Ci sono sempre casi al limite della normalità o che sforano nelle perversioni sono sempre esistiti...Barabino ha scritto:http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_amor ... lm_2004%29Juan Burrasca ha scritto:Si ma se ci fanno siti apposta vuol dire che c'è gente attrata da questo...gi.kappa. ha scritto:Dai che gusti, non vedete che si tratta di una patologia?!
Primo amore è un film del 2004 diretto da Matteo Garrone, liberamente ispirato al libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini.
Trama
Vittorio, piccolo imprenditore vicentino nell'ambito della produzione orafa, incontra Sonia attraverso un annuncio per cuori solitari. I due incominciano a conoscersi e a frequentarsi con alcuni dubbi sulla possibilità di riuscita del loro rapporto.
Vittorio in realtà è in analisi perché è ossessionato da giovani magre, anzi magrissime, fino all'eccesso. La storia continua anche perché Sonia accetta di diminuire il suo peso ma lo fa come un atto di amore, ignorando la psicopatia di Vittorio.
All'inizio quella di Sonia sembra una sua scelta arbitraria ma a lungo andare la sua decisione si trasforma in un incubo anche perché i due scelgono di vivere insieme. Vittorio cade spesso negli eccessi, diventa sospettoso verso Sonia immaginando che lei mangi di nascosto, evita che possa nutrirsi di carboidrati e di grassi e le consente solo verdure e insalate.
Sonia comincia a non piacersi più. Diventa magrissima, ma soprattutto la sua prigionia diventa sempre più dura e incomincia ad essere letale per la sua salute. L'attività di Vittorio, per contro, va malissimo, una pessima scelta lo porta prima a perdere i suoi maggiori collaboratori, poi a chiudere il suo laboratorio.
Una sera Sonia ha una crisi in un ristorante dando sfogo al suo desiderio di cibo. Al ritorno a casa Vittorio esplode in una scenata che porta Sonia a commettere un gesto estremo.
NELLA REALTA' e' andata al contrario:
http://www.crimeblog.it/post/693/storie ... noressiche
La puntata di Storie maledette in onda stasera alle 23.40 su Rai Tre è dedicata a Marco Mariolini, il cosiddetto collezionista di anoressiche, che sta attualmente scontando una condanna a 30 anni di carcere per l’omicidio di Monica Calò, sua compagna, che aveva deciso di ribellarsi alla sua crudele perversione.
Un segno indelebile nella cronaca giudiziaria italiana, una raccapricciante storia di perversione e sottomissione, violenza e crudeltà, raccontata dal protagonista in persona intervistato come sempre da Franca Leosini.
Una perversione rara quella di Mariolini, che riguarda appunto le anoressiche, un’ossessione vera e propria per il corpo femminile ossuto, scheletrico, un desiderio così forte da spingere Mariolini ad uccidere.
Ma quello che sconvolge di più non è l’omicidio in sè, quanto il fatto che lo stesso Mariolini lo aveva annunciato pubblicamente in un libro, Il cacciatore di anoressiche edito dal Gruppo Edicom e che nessuno, psichiatri e forze dell’ordine, fosse intervenuto per evitare il tragico epilogo, ad ulteriore conferma dello stato attuale della giustizia italiana.
La vittima si chiamava Monica Calò ed aveva conosciuto Mariolini tramite un annuncio in un giornale, come racconta lui stesso in questo video tratto dalla trasmissione:
Già dal primo incontro il semplice interesse si era trasformato in amicizia e complicità, ma a l’uomo non bastava, voleva stringere quel corpo ossuto in ogni momento, voleva quella simbiosi che Monica non poteva offrirgli. Così la costringe, con ricatti e minacce, a mollare studi e famiglia e trasferirsi da lui.
Da quel momento inizia quindi la prigionia della ragazza, costretta ad una dieta ferrea per raggiungere il peso forma da lui richiesto: 38 chilogrammi.
Le minacce di morte anche verso la sua famiglia, costringono Monica a seguire le regole e perdere peso costantemente, fino al 3 giugno 1996, giorno in cui decide di ribellarsi, come spiega qui lo stesso Mariolini:
Lei finisce così agli arresti domiciliari per tentato omicidio, lui si fa ricoverare per depressione e stress ed è proprio in questo periodo che scrive il libro di cui sopra, vera e propria cronaca di un delitto annunciato.
Due anni dopo, il 14 luglio 1998, l’ossessione per Monica e per il suo corpo scheletrico raggiunge il suo punto massimo con il tragico epilogo: 22 coltellate e una condanna a 30 anni di carcere mettono fine una volta per tutte a questa triste vicenda (qui trovate il drammatico memoriale del padre della ragazza, scritto da Giorgio Caldonazzo)
Nel 2004 esce il film Primo Amore del grande Matteo Garrone, che si ispira proprio alla vicenda di Mariolini. Qui la sequenza del primo incontro tra Mario e Monica, ribattezzati per l’occasione Vittorio e Sonia, tratta dal film.
Non mi scandalizzo per niente e non mi meraviglio di niente, l'amore o l'attrazione verso qualcosa trascende il tutto e la mente umana è capace di qualsiasi cosa, se a uno gli piace le anoressiche è pur sempre liberissimo di provare questa emozione.