[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[Pensiero Dominante]

Catastrofe finanziaria è già  abbastanza inquietante, no?

Non è la prima (e presumo neppure l'ultima)

Già . Il problema peró è che se non cominciamo ad elaborare seriamente dei modelli socio-economici alternativi, la crisi successiva potremmo anche non arrivare a vederla.

[CanellaBruneri]

Nella mia opinione, la via socialdemocratica, per quanto in crisi, resta l'unica via percorribile per superare il capitalismo e l'idea stessa di Stato.

E' la tua rispettabilissima opinione, caro Canella, ma non quella dei maggiori partiti Socialdemocratici europei.

Quello tedesco, a Bad Godesberg nel 1959, afferma espressamente il concetto di Stato (cfr. Capitolo 1: L'ordinamento statuale) e accetta la proprietà  privata, l'economia di mercato, i principi liberali (cfr. Capitolo 2:Ordinamento economico e sociale, par. 2. comma 5)

in italiano:

http://www.sintesidialettica.it/documen ... esberg.pdf

Quello svedese addirittura abiura ogni tipo di rovesciamento violento dello stato

per chi pratica lo svedese:

http://data.s-info.se/data_page/1465/do ... eparti.pdf

Helmuttone, perdonami ma nella concitazione mi sono spiegato male:

Ció che sostengo, e Bad Godesberg è l'esempio più famoso ed illustre (anche se mi preme ricordare come questo dibattito nacque in Italia ,nel 1956 quando l'URSS invase l'Ungheria, ed il PSI ruppe il ''patto di unità  di azione'' con il PCI), è il fatto che si accetta il metodo Democratico per raggiungere il Socialismo, che è una diversa e più alta riorganizzazione della Società  . ANche l'Anarchismo non insurrezionale ha elaborato una tesi simile.

Per cercare di essere ancor più chiari: i Papisti vorrebbero che la Chiesa permeasse di se il mondo,nel frattempo, pazientemente tessono la loro tela.


Comunque, come hai tu stesso sottolineato, in questi casi uso sempre la formula ''io penso che'', dal momento che parliamo di un mondo articolato e piuttosto complesso

[CanellaBruneri]

Catastrofe finanziaria è già  abbastanza inquietante, no?

Non è la prima (e presumo neppure l'ultima)

Già . Il problema peró è che se non cominciamo ad elaborare seriamente dei modelli socio-economici alternativi, la crisi successiva potremmo anche non arrivare a vederla.

Una possibile risposta a quel che chiedi è quello di tornare, in ambito macroeconomico alla valutazione dell'economia reale e basta, e limitare quella finanziaria.

Qualcuno la chiama ''decrescita felice'', io dico solo che l'aumento del PIL nelle società  industrializzate non potrà  mai più galoppare come una volta, e che tutti noi, possibilmente redistribuendo, reimpariamo a camminare e smettere di pensare di essere sempre sopra un Jet.

Un celebre economista Italiano, Federico Caffè (cui è legato un grande mistero tipo Majorana), cattedratico alla Sapienza di Roma, negli anni settanta arrivó ad ipotizzare la chiusura della Borsa (erano gli annidella crisi petrolifera) a tempo indeterminato, altro che CONSOB

[Helmut]

Il problema peró è che se non cominciamo ad elaborare seriamente dei modelli socio-economici alternativi

Personalmente non conosco modelli socio-economici alternativi.

Se ce sono di proponibili, sono lieto di leggerne qui.

[Helmut]

Per cercare di essere ancor più chiari: i Papisti vorrebbero che la Chiesa permeasse di se il mondo,nel frattempo, pazientemente tessono la loro tela.

Esempio estremamente calzante.

Per fortuna ci siamo noi protestanti a ricordare a Roma che non hanno l'esclusiva.

[CanellaBruneri]

Ed intanto il PSE ha messo il veto su Blair

Ottimo segnale

[MiniMe]

la crisi del capitalismo è più vicina di quello che pensate.

No, no caro Mini, così proprio non va...

...qua siamo tutti gente pragmatica e organizzata e tu ci devi dire la data esatta, oppure con sufficente approsimazione...

