[O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

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Barabino
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#496 Messaggio da Barabino »

Se proprio devo essere sincero,

il XX settembre non mi piace ma solo perche' e' d'autunno e non di primavera :)

Il concetto di Oscar lo condivido, eh! E' solo la tattica di calendario che non mi convince...

Ad aprile tutti vigliono scappare dalla scuola e dal lavoro, lo farebbero per qualunque scusa, anche per fare sacrifici a Chthulu... invece settembre non porta lo stesso entusiasmo... :-/
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donegal
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#497 Messaggio da donegal »

Fred Connelly ha scritto: ...delle violenze sommarie e delle vendette che uccisero a guerra finita diverse migliaia di persone, generalmente innocenti e comunque non meritanti un assassinio.

Tra un po' parlerete di partigiani che si sono autoinflitti torture, ragazze che hanno inventato stupri selvaggi, suicidi di massa a Marzabotto, Boves e S.Anna, fucili difettosi nazifascisti che hanno per errore colpito al petto la migliore gioventù italiana (gente che poteva sbattersene i coglioni e invece ha lottato fino alla fine per cacciare l'invasore più crudele e pericoloso che abbia mai messo piede in Italia, coadivato dai suoi sgherri traditori d'Italia)


Personalmente, se avessi visto impiccare il mio compagno d'armi o ammazzare la sua famiglia o torturare barbaramente una staffetta quindicenne, alla resa dei conti qualche merdoso assassino o qualche spia infame, anche a guerra finita, lo sarei andato a cercare: in quello il movimento partigiano è stato sin troppo responsabile, altro che carneficina di innocenti... non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi ma ciò non toglie che troppe persone schifose se la siano cavata.

Desidero infine ricordare che a Yalta, i vincitori si spartirono il mondo per aree di controllo.
Non lo dice Donegal ma la Storia (e chi la studia) che al Baffone sovietico non passava neanche nell'anticamera del cervello di prendere il controllo della nazione che ospitava il Vaticano, gli bastava semplicemente un partito satellite che rompesse i coglioni in contrapposizione agli americani: lo so che è una cosa banale ricordarlo, ma è ancora più banale vedere che ci si dimentica sempre di questo particolare e qualcuno tira fuori il fantomatico rischio di cosacchi che abbeverano i loro cavalli in Piazza San Pietro...

E' certo e appurato che non c'è mai stato il rischio che qualcuno rubasse le mucche al nonno di Barabino o il servizio di cristalli di Casa Venezia.
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zio
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#498 Messaggio da zio »

donegal ha scritto:
Fred Connelly ha scritto: ...delle violenze sommarie e delle vendette che uccisero a guerra finita diverse migliaia di persone, generalmente innocenti e comunque non meritanti un assassinio.

Tra un po' parlerete di partigiani che si sono autoinflitti torture, ragazze che hanno inventato stupri selvaggi, suicidi di massa a Marzabotto, Boves e S.Anna, fucili difettosi nazifascisti che hanno per errore colpito al petto la migliore gioventù italiana (gente che poteva sbattersene i coglioni e invece ha lottato fino alla fine per cacciare l'invasore più crudele e pericoloso che abbia mai messo piede in Italia, coadivato dai suoi sgherri traditori d'Italia)


Personalmente, se avessi visto impiccare il mio compagno d'armi o ammazzare la sua famiglia o torturare barbaramente una staffetta quindicenne, alla resa dei conti qualche merdoso assassino o qualche spia infame, anche a guerra finita, lo sarei andato a cercare: in quello il movimento partigiano è stato sin troppo responsabile, altro che carneficina di innocenti... non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi ma ciò non toglie che troppe persone schifose se la siano cavata.

Desidero infine ricordare che a Yalta, i vincitori si spartirono il mondo per aree di controllo.
Non lo dice Donegal ma la Storia (e chi la studia) che al Baffone sovietico non passava neanche nell'anticamera del cervello di prendere il controllo della nazione che ospitava il Vaticano, gli bastava semplicemente un partito satellite che rompesse i coglioni in contrapposizione agli americani: lo so che è una cosa banale ricordarlo, ma è ancora più banale vedere che ci si dimentica sempre di questo particolare e qualcuno tira fuori il fantomatico rischio di cosacchi che abbeverano i loro cavalli in Piazza San Pietro...

