Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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legionofdoom
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4696 Messaggio da legionofdoom »

Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 17:38
Ma tanto questo sistema si sta già rivelando un boomerang, l'utenza si è rotta i coglioni di storie e personaggi fatti con questo stampino. Se non sarà la ragionevolezza a far fallire questa deriva sarà la logica commerciale.
Persino gli Americani "Black" ne hanno le palle piene di vedere protagonisti di colore da ogni parte, legati a storie di schiavitù, redenzione, o superoi o remake Disney con protagonista di colore (come non dargli ragione).

Abbiamo capito tutti il danno fatto dagli Anglosassoni.
Ma il mondo è andato avanti, avere un capo di colore o un imprenditore di colore è normale, ormai.
Cosa vogliono insegnare tutti questi film?

Io ho sempre rispettato gente di qualsiasi nazionalità e colore.
Non ho bisogno di Disney o di qualche altro studio che mi ricorda che il razzismo è una piaga e che non va bene discriminare gente di colore o gente con orientamenti sessuali diversi.

Nell'arte voglio solo divertimento, e passare qualche ora di relax. Non preoccuparmi dei problemi di razzismo e omofobia che ci sono nella nostra società.

Immagina se i film di Tarantino venissero "editati" per far piacere a quei 4 moralisti pro-Black/LGBTQ/femministi.
Non sarebbero più gli stessi film divertenti come li conosciamo (es. Pulp Fiction, Hateful Eight, Bastardi Senza Gloria, etc....).

Io penso che il politically-correct più che portare a galla delle problematiche complesse, non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente le stesse.

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markome
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4697 Messaggio da markome »

E' una dittatura culturale e come tale solo spregevole e pericolosa.

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hermafroditos
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4698 Messaggio da hermafroditos »

legionofdoom ha scritto:
07/01/2024, 18:38
Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 17:38
Ma tanto questo sistema si sta già rivelando un boomerang, l'utenza si è rotta i coglioni di storie e personaggi fatti con questo stampino. Se non sarà la ragionevolezza a far fallire questa deriva sarà la logica commerciale.
Persino gli Americani "Black" ne hanno le palle piene di vedere protagonisti di colore da ogni parte, legati a storie di schiavitù, redenzione, o superoi o remake Disney con protagonista di colore (come non dargli ragione).
Una cosa che ormai è giunta al limite del paradossale è che in US come in UK, almeno negli spot pubblicitari, ormai non si vedono più uomini bianchi eterosessuali. Giuro. Salvo pubblicità di prodotti che hanno anche lì un target di maschi bianchi ed etero (eppure, anche là, vedasi il caso Budweiser).

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4699 Messaggio da Cowboy »

legionofdoom ha scritto:
07/01/2024, 18:38
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Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 17:38
Ma tanto questo sistema si sta già rivelando un boomerang, l'utenza si è rotta i coglioni di storie e personaggi fatti con questo stampino. Se non sarà la ragionevolezza a far fallire questa deriva sarà la logica commerciale.
Persino gli Americani "Black" ne hanno le palle piene di vedere protagonisti di colore da ogni parte, legati a storie di schiavitù, redenzione, o superoi o remake Disney con protagonista di colore (come non dargli ragione).

Abbiamo capito tutti il danno fatto dagli Anglosassoni.
Ma il mondo è andato avanti, avere un capo di colore o un imprenditore di colore è normale, ormai.
Cosa vogliono insegnare tutti questi film?

Io ho sempre rispettato gente di qualsiasi nazionalità e colore.
Non ho bisogno di Disney o di qualche altro studio che mi ricorda che il razzismo è una piaga e che non va bene discriminare gente di colore o gente con orientamenti sessuali diversi.

Nell'arte voglio solo divertimento, e passare qualche ora di relax. Non preoccuparmi dei problemi di razzismo e omofobia che ci sono nella nostra società.

