O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Piove, commesso precario che non si sa se esista, ladro.
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Ma perchè qualcuno non si arma fino all'osso e raggiunge Montecitorio e fa un po' di pulizia?????? un gruppo di pazzi scellerati non c'è mai quando se ne ha il bisogno.
Edward Luttwak, tra il consenso dei presenti e del pubblico, afferma con tono di rivelazione prima che “il presidente della provincia di Bolzano guadagna più del presidente degli Stati Uniti”, e poi che “in Italia un magistrato di Cassazione guadagna più di un giudice della Corte Suprema americana” (qui il consenso di Di Pietro improvvisamente sparisce).
Dati che fanno impressione. Ma sono veri? Abbastanza, anche se un po’ esagerati ad effetto.
Non è facilissimo capirlo, perché i termini di paragone sono molto distanti. Gli stipendi esatti difficili da definire: ci sono i lordi e i netti, e poi un sacco di rimborsi e indennità accessorie. Ma abbiamo provato a raccogliere le cifre più affidabili.
- Il presidente della provincia di Bolzano risulta dalle cronache giornalistiche guadagnare 25.600 euro (ma non si sa se sono compresi rimborsi e agevolazioni). Se immaginiamo tredici mensilità, il totale corrisponde a 440.000 dollari.
- Il presidente degli USA, escluse molte agevolazioni di spesa accessorie, guadagna ufficialmente 400.000 dollari.
Difficile paragonare pere e mele, ma anche se gli stipendi complessivi sono simili per il diverso rilievo delle due cariche la frase di Luttwak ha senso.
- Un giudice di Cassazione italiano guadagna 10.400 euro più 2.700 Euro di indennità. In tredici mensilità sono l’equivalente di 225.779 dollari
- Lo stipendio di un giudice di Corte Suprema è di 213.900 dollari annui (il chief justice guadagna poco di più: 223.500 dollari).
Su questo quindi Luttwak sembra avere ragione, anche se la differenza non è così grande. La formulazione giusta forse sarebbe stata “un giudice di Cassazione italiano guadagna quanto un giudice della Corte Suprema USA”. Ma non fa lo stesso effetto.
http://www.youtube.com/watch?v=61NuVoHT ... re=related
Edward Luttwak, tra il consenso dei presenti e del pubblico, afferma con tono di rivelazione prima che “il presidente della provincia di Bolzano guadagna più del presidente degli Stati Uniti”, e poi che “in Italia un magistrato di Cassazione guadagna più di un giudice della Corte Suprema americana” (qui il consenso di Di Pietro improvvisamente sparisce).
Dati che fanno impressione. Ma sono veri? Abbastanza, anche se un po’ esagerati ad effetto.
Non è facilissimo capirlo, perché i termini di paragone sono molto distanti. Gli stipendi esatti difficili da definire: ci sono i lordi e i netti, e poi un sacco di rimborsi e indennità accessorie. Ma abbiamo provato a raccogliere le cifre più affidabili.
- Il presidente della provincia di Bolzano risulta dalle cronache giornalistiche guadagnare 25.600 euro (ma non si sa se sono compresi rimborsi e agevolazioni). Se immaginiamo tredici mensilità, il totale corrisponde a 440.000 dollari.
- Il presidente degli USA, escluse molte agevolazioni di spesa accessorie, guadagna ufficialmente 400.000 dollari.
Difficile paragonare pere e mele, ma anche se gli stipendi complessivi sono simili per il diverso rilievo delle due cariche la frase di Luttwak ha senso.
- Un giudice di Cassazione italiano guadagna 10.400 euro più 2.700 Euro di indennità. In tredici mensilità sono l’equivalente di 225.779 dollari
- Lo stipendio di un giudice di Corte Suprema è di 213.900 dollari annui (il chief justice guadagna poco di più: 223.500 dollari).
