io ci sono stato da poco e ho visto la finale di Coppa America in un baretto dietro a Placa del Ayuntamiento, c'era il maxischermo.. mi sembra fosse in calle de garrigues...scb ha scritto:Ragazzi qualcuno mi sa dire che possibilità ho di vedermi la supercoppa sabato sera a Valencia?
Sarò in Spagna e spero i trovare un baretto che la trasmette.
In attesa di Vostre
[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
io provero' a trovare i biglietti venerdi pomeriggio direttamente li...online non li posso comprare ora...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
stai tranquillo gli arbitri ci sono sempre........banti di livorno ad esempioAntonchik ha scritto:Lone, ti dirò: ho visto le due amichevoli e francamente ho trovato, aldilà del livello di preparazione ancora bassissimo e preoccupante in vista della supercoppa contro avversari più in forma, dei gravi problemi in fase di transizione.
In pratica la palla non va oltre il centrocampo e questo è grave, anche perchè su 10 palloni che dai a Ibra almeno 6-7 non riesce a prenderli perchè sta a farsi i cazzi suoi immerso nel suo mondo di sogni.
Sono preoccupato, e spero con tutto me stesso di esserlo inutilmente.

http://www.youtube.com/watch?v=quMvB7eg9wk
non mi dare la solita berlusconiana..."ma anke il la juve e l'inter hanno avuto i loro favori" perchè risulta insopportabile per le squadre piccole prenderla sempre in kulo da tutti !!
quindi stai sereno..tranquillo..rilassato...felice...nel campionato italiano ci sarà sempre qalcuno che si inventa qualcosa......in europa è + difficile....anche perchè silvio e il milan non riscuotono troppe simpatie fuorii dai confini
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Li chiamavan tempi belli, tu giocavi all'"Ascarelli",
sugli spalti gli sfotto', era il tempo di Totò,
tanti goal e sacrificio, il ruggito di Vinicio,
e quel sogno sol sfiorato , grazie ancora "core n'grato".
Ti incontrai su un campo vero , ragazzino senza soldi
in tv eri bianconero, meglio azzurro e con Savoldi
ritornavan gli stranieri e non solo per i goal
e con te un tulipano , l'eleganza di Ruud Krol.
Poi una notte all'improvviso, l'ingegnere e il capitano
senza rotta e remi in Barça, soli in terra catalana
ma “Totonno” non perdona , mamma arriva Maradona!!!
Alle favole crediamo, scaramanza e chi l'ha detto?
ed il giorno 17 , finalmente lo scudetto!
Tante gioie, Uefa e fifa di tornar di nuovo a terra
e una lunga ritirata , come fanti ad una guerra
la stagione dei dolori , quelli brutti ed i Corbelli
un malanno senza cura e noi anche "vivi in c" ci sentiamo sempre belli.
Ma ogni male ha il suo tallone come Achille nell'Eneide
è arrivato alfin "l'Aurelio" cuor dorato in celluloide.
Quel ragazzo che vi scrive crede adesso nel domani
una cresta, un tatuaggio e la fede di Cavani,
la tv che rimpiangevo era tutta in bianco e nero
ma con questo presidente anche un sogno sembra vero .
Non mi resta che un saluto ad un ex che esultava
con la mano un po' nascosta, nella maglia azzurro cielo
se hai Napoli nel cuore e lo credi per davvero
nessun mare e nessun cielo, saran mai in… bianco e nero!!!
AUGURI NAPOLI !
sugli spalti gli sfotto', era il tempo di Totò,
tanti goal e sacrificio, il ruggito di Vinicio,
e quel sogno sol sfiorato , grazie ancora "core n'grato".
Ti incontrai su un campo vero , ragazzino senza soldi
in tv eri bianconero, meglio azzurro e con Savoldi
ritornavan gli stranieri e non solo per i goal
e con te un tulipano , l'eleganza di Ruud Krol.
Poi una notte all'improvviso, l'ingegnere e il capitano
senza rotta e remi in Barça, soli in terra catalana
ma “Totonno” non perdona , mamma arriva Maradona!!!
Alle favole crediamo, scaramanza e chi l'ha detto?
ed il giorno 17 , finalmente lo scudetto!
Tante gioie, Uefa e fifa di tornar di nuovo a terra
e una lunga ritirata , come fanti ad una guerra
la stagione dei dolori , quelli brutti ed i Corbelli
un malanno senza cura e noi anche "vivi in c" ci sentiamo sempre belli.