E' certo e appurato che non c'è mai stato il rischio che qualcuno rubasse le mucche al nonno di Barabino o il servizio di cristalli di Casa Venezia.
mi pare che la questione sia mal posta.
cioè è ovvio quel che dice Donegal. mi stupisce che ci sia ancora bisogno di ribadirlo....
ma non credo che gli eccidi post 25 aprile siano stati solo istinti di giustizia postuma rispetto a persone che stavano riuscendo a mimetizzarsi nella popolazione dopo attivi atti criminosi fascisti.
purtroppo sono stati anche altro e in questo simili alla violenza usata dai fasci nei confronti di chi non si piegava al pensiero unico vigente.

detto questo è altrettanto ovvio che ricondurre la resistenza e i partigiani a questi episodi, seppur numerosi e ben riconducibili, mi pare assolutamente fuori luogo e soprattutto antistorico.

so benissimo che la storia la scrivono i vittoriosi e che in questi 60 e più anni ci hanno riempito di retorica.
ma a leggere internet in questi giorni sembra che l'italia del 2014 sia divisa fra fascisti e comunisti.
ricordo che entrambi per fortuna non hanno mai avuto dal 25 aprile in poi la maggioranza dei voti nel nostro paese.
quindi se il 25 aprile si facesse un pò di silenzio e si rivolgessero pensieri a chi ha donato la vita per la libertà nostra, senza retorica, senza bandiere, sarebbe anche ora. dopo tutti questi anni abbiamo ancora un paese da rappacificare. ma vi rendete conto?
che bestie che siamo...
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Fred Connelly
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#499 Messaggio da Fred Connelly »

donegal ha scritto:Tra un po' parlerete di partigiani che si sono autoinflitti torture, ragazze che hanno inventato stupri selvaggi, suicidi di massa a Marzabotto, Boves e S.Anna, fucili difettosi nazifascisti che hanno per errore colpito al petto la migliore gioventù italiana
Non di certo io.

Attento però che rischi di passare come uno che giustifica le tante vendette contro gente innocente fatte da alcuni criminali al termine della guerra, molti dei quali erano stati partigiani.
E' nei libri di storia la violenza che seguì la sconfitta del nazi-fascismo in Italia: ci sono famiglie che magari avevano un fascista che aveva fatto qualcosa contro qualcuno durante il regime che videro ammazzati uno o due innocenti. E' ingiustificabile e quei criminali hanno infangato il nome dei partigiani e sono rimasti impuniti.
In molte località ci sono vie dedicate a vittime innocenti delle violenze della piccola guerra civile che seguì alla liberazione in Italia, non sono opinioni queste: ci furono qualche migliaia di vittime innocenti, o che comunque non meritavano la morte.
donegal ha scritto:Personalmente, se avessi visto impiccare il mio compagno d'armi o ammazzare la sua famiglia o torturare barbaramente una staffetta quindicenne, alla resa dei conti qualche merdoso assassino o qualche spia infame, anche a guerra finita, lo sarei andato a cercare
Stai cambiando discorso: ho parlato chiaramente di innocenti ammazzati, di gente uccisa per delle vendette a causa del fatto che c'era gente armata anche a guerra di liberazione finita. Moltissimi partigiani comunisti non restituirono le armi e speravano in una sollevazione armata per instaurare un regime comunista: non ho detto "tutti i partigiani comunisti" ma alcuni di loro si. Era la violenza insita nella loro ideologia che li portò a seguire la filosofia secondo cui "il fine giustifica il mezzo": questo non può non essere detto. Ancora oggi avvengono violenze a manifestazioni di piazza fatte in nome dell'ideologia comunista.
donegal ha scritto:in quello il movimento partigiano è stato sin troppo responsabile, altro che carneficina di innocenti... non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi ma ciò non toglie che troppe persone schifose se la siano cavata.
Paiono appurate diverse migliaia di esecuzioni sommarie avvenute a guerra di liberazione finita. E' nei libri di storia intendo.
Siccome parliamo di una minoranza assoluta dei partigiani, non ha molto senso difendere quei criminali amnistiati da Togliatti.
donegal ha scritto:Non lo dice Donegal ma la Storia (e chi la studia) che al Baffone sovietico non passava neanche nell'anticamera del cervello di prendere il controllo della nazione che ospitava il Vaticano, gli bastava semplicemente un partito satellite che rompesse i coglioni in contrapposizione agli americani: lo so che è una cosa banale ricordarlo, ma è ancora più banale vedere che ci si dimentica sempre di questo particolare e qualcuno tira fuori il fantomatico rischio di cosacchi che abbeverano i loro cavalli in Piazza San Pietro...