Su questo quindi Luttwak sembra avere ragione, anche se la differenza non è così grande. La formulazione giusta forse sarebbe stata “un giudice di Cassazione italiano guadagna quanto un giudice della Corte Suprema USA”. Ma non fa lo stesso effetto.
http://www.youtube.com/watch?v=61NuVoHT ... re=related
Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
ma alla fine non è nemmeno il valore assoluto...
molto più importante è che il giudice della corte suprema che guadagna 200 e passa mila dollari
prende quelli e (fino a prova del contrario) finisce li,
se scoprono che si frega le matite dall'ufficio (è solo un esempio, ma ci siamo capiti)
lo sputtanano, rassegna le dimissioni quasi subito, perde i soldi, il potere e difficilmente si potrà riciclare nella cosa pubblica
(we, poi i paraculati ci sono dappertutto, ma l'importante è analizzare i comportamenti standard e più diffusi)
In itaglia l'indennità è solo il punto di partenza, e non ditemi che non avete mai visto che vantaggi (privati e personali) da avere una qualsiasi carica che comporti un qualche tipo di potere.
Ok, sei un onorevole e guadagni molto più della popolazione, ma almeno sii un baluardo di questo paese e delle regole che vigono, possibilmente (anche solo in apparenza fino a prova del contrario) mostrati etico.
Qua ormai è una sfida a essere presi per il culo...
ma si è capito o no che il ritocchino alle loro pensioni d'oro, per come è stato ideato, gia tra un po si trasformerà in un aumento delle loro indennità?
che cazzo, non solo non fanno sacrifici mentre inculano i vecchi che vanno al pronto soccorso, ma addirittura attuano uno stratagemma per aumentare la refurtiva...
non lo sono, anche perché mi sembra di partire da dati di fatto, ma datemi pure del qualunquista,
non sono politici sono ladri...
il bello è che non do loro la colpa, negli altri paesi è l'indignazione che li fa andare via...
qui c'è sempre qualcuno che dice..."Si, però..."
molto più importante è che il giudice della corte suprema che guadagna 200 e passa mila dollari
prende quelli e (fino a prova del contrario) finisce li,
se scoprono che si frega le matite dall'ufficio (è solo un esempio, ma ci siamo capiti)
lo sputtanano, rassegna le dimissioni quasi subito, perde i soldi, il potere e difficilmente si potrà riciclare nella cosa pubblica
(we, poi i paraculati ci sono dappertutto, ma l'importante è analizzare i comportamenti standard e più diffusi)
In itaglia l'indennità è solo il punto di partenza, e non ditemi che non avete mai visto che vantaggi (privati e personali) da avere una qualsiasi carica che comporti un qualche tipo di potere.
Ok, sei un onorevole e guadagni molto più della popolazione, ma almeno sii un baluardo di questo paese e delle regole che vigono, possibilmente (anche solo in apparenza fino a prova del contrario) mostrati etico.
Qua ormai è una sfida a essere presi per il culo...
ma si è capito o no che il ritocchino alle loro pensioni d'oro, per come è stato ideato, gia tra un po si trasformerà in un aumento delle loro indennità?
che cazzo, non solo non fanno sacrifici mentre inculano i vecchi che vanno al pronto soccorso, ma addirittura attuano uno stratagemma per aumentare la refurtiva...
non lo sono, anche perché mi sembra di partire da dati di fatto, ma datemi pure del qualunquista,
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il bello è che non do loro la colpa, negli altri paesi è l'indignazione che li fa andare via...
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"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
vabbè dai fra un mese inizia il campionato
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
c'e' anche da dire che la distribuzione dei salari in USA e' diversa... ci sono piu' poveri scannati che non vedono mai 5.000 dollari tutti insieme, e piu' ricchi... non nel senso di miliardari megagalattici, ma nel senso di persone che guadagnano oltre 200.000 all'anno.
Vorrei vedere le percentuali, la differenza fra usa ed europa occidentale...
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1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
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4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Il trionfo dell''Assange di Montecitorio'
...Per un "Assange" fuori dal Palazzo, c'e' n'e' pero' uno che la casta la combatte da dentro. E' la deputata radicale Rita Bernardini che, insieme alla pattuglia radicale, da anni chiede, e grazie a Gianfranco Fini alla fine ottiene, le "carte" su contratti, appalti, affitti e quant'altro si spende a Montecitorio. Grazie anche al suo lavoro escono continuamente nuovi dati. Come quelli sulla sanita' per gli onorevoli (in questo caso ne da' conto 'La Repubblica'). Secondo il documento 'desecretato' dalla Camera, per i deputati in servizio ed ex, familiari compresi, per un totale di 5.574 persone, si spendono in media 30mila euro al giorno, oltre 10 milioni l'anno.