Ma ogni male ha il suo tallone come Achille nell'Eneide
è arrivato alfin "l'Aurelio" cuor dorato in celluloide.
Quel ragazzo che vi scrive crede adesso nel domani
una cresta, un tatuaggio e la fede di Cavani,
la tv che rimpiangevo era tutta in bianco e nero
ma con questo presidente anche un sogno sembra vero .
Non mi resta che un saluto ad un ex che esultava
con la mano un po' nascosta, nella maglia azzurro cielo
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"da tutti quelli che inquinano il campo io mi libereró perchè ora sono stanco"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Articolo interessante sul calciomercato, ovviamente è un articolo sportivo quindi buona fortuna per l'estrapolazione dei mutilatissimi contenuti.
Un pozzo senza fondo
"So che è costato molto, ma così va il calcio moderno. Le grandi squadre vogliono i grandi giocatori, i grandi giocatori sono nelle grandi squadre, e le grandi squadre vogliono trattenere i grandi giocatori". Questa la giustificazione di Josè Mourinho ai trentotto milioni di euro spesi dal Chelsea nell'estate del 2005 per acquistare Michael Essien, una cifra abnorme che all'epoca abbiamo quantificato nel peso del giocatore tradotto in lire, grosso modo un miliardo per ogni kilogrammo. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ed i trasferimenti di Ronaldo e Kakà hanno ridotto quello di Essien ad una buona operazione di mercato, specialmente per le casse del Lione. Abramovich ha smesso di investire fiumi di denaro nel Chelsea, limitandosi ad acquisti pesanti ma sporadici, come accaduto con Fernando Torres e David Luiz, costati lo scorso inverno complessivamente ottanta milioni di euro. Abramovich ha costituito l'avanguardia per l'ingresso dei capitali d'Oriente nel calcio europeo, quello che ha sparigliato le carte ad un tavolo impolverato e povero di ornamenti usando la forza economica come una mannaia sulle rivali. L'uomo del gas, quarantenne d'assalto in jeans e camicia che colleziona yacht ed aerei privati per fare spazio agli scudetti, il presidente ideale per ogni tifoso che vorrebbe utilizzare i soldi come fossero coriandoli, l'esatto opposto della figura che Platini intende creare con il fair play economico, una rivoluzione che probabilmente, un giorno, vedrà la luce.
Per definizione i pionieri vengono presto superati e le loro opere diventano una mera testimonianza dei tempi andati, così Abramovich, già infastidito dall'avvento dei magnati americani che tra l'altro hanno goduto di alterne fortune, ha dovuto cedere il passo a quelli che un tempo avrebbe definito "colleghi" perchè operano con un'altra materia prima fondamentale come il petrolio. Emiri e sceicchi, tra Emirati Arabi e Qatar, hanno iniziato a comprare, pezzo dopo pezzo, il vecchio Continente prima invitando calciatori un pò in là con gli anni a promuovere i campionati locali, poi intervendo direttamente con sponsorizzazioni sempre piu estese, sino all'acquisto diretto dei cugini poveri di Manchester nel 2008, dove lo sceicco Mansour ha costruito un impero che attira i giocatori del momento, ingaggiati senza alcun riguardo per la spesa e poi, sin troppo spesso, relegati nel dimenticatoio in attesa del nuovo colpo da novanta. Per ampliare i suoi interessi, Mansour ha rilevato il Getafe, in competizione con il qatariota Al-Thani che ha da poco acquisito il Malaga, ma che punta forte sul rilancio del Paris Saint Germain, a secco di vittorie da ormai 17 anni, e per il quale ha predisposto un portafoglio illimitato ad uso e consumo dell'ex allenatore Leonardo. Il logo "Emirates" campeggia sulle magliette di Real Madrid, Arsenal (che vi ha dedicato anche lo stadio), Paris Saint Germain e Milan, mentre il Barcellona ha abbandonato la sua tradizionale estraneità alle logiche commerciali per passare direttamente dall'Unicef alla "Qatar Foundation". Intanto lo stesso campionato russo ricomincia ad attrarre campioni offrendo contratti incomparabili per i nostri club, ed ora anche i giovani accettano le lusinghe dei petroldollari, Jimenez e Meghni sono soltanto gli ultimi esempi. I soldi spesso coincidono con il potere politico e guarda caso, se i Mondiali nel 2018 si svolgeranno in Russia, l'edizione successiva avrà luogo in Qatar: per allora l'opera di assorbimento del calcio europeo e prima ancora dell'intero sistema economico, condotta a gas e petrolio, sarà completata.