Immagina se i film di Tarantino venissero "editati" per far piacere a quei 4 moralisti pro-Black/LGBTQ/femministi.
Non sarebbero più gli stessi film divertenti come li conosciamo (es. Pulp Fiction, Hateful Eight, Bastardi Senza Gloria, etc....).

Io penso che il politically-correct più che portare a galla delle problematiche complesse, non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente le stesse.
Guarda, a me sta benissimo che il cinema, la TV e la letteratura trattino dei temi del razzismo, dell'omofobia e della misoginia, c'è spazio per opere impegnate e opere di puro intrattenimento, opere che ti costringono a pensare e opere che ti consentono di spegnere il cervello. Quello che non mi piace invece è il tentativo di proporre una realtà che non esiste e, peggio ancora, di mettere in scena un passato come non è mai esistito. Per me va bene inventare un pronipote di Arsenio Lupin dalla pelle nera che vive nella Francia attuale, non mi piace invece vedere nobili neri nell'Inghilterra del 1800.
Comunque concordo con la chiosa: il Politically Correct, seppure nato con le migliori intenzioni, è diventato una iattura, fonte di ipocrisia, conformismo coatto e sterilità artistica, capace ormai solo di innescare dinamiche circolari e battibecchi che non portano da nessuna parte.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4700 Messaggio da legionofdoom »

Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 19:22
legionofdoom ha scritto:
07/01/2024, 18:38
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Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 17:38
Ma tanto questo sistema si sta già rivelando un boomerang, l'utenza si è rotta i coglioni di storie e personaggi fatti con questo stampino. Se non sarà la ragionevolezza a far fallire questa deriva sarà la logica commerciale.
Persino gli Americani "Black" ne hanno le palle piene di vedere protagonisti di colore da ogni parte, legati a storie di schiavitù, redenzione, o superoi o remake Disney con protagonista di colore (come non dargli ragione).

Abbiamo capito tutti il danno fatto dagli Anglosassoni.
Ma il mondo è andato avanti, avere un capo di colore o un imprenditore di colore è normale, ormai.
Cosa vogliono insegnare tutti questi film?

Io ho sempre rispettato gente di qualsiasi nazionalità e colore.
Non ho bisogno di Disney o di qualche altro studio che mi ricorda che il razzismo è una piaga e che non va bene discriminare gente di colore o gente con orientamenti sessuali diversi.

Nell'arte voglio solo divertimento, e passare qualche ora di relax. Non preoccuparmi dei problemi di razzismo e omofobia che ci sono nella nostra società.

Immagina se i film di Tarantino venissero "editati" per far piacere a quei 4 moralisti pro-Black/LGBTQ/femministi.
Non sarebbero più gli stessi film divertenti come li conosciamo (es. Pulp Fiction, Hateful Eight, Bastardi Senza Gloria, etc....).

Io penso che il politically-correct più che portare a galla delle problematiche complesse, non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente le stesse.
Guarda, a me sta benissimo che il cinema, la TV e la letteratura trattino dei temi del razzismo, dell'omofobia e della misoginia, c'è spazio per opere impegnate e opere di puro intrattenimento, opere che ti costringono a pensare e opere che ti consentono di spegnere il cervello. Quello che non mi piace invece è il tentativo di proporre una realtà che non esiste e, peggio ancora, di mettere in scena un passato come non è mai esistito. Per me va bene inventare un pronipote di Arsenio Lupin dalla pelle nera che vive nella Francia attuale, non mi piace invece vedere nobili neri nell'Inghilterra del 1800.
Comunque concordo con la chiosa: il Politically Correct, seppure nato con le migliori intenzioni, è diventato una iattura, fonte di ipocrisia, conformismo coatto e sterilità artistica, capace ormai solo di innescare dinamiche circolari e battibecchi che non portano da nessuna parte.
Ma anche a me, film come ad es. Green Book o Moonlight sono piaciuti.
Se un film ha una buona sceneggiatura, lo guardo sempre fino alla fine.
Come dicevi tu, il fatto, però, di "imporre" una certa tematica o una "diversità" in una storia/film, non fa altro che produrre l'effetto contrario.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4701 Messaggio da Trez »