...Per un "Assange" fuori dal Palazzo, c'e' n'e' pero' uno che la casta la combatte da dentro. E' la deputata radicale Rita Bernardini che, insieme alla pattuglia radicale, da anni chiede, e grazie a Gianfranco Fini alla fine ottiene, le "carte" su contratti, appalti, affitti e quant'altro si spende a Montecitorio. Grazie anche al suo lavoro escono continuamente nuovi dati. Come quelli sulla sanita' per gli onorevoli (in questo caso ne da' conto 'La Repubblica'). Secondo il documento 'desecretato' dalla Camera, per i deputati in servizio ed ex, familiari compresi, per un totale di 5.574 persone, si spendono in media 30mila euro al giorno, oltre 10 milioni l'anno.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Qui risponde alla critica di chi palesa il fatto che queste notizie sono reperibili nei libri da molto tempo. 

Quello che vedete in questa foto è il permesso ZTL della Camera dei Deputati. Sullo sfondo c'è un articolo di ieri sul tema della casta e dei suoi costi.
Pubblico il permesso ZTL qui per due motivi. Descrivere il potere magico che incarna quel cartoncino, ma anche e soprattutto per rispondere alle critiche di chi ritenga che alcune notizie qui riportate sia possibile ritrovarle anche in qualche libro di denuncia sui costi della politica.
Se ciò può anche essere parzialmente vero (non ho letto la sterminata bibliografia in merito, ma credo che le nefandezze sono sempre le stesse e prima o poi escono fuori: tutto stà nella capacità di lor signori di nascondere e insabbiare la verità), tuttavia certamente non danno in omaggio con il libro il permesso ZTL Camera dei Deputati!!
Ma cos'è questo cartoncino magico?
Quello che in apparenza sembra uno dei tanti semplici contrassegni per accedere nelle aree a traffico limitato del centro di Roma, è invece una bacchetta magica
in grado di rivestire non solo il conducente ma anche l'auto di una qualità molto ricercata negli ambienti di Montecitorio: l'impunità.
Tutor e autovelox, vigili e poliziotti, divieti e sanzioni, nulla possono fare contro questo potente sortilegio.
Qui non parliamo delle auto blu, per quelle già era scontato: i tagliandi vanno posti invece su una qualsiasi altra auto a discrezione di ogni deputato.
Che sia il suv del suo bamboccione o l'auto dell'amante, poco importa.
A volte succede che il figlio bamboccione (sembra incredibile ma ho conosciuto diversi figli di deputati, cretini almeno quanto Renzo Bossi: chissà se faranno anche loro carriera politica) venga pizzicato dall'autovelox a 180km/h sull'autostrada o con l'auto parcheggiata nel bel mezzo di una isola pedonale.
Poco importa.
Ci sarà sempre un servo dei servi, come il sottoscritto, a cui consegnare multe e verbali.
Costui sa già quel che bisogna fare: raccomandata A/r a Sua Eccellenza Illustrissimo Gentilissimo Prefetto....si comunica che in data x all'ora x...bla bla bla.... il sottoscritto travolgeva un'anziana sulle strisce (questa è una battuta, per carità)....improrogabili impegni istituzionali (la discoteca del bamboccione, l'appuntamento con l'amante, lo shopping della figlia)...esercizio delle sue funzioni.....cordiali saluti....on.dott.ing.Cettolaqualunque.
In allegato al ricorso, lo schiavo non deve far altro che allegare la fotocopia del permesso ZTL Camera dei Deputati, che reca il numero di targa del veicolo incriminato, e il gioco è fatto!
Veniamo al secondo motivo della foto.