Nel frattempo, emiri e sceicchi competono a suon di acquisti: il Manchester City ha accontentato l'Atletico Madrid per Sergio Aguero, 45 milioni di euro cash il prezzo del trasferimento, ma da parte sua Mancini aspetta anche l'arrivo di Nasri ed Alessio Cerci. A Parigi replicano con Matuidi, Bisevac, Sissoko, Menez, Sirigu e Javier Pastore, con l'argentino che a sua volta è costato 43 milioni di euro per una valutazione che ha fatto contento Zamparini ma che non corrisponde minimamente al reale valore di mercato di "El Flaco", un talento che ha ancora molto da dimostrare in termini di costanza e incisività. Zamparini ripete spesso che potrebbe vendere il Palermo ad un principe arabo, per ora si accontenta di cedere il suo giocatore migliore ad un investitore della stessa terra d'origine.
Sono invece al ribasso, ma per colpa di Roma e Palermo, i cartellini di Menez, otto milioni a fronte dei dodici spesi tre anni fa, e di Salvatore Sirigu, un nazionale che è costato quanto al Napoli Antonio Rosati, poderosa riserva da piazzare alle spalle di De Sanctis. In tutto questo l'Italia continua a recitare un ruolo da comparsa, messa all'angolo dallo strapotere delle concorrenti, già dilaniata al suo interno per i diritti televisivi e beatamente illusa di aver recuperato competitività con l'apertura al secondo extracomunitario. La serie A ha perso Alexis Sanchez e Pastore, rischia di salutare Snejider ed Eto'o, ma prova a compensare con gli argentini Alvarez (una mezza scommessa) e Lamela che invece è una scommessa totale che non convince nemmeno gli argentini, e l'unica dimensione transnazionale che sa darsi è l'aver nuovamente spostato a Pechino la finale di Supercoppa italiana.
La Juventus si adegua alle mosse avversarie virando su Mirko Vucinic, l'unico giocatore effettivamente disponibile (Aquilani a parte, prossimo al ritorno) dopo le chimere Giuseppe Rossi e Sergio Aguero, prelevandolo ad un buon prezzo dalla Roma che ha bisogno di disfarsi in tutta fretta degli elementi non piu' utili alla causa. Non esattamente un top player, ma il tipo di giocatore che inserito nel giusto ambiente e con schemi a lui congeniali può tornare ad essere il craque di due anni or sono. In teoria, anche sulle sponde del Tevere sono recentemente approdati degli investitori stranieri e la prossima iniezione di capitali internazionali dovrebbe irrorare le nuove casse societarie, ma come abbiamo piu' volte avuto modo di notare, il progetto americano è di stampo ben diverso dal modello "Mille e una notte" propugnato e realizzato da Mansour e soci. Così come dallo stile opulento di Abramovich e dei suoi imitatori Kerimov dell'Anzhi e Akhmetov dello Shakhtar Donetsk, dei quali rappresenta una copia in formato ridotto e un pò sbiadito. Sabatini sta svolgendo un discreto lavoro, ma il suo dietro-front su Kameni davanti alle reazioni della piazza denota una personalità da irrobustire, il prezzo di acquisto di Lamela è assolutamente fuori dalle righe, come la formula utilizzata per arrivare a Bojan - riserva nel Barcellona e nell'under 21 - fortemente vessatoria nei riguardi della Roma e l'ottimismo forse esagerato per Stekelenburg, portiere d'esperienza ma che l'Ajax, società da sempre votata al mercantilismo e alla cessione dei suoi pezzi migliori, ha trattenuto sino alla soglia dei trent'anni forse per mancanza di acquirenti seriamente interessati. L'argentino Heinze, classe di ferro 1977, sembra un affare solo perchè preso a parametro zero, alla sua età non è semplice invertire il trend di almeno due stagioni andate male. La posizione di De Rossi resta incerta e come andiamo ripetendo ormai da mesi, il centrocampista capitolino sente un forte bisogno di cambiare aria, anche se il suo attaccamento alla città, ad un tempo amata e odiata, lo potrebbe indurre alla permanenza e - si spera a Trigoria - al rinnovo del contratto. Borriello è tutt'altro che entuasiasta di riportare i suoi 25.000 goal in panchina aspettando che capitan Totti debba tirare il fiato.
