Nei discorsi più sopra non si tiene conto della capacità del mercato di riequilibrare la domanda a seguito di un calo dell'offerta aumentando il prezzo delle materie prime e rendendo concorrenziali le altre fonti energetiche.
Sul Pil. Il Pil (pro capite), al momento, è il migiore indicatore del benessere di un Paese. Non è esente da difetti e limiti ed infatti ci si arrovella per trovare degli indicatori migliori. Il più importante di questi è l'Indice di Sviluppo Umano che cerca di quantificare anche il livello di istruzione e l'aspettativa di vita. All'ONU ne sono molto orgogliosi e ogni anno pubblicano il loro bel ranking. Solo che se uno lo paragona al Pil (pro capite), come hanno fatto
loro
scopre che hanno una correlazione di 0.95, in pratica forniscono gli stessi risultati. Tanto vale evitare lo sbattimento e tenersi il Pil, allora.
Inoltre, il Pil è molto indicativo perchè è correlato positivamente con tantissime altre quantità osservabili. Se un Paese A ha un Pil (pro capite) maggiore di B molto probabilmente in A la vita media è maggiore, il livello di istruzione è più alto, il reddito medio per ogni categoria di lavoratore è più alto, è tecnologicamente più evoluto, le infrastrutture sono migliori, c'è minore corruzione, ci sono servizi sanitari migliori, infrastrutture più efficienti, informazione più libera, servizi pubblici migliori etc
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]