E' certo e appurato che non c'è mai stato il rischio che qualcuno rubasse le mucche al nonno di Barabino o il servizio di cristalli di Casa Venezia
E' un fatto storico che fra i partigiani ce n'era una parte comunista che mirava ad una dittatura all'insegna del socialismo reale. Puoi negarlo, dire che questo è irrilevante perchè tanto non era possibile, ecc. ecc. ma è nei libri di storia. Che poi se ne parli pochissimo è un altro paio di maniche ma è un dato di fatto.
Chiaramente non sono loro quelli che meritano il grosso degli applausi.
Parli di spartizione del mondo, di rapporti internazionali, di ingerenze: quello ha impedito che fosse possibile un simile incubo, certo, ma c'è chi ci ha lavorato per provarci, il fatto che sia stato sconfitto dalla storia è un fatto in più che non cancella la considerazione che ben pochi ora applaudirebbero quella componente della resistenza. Una parte di ideologizzati comunisti pure nei campi di prigionia si divideva e poneva steccati con gli altri oppositori al regime fascista (leggere gli scritti di Pertini e di altri socialisti sui loro periodi di prigionia al confino).
zio ha scritto:detto questo è altrettanto ovvio che ricondurre la resistenza e i partigiani a questi episodi, seppur numerosi e ben riconducibili, mi pare assolutamente fuori luogo e soprattutto antistorico.
Certo, questo è vero.
E' appurato storicamente come una minima parte di partigiani si sia macchiata dopo la guerra di violenze sommarie e vendette. Così come solo una parte lottava per l'instaurazione di una dittatura comunista.
zio ha scritto:ma a leggere internet in questi giorni sembra che l'italia del 2014 sia divisa fra fascisti e comunisti.
Eh no, attenzione: è un po' troppo semplicistico dividere i partecipanti al dibattito in "fascisti" e "comunisti".
Dimentichi ad esempio i cattolici, i liberali, i socialisti, gli azionisti, chi non ha alcuna particolare simpatia politica ma che critica comunque una certa componente illiberale principalmente "rossa" che ha compiuto eccidi e violenze a nazi-fascismo sconfitto, ecc.
La verità storica è che c'erano antifascisti che resistevano per un ideale di libertà e di democrazia. Poi c'erano altri che volevano rimpiazzare l'abominio fascista con quello comunista.
L'unica resistenza alla quale oggi ci si possa richiamare con forte attualità è quella liberale, democratica, quella che mirava ad un'alternativa per l'Italia all'insegna dello stato di diritto. Quella componente liberale, era una parte cospicua della resistenza: solo che i comunisti e i fascisti hanno fatto credere nei decenni successivi che il 90% dei partigiani fossero comunisti. Colossale falsità storica.
La storia ha invece portato al potere e all'egemonia culturale una classe politica in cui la parte comunista, illiberale, non solo ha avuto una parte importantissima, anomalia tutta italiana, ma addirittura ha mirato ad annientare i propri rivali a sinistra (principalmente le correnti e la storia dell'azionismo liberale). Quella sinistra di potere era tutto fuorchè liberale e ha distorto la storia della guerra di liberazione quasi cancellando le altre componenti di quella variegata unione di forze che è stata la resistenza italiana* (vi presero parte anche tanti militari e tanti cittadini non ideologizzati). Sinistra di potere che è stata sconfitta dalla storia e ora, ad oltre venti anni di distanza dall'abbandono del nome "comunista" nel loro partito e dall'inizio di una profonda revisione interna, c'è chi fra di loro si vergogna ancora per i loro errori politici del secondo dopoguerra e per il non avere mai fatto una pubblica riflessione e mea culpa per l'anacronismo di cui si sono macchiati: l'essere rimasti formalmente un partito comunista fin dopo la caduta del Muro, al contrario di ciò che fecero tanti altri loro colleghi europei ben più innovatori e progressisti di loro.