Si tratta di un vecchio permesso scaduto (il nuovo è sempre sul parabrezza dell'auto del figlio, almeno credo) che metto su internet non solo e non tanto per raccontarvi di questi oscuri sortilegi postmoderni, ma anche perchè all'oggi non credo che questo tagliando sia uscito in omaggio con qualche libro.


Quello che vedete in questa foto è il permesso ZTL della Camera dei Deputati. Sullo sfondo c'è un articolo di ieri sul tema della casta e dei suoi costi.
Pubblico il permesso ZTL qui per due motivi. Descrivere il potere magico che incarna quel cartoncino, ma anche e soprattutto per rispondere alle critiche di chi ritenga che alcune notizie qui riportate sia possibile ritrovarle anche in qualche libro di denuncia sui costi della politica.
Se ciò può anche essere parzialmente vero (non ho letto la sterminata bibliografia in merito, ma credo che le nefandezze sono sempre le stesse e prima o poi escono fuori: tutto stà nella capacità di lor signori di nascondere e insabbiare la verità), tuttavia certamente non danno in omaggio con il libro il permesso ZTL Camera dei Deputati!!
Ma cos'è questo cartoncino magico?
Quello che in apparenza sembra uno dei tanti semplici contrassegni per accedere nelle aree a traffico limitato del centro di Roma, è invece una bacchetta magica
in grado di rivestire non solo il conducente ma anche l'auto di una qualità molto ricercata negli ambienti di Montecitorio: l'impunità.
Tutor e autovelox, vigili e poliziotti, divieti e sanzioni, nulla possono fare contro questo potente sortilegio.
Qui non parliamo delle auto blu, per quelle già era scontato: i tagliandi vanno posti invece su una qualsiasi altra auto a discrezione di ogni deputato.
Che sia il suv del suo bamboccione o l'auto dell'amante, poco importa.
A volte succede che il figlio bamboccione (sembra incredibile ma ho conosciuto diversi figli di deputati, cretini almeno quanto Renzo Bossi: chissà se faranno anche loro carriera politica) venga pizzicato dall'autovelox a 180km/h sull'autostrada o con l'auto parcheggiata nel bel mezzo di una isola pedonale.
Poco importa.
Ci sarà sempre un servo dei servi, come il sottoscritto, a cui consegnare multe e verbali.
Costui sa già quel che bisogna fare: raccomandata A/r a Sua Eccellenza Illustrissimo Gentilissimo Prefetto....si comunica che in data x all'ora x...bla bla bla.... il sottoscritto travolgeva un'anziana sulle strisce (questa è una battuta, per carità)....improrogabili impegni istituzionali (la discoteca del bamboccione, l'appuntamento con l'amante, lo shopping della figlia)...esercizio delle sue funzioni.....cordiali saluti....on.dott.ing.Cettolaqualunque.
In allegato al ricorso, lo schiavo non deve far altro che allegare la fotocopia del permesso ZTL Camera dei Deputati, che reca il numero di targa del veicolo incriminato, e il gioco è fatto!
Veniamo al secondo motivo della foto.
Si tratta di un vecchio permesso scaduto (il nuovo è sempre sul parabrezza dell'auto del figlio, almeno credo) che metto su internet non solo e non tanto per raccontarvi di questi oscuri sortilegi postmoderni, ma anche perchè all'oggi non credo che questo tagliando sia uscito in omaggio con qualche libro.
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
No, direi che questo pezzo è proprio una emerita cazzatafredelux ha scritto: - Un giudice di Cassazione italiano guadagna 10.400 euro più 2.700 Euro di indennità. In tredici mensilità sono l’equivalente di 225.779 dollari
- Lo stipendio di un giudice di Corte Suprema è di 213.900 dollari annui (il chief justice guadagna poco di più: 223.500 dollari).
Su questo quindi Luttwak sembra avere ragione, anche se la differenza non è così grande. La formulazione giusta forse sarebbe stata “un giudice di Cassazione italiano guadagna quanto un giudice della Corte Suprema USA”. Ma non fa lo stesso effetto.

