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dostum
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#466 Messaggio da dostum »

Crepitano le fiamme della rivoluzione?

14 lug 2009 08:59

PARIGI - La notte scorsa, vigilia della festa nazionale francese, la polizia ha fermato 240 persone in tutto il Paese, contro le 121 dell'anno scorso. In aumento anche il numero di auto bruciate. Un primo conteggio effettuato alle 6 di stamattina faceva stato di 317 veicoli distrutti, contro i 297 del 2008.
Nel corso della notte, le forze dell'ordine sono state prese di mira più volte, spesso bersagliate con fuochi d'artificio. Dodici agenti e un gendarme sono stati leggermente feriti ma, secondo il portavoce della polizia, la notte è stata piuttosto calma, senza incidenti importanti.

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Blif
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#467 Messaggio da Blif »

E, tanto per ribadire il concetto, non solo la rivoluzione inglese, quella americana e quella francese sono borghesi.

Anche le rivoluzione russa fu borghese. Quella del febbraio 1917, non quella di ottobre (novembre) 1917, che fu più vicina a un colpo di stato, consentito dalla astuta (quanto miope) decisione del Kaiser di infiltrare Lenin dalla Svizzera in Russia in vagone piombato e favorito dalla folle decisione del governo di Kerenskij di proseguire la guerra contro i tedeschi.

Unica classe rivoluzionaria della storia, la borghesia.
Rivoluzionaria nel senso di usare la violenza per impadronirsi del potere e re-volvere il sistema, cioè fargli fare un giro di valzer senza abbatterlo.

E il povero Karl Marx era troppo buon borghese per astrarsi dalla propria classe e accorgersene.

L'analisi non è mia, ma mi pare di Erich Fromm (cito a memoria, e non ricordo il libro: spero di non fargli troppo torto).

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Blif
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#468 Messaggio da Blif »

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#469 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Blif ha scritto:E, tanto per ribadire il concetto, non solo la rivoluzione inglese, quella americana e quella francese sono borghesi.

Anche le rivoluzione russa fu borghese. Quella del febbraio 1917, non quella di ottobre (novembre) 1917,
condivido e aggiungo la prima rivoluzione moderna che rese possibili tutte le altre: quella olandese del 1581
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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GaiusBaltar
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#470 Messaggio da GaiusBaltar »

State svaccando con discussioni su vecchie rivoluzioni borghesi, so perfettamente che con i se e con i ma la storia non si fà . Ma mi pare trovi largo consenso l'idea che se il governo di emergenza di Kerenskj avesse portato a casa un armistizio, magari anche pesante (come del resto fu quello firmato dai compagni successivamente) con gli Imperi Centrali, rimandando i soldati a casa a zappare la terra e risparmiando milioni di rubli (non so se ai tempi la valuta fosse in rubli) i compagnucci di Lenin non avrebbero trovato tutto quel terreno fertile per lanciare la loro rivoluzione. Magari potevano provarci ma il paese, non allo sbando con al guerra in corso e magari in grado di mobilitare ingenti forze militari, avrebbe contenuto il tentativo di golpe.
Spedire Lenin in un treno piombato aveva un doppio scopo: un tentativo disperato per sovvertire il regime zarista, senza evidentemente calcolare le eventuali riperscussioni; in secondo luogo ci si liberava di un piantagrane mica male. La pattumiera si getta fuori casa se no puzza!
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#471 Messaggio da mr. brownstone »