Una considerazione, però premetto che essendo degli anni 60 non vi era altro che la carta stampata ed i due tiggì, sarà che la cultura imperante era quella che si vede nei film di James Bond e di molti altri fino ad arrivare a Banfi e soci.. un bel salto di qualità direi, però non ho memoria di così tanti femminicidi come invece stanno continuando ad avvenire ogni giorno. Forse che le donne a quell' epoca non avevano per la maggior parte indipendenza economica e quindi non potevano mandare a fare in culo il masculo e quindi stavano " schisse" ( schiacciate), più avanti invece le donne hanno avuto maggiore potere economico e forse questo ha destabilizzato il masculo, ma quello che sta accadendo oggi sembra una fragilità dell'uomo che non vuole accettare l'esser lasciati. Nella mia vita sono stato mollato ma pur stando male come un cane, che poi sto detto andrebbe valutato dalla parte del cane, ma non mi è mai venuta voglia di uccidere chi mi ha detto la parola fine. Infatti da allora ho deciso di stare solo, come un cane.....per non stare più male..
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4702 Messaggio da giorgiograndi »

markome ha scritto:
07/01/2024, 18:51
E' una dittatura culturale e come tale solo spregevole e pericolosa.

Paradossale di sicuro, visto che l'impero ottomano a schiavizzato i bianchi per secoli. Gli abitanti di Lipari sono stati schiavizzati e deportati in blocco dagli ottomani, giusto per fare un esempio.

Anche in america, i primi schiavi ad arrivare sono stati, udite udite, schiavi bianchi che venivano marchiati a fuoco (visto il colore della pelle) per non confonderli con i coloni. Poi sono arrivati i neri africani, che erano gia' schiavi in africa sotto i loro padroni neri, infatti l'africa e' il posto al mondo dove lo schiavismo ha le radici piu' antiche, neri che schiavizzavano neri.

In poche parole, i bianchi in america che schiavizzano i neri e' stato un fenomeno non primario dello schiavismo, per non dire pure marginale se visto nell'ottica di migliaia di anni... ma hey i neri votano adesso, per cui devono votare per i loro padroni (che sono i democratici).
i democratici erano il partito di riferimento degli schiavisti... adesso vogliono essere il partito di riferimento degli schiavi: roba da voltastomaco
Dai un'occhiata al miei toys: THEWONDERTOYS.COM

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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4703 Messaggio da Trez »

legionofdoom ha scritto:
07/01/2024, 18:38
Cowboy ha scritto:
07/01/2024, 17:38
Ma tanto questo sistema si sta già rivelando un boomerang, l'utenza si è rotta i coglioni di storie e personaggi fatti con questo stampino. Se non sarà la ragionevolezza a far fallire questa deriva sarà la logica commerciale.
Persino gli Americani "Black" ne hanno le palle piene di vedere protagonisti di colore da ogni parte, legati a storie di schiavitù, redenzione, o superoi o remake Disney con protagonista di colore (come non dargli ragione).

Abbiamo capito tutti il danno fatto dagli Anglosassoni.
Ma il mondo è andato avanti, avere un capo di colore o un imprenditore di colore è normale, ormai.
Cosa vogliono insegnare tutti questi film?

Io ho sempre rispettato gente di qualsiasi nazionalità e colore.
Non ho bisogno di Disney o di qualche altro studio che mi ricorda che il razzismo è una piaga e che non va bene discriminare gente di colore o gente con orientamenti sessuali diversi.

Nell'arte voglio solo divertimento, e passare qualche ora di relax. Non preoccuparmi dei problemi di razzismo e omofobia che ci sono nella nostra società.

Immagina se i film di Tarantino venissero "editati" per far piacere a quei 4 moralisti pro-Black/LGBTQ/femministi.
Non sarebbero più gli stessi film divertenti come li conosciamo (es. Pulp Fiction, Hateful Eight, Bastardi Senza Gloria, etc....).