Perchè la corte suprema usa è formata da 9 (ripeto nove!) che vengono nominati per indiscusse capacità
Mentre alla cassazione italiana ci arrivano per anzianità e salvo gravi problemi TUTTI i giudici italiani. Attualmente non si riesce nemmeno a contarne il numero
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Si', quel permesso ZTL dei politici si riconosce perche' ha la X: quelli dei residenti hanno scritto A, B, ecc. a seconda della zona a cui hanno permesso di accedere.Mr. G ha scritto:Qui risponde alla critica di chi palesa il fatto che queste notizie sono reperibili nei libri da molto tempo.
Quello che vedete in questa foto è il permesso ZTL della Camera dei Deputati. Sullo sfondo c'è un articolo di ieri sul tema della casta e dei suoi costi.
Pubblico il permesso ZTL qui per due motivi. Descrivere il potere magico che incarna quel cartoncino, ma anche e soprattutto per rispondere alle critiche di chi ritenga che alcune notizie qui riportate sia possibile ritrovarle anche in qualche libro di denuncia sui costi della politica.
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Lo metto qui anche se non riguarda tutta la casta, ma solo uno (per ora)
La lotta all'evasione fiscale e' un tormentone che va avanti dal 1950.
Dai tempi di De gasperi il ricorso alla "lotta all'evasione fiscale" per trovare risorse (da sprecare) e' un tormentone che non ha risparmiato nessuno. Non c'e' governo che non l'abbia nominata.
Dove troviamo i soldi? Lotta all'evasione fiscale. Dopo 60 anni non hanno ancora capito che sono tutte balle?
Cmq sembra che anche chi vive e prospera con il lavoro altrui, cioe' i politici (umanoidi parassiti incapaci di mantenersi da soli, tramite l'ingegno o la manualità), arrivi a rubare lo stipendio reale dichiarando un cazzo:
Milanese dichiarava reddito zero
Di Stefano Sansonetti
Milanese dichiarava reddito zero
Uno zero che ricorre con frequenza. Zero reddito imponibile, zero imposta netta, zero reddito da lavoro autonomo. Insomma, niente di niente. Si tratta della dichiarazione fiscale che Marco Milanese, deputato del Pdl travolto dalle inchieste giudiziarie per associazione a delinquere e corruzione, nonché ex consigliere politico di Giulio Tremonti, ha presentato nel 2006. Una situazione curiosa, sia per gli incarichi che già allora Milanese svolgeva nell'ambito del ministero dell'economia, sia per le sostanziose spese che l'ex finanziere era abituato a sostenere negli ultimi anni, almeno secondo quanto è al vaglio della procura partenopea. Ma partiamo dal 2006. In quell'anno Milanese, come tutti gli altri cittadini italiani, presenta la dichiarazione dei redditi a valere sull'anno d'imposta 2005. Ora, nel 2005 l'attuale deputato del Pdl aveva almeno tre incarichi certi: capo della segreteria di Tremonti, allora come ora al vertice di via XX Settembre (a parte il breve periodo di Domenico Siniscalco), professore alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze e componente del comitato di gestione dell'Agenzia delle entrate. Teoricamente, quindi, avrebbe dovuto godere di fonti di entrata, come dire, di un certo spessore. Invece la sua dichiarazione 2006, un modello Unico persone fisiche, contiene una sfilza di zeri. I dettagli emergono dai file fiscali che all'epoca, correva l'anno 2008, l'Agenzia delle entrate decise di pubblicare on line, realizzando una sorta di disclosure tributaria su impulso dell'allora viceministro dell'economia, Vincenzo Visco, giunto a uno dei suoi ultimi atti in quel di via XX Settembre. Di lì a poco, infatti, le elezione politiche avrebbero decretato la vittoria del centrodestra. Dal file relativo a Marco Mario Milanese, nato l'8 settembre del 1959 a Milano, risulta appunto che l'ex finanziare dichiarò zero redditi. Per la precisione zero reddito imponibile, zero imposta netta (tasse pagate), zero reddito da lavoro autonomo. Risulta soltanto l'indicazione della categoria di reddito prevalente (RB, ovvero redditi da fabbricato) e l'indicazione