GaiusBaltar ha scritto:State svaccando con discussioni su vecchie rivoluzioni borghesi, so perfettamente che con i se e con i ma la storia non si fà . Ma mi pare trovi largo consenso l'idea che se il governo di emergenza di Kerenskj avesse portato a casa un armistizio, magari anche pesante (come del resto fu quello firmato dai compagni successivamente) con gli Imperi Centrali, rimandando i soldati a casa a zappare la terra e risparmiando milioni di rubli (non so se ai tempi la valuta fosse in rubli) i compagnucci di Lenin non avrebbero trovato tutto quel terreno fertile per lanciare la loro rivoluzione. Magari potevano provarci ma il paese, non allo sbando con al guerra in corso e magari in grado di mobilitare ingenti forze militari, avrebbe contenuto il tentativo di golpe.
Spedire Lenin in un treno piombato aveva un doppio scopo: un tentativo disperato per sovvertire il regime zarista, senza evidentemente calcolare le eventuali riperscussioni; in secondo luogo ci si liberava di un piantagrane mica male. La pattumiera si getta fuori casa se no puzza!
bravissimo gaius

svaccarsi in discussioni sulle rivoluzioni borghesi è da pivelli quando c'è un fronte antisovietico mordente ed irridente da costituire
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#472 Messaggio da donegal »

«Conosco chi conta».
E Di Canio blocca il traghetto


L'ex calciatore fermato da una pattuglia, litiga con i finanzieri e imbarca l'auto. Denunciato

PORTO SANTO STEFANO (Grosseto) " Al molo d'imbarco è arrivato alle 11.45, spavaldo come sempre, a bordo della sua Mercedes 320 Cdi bianca, inseguito da qualche turista romano (fede laziale) che lo ha salutato e gli ha chiesto pure qualche autografo. Il solito rito estivo prima delle vacanze all'Isola del Giglio, per Paolo Di Canio, l'ex giocatore della Lazio, famoso non solo per la grinta in campo, ma soprattutto per le simpatie di estrema destra, i saluti romani e qualche clamorosa scazzottata. Stavolta peró l'inizio delle vacanze ha avuto un prologo atipico e l'ex calciatore ha dovuto fare i conti con una pattuglia della guardia di finanza di Porto Santo Stefano che lo ha denunciato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Le fiamme gialle hanno fermato l'auto di Di Canio per un controllo sugli «indici di capacità  contributiva», un accertamento diventato quasi la norma all'Argentario dove quoti­dianamente arrivano vip e magnati con yacht e macchine di lusso. I finanzieri hanno chiesto a Di Canio documenti personali, libretto di circolazione e di firmare un verbale di accertamento. La risposta dell'ex laziale, secondo il rapporto della Finanza, sarebbe stata violenta. Di Canio ha iniziato a offendere gli agenti, minacciandoli di farli trasferire e di chiamare a Roma persone «che contano » e pare li abbia apostrofati con una raffica di parolacce.

Infine, dopo aver urlato ai finanzieri di «andare a cercare i brigatisti invece di rompere le scatole agli onesti cittadini», Di Canio ha messo in moto la Mercedes ed è salito sul traghetto. Inseguito dai finanzieri, che hanno bloccato l'imbarcazione carica di passeggeri. «Dovete portarmi via in manette, altrimenti io non scendo», avrebbe urlato l'ex calciatore agli agenti. Poi, grazie anche all'intervento di alcuni passeggeri infastiditi dal ritardo del traghetto, si sarebbe convinto ad abbandonare la nave e seguire gli agenti in caserma.

La giornata per l'ex bomber è finita nel modo peggiore: ha perso il traghetto, ha dovuto passare più di un'ora in caserma e si è preso pure una denuncia. Al Giglio è arrivato nel pomeriggio con tre ore di ritardo.