Se vogliamo per forza trovare una qualche similitudine tra la cordata americana e il fronte arabo che sta avanzando prorompente in Europa, dato il continuo prolungarsi di una trattativa che va avanti dal mese di novembre e che troverà compimento solo dopo ferragosto, e innanzi all'estenuante tira-molla su ogni singolo aspetto del bilancio che minaccia di avanzare continuamente nuovi buchi, l'unica cosa da Mille e una notte, per adesso, è la durata del passaggio di consegne.
Un pozzo senza fondo
"So che è costato molto, ma così va il calcio moderno. Le grandi squadre vogliono i grandi giocatori, i grandi giocatori sono nelle grandi squadre, e le grandi squadre vogliono trattenere i grandi giocatori". Questa la giustificazione di Josè Mourinho ai trentotto milioni di euro spesi dal Chelsea nell'estate del 2005 per acquistare Michael Essien, una cifra abnorme che all'epoca abbiamo quantificato nel peso del giocatore tradotto in lire, grosso modo un miliardo per ogni kilogrammo. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ed i trasferimenti di Ronaldo e Kakà hanno ridotto quello di Essien ad una buona operazione di mercato, specialmente per le casse del Lione. Abramovich ha smesso di investire fiumi di denaro nel Chelsea, limitandosi ad acquisti pesanti ma sporadici, come accaduto con Fernando Torres e David Luiz, costati lo scorso inverno complessivamente ottanta milioni di euro. Abramovich ha costituito l'avanguardia per l'ingresso dei capitali d'Oriente nel calcio europeo, quello che ha sparigliato le carte ad un tavolo impolverato e povero di ornamenti usando la forza economica come una mannaia sulle rivali. L'uomo del gas, quarantenne d'assalto in jeans e camicia che colleziona yacht ed aerei privati per fare spazio agli scudetti, il presidente ideale per ogni tifoso che vorrebbe utilizzare i soldi come fossero coriandoli, l'esatto opposto della figura che Platini intende creare con il fair play economico, una rivoluzione che probabilmente, un giorno, vedrà la luce.
Per definizione i pionieri vengono presto superati e le loro opere diventano una mera testimonianza dei tempi andati, così Abramovich, già infastidito dall'avvento dei magnati americani che tra l'altro hanno goduto di alterne fortune, ha dovuto cedere il passo a quelli che un tempo avrebbe definito "colleghi" perchè operano con un'altra materia prima fondamentale come il petrolio. Emiri e sceicchi, tra Emirati Arabi e Qatar, hanno iniziato a comprare, pezzo dopo pezzo, il vecchio Continente prima invitando calciatori un pò in là con gli anni a promuovere i campionati locali, poi intervendo direttamente con sponsorizzazioni sempre piu estese, sino all'acquisto diretto dei cugini poveri di Manchester nel 2008, dove lo sceicco Mansour ha costruito un impero che attira i giocatori del momento, ingaggiati senza alcun riguardo per la spesa e poi, sin troppo spesso, relegati nel dimenticatoio in attesa del nuovo colpo da novanta. Per ampliare i suoi interessi, Mansour ha rilevato il Getafe, in competizione con il qatariota Al-Thani che ha da poco acquisito il Malaga, ma che punta forte sul rilancio del Paris Saint Germain, a secco di vittorie da ormai 17 anni, e per il quale ha predisposto un portafoglio illimitato ad uso e consumo dell'ex allenatore Leonardo. Il logo "Emirates" campeggia sulle magliette di Real Madrid, Arsenal (che vi ha dedicato anche lo stadio), Paris Saint Germain e Milan, mentre il Barcellona ha abbandonato la sua tradizionale estraneità alle logiche commerciali per passare direttamente dall'Unicef alla "Qatar Foundation". Intanto lo stesso campionato russo ricomincia ad attrarre campioni offrendo contratti incomparabili per i nostri club, ed ora anche i giovani accettano le lusinghe dei petroldollari, Jimenez e Meghni sono soltanto gli ultimi esempi. I soldi spesso coincidono con il potere politico e guarda caso, se i Mondiali nel 2018 si svolgeranno in Russia, l'edizione successiva avrà luogo in Qatar: per allora l'opera di assorbimento del calcio europeo e prima ancora dell'intero sistema economico, condotta a gas e petrolio, sarà completata.
