[O.T.] Crisi economica

Scatta il fluido erotico...

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CanellaBruneri
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Re: [O.T.] Crisi economica

#4981 Messaggio da CanellaBruneri »

Capitanvideo ha scritto:
Helmut ha scritto: Ora, con spirito costruttivo, ti chiediamo:
- quando arriverà il "botto"
- cosa succederà all'atto pratico
- quali saranno i comportamenti della gente comune
- possibili vie d'uscita
1) E chi lo sa.

2) Quello che e' successo negli altri paesi precedentemente scoppiati. Chiusura degli sportelli, svuotamento dei supermercati, anni di miseria.

3) Suicidi e rivolte. Qualcuno si arricchirà. (ma non la gente comune)

4) Le vie d'uscita ci sono ma non sembra interessino i politici.
Certo parlare di crescita quando si aumentano le tasse e' ridicolo.
Ma non sono io che comando ne voglio esserlo.
Possiamo solo cercare di prevedere il prossimo step e anticiparlo.
Investire in commodity fisiche.

(Uso tastiera tetesca. Perdonate errori)

Futures sul grano?
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4982 Messaggio da Capitanvideo »

CanellaBruneri ha scritto: Futures sul grano?
Leva 50 mi raccomando.

Sto osservando l'argento con molto interesse.

Negli ultimi mesi si è apprezzato su tutte le fiat del mondo (cane).

Peccato l'IVA al 21%....
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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CanellaBruneri
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Re: [O.T.] Crisi economica

#4983 Messaggio da CanellaBruneri »

Capitanvideo ha scritto:
CanellaBruneri ha scritto: Futures sul grano?
Leva 50 mi raccomando.

Sto osservando l'argento con molto interesse.

Negli ultimi mesi si è apprezzato su tutte le fiat del mondo (cane).

Peccato l'IVA al 21%....
E pensare che volevo mandarti un mio lingottino per farmi fare un pendente...vabbè me lo tengo
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4984 Messaggio da belnudo »

katmandu69 ha scritto:come sono felice oggi...
ho ritirato il cud del 2011 ed ho scoperto con mia gioià quanto cazzo dò a queste merde succhia sangue,ladri disonesti farabutti del cazzo!!!

ben 5000 EURO di irpef su di un lordo di 20.000 euro!!!ma siamo pazzi???
ha raione belnudo

stato ladro!!!
per non parlare poi di tutte le altre tasse che paghiamo :motosega: :motosega: :motosega: :motosega: :motosega: :motosega:
magari fosse solo il 25% dell'imponibile :cry:
Siamo SCHIAVI anche attraverso il SOSTITUTO D'IMPOSTA.

Il titolare d’azienda cui è imposto di fare da esattore per conto del fisco, dovrebbe essere definito schiavo.
Lo Stato ti succhia poco a poco il sangue fingendo che ognuno di noi sia un donatore volontario.
Ecco perché Thoreau ricordava che
l’autorità dello Stato deve avere il consenso di ciascun governato.
Lo Stato non ha alcun diritto in più sopra la mia persona e sulle mie proprietà di quelli che io stesso gli ho concesso
”.
Allora ci chiediamo: c’è forse qualcuno che ha concesso ai governanti la propria disponibilità a lavorare “a ufo” come esattore, al fine di trattenere le tasse dei propri dipendenti?
C’è qualche impresario che ha firmato un contratto in tal senso?
Certo, nessuno.
Trattasi di consuetudine.
Condizione di schiavo è accettazione di un’errata consuetudine, è assuefazione al sistema, è sottomissione culturale.
Sveglia!!!
Questa iniquità e stata benedetta a suo tempo dalla “triplice”.

La battaglia di un imprenditore di Pordenone, Giorgio Fidenato, che da oltre due anni sta dando tutti i soldi in busta paga ai suoi dipendenti.
Lo ha fatto autodenunciandosi ed affrontando le forche caudine del sistema giudiziario italiano (inefficiente ed illiberale). Prossimamente, sarà nuovamente alla sbarra (dopo la condanna in primo grado).
E benché un’infinità di persone considera la sua iniziativa sacrosanta, all’atto pratico nessuno si espone per sostenerlo.