Ordine, legalità , rispetto per le forze dell'ordine, buon governo... al primo accertamento poi "lei non sa chi sono io...io chiamo a mio cuggino...conosco l'onorevole Manganelli...
Eia Eia, quaqquaraqua.
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#473 Messaggio da nik978 »

sempre detto che in italia di fascisti ce ne sono pochi
il resto e' cialtronaggine......(non che il suddetto non avesse fatto intendere a che categoria appartnesse eh....)

pensa che ridere se i passegeri lo ungevano..:D
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#474 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

donegal ha scritto:«Conosco chi conta».
E Di Canio blocca il traghetto


L'ex calciatore fermato da una pattuglia, litiga con i finanzieri e imbarca l'auto. Denunciato

PORTO SANTO STEFANO (Grosseto) " Al molo d'imbarco è arrivato alle 11.45, spavaldo come sempre, a bordo della sua Mercedes 320 Cdi bianca, inseguito da qualche turista romano (fede laziale) che lo ha salutato e gli ha chiesto pure qualche autografo. Il solito rito estivo prima delle vacanze all'Isola del Giglio, per Paolo Di Canio, l'ex giocatore della Lazio, famoso non solo per la grinta in campo, ma soprattutto per le simpatie di estrema destra, i saluti romani e qualche clamorosa scazzottata. Stavolta peró l'inizio delle vacanze ha avuto un prologo atipico e l'ex calciatore ha dovuto fare i conti con una pattuglia della guardia di finanza di Porto Santo Stefano che lo ha denunciato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Le fiamme gialle hanno fermato l'auto di Di Canio per un controllo sugli «indici di capacità  contributiva», un accertamento diventato quasi la norma all'Argentario dove quoti­dianamente arrivano vip e magnati con yacht e macchine di lusso. I finanzieri hanno chiesto a Di Canio documenti personali, libretto di circolazione e di firmare un verbale di accertamento. La risposta dell'ex laziale, secondo il rapporto della Finanza, sarebbe stata violenta. Di Canio ha iniziato a offendere gli agenti, minacciandoli di farli trasferire e di chiamare a Roma persone «che contano » e pare li abbia apostrofati con una raffica di parolacce.

Infine, dopo aver urlato ai finanzieri di «andare a cercare i brigatisti invece di rompere le scatole agli onesti cittadini», Di Canio ha messo in moto la Mercedes ed è salito sul traghetto. Inseguito dai finanzieri, che hanno bloccato l'imbarcazione carica di passeggeri. «Dovete portarmi via in manette, altrimenti io non scendo», avrebbe urlato l'ex calciatore agli agenti. Poi, grazie anche all'intervento di alcuni passeggeri infastiditi dal ritardo del traghetto, si sarebbe convinto ad abbandonare la nave e seguire gli agenti in caserma.

La giornata per l'ex bomber è finita nel modo peggiore: ha perso il traghetto, ha dovuto passare più di un'ora in caserma e si è preso pure una denuncia. Al Giglio è arrivato nel pomeriggio con tre ore di ritardo.




Ordine, legalità , rispetto per le forze dell'ordine, buon governo... al primo accertamento poi "lei non sa chi sono io...io chiamo a mio cuggino...conosco l'onorevole Manganelli...
Eia Eia, quaqquaraqua.
eia eia quaqquaraqua è bellissima
Io ero rimasto al
memento sapendo di mentire 8)
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.

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#475 Messaggio da pan »

Blif ha scritto: Unica classe rivoluzionaria della storia, la borghesia.
A.A.A.

Cercansi analisi + o - acrobatiche per Cina, Cuba, Iran, Cambogia.

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#476 Messaggio da Blif »

pan ha scritto:
Blif ha scritto: Unica classe rivoluzionaria della storia, la borghesia.
A.A.A.

Cercansi analisi + o - acrobatiche per Cina, Cuba, Iran, Cambogia.

Un milione, due milioni,
tre milioni di anni fa,
Carlo Marx avea la barba
la metà  della metà ,
ma volea senza i borghesi
fare la rivoluzion,
e in attesa la sua barba
lunga lunga diventó.

Dai, dai, dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai, non è vero e tu lo sai!
Sì, lo so, è incredibile peró
la colpa è di Erich Fromm, che l'ha raccontata a me.

Un milione, due milioni,
tre milioni di anni fa,
fu il borghese Kuomintang
a buttar giù l'imperator.
Ma morendo Sun-Yat-sen,
Mao-Tse-Tung si tiró su
e col suo libretto rosso
Cina Rossa diventó.

