Antonchik ha scritto:Come vedi nel calcio esistono i periodi sì ed i periodi no, secondo me voi siete sempre alla ricerca disperata di un'emancipazione. Ed è proprio questo che vi rende sempre i soliti sfigati perdazzurri senza i quali non potrei vivere. Mia nemesi e croce e delizia.

(croce infintesimale, delizia infinita)
Vedi, cugino caro, si è tanto preso per il culo l'Inter perché, fra il 1989 e il 2007, non ha avuto la fortuna e la bravura di vincere uno scudetto... (e 18 anni son tanti, lo so)... ma si dimentica, appunto, che il calcio è fatto di periodi sì e periodi no. Il nostro "periodo no" è durato 18 anni (1989-2007)... ma, per fortuna, non siamo stati i soli ad avere un "periodo no". Il vostro, ad esempio, è durato ben
44 anni! Eh già, perché, vedi, il "Grande Milan" è rimasto senza vincere lo scudetto dal 1907 fino al 1951.
Quarantaquattro anni sono più del doppio dei nostri diciotto. Ovviamente, vi guardate bene dal ricordarlo... giusto? Conta solo il nostro "periodo no"; il vostro passa in carrozza. Non sia mai che si dica e si faccia sapere che anche il Milan faceva cagare.
... oltre a quei 44 anni di magra ci sarebbero anche quelle due retrocessioni in B negli anni ottanta.
Ma anche queste passano in carrozza... perché gli "sfigati" siamo noi. Giusto?
Al posto vostro, dunque, io eviterei di avere troppa spocchia. Nessuno (neppure la Juve) è immune da disastri o da momenti imbarazzanti... come è giusto che sia, visto che stiamo parlando di oltre un secolo di storia del calcio.
Invece di pensare sempre in negativo, guardiamo alle cose belle. La vittoria è già un valore in sè. Non ha bisogno di essere ingigantita dalle "sfighe" altrui.
Rinnovo i complimenti per il meritatissimo scudetto.
Ma uno scudetto in più o uno in meno non rende il Milan più o meno grande di prima. Così come non può sminuirla una retrocessione.
... e lo stesso vale per l'Inter o la Juve.
Stiamo parlando di società che hanno in bacheca 30, 40 o 50 titoli (fra scudi e coppe). La loro storia è già consacrata alla grandezza.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.