Chiedi anche tu il LORDO in busta paga:
dipendente
http://www.movimentolibertario.it/Docum ... taPaga.pdf
pensionato
http://www.movimentolibertario.it/Docum ... ionati.pdf
Ultima modifica di belnudo il 07/04/2012, 10:50, modificato 1 volta in totale.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4985 Messaggio da Capitanvideo »

CanellaBruneri ha scritto: E pensare che volevo mandarti un mio lingottino per farmi fare un pendente...vabbè me lo tengo
Non sono ancora ridotto a tal miseria, tranquillo.

Ma si tratta solo di bucarlo e inserirci una maglia o vuoi qualcosa di particolare?
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Re: [O.T.] Crisi economica

#4986 Messaggio da belnudo »

Ho il posto fisso da statale e soprattutto "tengo famiglia"

di LEONARDO FACCO.
[Scopri]Spoiler
Per quale motivo quelli che si stracciano le vesti contro il “licenziamento discriminatorio” fanno della discriminazione a prescindere la pietra angolare del loro modus pensandi.
Dove starebbero l’equità e la giustizia tanto sbandierate quando il licenziamento è plausibile per un lavoratore del settore privato, ma diventa impossibile per chi lavora per lo Stato?
Come ha scritto Gionata Pacor, responsabile di Confcontribuenti, “duemila miliardi di debito pubblico e 80 miliardi di perdite (deficit) all’anno non sono un motivo sufficiente per licenziare per “motivi economici” i dipendenti dello Stato?
Nisba, pare che lo statale sia una specie di semidio del posto fisso, qualunque porcata faccia.
Non sarà, forse, per il fatto che anche una come la Fornero vanta un marito ed una figlia la cui basta paga è zeppa di soldi dei contribuenti?

Lo statale è il lavoratore in assoluto meno produttivo e più fastidioso per chi fa impresa rischiando del suo.
È la zavorra per antonomasia.
La sua esistenza ci obbliga a ricorrere al paradosso “che meno fa meglio è”, preso atto che il suo “girar carte” incarna quella macchina burocratica e parassitaria che rende le nostre vite impossibili: “Come ha dimostrato la ricerca storica più avanzata, parassitismo moderno e contemporaneo e sottomissione alla dominazione burocratica sono più strettamente collegate nello Stato moderno che nelle differenti e/o precedenti forme di aggregazione politica”.
Chiunque è dipendente dell’apparatnik – anche se medico o insegnante – si trasforma in un burocrate, una persona che ha perso il buon senso.
Eppure, anziché diminuire questi signori crescono a dismisura (vuoi per assunzioni dirette, vuoi per partenogenesi degli enti inutili creati dalla casta per piazzare amici e trombati), diventando – obtorto collo – intollerabili per chi vuol essere lasciato libero di fare.

Ufficialmente, sono un esercito 3.400.000 persone, dislocate in maniera del tutto disomogenea lungo lo stivale.
Lombardia e Sicilia son due pianeti diversi.
Quando si cerca di capire quanti siano coloro che vivono di Stato, però, ci si imbatte in una sequela infinita di numeri, perché non è mai dato sapere con certezza chi “magna la pagnotta” a spese dei “productivos”.
Le cronache ci raccontano quotidianamente di qualche finto ente privato, cooperativa, associazione di volontariato, centro studi o fondazione che stanno in piedi grazie alle “contribuzioni pubbliche”.
Quando va bene, evitano di farci anche la cresta!
Considerato, però, che quasi il 60% del Pil è spesa corrente potremmo sintetizzare il quadro italico in questo modo:
6 persone su 10 – di riffa o di raffa – insaccocciano denari di provenienza governativa.
Da qui, la progressione infinita della corruzione.