Nel frattempo, emiri e sceicchi competono a suon di acquisti: il Manchester City ha accontentato l'Atletico Madrid per Sergio Aguero, 45 milioni di euro cash il prezzo del trasferimento, ma da parte sua Mancini aspetta anche l'arrivo di Nasri ed Alessio Cerci. A Parigi replicano con Matuidi, Bisevac, Sissoko, Menez, Sirigu e Javier Pastore, con l'argentino che a sua volta è costato 43 milioni di euro per una valutazione che ha fatto contento Zamparini ma che non corrisponde minimamente al reale valore di mercato di "El Flaco", un talento che ha ancora molto da dimostrare in termini di costanza e incisività. Zamparini ripete spesso che potrebbe vendere il Palermo ad un principe arabo, per ora si accontenta di cedere il suo giocatore migliore ad un investitore della stessa terra d'origine.
Sono invece al ribasso, ma per colpa di Roma e Palermo, i cartellini di Menez, otto milioni a fronte dei dodici spesi tre anni fa, e di Salvatore Sirigu, un nazionale che è costato quanto al Napoli Antonio Rosati, poderosa riserva da piazzare alle spalle di De Sanctis. In tutto questo l'Italia continua a recitare un ruolo da comparsa, messa all'angolo dallo strapotere delle concorrenti, già dilaniata al suo interno per i diritti televisivi e beatamente illusa di aver recuperato competitività con l'apertura al secondo extracomunitario. La serie A ha perso Alexis Sanchez e Pastore, rischia di salutare Snejider ed Eto'o, ma prova a compensare con gli argentini Alvarez (una mezza scommessa) e Lamela che invece è una scommessa totale che non convince nemmeno gli argentini, e l'unica dimensione transnazionale che sa darsi è l'aver nuovamente spostato a Pechino la finale di Supercoppa italiana.
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Se vogliamo per forza trovare una qualche similitudine tra la cordata americana e il fronte arabo che sta avanzando prorompente in Europa, dato il continuo prolungarsi di una trattativa che va avanti dal mese di novembre e che troverà compimento solo dopo ferragosto, e innanzi all'estenuante tira-molla su ogni singolo aspetto del bilancio che minaccia di avanzare continuamente nuovi buchi, l'unica cosa da Mille e una notte, per adesso, è la durata del passaggio di consegne.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Intanto ho visto che nelle amichevoli di quest'anno il Barcellona ha sfoderato l'ennesimo giovane fenomenale, tale Tiago....che li sta facendo anche riflettere per valutare se sia il caso di comprare davvero Fabregas o puntare dritto su di lui (probabilmente entrambe le cose).
L'unico loro problema può essere le motivazioni, lo sttesso allenatore per il quarto anno di fila diventa dura da gestire....ma altrimenti non ce ne sarebbe per nessuno soprattutto se arriva anche Fabregas.
L'unico loro problema può essere le motivazioni, lo sttesso allenatore per il quarto anno di fila diventa dura da gestire....ma altrimenti non ce ne sarebbe per nessuno soprattutto se arriva anche Fabregas.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ma che si comprano...son sommersi dai debiti....... passivo pazzesco....
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ha ragione federico, più che comprare dovrebbero iniziare a vendere a caro prezzo.federicoweb ha scritto:ma che si comprano...son sommersi dai debiti....... passivo pazzesco....
con 5 cessioni la situazione finanziaria potrebbe diventare più rosea.
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Dimenticate il piccolo particolare... Il Barca è sponsorizzato dall'Unicef (un tantino influente), e genera 172 milioni di introiti annuali soltanto per le tv.
La Uefa ha interesse che il colosso blaugrana ceda 1-2 pezzi senza acquistare nessun big? Ha interesse che il prodotto Barca diventi meno spettacolare e quindi meno seguito a livello mondiale?
La Uefa ha interesse che il colosso blaugrana ceda 1-2 pezzi senza acquistare nessun big? Ha interesse che il prodotto Barca diventi meno spettacolare e quindi meno seguito a livello mondiale?
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma mica è solo il Barcellona ad essere sotto eh, la situazione è identica per molte altre squadre.
E di fatto al momento non stanno vendendo ma comprando...poi non si faranno problemi tra uno o due anni a vendere Messi o qualche altro giocatore come hanno già fatto mille volte in passato con tanti grandi campioni.
Hanno chiuso con un passivo di 80 milioni o poco meno, ricordo che il mio caro Milan lo scorso anno aveva 69 milioni di euro di passivo di bilancio e non avevamo ancora iniziato a pagare Ibrahimovic tanto per dirne uno. (si parla di bilancio non di debiti totali che sia per Milan, Inter che per il barcellona sono di oltre 400 milioni di euro)
Non mi stupirei che continuino tutti così ancora per un po'.
