Floppy Disk ha scritto: ↑23/12/2023, 18:19
giorgiograndi ha scritto: ↑23/12/2023, 18:01
Ma l’Italia non ha credibilità di fronte ai burocrati europei, non l’aveva nemmeno al tempo di Prodi, non conta ormai più un cazzo se sta insieme agli altri. Contava all’inizio dell’unione, per dare una parvenza di logica alla follia Europea, per non avere l’Italia fuori all’inizio di questa tragica avventura il che avrebbe significato lo scetticismo di altri Stati.
Conterà anche il fatto che l'Italia era tra i Paesi originariamente aderenti alla CECA, poi divenuta CEE poi ancora divenuta UE. La "follia" europea non è iniziata negli anni Novanta, ma qualche decennio prima.
giorgiograndi ha scritto: ↑23/12/2023, 18:01
l’Italia pseudo-sinistra è sempre stata a pecoroni, abbassato la testa e detto signor si a qualunque cosa, questo non vuol dire essere rispettati, significa essere una troia
Tuttavia ora che c'è un governo di destra con ampia maggioranza parlamentare e mass media proni a loro favore pare che nulla sia cambiato.
giorgiograndi ha scritto: ↑23/12/2023, 18:01
L’Italia ha problemi strutturali (de-popolazione, lassismo, troppo welfare, troppi pochi investimenti, tutto ciò di cui ha parlato DdP), credo che il mes migliori le cose?
Ci sono due cose che possono migliorare la situazione, la prima è cambio del patto di stabilità, combinato con riduzione drastica welfare e aumento produttività: il che passa attraverso una commissione totalmente diversa (e le europee)
La seconda ipotesi è un taglio maggiore del welfare, dalla sanità alle pensioni.
Il resto è pura melina tipo Juventus di Trapattoni
La qualità e la quantità dei servizi di welfare offerti sono in declino da almeno vent'anni: prova ne è l'aumento dell'offerta della sanità privata convenzionata o meno con le ASL, divenuta indispensabile per fare anche esami banali perché se dai retta al servizio pubblico aspetti mesi e magari nel frattempo quello che era un piccolo problema facilmente risolvibile con un po' di prevenzione e cure leggere diventa qualcosa di molto più grave ed ecco che i costi totali latitano. Stesso discorso per l'istruzione: lo scadimento della scuola pubblica è evidente e questo genera paurosi effetti collaterale nella preparazione degli studenti che si affacciano sul mondo del lavoro, con la testa spesso piena di una gran quantità di concetti teorici che però hanno poca attinenza col mondo del lavoro. Questo fa sì che gli imprenditori in molti casi se ne approfittino attanagliando i neo assunti con contratti capestro che possono durare anni, e che finiscono per spingere i meno pazienti - e come dar loro torto? - a fuggire all'estero e alimentare il benessere di altri Paesi. Si finisce così per spendere enormi quantità di denaro pubblico per alimentare un'istruzione di cui beneficeranno le economie di stati esteri. Che figata.
Il discorso di DDP sul taglio degli investimenti e sull'effetto perverso che genera sull'economia non credo fosse orientato a sostenere un approccio economico di tipo anarco-capitalista, poi sarà lui eventualmente a confermare o smentire. Il problema è che ormai, dopo trent'anni di declino e perdite di tempo con annessi shock economici e mondiali di vario tipo (pandemie, guerre ecc.) siamo alla canna del gas e la mia sensazione è che presto o tardi anche il resto dei Paesi europei ci raggiungerà. Anche limitandoci ai nostri malandati confini, diventa difficile uscire da questa spirale autodistruttiva se non a mio avviso potenziando quello che è il principale motore di una nazione: il mondo del lavoro. Solo che ho la sensazione che abbiamo in mente strategie opposte su come incentivare questo sviluppo.
Fair enough, hai ragione, non ho argomentato bene.
L'eu di per se era una cosa che semplificava parecchie cose, anche nelle sue forme precedenti. Poi, hanno introdotto l'euro con una sola banca centrale e da li lo stallo. Sforzati di ricordare quante volta' l'unione europe e' stata in crisi ed e' stato necessario salvarla con misure straordinaria... nessuna che mi ricordi o comunque pochissime.
Invece l'euro, dal whatever it takes di draghi e' stato una stampa senza fine di valuta senza copertura, per salvare l'euro non per salvare l'unione europea (dove ci sono diversi stati che non hanno nemmeno adottato l'euro, hanno la loro banca centrale e hanno i conti messi molto meglio di chi ha adottato l'euro)
Nell'altro topic parlavamo dei romani. Ok, so benissimo che la valuta romana aveva un suo valore dovuto al metallo con cui era stata creata, ma seguimi nel ragionamento. Una delle cose che pochi sanno, e' che nell'impero romano, non era solo roma a stampare valuta (non creare), ma anche le citta', sopratutto periferiche, avevano il diritto di stampare valuta, chiaramente meno pregiata (con metalli diversi) di quella creata a roma. Perche' lo facevano? Per lo stesso motivo per cui l'affitto di un monolocale a canicatti costa meno dell'affitto di un monolocale a milano. A Roma stava bene, perche' i tributi potevano essere pagati solo in valuta pregiata, quella stampata da roma.
Comprendi il punto? Piu' il territorio e' vasto e piu' le esigenze economiche sono diverse e da qui' servono di fatto valute con valore diverso. Tu mi dirai "eh ma sono tagli diversi della stessa valuta perche' e' lo stesso stato"... ni e no, questo sarebbe vero se fosse carta e non metallo con un valore proprio.
La realta' e' che l'euro, come il dollaro, e' sostenuto politicamente e non da un controvalore reale, cio' e' stato fatto per quale motivo?
Sai benissimo la risposta.
Il problema e' quello. E' palese che patto di stabilita' e' una scelta ideologica e non finanziaria. Basta cambiarlo e i conti degli stati tornano in ordine.
Il resto che scrivi e' condivisibile, ma quando parli di "potenziale il lavoro" lo devi contestualizzare. Visto che un m3 di materiale dalla cina, costa 150 euro di trasporto e fino a 1/10 di quanto costerebbe produrlo in italia, non devi potenziare il lavoro, ma la produttivita', cosa che in italia non puoi fare perche' c'e sempre nell'aria quell'attitudine del lavoratore a considerare il proprio datore di lavoro come uno sfruttatore'
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.