E' anche per colpa di quella sinistra, per le sue ambizioni illiberali, per le sue miopie se ora la Festa non viene percepita da tutti come una festa nazionale unificante (quale invece è).


* per fortuna nei libri di storia rimangono gli studi, le fonti primarie, le testimonianze di quello che davvero fu la Resistenza in Italia

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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#500 Messaggio da zio »

riguardo all'ultimo punto asserivo infatti che l'italia non è divisa in due a metà.
ciao
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#501 Messaggio da kneissl »

Sarà che mia nonna era di Boves...
Sarà che mio nonno, dopo la Russia, ha passato due inverni in montagna, in Valle Stura...
Ma io ad essere proprio equanime non ci riesco...e sono contento che la lapide di Calamandrei sia ancora nel palazzo comunale di Cuneo...

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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#502 Messaggio da Scorpio »

donegal ha scritto:
Fred Connelly ha scritto: ...delle violenze sommarie e delle vendette che uccisero a guerra finita diverse migliaia di persone, generalmente innocenti e comunque non meritanti un assassinio.

Tra un po' parlerete di partigiani che si sono autoinflitti torture, ragazze che hanno inventato stupri selvaggi, suicidi di massa a Marzabotto, Boves e S.Anna, fucili difettosi nazifascisti che hanno per errore colpito al petto la migliore gioventù italiana (gente che poteva sbattersene i coglioni e invece ha lottato fino alla fine per cacciare l'invasore più crudele e pericoloso che abbia mai messo piede in Italia, coadivato dai suoi sgherri traditori d'Italia)


Personalmente, se avessi visto impiccare il mio compagno d'armi o ammazzare la sua famiglia o torturare barbaramente una staffetta quindicenne, alla resa dei conti qualche merdoso assassino o qualche spia infame, anche a guerra finita, lo sarei andato a cercare: in quello il movimento partigiano è stato sin troppo responsabile, altro che carneficina di innocenti... non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi ma ciò non toglie che troppe persone schifose se la siano cavata.

Desidero infine ricordare che a Yalta, i vincitori si spartirono il mondo per aree di controllo.
Non lo dice Donegal ma la Storia (e chi la studia) che al Baffone sovietico non passava neanche nell'anticamera del cervello di prendere il controllo della nazione che ospitava il Vaticano, gli bastava semplicemente un partito satellite che rompesse i coglioni in contrapposizione agli americani: lo so che è una cosa banale ricordarlo, ma è ancora più banale vedere che ci si dimentica sempre di questo particolare e qualcuno tira fuori il fantomatico rischio di cosacchi che abbeverano i loro cavalli in Piazza San Pietro...

E' certo e appurato che non c'è mai stato il rischio che qualcuno rubasse le mucche al nonno di Barabino o il servizio di cristalli di Casa Venezia.
parole da scolpire!

alla faccia dei cazzi, mazzi, i se e ma i Pansa voltagabbana a cui vorrei far una rogatoria per sapere chi lo paga o se è stronzo di suo.

