Agente Betulla ha scritto:
Purtroppo stanno crescendo in un sistema che sta subendo una destrutturazione accelerata, che fa si che non consente loro di sentire un obbligo morale, un senso del dovere, un senso di colpa.
I miei figli mi rimproverano che siamo Noi degli ipocriti. Che siamo della generazione dell'ipocrisia.
Che non abbiamo mantenuto ció che abbiamo promesso, ed io non posso dargli torto.
...e continuiamo a parlare a scrivere.
L'incapacità di avvertire obblighi morali e sensi di colpa è in effetti da attribuire anzitutto all' educazione - e spesso alla sua mancanza o ad una sua qualche parvenza - impartita in casa.
Gli esempi, a tutti i livelli, in base ai quali raramente si viene puniti per ció che si è fatto, fa sì che anche il senso di responsabilità vada a puttane e venga vissuto quasi esclusivamente come un FORSE (nel senso che per la maggior parte dei giovani la responsabilità delle proprie azioni nasce solo DOPO averle commesse, quasi mai prima, e sovente solo se le conseguenze sono per loro inevitabili)
Sulla faccenda dell'
aver promesso qualcosa mi trovo sempre imbarazzato, ogni volta che ne sento parlare.
Credo che nessuna generazione abbia mai promesso niente a nessuno se non a se stessa. Ognuno cerca di fare del proprio meglio in base ai momenti e alle possibilità che quei momenti offrono.
Il problema è il numero.
Il problema sono gli individui.
E come giustamente dici, è la solita musica suonata per la centesima volta, come un'orchestra drogata in preda alle allucinazioni.
Con la differenza che i musicisti in circolazione non sembrano poi questo granchè.
La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)