...mica possiamo aspettare così la fine del capitalismo così, senza fare nulla...???
Dovremo pur riempire le cantine di olio d'oliva, riso, fagioli secchi, vino, taniche di benzina, maglioni di lana...portare fuori il cane...

...dal tono della tua affermazione sono convinto che hai informazioni precise: ce la facciamo per il 2010...???

2025 massimo, tutti pronti. Un evento politico di proporzioni internazionali scatenerà  un putiferio.

[red8man]

Catastrofe finanziaria è già  abbastanza inquietante, no?

Non è la prima (e presumo neppure l'ultima)

Già . Il problema peró è che se non cominciamo ad elaborare seriamente dei modelli socio-economici alternativi, la crisi successiva potremmo anche non arrivare a vederla.

Una possibile risposta a quel che chiedi è quello di tornare, in ambito macroeconomico alla valutazione dell'economia reale e basta, e limitare quella finanziaria.

Qualcuno la chiama ''decrescita felice'', io dico solo che l'aumento del PIL nelle società  industrializzate non potrà  mai più galoppare come una volta, e che tutti noi, possibilmente redistribuendo, reimpariamo a camminare e smettere di pensare di essere sempre sopra un Jet.

Un celebre economista Italiano, Federico Caffè (cui è legato un grande mistero tipo Majorana), cattedratico alla Sapienza di Roma, negli anni settanta arrivó ad ipotizzare la chiusura della Borsa (erano gli annidella crisi petrolifera) a tempo indeterminato, altro che CONSOB

Ogni (s)bolla speculativa è una catastrofe finanziaria ed ogni catastrofe finanziaria genera una nuova bolla speculativa.

Non c'è bisogno di teorizzare nuovi modelli econometrici occorre ripensare il capitalismo ed umanizzarlo sgrossandolo di tutti i comportamenti opportunistici/egoisti/anarchici che la filosofia del "laissez faire" ha generato e di cui il capitalismo anglosassone, che sino ad oggi è stato esaltato e dipinto come vincente rispetto alle versioni europee, è inzuppato.

Insomma concordo assolutamente con Canella quando asserisce che l'economia reale deve riprendere l'egemonia sulla finanza generalmente creativa. Il processo di finanziarizzazione dell'economia è il cancro che deve essere estirpato.

Non basta visto che, poi, è necessario che i governi occidentali riprendano la loro funzione di indirizzamento dell'economia (ma non dirigismo) e si muovano per realizzare un programma di politica economica volto a realizzare, almeno in parte, i principi della democrazia economica.

[mr. brownstone]

Non è la prima (e presumo neppure l'ultima)

Già . Il problema peró è che se non cominciamo ad elaborare seriamente dei modelli socio-economici alternativi, la crisi successiva potremmo anche non arrivare a vederla.

Una possibile risposta a quel che chiedi è quello di tornare, in ambito macroeconomico alla valutazione dell'economia reale e basta, e limitare quella finanziaria.

Qualcuno la chiama ''decrescita felice'', io dico solo che l'aumento del PIL nelle società  industrializzate non potrà  mai più galoppare come una volta, e che tutti noi, possibilmente redistribuendo, reimpariamo a camminare e smettere di pensare di essere sempre sopra un Jet.

Un celebre economista Italiano, Federico Caffè (cui è legato un grande mistero tipo Majorana), cattedratico alla Sapienza di Roma, negli anni settanta arrivó ad ipotizzare la chiusura della Borsa (erano gli annidella crisi petrolifera) a tempo indeterminato, altro che CONSOB

Ogni (s)bolla speculativa è una catastrofe finanziaria ed ogni catastrofe finanziaria genera una nuova bolla speculativa.

Non c'è bisogno di teorizzare nuovi modelli econometrici occorre ripensare il capitalismo ed umanizzarlo sgrossandolo di tutti i comportamenti opportunistici/egoisti/anarchici che la filosofia del "laissez faire" ha generato e di cui il capitalismo anglosassone, che sino ad oggi è stato esaltato e dipinto come vincente rispetto alle versioni europee, è inzuppato.