Ne ho le palle piene dei distinguo, delle sottigliezze ; il fascismo è una merda che và estirpata e non c'è revisionismo che tenga.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#503 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Nel 25 Aprile ed in tutto quello che gli gira intorno, oltre alla politicizzazione partitica c'e' un altro elemento , molto più' subdolo, difficile da individuare , ma pesante come un macigno.
Il senso di vittimismo collettivo che aleggia su tutto ed è' diventato insopportabile costume nazionale.
Vedasi ,per esempio, i film neorealisti , tecnicamente ben fatti e ben recitati, con i quali abbiamo cominciato ad ammorbare il mondo con un mix di povertà' insistita ,volgarmente e vittimisticamente esibita.
Anche i tedeschi hanno perso la guerra, non avevano un palazzo in piedi alla fine della guerra,avevano molto di più' di noi da farsi perdonare eppure non hanno creato questa mitologia stracciona perdente e castrante.
Un conto e' il sacrificio del singolo partigiano un altro e' voler rifondare il paese su questo.
Lungi da me l'idea di prendere ad esempio gli usa. Non hanno mai pensato di fare dell'11 settembre una
giornata di lutto nazionale ed un punto di riferimento nazionale, proprio per non cadere nella spirale del vittimismo petulante.Questo non vuol dire che non ricordino i caduti.

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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#504 Messaggio da cicciuzzo »

ma se la cosiddetta epopea partigiana è tutta orientata alla ricostruzione !
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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CianBellano
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#505 Messaggio da CianBellano »

La tesi che i film neorealsiti potessero nascere e proliferare solo da noi mi trova molto d'accordo.
Purtroppo/per fortuna è una delle nostre cifre stilistiche.

Sul 25 aprile io da sempre sono molto tiepido, è una cosa che dovrebbe venirti da dentro. Il sentimento viene un po' ravvivato, quasi fortunosamente, quando leggo certi rodimenti di culo subdoli e larvati, forse rancorosi. Bisogna menarla ancora per qualche anno con la retorica dei partigiani, c'è ancora chi necessita di questa vetusta terapia.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#506 Messaggio da anxxur »

donegal ha scritto:
Fred Connelly ha scritto: ...delle violenze sommarie e delle vendette che uccisero a guerra finita diverse migliaia di persone, generalmente innocenti e comunque non meritanti un assassinio.

Tra un po' parlerete di partigiani che si sono autoinflitti torture, ragazze che hanno inventato stupri selvaggi, suicidi di massa a Marzabotto, Boves e S.Anna, fucili difettosi nazifascisti che hanno per errore colpito al petto la migliore gioventù italiana (gente che poteva sbattersene i coglioni e invece ha lottato fino alla fine per cacciare l'invasore più crudele e pericoloso che abbia mai messo piede in Italia, coadivato dai suoi sgherri traditori d'Italia)


Personalmente, se avessi visto impiccare il mio compagno d'armi o ammazzare la sua famiglia o torturare barbaramente una staffetta quindicenne, alla resa dei conti qualche merdoso assassino o qualche spia infame, anche a guerra finita, lo sarei andato a cercare: in quello il movimento partigiano è stato sin troppo responsabile, altro che carneficina di innocenti... non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi ma ciò non toglie che troppe persone schifose se la siano cavata.

Desidero infine ricordare che a Yalta, i vincitori si spartirono il mondo per aree di controllo.
Non lo dice Donegal ma la Storia (e chi la studia) che al Baffone sovietico non passava neanche nell'anticamera del cervello di prendere il controllo della nazione che ospitava il Vaticano, gli bastava semplicemente un partito satellite che rompesse i coglioni in contrapposizione agli americani: lo so che è una cosa banale ricordarlo, ma è ancora più banale vedere che ci si dimentica sempre di questo particolare e qualcuno tira fuori il fantomatico rischio di cosacchi che abbeverano i loro cavalli in Piazza San Pietro...

