[O.T.]Topic necrologio

Scatta il fluido erotico...

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varesino1971
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#481 Messaggio da varesino1971 »

nessuno0 ha scritto:
varesino1971 ha scritto:
nessuno0 ha scritto:
katmandu69 ha scritto:
personaggio odioso...
mai piaciuto
non me ne puo fregare di meno della sua morte
amen
sono costretto a condividere :evil:
Ragazzi e' solo un vecchietto che se ne va !!!!
beh non e' stato un semplice vecchietto visto il ruolo politico che ha avuto :-D
... che ti devo dire a me dispiace ...
poi ognuno e' libero di pensarla come vuole

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Defender
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#482 Messaggio da Defender »

Nel periodo in cui fu presidente della Repubblica io ero troppo piccolo per ricordare.

A giudicare dalle onorificenze ricevute è stato un personaggio di valore.

R.i.p

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super_super
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#483 Messaggio da super_super »



uno di meno

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Husker_Du
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#484 Messaggio da Husker_Du »

E' stato un personaggio di spicco in un periodo abbastanza complesso per l'italia, gli anni di piombo, le stragi, il caso Moro, le manifestazioni studentesche.

Tuttavia non si puo' dimenticare che quando era ministro degli interni gli hanno ucciso Moro sotto il naso. Che istitui' l'unita di crisi per Moro con tutti affiliati alla P2, che la sua polizia sparo' su studenti manifestanti. Che quando era presidente del consiglio ci fu la strage di Ustica e quella di Bologna, ancora irrisolte entrambe.

Che sulla strage di Bologna negli anni ha dato diverse possibili spiegazioni senza mai cercare veramente la verita'.
Sono piu' le cose che ha cercato di depistare che le cose corrette che ha fatto. Quindi giudizio postumo politico pessimo sul personaggio.

Non mi manchera', comunque un morto e' un morto, per cui ripeto il mio R.I.P.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

nessuno0
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#485 Messaggio da nessuno0 »

scusate ho una orribile battuta ma mi viene....da senatore a vita a senatore a morto.....

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super_super
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#486 Messaggio da super_super »

nessuno0 ha scritto:scusate ho una orribile battuta ma mi viene....da senatore a vita a senatore a morto.....

:lol:

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El Diablo
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#487 Messaggio da El Diablo »

Mai piaciuto.
Comunque riposi in pace.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

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Gambo192
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Re: [O.T.]Topic necrologio

#488 Messaggio da Gambo192 »

Da morti diventano tutti santi ed eroi.
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#489 Messaggio da filippotto »

Lo ho sempre considerato una persona odiosa irtortata e ontuosa , ma da vecchio di danno non ne poteva fare ( anche se di politici giovani ne ho visti pochi ) comunque r.i.p.
Recati all'Inferno alla svelta e li possa Osmodeo in persona succhiare dalle tue Mammelle malate .

Poni strategicamente le tue Labbra sul Culo e bacialo ripetutamente .

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#490 Messaggio da cimmeno »

ha infine raggiunto il grande architetto che tanto gli è stato caro in vita.....
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...

FATE POMPINI!!!!

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#491 Messaggio da JoaoTinto »

R. I. P.

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Francesco Cossiga

E' nato il 26 luglio 1928 a Sassari.
Laureato in Giurisprudenza.

Ha due figli.

Si è iscritto alla Democrazia Cristiana nel 1945.

Ha insegnato diritto costituzionale e diritto costituzionale regionale nell'Università di Sassari.

E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1958, 1963, 1968, 1972, 1976 e 1979. E' stato eletto Senatore della Repubblica nel 1983.

E' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Difesa nel 1966 (III Governo Moro), nel 1968 (II Governo Leone e I Governo Rumor), nel 1969 (II Governo Rumor).

E' stato nominato Ministro senza portafoglio nel 1974 (IV Governo Moro).

E' stato nominato Ministro dell'Interno nel 1976 (V Governo Moro e III Governo Andreotti) e nel 1978 (IV Governo Andreotti). Ha rassegnato le dimissioni dopo l'uccisione dell'On. Moro (9 maggio 1978).

Presidente del Consiglio dei Ministri dal 4 agosto 1979 al 3 aprile 1980 e dal 4 aprile 1980 al 17 ottobre 1980

E' stato eletto Presidente del Senato della Repubblica il 12 luglio 1983.
E' stato eletto Presidente della Repubblica il 24 giugno 1985 (al primo scrutinio con 752 voti su 977).

In seguito alle dimissioni del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ha esercitato la supplenza dal 23 giugno al 3 luglio 1985.

Ha prestato giuramento il 3 luglio 1985.

Ha rassegnato le dimissioni il 28 aprile 1992.