del codice di attività 7412C, che fa riferimento alla contabilità e alla consulenza fiscale. Per questo il file contiene un'ulteriore colonna, quella del volume d'affari, che secondo il modello Unico persone fisiche dell'ex finanziere risulta di un solo euro. Ma come ha potuto Milanese dichiarare reddito zero nel 2006, quando svolgeva almeno tre remunerativi incarichi? Difficile da spiegare. Di sicuro i file allora pubblicati dall'Agenzia delle entrate sono ufficiali. E questo dettaglio, se vogliamo, aumenta il mistero di alcune spese molto cospicue che Milanese, negli anni a venire, ha sostenuto. Per esempio, come è emerso da ultimo dalle carte del consulente della procura partenopea, il versamento di 1 milione di euro per acquistare, nel 2010, una casa di 80 metri quadrati a Milano, in una palazzina d'epoca del quartiere Brera, poi intestata alla figlia. Oppure le spese mensili normalmente sostenute dal deputato del Pdl, quantificabili, sempre secondo le carte all'esame della procura, in 27-30 mila euro mensili. Già, perché Milanese dovrebbe avere sul groppone un assegno di mantenimento per la moglie (da cui è separato) e la figlia di circa 13 mila euro netti al mese. A cui, come si apprende dale carte processuali, vanno aggiunti gli 8.500 euro mensili pagati per affittare l'immobile del Pio sodalizio dei Piceni usato fino a poco tempo fa come abitazione romana da Tremonti. Un giallo che quindi si infittisce, anche se negli anni successivi al 2006 l'ex finanziare ha dichiarto redditi maggiori: 713 mila nel 2007, che poi sono scesi a 405 mila per arrivare ai 111 mila del 2010. Cifre che, per il consulente della procura, non sono comunque sufficienti a giustificare le spese ingenti sostenute in questi anni dall'ex braccio destro di Tremonti.
La lotta all'evasione fiscale e' un tormentone che va avanti dal 1950.
Dai tempi di De gasperi il ricorso alla "lotta all'evasione fiscale" per trovare risorse (da sprecare) e' un tormentone che non ha risparmiato nessuno. Non c'e' governo che non l'abbia nominata.
Dove troviamo i soldi? Lotta all'evasione fiscale. Dopo 60 anni non hanno ancora capito che sono tutte balle?
Cmq sembra che anche chi vive e prospera con il lavoro altrui, cioe' i politici (umanoidi parassiti incapaci di mantenersi da soli, tramite l'ingegno o la manualità), arrivi a rubare lo stipendio reale dichiarando un cazzo:
Milanese dichiarava reddito zero
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Uno zero che ricorre con frequenza. Zero reddito imponibile, zero imposta netta, zero reddito da lavoro autonomo. Insomma, niente di niente. Si tratta della dichiarazione fiscale che Marco Milanese, deputato del Pdl travolto dalle inchieste giudiziarie per associazione a delinquere e corruzione, nonché ex consigliere politico di Giulio Tremonti, ha presentato nel 2006. Una situazione curiosa, sia per gli incarichi che già allora Milanese svolgeva nell'ambito del ministero dell'economia, sia per le sostanziose spese che l'ex finanziere era abituato a sostenere negli ultimi anni, almeno secondo quanto è al vaglio della procura partenopea. Ma partiamo dal 2006. In quell'anno Milanese, come tutti gli altri cittadini italiani, presenta la dichiarazione dei redditi a valere sull'anno d'imposta 2005. Ora, nel 2005 l'attuale deputato del Pdl aveva almeno tre incarichi certi: capo della segreteria di Tremonti, allora come ora al vertice di via XX Settembre (a parte il breve periodo di Domenico Siniscalco), professore alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze e componente del comitato di gestione dell'Agenzia delle entrate. Teoricamente, quindi, avrebbe dovuto godere di fonti di entrata, come dire, di un certo spessore. Invece la sua dichiarazione 2006, un modello Unico persone fisiche, contiene una sfilza di zeri. I dettagli emergono dai file fiscali che all'epoca, correva l'anno 2008, l'Agenzia delle entrate decise di pubblicare on line, realizzando una sorta di disclosure tributaria