Insomma concordo assolutamente con Canella quando asserisce che l'economia reale deve riprendere l'egemonia sulla finanza generalmente creativa. Il processo di finanziarizzazione dell'economia è il cancro che deve essere estirpato.

Non basta visto che, poi, è necessario che i governi occidentali riprendano la loro funzione di indirizzamento dell'economia (ma non dirigismo) e si muovano per realizzare un programma di politica economica volto a realizzare, almeno in parte, i principi della democrazia economica.

Ogni (s)bolla speculativa è una catastrofe finanziaria ed ogni catastrofe finanziaria genera una nuova bolla speculativa........

mike jagger dice every cop is a criminal and every criminal a saint..... il concetto è quello

[red8man]

Ogni (s)bolla speculativa è una catastrofe finanziaria ed ogni catastrofe finanziaria genera una nuova bolla speculativa........

mike jagger dice every cop is a criminal and every criminal a saint..... il concetto è quello

con la netta differenza che un poliziotto corrotto se preso sono cazzi suoi mentre l'ennesima bolla speculativa non puoi fermarla, anzi, tutti la cavalcano convinti di domarla col risultato che molti, invece, vengono dom(in)ati

[Pensiero Dominante]

A me personalmente, da profano dell'economia, la crescita del PIL come indice primario dello stato di salute di una società  ha sempre suscitato molte perplessità .

''What goes up must come down'' diceva una bella canzone di Alan Parson, e Robert Kennedy concludeva il suo famoso discorso riguardo al PIL nel 1968 con queste parole: ''(Il PIL) Misura tutto, in breve, eccetto ció che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Puó dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani''.

Bè poi è arrivato anche Serge Latouche con la decrescita felice.
E naturalmente occorre menzionare il social business di Mohammed Yunus e della sua Grameen Bank, che non si è rivelata un progetto utopico ma funziona veramente, eccome se funziona.
Sul fatto poi che occorra rivedere le regole del sistema economico finanziario i leader di governo sono, almeno a parole, tutti quanti d'accordo.

Insomma, riassumendo, mi sembra che i germi di qualche idea nuova ed interessante in giro per il mondo ci siano. Credo che ci si dovrebbe continuare a lavorare sopra, e che, per tornare pienamente IT, questa sia la missione precipua della Sinistra.

[Pensiero Dominante]

Errata corrige: ''La decrescita felice'' l'ha scritta tal Maurizio Pallante.
In compenso Serge Latouche ha scritto molti altri libri sull'argomento fra cui uno il cui titolo è forse ancora più emblematico e nel quale mi ritrovo completamente:

Il pensiero creativo contro l'economia dell'assurdo

quasi quasi me lo metto come firma.

[CanellaBruneri]

Credo che ci si dovrebbe continuare a lavorare sopra, e che, per tornare pienamente IT, questa sia la missione precipua della Sinistra.

D'accordissimo: bisogna raccogliere ed elaborare idee nuove.

Per gli gnucchi come me, puó risultare difficile rinunciare a certi schemi, ma perdio! qualcuno che ci faccia fuori e ci rinchiuda nel recinto dei "vecchi saggi che non contano un cazzo" salti fuori!

La politica è anche mestiere

[Pensiero Dominante]

Carino questo:

DEPILIAMOCI

http://www.benessereinternolordo.net/jo ... &Itemid=81

[pan]

con la netta differenza che un poliziotto corrotto se preso sono cazzi suoi mentre l'ennesima bolla speculativa non puoi fermarla, anzi, tutti la cavalcano convinti di domarla col risultato che molti, invece, vengono dom(in)ati

Non mi sembra che agli assassini di Giuliani e del ragazzo laziale sia andata così male.
E nemmeno agli agenti della polstrada delle mie parti che si facevano ungere dai camionisti e beccati dai colleghi emiliani con intercettazioni dove, parlando di un TIR in arrivo lo chiamavano Grattaevinci. Al momento sono stati semplicemente trasferiti negli uffici.

Vedremo questi di Marrazzo come andranno a finire...