Dai, dai, dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai, non è vero e tu lo sai!
Sì, lo so, è incredibile peró
la colpa è di qualcuno, che l'ha raccontata a me.

Un milione, due milioni,
tre milioni di anni fa,
Fidel Castro coi barbudos
di Batista si disfó.
Ma poichè gli Stati Uniti
volean fare da padron,
Fidel Castro da castrista
comunista diventó.

Dai, dai, dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai, non è vero e tu lo sai!
Sì, lo so, è incredibile peró
la colpa è di qualcuno, che l'ha raccontata a me.

Un milione, due milioni,
tre milioni di anni fa,
sulla folla fa sparare
quel furbone dello Scià .
Poi l'esercito lo molla,
sale su l'ayatollah
e riprende a comportarsi
come prima quello là .

Dai, dai, dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai, non è vero e tu lo sai!
Sì, lo so, è incredibile peró
la colpa è di qualcuno, che l'ha raccontata a me.

Un milione, due milioni,
tre milioni di anni fa,
il governo e il parlamento
Re Sihanouk volean cacciar.
Ma il meschino andó a chiamare
i Khmer Rossi ed i Viet Cong,
e da allora la Cambogia
'na Camboggia diventó.

Dai, dai, dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai, non è vero e tu lo sai!
Sì, lo so, è incredibile peró
la colpa è di qualcuno, che l'ha raccontata a me.


http://www.youtube.com/watch?v=tNLysCRgwDM

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#477 Messaggio da pan »

Che chi fa la Rivoluzione finisce per comportarsi scorrettamente è tema dibattuto da tempo e ancora discutibile, ma che il compagno Pol Pot, che con il suo simpatico partito (Anka), aveva iniziato ad eliminare tutti i maggiori di anni 10, agisse per conto della borghesia...

Sua Santità  Khomeini riportó in auge il clero, non certo la borghesia.

Se Mao era borghese come dovremmo definire i suoi successori da Deng in poi?

Se Castro era un borghese ( e di fatto lo era) come mai gli yankees organizzarono lo sbarco nella Baia dei porci, per finire con l'arresto dei 5 di Miami?

Se stiamo alle definizioni correnti di classe, i conti non tornano.

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#478 Messaggio da Blif »

pan ha scritto:Che chi fa la Rivoluzione finisce per comportarsi scorrettamente è tema dibattuto da tempo e ancora discutibile, ma che il compagno Pol Pot, che con il suo simpatico partito (Anka), aveva iniziato ad eliminare tutti i maggiori di anni 10, agisse per conto della borghesia...

Sua Santità  Khomeini riportó in auge il clero, non certo la borghesia.

Se Mao era borghese come dovremmo definire i suoi successori da Deng in poi?

Se Castro era un borghese ( e di fatto lo era) come mai gli yankees organizzarono lo sbarco nella Baia dei porci, per finire con l'arresto dei 5 di Miami?

Se stiamo alle definizioni correnti di classe, i conti non tornano.
Dai, siamo molto meno in disaccordo di quel che sembra: è che la filastrocca come forma letteraria si presta bene alle analisi funamboliche, ma non all'esposizione chiara e serrata. Faccio un po' di esegesi del testo.

Prima strofa

In un suo libro che lessi circa vent'anni fa e che non riesco a rintracciare, per cui gli rendo sicuramente un pessimo servizio (forse la ''Psicanalisi della società  contemporanea''), Erich Fromm discute i limiti del pensiero marxista (senza disconoscerne gli enormi contributi).