su impulso dell'allora viceministro dell'economia, Vincenzo Visco, giunto a uno dei suoi ultimi atti in quel di via XX Settembre. Di lì a poco, infatti, le elezione politiche avrebbero decretato la vittoria del centrodestra. Dal file relativo a Marco Mario Milanese, nato l'8 settembre del 1959 a Milano, risulta appunto che l'ex finanziare dichiarò zero redditi. Per la precisione zero reddito imponibile, zero imposta netta (tasse pagate), zero reddito da lavoro autonomo. Risulta soltanto l'indicazione della categoria di reddito prevalente (RB, ovvero redditi da fabbricato) e l'indicazione del codice di attività 7412C, che fa riferimento alla contabilità e alla consulenza fiscale. Per questo il file contiene un'ulteriore colonna, quella del volume d'affari, che secondo il modello Unico persone fisiche dell'ex finanziere risulta di un solo euro. Ma come ha potuto Milanese dichiarare reddito zero nel 2006, quando svolgeva almeno tre remunerativi incarichi? Difficile da spiegare. Di sicuro i file allora pubblicati dall'Agenzia delle entrate sono ufficiali. E questo dettaglio, se vogliamo, aumenta il mistero di alcune spese molto cospicue che Milanese, negli anni a venire, ha sostenuto. Per esempio, come è emerso da ultimo dalle carte del consulente della procura partenopea, il versamento di 1 milione di euro per acquistare, nel 2010, una casa di 80 metri quadrati a Milano, in una palazzina d'epoca del quartiere Brera, poi intestata alla figlia. Oppure le spese mensili normalmente sostenute dal deputato del Pdl, quantificabili, sempre secondo le carte all'esame della procura, in 27-30 mila euro mensili. Già, perché Milanese dovrebbe avere sul groppone un assegno di mantenimento per la moglie (da cui è separato) e la figlia di circa 13 mila euro netti al mese. A cui, come si apprende dale carte processuali, vanno aggiunti gli 8.500 euro mensili pagati per affittare l'immobile del Pio sodalizio dei Piceni usato fino a poco tempo fa come abitazione romana da Tremonti. Un giallo che quindi si infittisce, anche se negli anni successivi al 2006 l'ex finanziare ha dichiarto redditi maggiori: 713 mila nel 2007, che poi sono scesi a 405 mila per arrivare ai 111 mila del 2010. Cifre che, per il consulente della procura, non sono comunque sufficienti a giustificare le spese ingenti sostenute in questi anni dall'ex braccio destro di Tremonti.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Ecco la faccia del faccia di merda: (quelli del PDL hanno tutti un tratto comune, non individuo quale, ma si somigliano tutti)


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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Ah, siete voi? Salute o ben pensanti,
In cui l’onor s’imbotta e si travasa;
Ma dite un po’, perchè gridate "avanti!"
E poi restate a casa?
(Rime di Argia Sbolenfi/Libro secondo - Le decadenti/Agli eroissimi)
Ma Spidertruman ai 150.000 coglioni di facebook e a tutto il popolo pecora in concreto che soluzione propone?
In cui l’onor s’imbotta e si travasa;
Ma dite un po’, perchè gridate "avanti!"
E poi restate a casa?
(Rime di Argia Sbolenfi/Libro secondo - Le decadenti/Agli eroissimi)
Ma Spidertruman ai 150.000 coglioni di facebook e a tutto il popolo pecora in concreto che soluzione propone?
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
- Drogato_ di_porno
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Non è che all'estero siano belli e buoni...i giudici della Corte suprema USA sono quelli che nel 2000 hanno assegnato la vittoria a Bush perchè Bush senior (ex capo della CIA) aveva amicizie molto influenti.
Se noi abbiamo la Massoneria dei poveri (p2-p4) in Inghilterra l'ebreo mardocheo Murdoch sta attuando i Protocolli dei Savi di Sion al cubo: ci è finito dentro il capo di Scotland Yard, reo di essersi venduto per un centro benessere di lusso (con annessi "massaggi"?) http://www.corriereinformazione.it/2011 ... -yard.html
tutto uguale all'Italia? non proprio...lì si dimettono subito.