Io penso che il politically-correct più che portare a galla delle problematiche complesse, non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente le stesse.
E no cazzo "il mio neggro" non me lo possono cancellare o modificare.
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4704 Messaggio da hermafroditos »

giorgiograndi ha scritto:
07/01/2024, 20:31
[Scopri]Spoiler
markome ha scritto:
07/01/2024, 18:51
E' una dittatura culturale e come tale solo spregevole e pericolosa.

Paradossale di sicuro, visto che l'impero ottomano a schiavizzato i bianchi per secoli. Gli abitanti di Lipari sono stati schiavizzati e deportati in blocco dagli ottomani, giusto per fare un esempio.

Anche in america, i primi schiavi ad arrivare sono stati, udite udite, schiavi bianchi che venivano marchiati a fuoco (visto il colore della pelle) per non confonderli con i coloni. Poi sono arrivati i neri africani, che erano gia' schiavi in africa sotto i loro padroni neri, infatti l'africa e' il posto al mondo dove lo schiavismo ha le radici piu' antiche, neri che schiavizzavano neri.

In poche parole, i bianchi in america che schiavizzano i neri e' stato un fenomeno non primario dello schiavismo, per non dire pure marginale se visto nell'ottica di migliaia di anni... ma hey i neri votano adesso, per cui devono votare per i loro padroni (che sono i democratici).
i democratici erano il partito di riferimento degli schiavisti... adesso vogliono essere il partito di riferimento degli schiavi: roba da voltastomaco
Gli africani venivano catturati e poi venduti ai negrieri, quindi non erano "schiavi sotto i loro padroni neri". Dire che l'Impero Ottomano ha schiavizzato bianchi è improprio: il concetto di uomo bianco nasce nel corso del 19esimo secolo, ed è legato principalmente al mondo anglosassone e all'Europa Occidentale continentale.
Inoltre i raid dei Levantini e degli Ottomani nel Mediterraneo occidentale non costituivano una prassi strutturata o contrassegnata da idee di superiorità etnica e culturale finalizzate a legittimare quello che era un mero sopruso, a differenza della tratta triangolare.

GG, non me ne volere, ma quando provi a parlare di storia spari castronerie una dopo l'altra. La cosa che mi perplime è che il solito esercito di opossum pende dalle tue parole come se fossero Verbo Divino.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4705 Messaggio da Satana in autobus »

Mi ha incuriosito la questione dei "neri schiavi sotto i loro padroni neri". Non so quale sia la fonte di Giorgio, certo è che il ruolo dei capi africani nella tratta degli schiavi sembra essere stato presente. Mi dispiace citare in francese, ma in italiano non trovo granché. Non dovreste avere problemi a tradurre automaticamente:
https://www.la-croix.com/Actualite/Mond ... -12-568672

e per un riferimento accademico in cui si usa proprio l'espressione "neri che vendono altri neri":
https://www.cairn.info/lexique-des-repa ... ge-142.htm

Chiaramente, come dice Herma, gli africani venivano catturati dai bianchi, ma(leggo su una Wiki francese) solo il 2% degli schiavi veniva preso direttamente da mani europee...quindi qualcuno doveva collaborare.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4706 Messaggio da hermafroditos »

Satana in autobus ha scritto:
07/01/2024, 21:59
[Scopri]Spoiler
Mi ha incuriosito la questione dei "neri schiavi sotto i loro padroni neri". Non so quale sia la fonte di Giorgio, certo è che il ruolo dei capi africani nella tratta degli schiavi sembra essere stato presente. Mi dispiace citare in francese, ma in italiano non trovo granché. Non dovreste avere problemi a tradurre automaticamente:
https://www.la-croix.com/Actualite/Mond ... -12-568672

e per un riferimento accademico in cui si usa proprio l'espressione "neri che vendono altri neri":
https://www.cairn.info/lexique-des-repa ... ge-142.htm

