zio ha scritto:Oggi marchionne chiede soldi allo stato italiano.
In brasile glieli han dati in usa dati e restituiti.
Per la Fiat vale lo stesso discorso dell'Alcoa e Carbosulcis.
Se non riesce a camminare con le proprie gambe alla fine deve chiudere, l'Italia non è più in grado di mantenerla e contemporaneamente abbassare il debito e colmare il gap a tutti i livelli che ha con gli altri paesi sviluppati.
Aiuti ne sono stati dati a iosa (per esempio le agevolazioni per la rottamazione auto, 5 miliardi nel cesso, grazie silvio).
Il Brasile non è confrontabile con l'Italia, perché ha poco debito e una curva della popolazione sbilanciata sui giovani. Da noi gli anziani sono moltissimi e costano un terzo del budget dello stato.
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da un mese ho messo un annuncio di lavoro.
cerco una persona per un lavoro part-time.
volontariamente non ho messo nessuna specifica se non che mi serve sotto i 25 anni (per motivi "fiscali") e che non mi serve esperienza ma solo voglia di fare.
mi aspettavo un fiume di telefonate per chiedere informazioni. magari poi non avrebbero accettato però ALMENO CHIEDERE INFORMAZIONI.
mi ha contattato solo una persona...la mia vicina di casa...ma solo perchè altrimenti i genitori l'avrebbero cazziata...ma poi ha declinato l'offerta ...
incredibile....
non è certo il lavoro della vita però è un buon lavoro... sopratutto è una buona alternativa al divano....
no caro.
nell'annuncio è specificato il nome della mia azienda e di che lavoro si tratta
non sono specificati orari e durata.
però è un lavoro continuativo.
che i giovani siano scansafatiche?
non saprei...però è quasi quotidiana la telefonata di gente over 50 che mi chiama in cerca di lavoro.. e io ho già "in casa" un ultra 60enne e un'ultra 50enne... davvero mi serve una persona giovane per avere continuità....
di certo la mia generazione e quella successiva non spicca per voglia di lavorare
in più NESSUNO mi è mai stato a casa per la paga....
Parakarro ha scritto:da un mese ho messo un annuncio di lavoro.
cerco una persona per un lavoro part-time.
volontariamente non ho messo nessuna specifica se non che mi serve sotto i 25 anni (per motivi "fiscali") e che non mi serve esperienza ma solo voglia di fare.
mi aspettavo un fiume di telefonate per chiedere informazioni. magari poi non avrebbero accettato però ALMENO CHIEDERE INFORMAZIONI.
mi ha contattato solo una persona...la mia vicina di casa...ma solo perchè altrimenti i genitori l'avrebbero cazziata...ma poi ha declinato l'offerta ...
incredibile....
non è certo il lavoro della vita però è un buon lavoro... sopratutto è una buona alternativa al divano....
Qualche mese fa mi sarei stupito, ora non tanto. Un pò cambia anche da Regione a Regione (in certe zone essendoci più opportunità ci sta di essere più "schizzinosi").
Dove lavoro adesso (in Umbria) hanno carenza di personale e stanno cercando persone da inserire in organico. Parliamo di persone con lauree umanistiche (di tipo educativo). Eppure in un mese (quasi) di ricerca pur essendo il numero dei candidati abbastanza elevato e pur essendo la paga nella media molti dopo il colloquio si sono fatti da parte perché (a loro dire) ambiscono a qualcosa di meglio (pur, ora come ora, avendo come vera alternativa il divano). Per la serie, le lauree umanistiche non servono a un razzo (cosa non del tutto falsa, ci mancherebbe).
Super Zeta ha scritto:Con tanti saluti a chi pensa che sul forum ci sia il pensiero unico del capo!
Siamo al tutti contro uno (anzi no, ho dalla mia helmut e già questo è indice che nel mio ragionamento qualcosa di sbagliato ci deve essere per forza... )
vedremo come evolve la vicenda, quanto casino solleveranno ancora questi "eroi", quanto tempo camperanno ancora di sussidi di stato, per quanti decenni dovrò pagare ancora i loro mutui
sono stupidi quelli che il lavoro se lo vanno a cercare veramente anzichè pretendere di mantenere per diritto divino quello che ahnno adesso, che frequentano corsi per ampliare i propri orizzonti, che fanno i passi secondo la gamba, che quando sono senza lavoro ed orizzonti nella peggiore delle situazioni emigrano, che trovano nuove soluzioni facendo andare il cervello, che accettano di fare lavori solitamente riservati agli extracomunitari (dhl è piena solo di latinoamericani e vi garantisco che si guadagna bene, certo ci si spacca il culo, bisogna anche aver voglia di lavorare), che quando restano senza lavoro non vanno a roma a tirar rondelle ma si rimboccano le maniche, che non attendono un posto al comune o in qualche apparato statale o parastatale, che non chiedono la raccomandazione all'amico e al politico
Ma quelli sono fessi, questi sono eroi.
veramente anche io e alex teflon si era delle stessa opinione e anche prima della sua esposizione pubblica. quindi tutti contro almeno 3!
scusate l'OT. ma il titolo del topic è risalito e mi sono riletto tutto.
ribadisco quanto osservato a pag. 11 del forum.
ovviamente il lavoro non è un diritto e, in un certo senso, neppure un dovere.
è però mi pare uno degli ambiti in cui l'uomo si impegna con la realtà, costruisce qualcosa e dunque, sempre in parte, trova una qualche soddisfazione.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
l'esempio di parak, pur statisticamente poco rilevante, è però significativo in un altri senso, secondo me.
è vero che di infraventicinquenni atti al lavoro non ce n'è molto (specie se vive in zona ad alta scolarizzazione sono tutti all'università).
è però vero in generale l'attitudine al sacrificio, alla fatica, al lavoro (ma qualunque lavoro: anche stare tutta la vita con una donna è un "lavoro" mica il frutto del caso) si è persa nel nostro paese.
saranno mille le ragioni, culturali (ormai vige la cultura del lamento) sia storico politiche sia economiche sia generazionali (anziani over 50 in area di tutela contro infra 25 enni senza alcuna tutela e altissimi costi fiscali che servono proprio a mantenere le tutele/rendite/privilegi pensionistici dei primi - e però spesso anche mantenuti dai primi) in ogni caso è così.
comunque la si veda la situazione attuale è quella di un disincentivo al lavoro, principalmente dovuto all'elevatissima pressione fiscale sul lavoro stesso e, dall'altro, da un non altissimo costo della vita.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.