E' certo e appurato che non c'è mai stato il rischio che qualcuno rubasse le mucche al nonno di Barabino o il servizio di cristalli di Casa Venezia.
Boh Donegal, su alcune cose che scrivi mi sembra di leggere un po' di esagerazioni.
In fin dei conti giustifichi in toto le esecuzioni del dopo guerra, che sono state tantissime e in gran parte ingiustificabili (spesso per rancori personali o a semplice scopo di rapina). Questo non lo dico io, ma le tante sentenze dei tribunali. Basta leggerne qualcuna per rendersi conto delle atrocità commesse.
E spesso le rappresaglie fasciste si sono verificate a seguito di attentati dei partigiani, perciò il prinicipio del "sono un po' incazzato, quindi ho le mie buone ragioni per ammazzarti" mi sembra che all'epoca potesse valere per entrambi. I GAP non andavano tanto per il sottile, e nell'intento di demolire la struttura pubblica cui si appoggiava ancora la RSI (in particolare le prefetture), uccidevano metodicamente e a sangue freddo funzionari e dirigenti statali, non necessariamente fascisti.
Poi è evidente che non si debba generalizzare, quindi i delitti commessi da alcuni (mi rifersico sempre al dopo guerra) non devono andare ad inficiare il sacrificio di tanti che hanno agito per i propri ideali e per contribuire a liberare un paese allo stremo.

Quanto all'eventuale presa del potere da parte di un partito comunista armato, è fuor di dubbio che vi fosse un forte e diffuso timore in tal senso. E il fatto che esistesse una struttura segreta come "gladio" dovrebbe suggerire qualcosa.
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#507 Messaggio da anxxur »

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Ultima modifica di anxxur il 29/04/2014, 10:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#508 Messaggio da anxxur »

Post doppio, ho combinato qualche pasticcio, scusate.
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi

#509 Messaggio da donegal »

Donegal scrive: "...non nego che ci siano stati episodi sbagliati e vergonosi"

Panxxur replica: "In fin dei conti giustifichi in toto le esecuzioni del dopo guerra, che sono state tantissime e in gran parte ingiustificabili (spesso per rancori personali o a semplice scopo di rapina)"

Io sostengo che le esecuzioni del dopo guerra sono state infinitamente meno di quelle che sarebbero accadute in qualsiasi altro paese, nelle stesse condizioni.
Tu, addirittura, aggiungi nel calderone chi ha approfittato della situazione per ammazzare a scopo di furto o rancore extra politico, come se Tizio che spara a Caio per una questione di confini di podere fosse stata sempre una cosa da "partigiani vs fascisti"

Panxxur aggiunge
Quanto all'eventuale presa del potere da parte di un partito comunista armato, è fuor di dubbio che vi fosse un forte e diffuso timore in tal senso. E il fatto che esistesse una struttura segreta come "gladio" dovrebbe suggerire qualcosa.

Donegal replica ricordando che quando rischiarono di accoppare Togliatti in un attentato, anzichè la guerra civile ci furono solo due o tre episodi tragicomici di occupazione di prefetture, presto abbandonati... ribadisco che il mondo era già stato spartito e l'URSS non aveva alcun interesse al controllo dell'Italia, conscia che l'obbiettivo sarebbe stato irraggiungibile (anche perchè non tutta la sinistra italiana era così ossequiosa verso Mosca). Al contrario, al PCUS bastava solo avere un partito fratello sufficientemente forte per rompere i coglioni in territorio NATO

Taccio sulle tue affermazioni su Gladio: continua pure a pensare che fosse una nobile congrega di patrioti atta a fermare l'arrivo imminente del bolscevismo in Italia... io resto della mia idea che il "dovrebbe suggerire qualcosa" è di un'ambiguità che insulta l'intelligenza (peraltro non eccelsa) del tuo interlocutore e soprattutto quella di chi ha la pazienza di leggerci.
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#510 Messaggio da donegal »

CianBellano ha scritto:
Sul 25 aprile io da sempre sono molto tiepido, è una cosa che dovrebbe venirti da dentro. Il sentimento viene un po' ravvivato, quasi fortunosamente, quando leggo certi rodimenti di culo subdoli e larvati, forse rancorosi. Bisogna menarla ancora per qualche anno con la retorica dei partigiani, c'è ancora chi necessita di questa vetusta terapia.

Cianbellano è uno che se l'8 settembre si fosse trovato in Piemonte o in Emilia, il nove mattina l'avresti trovato a fare colazione in un caffè di Zurigo.

Ecco perchè, quando si tratta di certi argomenti, preferisco mille volte di più discutere con un fascista che sorbirmi il pistolotto del giovanotto democratico tediato e insofferente che usa termini tanto barocchi quanto vuoti.
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