Chiaramente, come dice Herma, gli africani venivano catturati dai bianchi, ma(leggo su una Wiki francese) solo il 2% degli schiavi veniva preso direttamente da mani europee...quindi qualcuno doveva collaborare.
Non ho detto che venivano catturati dai bianchi. Venivano catturati da altre popolazioni locali (questo non l'ho sottolineato, vero), ma come prigionieri di guerra, che li vendevano ai negrieri (i mercanti di schiavi europei) in cambio di beni occidentali. Ho detto che non erano schiavi perché si poteva parlare de facto di schiavitù solo quando i prigionieri, una volta giunti a destinazione, venivano formalmente messi all'asta e acquistati.
Da notare che peraltro in ambito anglosassone solo negli ultimi anni si sta iniziando a ragionare sull'imprecisione e sulla nebulosità della parola schiavo, essendo la schiavitù non decretata da istituto alcuno, ma una condizione alla quale si giunge tramite un processo di degradazione progressiva dell'individuo.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4707 Messaggio da giorgiograndi »

hermafroditos ha scritto:
07/01/2024, 20:48
giorgiograndi ha scritto:
07/01/2024, 20:31
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markome ha scritto:
07/01/2024, 18:51
E' una dittatura culturale e come tale solo spregevole e pericolosa.

Paradossale di sicuro, visto che l'impero ottomano a schiavizzato i bianchi per secoli. Gli abitanti di Lipari sono stati schiavizzati e deportati in blocco dagli ottomani, giusto per fare un esempio.

Anche in america, i primi schiavi ad arrivare sono stati, udite udite, schiavi bianchi che venivano marchiati a fuoco (visto il colore della pelle) per non confonderli con i coloni. Poi sono arrivati i neri africani, che erano gia' schiavi in africa sotto i loro padroni neri, infatti l'africa e' il posto al mondo dove lo schiavismo ha le radici piu' antiche, neri che schiavizzavano neri.

In poche parole, i bianchi in america che schiavizzano i neri e' stato un fenomeno non primario dello schiavismo, per non dire pure marginale se visto nell'ottica di migliaia di anni... ma hey i neri votano adesso, per cui devono votare per i loro padroni (che sono i democratici).
i democratici erano il partito di riferimento degli schiavisti... adesso vogliono essere il partito di riferimento degli schiavi: roba da voltastomaco
Gli africani venivano catturati e poi venduti ai negrieri, quindi non erano "schiavi sotto i loro padroni neri". Dire che l'Impero Ottomano ha schiavizzato bianchi è improprio: il concetto di uomo bianco nasce nel corso del 19esimo secolo, ed è legato principalmente al mondo anglosassone e all'Europa Occidentale continentale.
Inoltre i raid dei Levantini e degli Ottomani nel Mediterraneo occidentale non costituivano una prassi strutturata o contrassegnata da idee di superiorità etnica e culturale finalizzate a legittimare quello che era un mero sopruso, a differenza della tratta triangolare.

GG, non me ne volere, ma quando provi a parlare di storia spari castronerie una dopo l'altra. La cosa che mi perplime è che il solito esercito di opossum pende dalle tue parole come se fossero Verbo Divino.
Ma piantala, lo schiavismo nero su nero e' un fenomeno che esiste perfino tutt'ora. I neri hanno da sempre schiavizzato altri neri e continuano a farlo oggi. https://it.wikipedia.org/wiki/Schiavit% ... _in_Africa

Se poi vogliamo parlare di storia dello schiavismo in africa
https://it.wikipedia.org/wiki/Schiavismo_in_Africa

Nel 19 secolo (appunto) i mussulmani ancora schiavizzavano i bianchi
https://it.wikipedia.org/wiki/Tratta_ba ... li_schiavi