Gli statali sono spesso organizzati in dinastie: il figlio di, il cugino di, il nipote di ottengono un posto di lavoro per cooptazione familiare, alla faccia dei ridicoli concorsi con valore legale.
Già perché nonostante lo Stato sia inefficiente in ogni settore (tutto quello che il governo tocca si trasforma in merda, diceva Ringo Starr), è in grado di sistematizzare il parassitismo, inventando in continuazione pubbliche funzioni e servizi inutili.
Con l’aumentare dei suoi sottoposti, necessariamente, lo Stato si sente legittimato ad occupare ogni spazio della società civile, corrompendone la mentalità.
La conseguenza è che solo i clienti, i privilegiati ed i protetti riescono a salvarsi ed a prosperare.
Come ha ben scritto il professor Alessandro Vitale “il parlamentarismo (identificato con la “democrazia”) genera un pletorico strato di professionisti privi di altra occupazione, uno sterminato ceto parassitario di gente che vive solo di paghe pubbliche e di rendite politiche dirette o indirette”.
Ecco a voi la burocrazia, che costa un botto e diventa il principale nemico delle libertà individuali e d’intrapresa.
La scrittrice libertaria Ayn Rand affermava che “il bisogno fondamentale del parassita è quello di assicurarsi i legami con gli uomini per venir nutrito.
In primo luogo egli considera le relazioni.
Dichiara che l’uomo esiste per servire gli altri.
Però, predica l’altruismo”.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#4987 Messaggio da katmandu69 »

belnudo ha scritto:
katmandu69 ha scritto:come sono felice oggi...
ho ritirato il cud del 2011 ed ho scoperto con mia gioià quanto cazzo dò a queste merde succhia sangue,ladri disonesti farabutti del cazzo!!!

ben 5000 EURO di irpef su di un lordo di 20.000 euro!!!ma siamo pazzi???
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stato ladro!!!
per non parlare poi di tutte le altre tasse che paghiamo :motosega: :motosega: :motosega: :motosega: :motosega: :motosega:
magari fosse solo il 25% dell'imponibile :cry:
Siamo SCHIAVI anche attraverso il SOSTITUTO D'IMPOSTA.

Il titolare d’azienda cui è imposto di fare da esattore per conto del fisco, dovrebbe essere definito schiavo.
Lo Stato ti succhia poco a poco il sangue fingendo che ognuno di noi sia un donatore volontario.
Ecco perché Thoreau ricordava che
l’autorità dello Stato deve avere il consenso di ciascun governato.
Lo Stato non ha alcun diritto in più sopra la mia persona e sulle mie proprietà di quelli che io stesso gli ho concesso
”.
Allora ci chiediamo: c’è forse qualcuno che ha concesso ai governanti la propria disponibilità a lavorare “a ufo” come esattore, al fine di trattenere le tasse dei propri dipendenti?
C’è qualche impresario che ha firmato un contratto in tal senso?
Certo, nessuno.
Trattasi di consuetudine.
Condizione di schiavo è accettazione di un’errata consuetudine, è assuefazione al sistema, è sottomissione culturale.
Sveglia!!!
Questa iniquità e stata benedetta a suo tempo dalla “triplice”.

La battaglia di un imprenditore di Pordenone, Giorgio Fidenato, che da oltre due anni sta dando tutti i soldi in busta paga ai suoi dipendenti.
Lo ha fatto autodenunciandosi ed affrontando le forche caudine del sistema giudiziario italiano (inefficiente ed illiberale). Prossimamente, sarà nuovamente alla sbarra (dopo la condanna in primo grado).
E benché un’infinità di persone considera la sua iniziativa sacrosanta, all’atto pratico nessuno si espone per sostenerlo.

Chiedi anche tu il LORDO in busta paga:
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pensionato
http://www.movimentolibertario.it/Docum ... ionati.pdf


grazie belnudo,su certe cose sono d'accordo con te,spero non sia grave :-D
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4988 Messaggio da zio »

katmandu69 ha scritto:

...
grazie belnudo,su certe cose sono d'accordo con te,spero non sia grave :-D
solo se aspiri (cit. ruflus).
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4989 Messaggio da Painkiller »

belnudo ha scritto:Ho il posto fisso da statale e soprattutto "tengo famiglia"

di LEONARDO FACCO.
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Per quale motivo quelli che si stracciano le vesti contro il “licenziamento discriminatorio” fanno della discriminazione a prescindere la pietra angolare del loro modus pensandi.
Dove starebbero l’equità e la giustizia tanto sbandierate quando il licenziamento è plausibile per un lavoratore del settore privato, ma diventa impossibile per chi lavora per lo Stato?
Come ha scritto Gionata Pacor, responsabile di Confcontribuenti, “duemila miliardi di debito pubblico e 80 miliardi di perdite (deficit) all’anno non sono un motivo sufficiente per licenziare per “motivi economici” i dipendenti dello Stato?
Nisba, pare che lo statale sia una specie di semidio del posto fisso, qualunque porcata faccia.
Non sarà, forse, per il fatto che anche una come la Fornero vanta un marito ed una figlia la cui basta paga è zeppa di soldi dei contribuenti?

Lo statale è il lavoratore in assoluto meno produttivo e più fastidioso per chi fa impresa rischiando del suo.
È la zavorra per antonomasia.
La sua esistenza ci obbliga a ricorrere al paradosso “che meno fa meglio è”, preso atto che il suo “girar carte” incarna quella macchina burocratica e parassitaria che rende le nostre vite impossibili: “Come ha dimostrato la ricerca storica più avanzata, parassitismo moderno e contemporaneo e sottomissione alla dominazione burocratica sono più strettamente collegate nello Stato moderno che nelle differenti e/o precedenti forme di aggregazione politica”.
Chiunque è dipendente dell’apparatnik – anche se medico o insegnante – si trasforma in un burocrate, una persona che ha perso il buon senso.
Eppure, anziché diminuire questi signori crescono a dismisura (vuoi per assunzioni dirette, vuoi per partenogenesi degli enti inutili creati dalla casta per piazzare amici e trombati), diventando – obtorto collo – intollerabili per chi vuol essere lasciato libero di fare.

Ufficialmente, sono un esercito 3.400.000 persone, dislocate in maniera del tutto disomogenea lungo lo stivale.
Lombardia e Sicilia son due pianeti diversi.
Quando si cerca di capire quanti siano coloro che vivono di Stato, però, ci si imbatte in una sequela infinita di numeri, perché non è mai dato sapere con certezza chi “magna la pagnotta” a spese dei “productivos”.
Le cronache ci raccontano quotidianamente di qualche finto ente privato, cooperativa, associazione di volontariato, centro studi o fondazione che stanno in piedi grazie alle “contribuzioni pubbliche”.
Quando va bene, evitano di farci anche la cresta!
Considerato, però, che quasi il 60% del Pil è spesa corrente potremmo sintetizzare il quadro italico in questo modo:
6 persone su 10 – di riffa o di raffa – insaccocciano denari di provenienza governativa.
Da qui, la progressione infinita della corruzione.

Gli statali sono spesso organizzati in dinastie: il figlio di, il cugino di, il nipote di ottengono un posto di lavoro per cooptazione familiare, alla faccia dei ridicoli concorsi con valore legale.
Già perché nonostante lo Stato sia inefficiente in ogni settore (tutto quello che il governo tocca si trasforma in merda, diceva Ringo Starr), è in grado di sistematizzare il parassitismo, inventando in continuazione pubbliche funzioni e servizi inutili.
Con l’aumentare dei suoi sottoposti, necessariamente, lo Stato si sente legittimato ad occupare ogni spazio della società civile, corrompendone la mentalità.
La conseguenza è che solo i clienti, i privilegiati ed i protetti riescono a salvarsi ed a prosperare.
Come ha ben scritto il professor Alessandro Vitale “il parlamentarismo (identificato con la “democrazia”) genera un pletorico strato di professionisti privi di altra occupazione, uno sterminato ceto parassitario di gente che vive solo di paghe pubbliche e di rendite politiche dirette o indirette”.
Ecco a voi la burocrazia, che costa un botto e diventa il principale nemico delle libertà individuali e d’intrapresa.
La scrittrice libertaria Ayn Rand affermava che “il bisogno fondamentale del parassita è quello di assicurarsi i legami con gli uomini per venir nutrito.
In primo luogo egli considera le relazioni.
Dichiara che l’uomo esiste per servire gli altri.
Però, predica l’altruismo”.
Il motivo è, come spesso accade, che ci sono leggi apparentemente giuste ma in pratica idiote.

