Uguale a te!Piantadinoci ha scritto:Votato.
Verdi alla Camera, Ds al Senato.
O.T. ELEZIONI POLITICHE 2006
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dopo lungo pensare........ulivo alla camera.e ds al senato......
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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si ma è stata una cosa complessa...
i radicali mi ispiravano..(e forse mi rappresentano di più..)..peró...
e i ds hanno il correntone...(che non mi esalta)
(la margherita la vedo già come la nuova sinistra-dc del futuro......)
mi sono un pochino turato il naso...
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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se ti sente squirto....

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Rosa nel Pugno, camera e senato.
(federico, non mi pare che le 'utopie' siano tipiche dei radicali più di altri partiti della sinistra, e soprattutto se c'è qualcuno di "pericoloso", a mio giudizio non è certo Emma Bonino)
(federico, non mi pare che le 'utopie' siano tipiche dei radicali più di altri partiti della sinistra, e soprattutto se c'è qualcuno di "pericoloso", a mio giudizio non è certo Emma Bonino)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
titolo ELEZIONI: ALLE URNE 47 MLN DI ELETTORI, SEGGI APERTI FINO ALLE 22
II leader al voto CAMERA: ALLE ORE 12 HA VOTATO IL 17,6%
Per le elezioni riguardanti il rinnovo della Camera dei Deputati, alle ore 12 ha votato il 17,6 per cento degli aventi diritto, contro il 21,5% delle precedenti elezioni.
Il numero piu' alto di votanti, in Italia settentrionale, con il 20,2% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Al centro, affluenza al 19%, al sud al 13,8%, nelle isole al 13,1%.
Sono oltre 47 milioni chiamati alle urne oggi e domani per il rinnovo del Parlamento. I seggi, aperti alle 8 di questa mattina, chiuderanno alle 22. Domani si potrà andare a votare dalle ore 7 alle ore 15. Gli elettori che si trovino al seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare. Chiusa la votazione, nella sezione viene accertato il numero di coloro che hanno votato; quindi iniziano le operazioni di scrutinio delle schede, prima per il Senato, poi per la Camera.
Per l'elezione del Senato sono chiamati alle urne circa 43 milioni di elettori, divisi in 60.977 sezioni, di cui 20,5 milioni di sesso maschile e 22,6 milioni circa di sesso femminile. Gli elettori per la Camera dei deputati sono invece poco più di 47 milioni.
Per la prima volta, saranno 618 i deputati eletti dal corpo elettorale residente in Italia, un numero inferiore rispetto al passato, dal momento che i 12 parlamentari rappresentati dagli italiani residenti all'estero sono stati sottratti dal plenum dell'assemblea di Montecitorio, composto da 630 parlamentari.
Si riduce anche per l'Assemblea di Palazzo Madama il numero degli eletti dal corpo elettorale residente in Italia. I senatori passano da 315 a 309 per l'effetto del voto degli italiani all'estero che, per la prima volta, assegna 6 seggi ai rappresentanti dei connazionali che vivono fuori confine.
IL VOTO DEI LEADER
Il candidato premier del centrosinistra, Romano Prodi, ha votato alle 10 al Liceo Galvani, nel centro di Bologna, dove e' giunto assieme alla moglie Flavia poco prima di andare a messa.
Il leader del Polo, Silvio Berlusconi, ha votato al seggio 502 della scuola media Dante Alighieri di via Scrosati, a Milano, dove e' arrivato alle 13,15.
Berlusconi si e' anche reso protagonista di un piccolo incidente nel suo seggio, quando ha indicato all'anziana madre, in compagnia della quale si e' recato al seggio, dove mettere la croce: "Fai una croce - ha detto rivolto alla mamma - sul simbolo di Forza Italia".
Il rappresentante di lista dell'Ulivo ha allora ripreso il premier: "Presidente - ha detto -, guardi che non si puó". Berlusconi si è allora rivolto al rappresentante di lista e ha replicato, sorridendo: "Nemmeno con la mamma?". Alla risposta che non è possibile dare indicazioni di come votare all'interno del seggio Berlusconi ha replicato: "Nemmeno con la mamma? Siete proprio l'Italia che non vuole bene".
POLEMICHE PER I CROCIFISSI AI SEGGI
La cronaca registra tre casi di 'conflitto' dialettico ai seggi per diversi punti di vista sulla presenza del crocifisso nelle aule adibite a seggio.
Ad Amelia, in Umbria, ieri pomeriggio all'atto dell'insediamento del seggio numero 8 nella scuola di Fornole, il presidente avrebbe deciso di togliere il crocifisso dal muro dell'aula destinata alle operazioni di voto. Immediate le proteste di alcuni rappresentanti dei partiti di centrodestra impegnati nello stesso seggio. Sono stati gli agenti della Guardia di Finanza di guardia al seggio ad avvertire del fatto i Carabinieri di Amelia, che in tarda mattinata hanno compiuto un sopralluogo.
A Senigallia, nelle Marche, invece, un elettore cinquantenne, tale Fiorenzo Nacciariti, simpatizzante dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha chiesto la rimozione del crocifisso come condizione per votare. Nacciariti ha ritirato le schede per le elezioni di Camera e Senato ma, come ha spiegato lui stesso in un messaggio scritto che ha chiesto venisse allegato al verbale dell'Ufficio elettorale di sezione, si è ritenuto "impossibilitato" ad esercitare il suo diritto "per la presenza del simbolo della religione cattolica apostolica romana, detto crocifisso, nelle sale delle votazioni".