Per il resto, documentati prima di parlare perche' non sai un cazzo e quello che hai imparato a scuola probabilmente non l'hai nemmeno capito. Non sto ne giustificano ne sminuendo i neri rapiti in africa mentre coltivavano le terre, ma ti dico (e sono sicuro) che a quel tempo in africa la schiavitu' era largamente diffusa e parte degli schiavi spediti in america erano gia' schiavi in africa.
La superiorita' (etnica, culturale ecc) e' la base della schiavitu', non ci va un genio ma e' presente in tutti i tipi di schiavitu' non solo quella dove i bianchi schiavizzano i neri, ma anche (e soprautto) dove in neri schiavizzano i neri o, ancora peggio, quando lo schiavismo e' giustificato a livello religioso (impero ottomano)

Il tuo modo di scrivere e' provocatorio spesso fuori luogo e abbastanza patetico, quando vieni a praga cosi ne discutiamo di persona?
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4708 Messaggio da hermafroditos »

giorgiograndi ha scritto:
07/01/2024, 22:25
[Scopri]Spoiler
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07/01/2024, 20:48
giorgiograndi ha scritto:
07/01/2024, 20:31
[Scopri]Spoiler
markome ha scritto:
07/01/2024, 18:51
E' una dittatura culturale e come tale solo spregevole e pericolosa.

Paradossale di sicuro, visto che l'impero ottomano a schiavizzato i bianchi per secoli. Gli abitanti di Lipari sono stati schiavizzati e deportati in blocco dagli ottomani, giusto per fare un esempio.

Anche in america, i primi schiavi ad arrivare sono stati, udite udite, schiavi bianchi che venivano marchiati a fuoco (visto il colore della pelle) per non confonderli con i coloni. Poi sono arrivati i neri africani, che erano gia' schiavi in africa sotto i loro padroni neri, infatti l'africa e' il posto al mondo dove lo schiavismo ha le radici piu' antiche, neri che schiavizzavano neri.

In poche parole, i bianchi in america che schiavizzano i neri e' stato un fenomeno non primario dello schiavismo, per non dire pure marginale se visto nell'ottica di migliaia di anni... ma hey i neri votano adesso, per cui devono votare per i loro padroni (che sono i democratici).
i democratici erano il partito di riferimento degli schiavisti... adesso vogliono essere il partito di riferimento degli schiavi: roba da voltastomaco
Gli africani venivano catturati e poi venduti ai negrieri, quindi non erano "schiavi sotto i loro padroni neri". Dire che l'Impero Ottomano ha schiavizzato bianchi è improprio: il concetto di uomo bianco nasce nel corso del 19esimo secolo, ed è legato principalmente al mondo anglosassone e all'Europa Occidentale continentale.
Inoltre i raid dei Levantini e degli Ottomani nel Mediterraneo occidentale non costituivano una prassi strutturata o contrassegnata da idee di superiorità etnica e culturale finalizzate a legittimare quello che era un mero sopruso, a differenza della tratta triangolare.

GG, non me ne volere, ma quando provi a parlare di storia spari castronerie una dopo l'altra. La cosa che mi perplime è che il solito esercito di opossum pende dalle tue parole come se fossero Verbo Divino.
Ma piantala, lo schiavismo nero su nero e' un fenomeno che esiste perfino tutt'ora. I neri hanno da sempre schiavizzato altri neri e continuano a farlo oggi. https://it.wikipedia.org/wiki/Schiavit% ... _in_Africa

Se poi vogliamo parlare di storia dello schiavismo in africa
https://it.wikipedia.org/wiki/Schiavismo_in_Africa

Nel 19 secolo (appunto) i mussulmani ancora schiavizzavano i bianchi
https://it.wikipedia.org/wiki/Tratta_ba ... li_schiavi