E' divenuto Senatore a vita quale Presidente Emerito della Repubblica

http://www.archivio900.it/it/download/index.aspx?c=1858

A Francesco Cossiga
Recapitata il 29 marzo

Caro Francesco,

mentre t'indirizzo un caro saluto, sono indotto dalle difficili circostanze a svolgere dinanzi a te, avendo presenti le tue responsabilità (che io ovviamente rispetto) alcune lucide e realistiche considerazioni. Prescindo volutamente da ogni aspetto emotivo e mi attengo ai fatti. Benché non sappia nulla né del modo né di quanto accaduto dopo il mio prelevamento, è fuori discussione - mi è stato detto con tutta chiarezza - che sono considerato un prigioniero politico, sottoposto, come Presidente della D.C., ad un processo diretto ad accertare le mie trentennali responsabilità (processo contenuto in termini politici, ma che diventa sempre più stringente). In tali circostanze ti scrivo in modo molto riservato, perché tu e gli amici con alla testa il Presidente del Consiglio (informato ovviamente il Presidente della Repubblica) possiate riflettere opportunamente sul da farsi, per evitare guai peggiori. Pensare quindi fino in fondo, prima che si crei una situazione emotiva e irrazionale. Devo pensare che il grave addebito che mi viene fatto, si rivolge a me in quanto esponente qualificato della DC nel suo insieme nella gestione della sua linea politica. In verità siamo tutti noi del gruppo dirigente che siamo chiamati in causa ed è il nostro operato collettivo che è sotto accusa e di cui devo rispondere.
Nella circostanza sopra descritta entra in gioco, al di là di ogni considerazione umanitaria che pure non si può ignorare, la ragione di Stato. Soprattutto questa ragione di Stato nel caso mio significa, riprendendo lo spunto accennato innanzi sulla mia attuale condizione, che io mi trovo sotto un dominio pieno ed incontrollato, sottoposto ad un processo popolare che può essere opportunamente graduato, che sono in questo stato avendo tutte le conoscenze e sensibilità che derivano dalla lunga esperienza, con il rischio di essere chiamato o indotto a parlare in maniera che potrebbe essere sgradevole e pericolosa in determinate situazioni.
Inoltre la dottrina per la quale il rapimento non deve recare vantaggi, discutibile già nei casi comuni, dove il danno del rapito è estremamente probabile, non regge in circostanze politiche, dove si provocano danni sicuri e incalcolabili non solo alla persona, ma allo Stato. Il sacrificio degli innocenti in nome di un astratto principio di legalità, mentre un indiscutibile stato di necessità dovrebbe indurre a salvarli, è inammissibile. Tutti gli Stati del mondo si sono regolati in modo positivo, salvo Israele e la Germania, ma non per il caso Lorenz. E non si dica che lo Stato perde la faccia, perché non ha saputo o potuto impedire il rapimento di un'alta personalità che significa qualcosa nella vita dello Stato. Ritornando un momento indietro sul comportamento degli Stati, ricorderò gli scambi tra Breznev e Pinochet, i molteplici scambi di spie, l'espulsione dei dissidenti dal territorio sovietico.
Capisco che un fatto di questo genere, quando si delinea, pesi, ma si deve anche guardare lucidamente al peggio che può venire. Queste sono le alterne vicende di una guerriglia, che bisogna valutare con freddezza, bloccando l'emotività e riflettendo sui fatti politici.
Penso che un preventivo passo della S. Sede (o anche di altri? di chi?) potrebbe essere utile. Converrà che tenga d'intesa con il Presidente del Consiglio riservatissimi contatti con pochi qualificati capi politici, convincendo gli eventuali riluttanti. Un atteggiamento di ostilità sarebbe una astrattezza ed un errore. Che Iddio vi illumini per il meglio, evitando che siate impantanati in un doloroso episodio, dal quale potrebbero dipendere molte cose.
I più affettuosi saluti.