In Itaglia i berlusconiani restano in sella tra gli applausi dei loro elettori, felici di veder rispecchiata la loro ladreria.
Se noi abbiamo la Massoneria dei poveri (p2-p4) in Inghilterra l'ebreo mardocheo Murdoch sta attuando i Protocolli dei Savi di Sion al cubo: ci è finito dentro il capo di Scotland Yard, reo di essersi venduto per un centro benessere di lusso (con annessi "massaggi"?) http://www.corriereinformazione.it/2011 ... -yard.html
tutto uguale all'Italia? non proprio...lì si dimettono subito.
In Itaglia i berlusconiani restano in sella tra gli applausi dei loro elettori, felici di veder rispecchiata la loro ladreria.
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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Tutto vero ciò che scrivi Tif! Tuttavia vorrei a scanso di equivoci, aggiungere che i parlamentari e più in generale i cosiddetti politici, non si sono inventati niente, ma hanno semmai approfittato dei benefici che hanno trovato, troppo a piene mani. Voglio dire che i Padri costituenti avevano immaginato, in una visione forse troppo idilliaca e ottimistica della politica o delle umane virtù, che gli "eletti dal popolo" avessero quasi delle capacità superiori alla media e dunque potessero trovare in Parlamento, tutto ciò che nella società a quei tempi diffusamente povera e con una guerra mondiale da poco terminata alle spalle, non avrebbero mai trovato. L'elezione, doveva essere al tempo stesso, un premio e una opportunità.tiffany rayne ha scritto:Sono cose che si sanno ma ciò non rende meno giusto lo schifo che tanta gente prova nel leggerle. Da sempre la classe politica tende ad assicurarsi privilegi e vantaggi grazie alla sua posizione, questo capita anche negli altri paesi, non solo in Italia. Ma qui si è arrivati a un punto di non ritorno.
Non si possono presentare poi leggi finanziarie con cui si chiedono sacrifici ai soliti noti e non toccare i privilegi dei politici. Su questo la sinistra dovrebbe prendere una posizione decisa e invece da l'impressione a tanti che sia collusa con questo sistema e che non abbia nessuna intenzione di fare veramente qualcosa di serio per cambiare l'andazzo.
Quindi servono meno chiacchiere e piu' fatti. Il disprezzo per i rappresentanti della democrazia alla fine potrebbe portare a esiti disastrosi e a una deriva autoritaria. Con l'applauso della gente che finalmente si libera dei ladri, almeno in apparenza. Negli stati dove comanda il partito unico certe cose in pubblico non vengono fuori, tutto funziona bene e a meraviglia.
Naturalmente, col passare degli anni, i "desiderata" dei Padri costituenti si sono un pò persi


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Re: O.T. La Casta: vendetta di un commesso precario
Ravviso diverse inesattezze.Drogato_ di_porno ha scritto:Non è che all'estero siano belli e buoni...i giudici della Corte suprema USA sono quelli che nel 2000 hanno assegnato la vittoria a Bush perchè Bush senior (ex capo della CIA) aveva amicizie molto influenti.
Se noi abbiamo la Massoneria dei poveri (p2-p4)
In Itaglia i berlusconiani restano in sella tra gli applausi dei loro elettori, felici di veder rispecchiata la loro ladreria.
1) P2; P3; P4 con la massoneria c'entrano molto poco, specie le ultime due.
Ho dovuto leggere addirittura un'intervista a Piercamillo, quello di mani pulite, che asseriva che va bene chiamare tutto con la P facendo di tutta l'erba un fascio così la gente ha la sensazione che i vecchi problemi siano ancora attuali.
2) Lo scandalo Inglese da noi è inconcepibile. Gli intercettatori sono i buoni per definizione ( almeno fino a quando non cambiano sistematicamente obbiettivi) , i giornali possono pubblicare tranquillamente i testi anche se non hanno rilevanza penale, basta che sputtanino.
La privacy esiste solo per rompere i coglioni ai cittadini con moduli, richieste astruse e multe.
Quindi quella Inglese è un mondo esattamente alla rovescia rispetto al nostro.