E di fatto al momento non stanno vendendo ma comprando...poi non si faranno problemi tra uno o due anni a vendere Messi o qualche altro giocatore come hanno già fatto mille volte in passato con tanti grandi campioni.
Hanno chiuso con un passivo di 80 milioni o poco meno, ricordo che il mio caro Milan lo scorso anno aveva 69 milioni di euro di passivo di bilancio e non avevamo ancora iniziato a pagare Ibrahimovic tanto per dirne uno. (si parla di bilancio non di debiti totali che sia per Milan, Inter che per il barcellona sono di oltre 400 milioni di euro)
Non mi stupirei che continuino tutti così ancora per un po'.
- Antonchik
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ora mi sorge una domanda, debiti verso cosa? le Banche?
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
lo sponsor del barca è la "qatar foundation".Antonchik ha scritto:Dimenticate il piccolo particolare... Il Barca è sponsorizzato dall'Unicef (un tantino influente), e genera 172 milioni di introiti annuali soltanto per le tv.
La Uefa ha interesse che il colosso blaugrana ceda 1-2 pezzi senza acquistare nessun big? Ha interesse che il prodotto Barca diventi meno spettacolare e quindi meno seguito a livello mondiale?
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Anche verso le banche, ora non ricordo con esattezza dato che l'ultima volta che avevo letto le cifre riguardavano il 2010, qualche mese fa (mi pare che per il milan verso le banche si era sui 160-170 millioni).Antonchik ha scritto:Ora mi sorge una domanda, debiti verso cosa? le Banche?
Volevo semplicemente dire che il fatto che il Barcellona abbia 430 milioni di debiti è relativo visto che ne ha ricavati più di 350 (infatti ora non ricordo esattamente ma il bilancio è sotto di 79-80 milioni) in quanto come lei sono messe altre squadre (vedi Milan che chiuse nel 2010 sotto di 69 milioni senza praticamente fare acquisti).
Diverso il caso di altre squadre tipo Liverpool che se non ricordo male aveva un buco di centinaia di milioni (non ricordo poi come si risolse la cosa, nè se si è già risolta), Leeds (che passò dalla champions league alla championship se non addirittura league one avendo accumulato debiti spaziali) ecc..
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Leggendo le formazioni non c'era da aspettarsi niente di meno, per me hanno retto fin troppo.KrystalClub ha scritto:Niente male la mia Inter, contro il Manchester City.
Abbiamo incassato tre gol, è vero, ma credo che quando i ragazzi avranno assimilato gli schemi di Harpo Marx-Gasperini, potremo prenderne molti di più.
Un modulo che dovrebbe privilegiare gli esterni, e gli esterni erano Crisetig e Bianchetti, poi rilevati da Muntari (sic) e Natalino. Ottimi prodotti della primavera, ma, appunto, dei primavera, tutti in procinto di passare alla serie B.
L'unica vera preoccupazione, nelle ultime due partite, me l'ha data Alvarez, dopo il buon esordio in amichevoli di infimo livello. Ma in quelle amichevoli Alvarez giocava a destra, mentre nelle ultime partite è stato piazzato a sinistra, e secondo me non è la sua posizione.
Per me l'unico vero acquisto necessario è un esterno di sinistra coi controcazzi, mentre nella migliore delle ipotesi, a ranghi completi, a sinistra abbiamo solo esterni destri adattati.
Il mio stile è vecchio
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mavco Pizellonio ha scritto:Leggendo le formazioni non c'era da aspettarsi niente di meno, per me hanno retto fin troppo.KrystalClub ha scritto:Niente male la mia Inter, contro il Manchester City.
Abbiamo incassato tre gol, è vero, ma credo che quando i ragazzi avranno assimilato gli schemi di Harpo Marx-Gasperini, potremo prenderne molti di più.
Un modulo che dovrebbe privilegiare gli esterni, e gli esterni erano Crisetig e Bianchetti, poi rilevati da Muntari (sic) e Natalino. Ottimi prodotti della primavera, ma, appunto, dei primavera, tutti in procinto di passare alla serie B.
L'unica vera preoccupazione, nelle ultime due partite, me l'ha data Alvarez, dopo il buon esordio in amichevoli di infimo livello. Ma in quelle amichevoli Alvarez giocava a destra, mentre nelle ultime partite è stato piazzato a sinistra, e secondo me non è la sua posizione.
Per me l'unico vero acquisto necessario è un esterno di sinistra coi controcazzi, mentre nella migliore delle ipotesi, a ranghi completi, a sinistra abbiamo solo esterni destri adattati.
Ma c'e' Pandev!
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)