze. Questi sono le situazioni in cui essere un giornalista diventa imbarazzante.

Per le statistiche sulla criminalità del ministero degli Interni della Francia:
http://www.inhes.interieur.gouv.fr/fich ... 08edef.pdf


http://www.fulvioscaglione.com/index.ph ... lesercito/

Lo continuo a dire da tempo,abbiamo piu' forze dell'ordine in rapporto alla popolazione rispetto aegli altri paesi europei.Questo perchè la sindacalizzazione della polizia in Italia ha portato una marea di agenti ad occupare uffici con compiti burocratici invece di presidiare il territorio.Sara' un caso,ma tutti i poliziotti che conosco fanno lavori d'ufficio,non ne vogliono sapere di ruoli operativi sulla strada ecc...!!!All'estero negli uffici c'è personale AMMINISTRATIVO STATALE.Ecco svelato l'arcano...

[wolf.55]

No, il problema è un altro: la pretesa di ogni precario di diventare dipendente statale. Il soldatino che entra nelle FFAA non vuole capire che è un precario e se non vince un concorso dopo poco tempo deve lasciare il lavoro, allora ci sono state pressioni per accordare un ingresso agevolato nelle forze di polizia di tanti militari di truppa. A parte che il lavoro del soldato è diverso da quello del poliziotto e come mentalità e come formazione, questa pretesa ha portato ad un aumento dell'età media del poliziotto, da qui la necessità di assegnare lavori gravosi e meno qualificati ai militari.

[OSCAR VENEZIA]

FRANCIA E ITALIA: LORO PIU’ GENTE, NOI PIU’ POLIZIOTTI. MA CHI USA L’ESERCITO?
http://www.fulvioscaglione.com/index.ph ... lesercito/

Avrai sicuramente fatto caso che in Francia gira una ronda di tre poliziotti appiedati ed in tuta (simile a quella delle guardie giurate) che passa tra la gente sui marciapiedi dove si verifica la maggior parte degli episodi di microcriminalità.
Da noi quasi esclusivamente in macchina,corsia preferenziale,...
E' solo un esempio per dire che da noi le forze dell'ordine risentono dell' apparente irrazionalità con la quale è gestita tutta la pubblica amministrazione.
Non sono un po troppi i nostri corpi di polizia ? In Francia ed in Spagna ,per esempio, la Guadia di Finanza non esiste ,o meglio è una brigata della polizia con compiti specifici.
Eppure un 'accorpamento è impossibile e non è stato mai tentato _ anzi ne nascono di nuovi_ perchè ognuno di questi corpi ha un suo indirizzo storico politico e perchè si controllano e si equilibrano a vicenda. Non dico che sono lottizzati ma c'hanno i loro punti di riferimento politici ben precisi che in alcuni corpi sono abbastanza evidenti, in altri sono non ci sono, ed il tutto trova un suo magico costosissimo equilibrio all'italiana.

[wolf.55]

Il discorso è ampio...I tre agenti francesi che vedi con la mimetica appartengono ad un reparto che è nato isirandosi alla nostra Celere. Se in Italia ogni rivendicazione sindacale deve finire con una manifestazione o un sit in a Roma, oltre al Reparto Mobile di Roma finisci col tenere bloccati anche quelli di altre città come Napoli, Firenze, Milano, Genova...Che vengono spostati a Roma a "guardare", a volte, quattro manifestanti che non sanno neppure loro cosa vogliono.

Il "poliziotto di quartiere" è morto prima di nascere: l'intenzione era quella di utilizzare gli agenti che l'informatica aveva reso inutili negli uffici, il risultato è stato quello di far mettere la divisa a chi operava nella PG, distogliendoli da altri impieghi.
Da noi siamo anche riusciti a far diventare i Carabinieri la quarta Forza Armata, in bilico tra i compiti di polizia e quelli dell'esercito.

