[quote:10a983c50d="THE ADEPT"][quote:10a983c50d="madball"]ma poi in itaglia non puoi identificare un poliziotto come negli altri paesi; se uno fa na cazzata è giusto poterlo denunciare[/quote:10a983c50d]
...nn ricordo nessuno(P.M.) che abbia incriminato un agente delle forze dell ordine x vari casi della mala ordine Pubblico
....ricorda Giuliani a genova.....azz a fra....

[/quote:10a983c50d]
un interessante elenco di avvenimenti e persone:
http://www.lestintorecheamleto.net/dellamemoria.htm
(ot....interessante cronologia del 77...
http://www.complessoperforma.it/77WEB/default.htm)
CRONOLOGIA DEL '77
La ricerca è stata condotta su quotidiani "indipendenti" dell'epoca; il tono quindi risulterà in larga misura corrivo, e appiattito sulle versioni ufficiali. Vengono inoltre, e necessariamente, ripresi alcuni stereotipi giornalistici - veri e propri riflessi - per cui, per esempio, tutte le forme più eclatanti e illegali vengono attribuite agli "autonomi": "tutti gli autonomi sono violenti, tutti i violenti sono autonomi". Questa cronologia quindi è anch'essa di parte, e rappresenta il documento di come i giornali registrarono quell'anno, in cui quasi ogni giorno e più volte al giorno si contarono episodi di violenza, di illegalità , di scontro.
Le notizie sono state raccolte così come alcuni giornali (sistematicamente, la Repubblica il Corriere della Sera e Il Messaggero) le hanno date, evitando, come sarà evidente, di istituire per ciascuna una qualsiasi procedura di verifica, perché è sembrato che non fosse tanto importante accertare l'attendibilità di ciascuna notizia. E d'altra parte non è nemmeno la completezza che conta, quanto il flusso della narrazione, le frequenze, le iterazioni, le aggettivazioni.
In un'opera come questa, in cui compaiono tutti e solo i protagonisti, non poteva mancare la stampa, i giornalisti, individuati non nelle grandi firme, negli estensori degli articoli di fondo, ma nell'insieme dei cronisti e di quegli autentici di che sono i titolisti e i compilatori degli occhielli.
Basta scorrere queste pagine per rendersi conto di quanto il '77 sia stato un anno violentissimo, un anno in cui la guerra civile ha toccato il picco più alto in questo paese dopo il '45, ma per capire soprattutto la ragione della sua rimozione; a cominciare dal popolo dolente dei contusi, degli sprangati, dei feriti, dei vilipesi, degli arrestati, ingrossato da quell'altra massa dei tanti illegali che hanno commesso una innumerevole serie di reati, hanno tirato molotov, hanno teso agguati e ne sono scampati - oppure no - hanno sparato o confezionato ordigni esplosivi, e talvolta maldestramente, e tutti insieme poi hanno gridato, e urlato e scandito rabbia e dolore, e qualche volta la gioia, una fiumana che poi si è dispersa e si è persa di vista, rientrando nella latenza.
Inoltre, è dalla lettura di questa cronologia che si evince quanto Roma, sia pure sorprendentemente, sia stato l'epicentro del movimento e quale sia stato il peso relativo di altri luoghi, come pure quanto sia stato rilevano il protagonismo delle appartenenze; ciò che salta agli occhi, non è solo l'individualità dei luoghi o delle persone, quanto il protagonismo delle sigle, che hanno vita propria, lunga o effimera, ma comunque distinta da tutto il resto. Oltre che un utile contrappunto e riferimento alle vicende raccontate dai protagonisti, questa cronologia infine avrà nei loro confronti funzione di coro e marcherà tutte le differenze.
Per capirsi. Non è che la cronologia sia "l'oggettività " contrapposta alla "soggettività " del ricordo. è, al contrario, l'altra soggettività . Quella che si fa carico di manipolare l'informazione, e di conseguenza, la conoscenza e la coscienza delle diverse classi del paese. I solerti propagandisti della "doppia verità " decisa da Cossiga, Pecchioli e soci, lo fanno [...] non tanto per "servilismo", quanto perché "incapaci di evitare i condizionamenti dell'opinione generale".
Ovvero: perché a loro modo "militanti" in difesa di interessi, idee, parti politiche che sentono proprie.
Chiarito questo, la cronologia in questa forma è tuttavia utilissima per "testare" le dichiarazioni di ognuno, per scrostarle di quel tanto di autoinganno che ciascuno di noi si porta dietro.
Tre funzioni, quindi: a) un elenco di notizie "trattate" giornalisticamente; b) un campionario di tecniche manipolatorie desumibile dalla carta stampata; c) un tesi per smitizzare gli eventuali eccessi di autocompiacimento individuale e per tener comunque "a galla" ciò che nei ricordi può essere andato "a fondo".
[da "Una sparatoria tranquilla" - Odradek Edizioni]
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.