Per il resto, documentati prima di parlare perche' non sai un cazzo e quello che hai imparato a scuola probabilmente non l'hai nemmeno capito. Non sto ne giustificano ne sminuendo i neri rapiti in africa mentre coltivavano le terre, ma ti dico (e sono sicuro) che a quel tempo in africa la schiavitu' era largamente diffusa e parte degli schiavi spediti in america erano gia' schiavi in africa.
La superiorita' (etnica, culturale ecc) e' la base della schiavitu', non ci va un genio ma e' presente in tutti i tipi di schiavitu' non solo quella dove i bianchi schiavizzano i neri, ma anche (e soprautto) dove in neri schiavizzano i neri o, ancora peggio, quando lo schiavismo e' giustificato a livello religioso (impero ottomano)

Il tuo modo di scrivere e' provocatorio spesso fuori luogo e abbastanza patetico, quando vieni a praga cosi ne discutiamo di persona?
NO GG, questi giochini con me non funzionano. Se mi citi la schiavitù in relazione alla tratta triangolare ovvio che si parla delle coste dell'Africa Occidentale, e non di altri contesti geografici (che l'articolo wiki raggruppa sotto il nome di schiavi esportati). L'Africa - ieri come oggi - così come ogni altro continente racchiude molteplici realtà al suo interno. Se leggi attentamente il primo link i casi specifici di schiavismo autoctono riguardano il Sahel, l'Etiopia e la Somalia e il Nordafrica, contesti del tutto differenti. Volendo si potrebbe estendere il discorso anche agli insediamenti storici lungo la rotta delle spezie negli attuali Kenya e Tanzania (i.e. Lamu, Mombasa, Zanzibar), dove la schiavitù pure era storicamente tollerata e accettata.
Ma non possiamo partire dal commercio triangolare e poi mettere in mezzo Somalia ed Etiopia come se nulla fosse: è sempre la famosa storia del gulash.

Che esistesse la tratta barbaresca lo so benissimo e non a caso prima ho parlato di tratta degli schiavi nel Mediterraneo Occidentale, spiegandoti che è impreciso parlare di "bianchi" perché gli schiavisti non avevano la concezione di "bianchi" così come ce l'avevano gli europei della modernità (e di conseguenza, quella di "neri").

Sai benissimo che sono sempre disponibile per il birrozzo praghese, e pure per la sessione rieducativa a base di torture varie.

giorgiograndi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4709 Messaggio da giorgiograndi »

Ma piantala, tu hai scritto questo:
"Inoltre i raid dei Levantini e degli Ottomani nel Mediterraneo occidentale non costituivano una prassi strutturata o contrassegnata da idee di superiorità etnica e culturale finalizzate a legittimare quello che era un mero sopruso, a differenza della tratta triangolare."

Prima cosa, eventualmente, lo schiavismo che non e' dettato da "superiorita' " (ammesso che possa esistere) non e' meno crudele di quello dettato da "superiorita' ".
Detto questo, lo schiavismo islamico era proprio dettato da superiorita' religiosa (quindi etica e culturale), innegabile.

Io capisco il tuo punto, lo schiavismo e' un male maggiore quanto viene perpetuato per superiorita' etnica in un contesto organizzato e non casuale, il che fara' molto woke e figo, ma sminuisce tutti gli altri. Dire che lo schiavismo della "tratta triangolare" e' piu' rilevante di altri non e' solo sbagliato ma pericoloso. Come dire che l'omicidio intenzionale di una persona e' un male minore se non e' perpetuato in serie. La merda puzza sempre, e per quanto qualcuna puzzi di meno, sempre dio merda si tratta. Non esiste uno schiavismo piu' cattivo o meno cattivo.

Sei pronto ad accusare l'uomo bianco eterosessuale di ogni nefandezza, ma convinto all'inverosimile che gli altri siano meglio.
Il male e' di tutti i colori e' il motivo per il quale e' perpetuato il male, che sia superiorita' etnica o semplice necessita' di manodopera a costo zero, e' irrilevante.

Il razzismo e' ben distribuito tra tutti i colori e probabilmente l'uomo bianco e' il meno razzista di tutti (e il meno omofobo).
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Vinz Clortho
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4710 Messaggio da Vinz Clortho »

E, leggendo le pagine precedenti, anche il meno misogino.
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
- Bruce Lee

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