Il Fede ha scritto:Non hai dato nessuna risposta. Non aggiungi né togli nulla al tuo concetto iniziale, cioè "quello spara cazzate". E continui ancora, come ti hanno fatto notare sopra, a ragionare da "umano", cioè dici "capirei di più se venissero qua per fare questo piuttosto che quell'altro". Perché mai? Ci sono cose che si possono inventare, ovviamente. Ricordati però che NULLA può essere inventato di sana pianta perché, come ti spiega sopra (ma non credo sia l'unica persona d'accordo su questo) tu puoi pure immaginarti una creatura fantastica, ma puoi farlo solo dandogli dei connotati che conosci.
Prova a immaginare un alieno, uno qualsiasi nella forma che preferisci: puoi immaginartelo solo con elementi che conosci, altri particolari NON PUOI immaginarteli, perché il tuo cervello non li conosce. Ha delle mani? Ok, le mani sai come sono fatte. Ha dei tentacoli? Questo perché i tentacoli nella tua vita li hai visti. E così via. Non puoi attribuirgli elementi a te sconosciuti, non puoi inventarteli.
Facendo un passo indietro, dalla nascita dell'uomo a oggi, ci sono migliaia di disegni, quadri o illustrazioni su creature fantastiche. Questo per dire che, se io disegno un mostro con sette teste, lo faccio usando il cervello e immaginandomi qualcosa che conosco, che mi hanno raccontato o che ho già visto. Diversamente, non potrei farlo, non potrei nemmeno immaginarlo.
Il primo quadro con la prima creatura immaginifica o irreale chi lo ha creato? Ci sarà pure una prima volta no?
Se tu non hai mai visto e nessuno ti hai mai raccontato di un essere con corpo umano, gambe caprine, e occhi da serpente, come fai a disegnarlo?
Facciamo un gioco Alex: prova qua a descrivere una creatura immaginaria che non hai mai visto. Vediamo se il tuo cervello riesce a creare qualcosa che non ha mai visto e che non conosce...

Malanga stesso si pone l'interrogativo di essere pazzo e si risponde di no perché non gli hanno tolto la cattedra di chimica all'università di Pisa.
Questo non esclude che possa trattarsi di un delirio lucido e cosciente, quello che una volta si identificava con il termine
parafrenia.
Il problema gnoseologico che sollevi non ha una risposta definitiva, ma dire che non possiamo immaginare ciò di cui non abbiamo nozione mi appare azzardato. E' vero che abitualmente agiamo nell'ambito delle nostre categorie, ma nemmeno è difficile immaginare, assemblando e deformando dati di realtà, elementi sensibili precedentemente inesistenti, altrimenti dovremmo rinunciare ad ogni pretesa creatività umana.
Il fatto che nelle ipnosi regressive riemergano sempre le solite forme, pur con varianti, mi dice solo che quelle immagini orrifiche sono depositate nell'immaginario profondo degli umani che da sempre tendono a realizzare la successione
ignoto--->diverso--->cattivo.
C'è un altro aspetto che non mi convince nei suoi racconti: quel
parlare nella testa che farebbero gli alieni, quel controllo della volontà, assomigliano troppo ai sintomi chiave della schizofrenia, cioè l'allucinazione uditiva e il delirio di controllo, il che mi fa sospettare che gli abdotti siano portatori di una non trascurabile quota psicotica nel loro complesso.