Nel caso specifico la legge idiota è quella che obbliga un dirigente statale a rifondere i danni causati. Se un dirigente licenziasse uno statale assenteista e questo vincesse la causa (cosa molto probabile), il dirigente sarebbe costretto a pagare di tasca sua tutte le somme stabilite in giudizio. Chi glielo fa fare di assumersi questo rischio?

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4990 Messaggio da belnudo »

Painkiller ha scritto:
belnudo ha scritto:Ho il posto fisso da statale e soprattutto "tengo famiglia"

di LEONARDO FACCO.
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Per quale motivo quelli che si stracciano le vesti contro il “licenziamento discriminatorio” fanno della discriminazione a prescindere la pietra angolare del loro modus pensandi.
Dove starebbero l’equità e la giustizia tanto sbandierate quando il licenziamento è plausibile per un lavoratore del settore privato, ma diventa impossibile per chi lavora per lo Stato?
Come ha scritto Gionata Pacor, responsabile di Confcontribuenti, “duemila miliardi di debito pubblico e 80 miliardi di perdite (deficit) all’anno non sono un motivo sufficiente per licenziare per “motivi economici” i dipendenti dello Stato?
Nisba, pare che lo statale sia una specie di semidio del posto fisso, qualunque porcata faccia.
Non sarà, forse, per il fatto che anche una come la Fornero vanta un marito ed una figlia la cui basta paga è zeppa di soldi dei contribuenti?

Lo statale è il lavoratore in assoluto meno produttivo e più fastidioso per chi fa impresa rischiando del suo.
È la zavorra per antonomasia.
La sua esistenza ci obbliga a ricorrere al paradosso “che meno fa meglio è”, preso atto che il suo “girar carte” incarna quella macchina burocratica e parassitaria che rende le nostre vite impossibili: “Come ha dimostrato la ricerca storica più avanzata, parassitismo moderno e contemporaneo e sottomissione alla dominazione burocratica sono più strettamente collegate nello Stato moderno che nelle differenti e/o precedenti forme di aggregazione politica”.
Chiunque è dipendente dell’apparatnik – anche se medico o insegnante – si trasforma in un burocrate, una persona che ha perso il buon senso.
Eppure, anziché diminuire questi signori crescono a dismisura (vuoi per assunzioni dirette, vuoi per partenogenesi degli enti inutili creati dalla casta per piazzare amici e trombati), diventando – obtorto collo – intollerabili per chi vuol essere lasciato libero di fare.

Ufficialmente, sono un esercito 3.400.000 persone, dislocate in maniera del tutto disomogenea lungo lo stivale.
Lombardia e Sicilia son due pianeti diversi.
Quando si cerca di capire quanti siano coloro che vivono di Stato, però, ci si imbatte in una sequela infinita di numeri, perché non è mai dato sapere con certezza chi “magna la pagnotta” a spese dei “productivos”.
Le cronache ci raccontano quotidianamente di qualche finto ente privato, cooperativa, associazione di volontariato, centro studi o fondazione che stanno in piedi grazie alle “contribuzioni pubbliche”.
Quando va bene, evitano di farci anche la cresta!
Considerato, però, che quasi il 60% del Pil è spesa corrente potremmo sintetizzare il quadro italico in questo modo:
6 persone su 10 – di riffa o di raffa – insaccocciano denari di provenienza governativa.
Da qui, la progressione infinita della corruzione.