[El Diablo]

Anche facendo un accorpamento non si risolverebbe nulla, imho.
Anzi, probabilmente si creerebbe ancora più confusione.
Quel che è certo è che ci sono troppe "suddivisioni" tra i corpi, ma non si può fare altrimenti.
Non puoi mettere un elemento che lavora in ufficio a compiere un'operazione antimafia, troppo rischioso per lui e per i suoi colleghi.
Qualcuno (credo Wardog) in questo topic scrisse che le forze di polizia italiane non hanno un addestramento adeguato, e su questo sono pienamente d'accordo.
Basta guardare certe operazioni del reparto Celere, soprattutto durante le manifestazioni e le partite di calcio: fuori coordinazione sin dalla prima carica, oppure gli elementi del gruppo si scaldano sin dai primi insulti.
Andare fuori coordinazione in quei casi significa rimediare qualche colpo, che significa far salire il nervosismo tra gli agenti, che si traduce in altrettante azioni scoordinate = casini e polemiche contro la Celere.
In passato si entrava nei corpi armati per passione vera, oggi per portare lo stipendio a casa.
Non sapendo che NON è un lavoro come un altro, non vai in fabbrica, non entri in un ufficio, è tutt'altro, soprattutto nelle città "calde".
Un mio amico entrò nella stradale per uscirne dopo sei mesi: durante una rapina a Pescara, i ladri fuggirono sparando una raffica di mitra che prese in pieno la sua auto.
Lui si cagò addosso (era al posto di guida) e non rispose al fuoco,e questo aumentò solo la sua paura, ergo lasciò il posto dopo pochi giorni.
E Pescara non è una città caldissima

[OSCAR VENEZIA]

L' accorpamento non è che risolve o non risolve è impossibile, tutti questi corpi si bilanciano fra loro _ognuno ha i suoi archivi e spesso la sua area di riferimento politico_ chi sarebbe capace di spostare questi equilibri ?
Sono dei potentati, dei feudi poco propensi a coordinarsi con i loro omologhi (in fondo sono come l'inps, l'agenzia delle entrate, le camere di commercio che parlano linguaggi diversi). Basta guardare la storia del 113 e del 112 ed i problemi per avere un numero unico come gli altri paesi.
Basta guadare cosa succede sul mare: c'è la marina, c'è la guardia costiera, c'è la guardia di finanza che c'ha dei pattugliatori che sarebbero buoni per la marina, c'è la capitaneria di porto, la componente navale dei carabinieri e quella della polizia. E' ridicolo.
E' in più ogni tanto spuntano fuori chicche come la polizia provinciale, forse esiste pure quella regionale.
Esiste sempre qualcuno che ti tira fuori dei retroscena che giustificano l'esigenza di un nuovo corpo,la cosa ,vista dall'esterno sfiora il ridicolo, se non fosse terribilmente costosa.

[jhonnybuccia]

la migliore rimane la polizia fluviale.

grazie ragazzi.

[balkan wolf]

buzza sono riusciti ad annegare qualche tossico almeno?

[jhonnybuccia]

no di solito recuperano i cadeveri di quelli che si buttano nel tevere.

[balkan wolf]

allora non valgono un cazzo

[wolf.55]

L' accorpamento non è che risolve o non risolve è impossibile, tutti questi corpi si bilanciano fra loro _ognuno ha i suoi archivi e spesso la sua area di riferimento politico_ chi sarebbe capace di spostare questi equilibri ?
Sono dei potentati, dei feudi poco propensi a coordinarsi con i loro omologhi (in fondo sono come l'inps, l'agenzia delle entrate, le camere di commercio che parlano linguaggi diversi). Basta guardare la storia del 113 e del 112 ed i problemi per avere un numero unico come gli altri paesi.
Basta guadare cosa succede sul mare: c'è la marina, c'è la guardia costiera, c'è la guardia di finanza che c'ha dei pattugliatori che sarebbero buoni per la marina, c'è la capitaneria di porto, la componente navale dei carabinieri e quella della polizia. E' ridicolo.
E' in più ogni tanto spuntano fuori chicche come la polizia provinciale, forse esiste pure quella regionale.
Esiste sempre qualcuno che ti tira fuori dei retroscena che giustificano l'esigenza di un nuovo corpo,la cosa ,vista dall'esterno sfiora il ridicolo, se non fosse terribilmente costosa.

Oscar, lo sai che io abito all'Appio Latino e la compagnia dei CC della mia zona è quella dell'EUR? Sai che vuole dire? Che per una rapinetta in tabaccheria il nucleo operativo si deve muovere da viale Europa fino quì...
Una volta c'era uno che sbagliava sempre e aveva accorpato Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani...

[misha71]

è nattimo
Vigna Murata ed ecco che stanno s8 casa tua