Aldo Moro




A Francesco Cossiga
Non recapitata

Caro Cossiga,

torno su un argomento già noto e che voi avete implicitamente ed esplicitamente respinto. Eppure esso politicamente esiste e sarebbe grave errore ritenere che, essendo esso pesante e difficile, si possa fare come se non esistesse. Io ti dico di rifletterci seriamente, non di rispondermi, anche se la laconicità e impersonalità della precedente reazione mi ha, te lo dico francamente, un po' ferito.
Fatto sta che esiste un problema, postosi in molti e civili paesi, di pagare un prezzo per la vita e la libertà di alcune persone estranee, prelevate come mezzo di scambio. Nella grande maggioranza dei casi la risposta è stata positiva ed è stata approvata dall'opinione pubblica. Il grado di pericolosità della situazione non si è d'altra parte accresciuto, trattandosi di persone provate da lunga detenzione, meritevoli di un qualche riconoscimento sul piano umano (io comincio a capire che cos'è la detenzione) ed infine neutralizzati dal fatto di essere dislocati in territorio straniero che, se si ha buona volontà, data la nostra amicizia con tanti Paesi (es. Algeria) non dovrebbe essere difficile reperire. Certo, è in questione un principio: ma anche i principi devono fare i conti con la realtà. Ricordo, se non ricordo male, un caso francese particolarmente significativo. Nella mia più sincera valutazione, ed a prescindere dal mio caso anche se doloroso, sono convinto che oggi esiste un interesse politico obiettivo, non di una sola parte, per praticare questa strada. Se gli stranieri vi consigliano in altro modo, magari in buona fede, sbagliano. E le conseguenze ne sarebbero evidenti. Se mai potessi parlarti, ti spiegherei meglio e ti persuaderei.
Vi chiedo di avere fiducia, come in altri casi, nella mia valutazione e nel mio consiglio. Forse che non ho indovinato, con mesi di anticipo, che con i comunisti si andava verso la crisi e che bisognava prepararvisi per febbraio-marzo? E così è stato. Potrei immodestamente continuare gli esempi, ma mi sembra assurdo farlo, specie in questo momento di declino. A me interessa risolvere per il meglio il problema concreto.
Consentimi di aggiungere che le iniziative concitate degli ultimi giorni hanno avuto l'inevitabile effetto di eccitare lo sdegno e la reazione delle persone che mi custodiscono, senza conseguire, d'altra parte, alcun apprezzabile risultato. Insomma nuova tensione nel paese, nuove difficoltà, nuovi rischi.
Vorrei pregarti che, almeno su quel che ti ho scritto, vi fosse, a differenza delle altre volte, riservatezza. Perché fare pubblicità su tutto? Potresti farti recapitare questa mia in luogo più riservato e rifletterci su, senza riunioni plenarie. Finché non siano mature.
Grazie dell'attenzione.
Cordiali saluti

Aldo Moro
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]

I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#492 Messaggio da vbman »

Husker_Du ha scritto:E' stato un personaggio di spicco in un periodo abbastanza complesso per l'italia, gli anni di piombo, le stragi, il caso Moro, le manifestazioni studentesche.

Tuttavia non si puo' dimenticare che quando era ministro degli interni gli hanno ucciso Moro sotto il naso. Che istitui' l'unita di crisi per Moro con tutti affiliati alla P2, che la sua polizia sparo' su studenti manifestanti. Che quando era presidente del consiglio ci fu la strage di Ustica e quella di Bologna, ancora irrisolte entrambe.

Che sulla strage di Bologna negli anni ha dato diverse possibili spiegazioni senza mai cercare veramente la verita'.
Sono piu' le cose che ha cercato di depistare che le cose corrette che ha fatto. Quindi giudizio postumo politico pessimo sul personaggio.

Non mi manchera', comunque un morto e' un morto, per cui ripeto il mio R.I.P.
Anche la morte della militante radicale Giorgiana Masi non è risolta.
Poche idee, ma confuse!

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#493 Messaggio da zio »

persona intelligente. sopra la media.
ha detto tante cose. troppe. così facendo è diventato un picconatore. poco credibile ma ascoltabile.
è, probabilmente, stata la mano di molti interessi e poteri.
troppe cose per un uomo solo.
troppe cose per darne un giudizio positivo o negativo senza tralasciare niente e nessuno.
insomma, un caso complesso.
in altri paesi sarebbe sicuramente lavorato nei servizi segreti senza che si conoscesse il suo nome o che avesse il paravento della politica.

RIP.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#494 Messaggio da Giulio Tremonti »

Non ricordo episodi per i quali Cossiga meriti di essere considerato un grande statista. Ha passato gran parte della vita pubblica come un grigio politico-funzionario per poi scoprire in età senile un'insospettabile mania di protagonismo. Mi ha sempre dato l'impressione di un vecchio patetico che amava far parlare di sè, lasciando intendere che fosse al corrente di chi sa quali trame oscure, atteggiandosi a grande vecchio, depositario dei segreti inconfessabili della Repubblica.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]

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Re: [O.T.]Topic necrologio

#495 Messaggio da cimmeno »

Giulio Tremonti ha scritto:Non ricordo episodi per i quali Cossiga meriti di essere considerato un grande statista. Ha passato gran parte della vita pubblica come un grigio politico-funzionario per poi scoprire in età senile un'insospettabile mania di protagonismo. Mi ha sempre dato l'impressione di un vecchio patetico che amava far parlare di sè, lasciando intendere che fosse al corrente di chi sa quali trame oscure, atteggiandosi a grande vecchio, depositario dei segreti inconfessabili della Repubblica.
non ha mai fatto mistero dei suoi legami con la massoneria
è stato implicato negli eventi più oscuri e schifosi della vita pubblica italiana

i poteri forti molto spesso di servono di gente come lui per portare a termine le proprie trame...gli statisti veri hanno un'altra "maneggevolezza"
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...

FATE POMPINI!!!!

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