Secondo Fromm, il ''socialismo scientifico'' ha in comune col pensiero classico liberale e borghese il concetto di modificare la società  attraverso una ''rivoluzione'', mentre il precedente ''socialismo utopistico'' alla Fourier, Owen e Saint Simon si basa sull'idea di usare le passioni e i sentimenti dell'uomo per proporre e costruire una nuova società . Quella che sembra la forza e la modernità  del marxismo, secondo Fromm è invece la sua debolezza e mancanza di originalità , e spiegherebbe perchè le sue previsioni siano fallite e la rivoluzione socialista non abbia attecchito da nessuna parte.

Sempre secondo Fromm, la versione leninista del socialismo è poi addirittura una completa negazione del socialismo, dato che si basa sull'idea di una minoranza rivoluzionaria (il partito) che guida la società  verso una nuova struttura. Nulla di meno socialista; secondo Fromm (e io condivido, se ho capito il suo pensiero) la ''rivoluzione'' marxista è impossibile perchè non tiene conto della psicologia umana, mentre la ''rivoluzione'' leninista è nè più nè meno che un colpo di stato oligarchico. E gli utopisti avevano ragione: viva il socialismo umanista!

Seconda strofa

La rivoluzione cinese era borghese? La rivoluzione del 1912, che abbattè l'imperatore, lo era. Infatti, il partito comunista cinese di Mao nasce diversi anni dopo. Che si possa definire ''rivoluzione'' la presa del potere da parte di Mao è aperto alla discussione, dato che si trattó anche di una guerra civile contro un governo con il quale il partito aveva collaborato per anni, che aveva sofferto una guerra di invasione (da parte dei giapponesi) e che era molto compromesso con una potenza straniera (gli Stati Uniti). Una situazione simile a quella della presa del potere bolscevica nel 1917 in Russia. Gli sviluppi della storia cinese sono quelli di una dittatura, con poco di rivoluzionario.

Terza strofa

Fidel Castro era un avvocato, il Che un medico, insomma la rivoluzione cubana è la classica sollevazione guidata da intellettuali borghesi, sostenuti dal popolo. La storia non si fa con i ''se'', ma mi chiedo che cosa sarebbe successo se gli Stati Uniti non avessero voluto tenere troppo stretto il guinzaglio sul governo cubano. Forse Cuba sarebbe diventata un altro esempio di rivoluzione borghese riuscita, con un governo socialdemocratico, oppure sarebbe diventata l'ennesima dittatura fascista del Centro America sostenuta dagli Stati Uniti.

Quarta strofa

L'Iran mi mette un po' in crisi. In effetti, sembra a tutti gli effetti una rivolta popolare che sfocia immediatamente in un regime religioso. Peró anche in quel caso per un paio d'anni il nuovo regime non fu quello che vediamo ora: i governi di Bazargan e di Banisadr erano (ufficialmente) laici. Forse (sottolineo forse) anche questa ''rivoluzione'' fu l'ennesimo colpo di stato contro un debole regime democratico appena nato, mentre la vera ''rivoluzione'' sostenuta dal popolo era stata quella contro lo Scià .

Quinta strofa

Il compagno Pol Pot sicuramente non agiva per conto della borghesia. In effetti, agiva per conto del re (Sihanouk), che era stato appena cacciato dal primo ministro Lol Nol con l'appoggio del parlamento. La cacciata del re fu un colpo di stato più che una rivoluzione, anche se pare che il ceto medio della capitale fosse abbastanza favorevole. Ma il processo che portó al potere i Khmer rossi fu tutt'altro che una rivoluzione.


Insomma, tirando le somme, è chiaro che tutto dipende dalla definizione di ''rivoluzione''. Se la limitiamo (come cerco di fare) a un rivolgimento sostenuto dalla maggioranza del popolo e che si conclude con un sistema in cui il popolo continua a far sentire la sua voce, di solito si finisce per elencare le solite rivoluzioni borghesi (inglese, americana, francese, quelle del 1989 nell'Est Europa...). Poi, è chiaro che ogni generalizzazione ha i suoi limiti.