Gli statali sono spesso organizzati in dinastie: il figlio di, il cugino di, il nipote di ottengono un posto di lavoro per cooptazione familiare, alla faccia dei ridicoli concorsi con valore legale.
Già perché nonostante lo Stato sia inefficiente in ogni settore (tutto quello che il governo tocca si trasforma in merda, diceva Ringo Starr), è in grado di sistematizzare il parassitismo, inventando in continuazione pubbliche funzioni e servizi inutili.
Con l’aumentare dei suoi sottoposti, necessariamente, lo Stato si sente legittimato ad occupare ogni spazio della società civile, corrompendone la mentalità.
La conseguenza è che solo i clienti, i privilegiati ed i protetti riescono a salvarsi ed a prosperare.
Come ha ben scritto il professor Alessandro Vitale “il parlamentarismo (identificato con la “democrazia”) genera un pletorico strato di professionisti privi di altra occupazione, uno sterminato ceto parassitario di gente che vive solo di paghe pubbliche e di rendite politiche dirette o indirette”.
Ecco a voi la burocrazia, che costa un botto e diventa il principale nemico delle libertà individuali e d’intrapresa.
La scrittrice libertaria Ayn Rand affermava che “il bisogno fondamentale del parassita è quello di assicurarsi i legami con gli uomini per venir nutrito.
In primo luogo egli considera le relazioni.
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Però, predica l’altruismo”.
Il motivo è, come spesso accade, che ci sono leggi apparentemente giuste ma in pratica idiote.

Nel caso specifico la legge idiota è quella che obbliga un dirigente statale a rifondere i danni causati. Se un dirigente licenziasse uno statale assenteista e questo vincesse la causa (cosa molto probabile), il dirigente sarebbe costretto a pagare di tasca sua tutte le somme stabilite in giudizio. Chi glielo fa fare di assumersi questo rischio?
è vero, legge sbagliata, chi sbaglia
LICENZIATO A CALCI IN CULO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: [O.T.] Crisi economica

#4991 Messaggio da Capitanvideo »

Ihihihih...avrei un po di cose da dire ma poi Helmuttone mi rompe il cazzo. :awww:

Vabbè, limitiamoci ad un piccolo aggiornamento post pasquale:

Borsa: Europa giu'

Borsa Milano: sprofonda (-2,4%)

Incubo occupazione per gli under 35, un milione di posti in meno in 3 anni

Spread Btp bund su quota 387

Rendimento decennale si attesta al 5,55%

Nel frattempo l'oro ricomincia a salire. 8)

E per finire, ricordiamo la merda cosa disse a Dicembre:

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4992 Messaggio da belnudo »

capita a stare troppo in ufficio e in aula a parlare di teorie economiche.
Mi fido solo dei CONTADINI

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4993 Messaggio da Helmut »

Capitanvideo ha scritto:E per finire, ricordiamo la merda cosa disse a Dicembre
Proposte alternative a Monti, Capitano? :-?
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4994 Messaggio da Drogato_ di_porno »

belnudo ha scritto:Mi fido solo dei CONTADINI
e degli animali (cioè i leghisti)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#4995 Messaggio da belnudo »

la regione Toscana ha recentemente approvato lo stanziamento di nuovi fondi regionali per il cinema.
Un vizio, non certo locale ma tutto italico.
Si legge sul blog “Mani bucate”:
http://manibucate.com/2012/01/28/mani-b ... e-toscana/
Non c’è regione italiana che non finanzi società produttrici di lungometraggi, a patto che le loro produzioni avvengano sul territorio. così non solo c’è una gara tra le amministrazioni locali a chi dà più soldi ma soprattutto, i produttori non sono liberi di scegliere dove andare, di scegliere la location migliore, perché attirati come api sul miele dei soldi pubblici.
Nel libro Mani bucate raccontiamo decine di casi di film prodotti qua e là in Italia solo per approfittare degli aiuti regionali.

Ecco, ora, i film che la Toscana produrrà, la casa di produzione e l’importo assegnato. Il totale in soldoni?
1.946.473,20 euro pubblici.
I film?
  • Acciaio (Palomar) 196.300;
    Una bella estate (Cattleya) 493.300;
    Senza ritorno (Kaos) 557.486,60;
    La mia amica Greta (Progetto Immagine) 699.386,60.
Sul numero degli spettatori, basterà avere un pallottoliere per contarli.
Ecco a cosa servono le tasse, alla faccia di quelli che vengono a raccontar barzellette sul fatto che se le pagassimo ripagherebbero tutti.
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