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#479 Messaggio da GaiusBaltar »

Khomeini ha soffiato suo fuoco del clero incazzato per gli espropri terrieri fatti dallo Scià  per ridistribuire le terre al popolino, aggiungici una certa ostilità  del popolino stesso per la rapida modernizzazione dei costumi del paese, un regime che modernizzava i costumi e la società  ma era totalmente chiuso al dialogo e la democrazia, una posizione filo yankees piuttosto pesante e crisi economiche varie, ciliegina sulla torta uno Scià  vecchio e malato con i suoi fedelissimi più interessati a spartirsi la torta che a badare al paese. Arriva sto cazzo di Khomeini grida un pó di sermoni e tutti a seguirlo senza sapere che li avrebbe riporati indietro di 50 anni. Carico da 90, qui in Italia, e non solo, in tanti applaudirono alla presa di potere del barbuto santone, l'importante era defenestrare un leader filo yankees, a qualsiasi prezzo.

Mao, mara miao, un macellaio, oltre che pare interessato a frequentare bambine, ragionava su quantità  superiori al milione, vero che sei in Cina ma l'individuo nella sua azione politica non viene considerato minimamente. Durante il secondo conflitto mondiale mette in seria difficoltà  il generale Chan Kai Shek sponsorizzato dagli occidentali, tanto che Roosvelt si lamentava del fatto che i cinesi nazionalisti impiegavano moltissime risorse militari più contro Mao che contro i giapponesi. A fine guerra, un paese sfiancato, ed un mondo alla canna del gas dopo anni di guerra lasciano che i compagni moscoviti sponsorizzino Mao nella sua opera di conquista.

Pol Pot era un pazzoide fuori di melone, sterminare chiunque indossasse gli occhiali, tanto per fare un esempio, è uno dei tanti esempi di quanto fosse storto non solo lui ma tutto il suo regime.
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#480 Messaggio da Helmut »

pan ha scritto: Cercansi analisi + o - acrobatiche per Cina, Cuba, Iran, Cambogia
Il più sintetico possibile, attendomi a credo ortodosso marxista-leninista, che sancisce il significato di ''rivoluzione'' solo nel caso in cui sia la classe proletaria a prendere e successivamente detenere il potere.

- Cina
Il potere rimase saldamente nelle mani di alcune classi borghesi vicine a Mao; contadini e operai al lavoro e il plusvalore da loro prodotto, finì nell'industrializzazione forzata del Paese

-Cuba
Trattavasi di divisione del lavoro su scala internazionale. L'unica produzione del Paese era la canna da zucchero, pagata 4 volte il valore di mercato dall'URSS. Operai e contadini al lavoro, borghesi al potere

- Iran
Capitalismo inefficiente con il governo dello Scià . La borghesia ha delegato al clero sciita il potere. Stessa solfa: contadini e operai al lavoro per produrre plusvalore che viene speso in armamenti e/o industria pesante

- Cambogia
Tentativo fallito di sostituire una classe di contadini proprietari con una classe di operai/soldati. La borghesia sempre al potere.


Sullo sfondo di questi avvenimenti, la sinistra italiana e la sue cantonate. Allora come ora prende abbagli e sposa acriticamente cause che crede giuste, preda di un qualche ribellismo infantile, salvo poi essere categoricamente smentita dai fatti.

Non riesco a trovare il link, quindi sono costretto a citare a memoria, ma ricordo su ''Rinascita'' (bimensile del PCI) del 1979, uno spassosissimo articolo di Asor Rosa, che suonava più o meno così:

''La rivoluzione iraniana di Khomeini, nel suo spontaneo moto di popolo contro l'oppressione imperialista americana, è un segnale che l'Islam, con le sue attenzioni per le classi povere e diseredate, è di per sè una forma di riscatto sociale che porta forti analogie con il Socialismo, e noi intellettuali dobbiamo guardare con attenzione''


Da uccidersi di risate...!!! :DDD :DDD :DDD
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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