E' andata meglio ad un cittadino veneto con le stesse idee di Nacciariti: a Cornuda, nel Trevigiano, un pensionato ha chiesto e ottenuto che venisse tolto il crocifisso per poter votare.
LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO IN MATERIA
Pur non essendoci a livello giuridico alcun pronunciamento che dica chiaramente se il crocifisso debba o meno essere presente nei seggi elettorali, un orientamento in materia lo ha dato la sentenza del Consiglio di Stato del 15 febbraio scorso, relativa alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Il Consiglio di Stato - respingendo il ricorso di una donna finlandese residente a Padova che chiedeva di rimuovere il simbolo cristiano dalla scuola frequentata dal figlio - ha infatti scritto che il crocifisso non va rimosso dalle aule perchè ha una "funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni". Si tratta, scrive ancora il Consiglio nelle 19 pagine di sentenza, di un simbolo "idoneo ad esprimere l' elevato fondamento dei valori civili, che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato"
niente da fare...x certe cose sono radicale fino al midollo....
II leader al voto CAMERA: ALLE ORE 12 HA VOTATO IL 17,6%
Per le elezioni riguardanti il rinnovo della Camera dei Deputati, alle ore 12 ha votato il 17,6 per cento degli aventi diritto, contro il 21,5% delle precedenti elezioni.
Il numero piu' alto di votanti, in Italia settentrionale, con il 20,2% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Al centro, affluenza al 19%, al sud al 13,8%, nelle isole al 13,1%.
Sono oltre 47 milioni chiamati alle urne oggi e domani per il rinnovo del Parlamento. I seggi, aperti alle 8 di questa mattina, chiuderanno alle 22. Domani si potrà andare a votare dalle ore 7 alle ore 15. Gli elettori che si trovino al seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare. Chiusa la votazione, nella sezione viene accertato il numero di coloro che hanno votato; quindi iniziano le operazioni di scrutinio delle schede, prima per il Senato, poi per la Camera.
Per l'elezione del Senato sono chiamati alle urne circa 43 milioni di elettori, divisi in 60.977 sezioni, di cui 20,5 milioni di sesso maschile e 22,6 milioni circa di sesso femminile. Gli elettori per la Camera dei deputati sono invece poco più di 47 milioni.
Per la prima volta, saranno 618 i deputati eletti dal corpo elettorale residente in Italia, un numero inferiore rispetto al passato, dal momento che i 12 parlamentari rappresentati dagli italiani residenti all'estero sono stati sottratti dal plenum dell'assemblea di Montecitorio, composto da 630 parlamentari.
Si riduce anche per l'Assemblea di Palazzo Madama il numero degli eletti dal corpo elettorale residente in Italia. I senatori passano da 315 a 309 per l'effetto del voto degli italiani all'estero che, per la prima volta, assegna 6 seggi ai rappresentanti dei connazionali che vivono fuori confine.
IL VOTO DEI LEADER
Il candidato premier del centrosinistra, Romano Prodi, ha votato alle 10 al Liceo Galvani, nel centro di Bologna, dove e' giunto assieme alla moglie Flavia poco prima di andare a messa.
Il leader del Polo, Silvio Berlusconi, ha votato al seggio 502 della scuola media Dante Alighieri di via Scrosati, a Milano, dove e' arrivato alle 13,15.
Berlusconi si e' anche reso protagonista di un piccolo incidente nel suo seggio, quando ha indicato all'anziana madre, in compagnia della quale si e' recato al seggio, dove mettere la croce: "Fai una croce - ha detto rivolto alla mamma - sul simbolo di Forza Italia".
Il rappresentante di lista dell'Ulivo ha allora ripreso il premier: "Presidente - ha detto -, guardi che non si puó". Berlusconi si è allora rivolto al rappresentante di lista e ha replicato, sorridendo: "Nemmeno con la mamma?". Alla risposta che non è possibile dare indicazioni di come votare all'interno del seggio Berlusconi ha replicato: "Nemmeno con la mamma? Siete proprio l'Italia che non vuole bene".
POLEMICHE PER I CROCIFISSI AI SEGGI
La cronaca registra tre casi di 'conflitto' dialettico ai seggi per diversi punti di vista sulla presenza del crocifisso nelle aule adibite a seggio.
Ad Amelia, in Umbria, ieri pomeriggio all'atto dell'insediamento del seggio numero 8 nella scuola di Fornole, il presidente avrebbe deciso di togliere il crocifisso dal muro dell'aula destinata alle operazioni di voto. Immediate le proteste di alcuni rappresentanti dei partiti di centrodestra impegnati nello stesso seggio. Sono stati gli agenti della Guardia di Finanza di guardia al seggio ad avvertire del fatto i Carabinieri di Amelia, che in tarda mattinata hanno compiuto un sopralluogo.
A Senigallia, nelle Marche, invece, un elettore cinquantenne, tale Fiorenzo Nacciariti, simpatizzante dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha chiesto la rimozione del crocifisso come condizione per votare. Nacciariti ha ritirato le schede per le elezioni di Camera e Senato ma, come ha spiegato lui stesso in un messaggio scritto che ha chiesto venisse allegato al verbale dell'Ufficio elettorale di sezione, si è ritenuto "impossibilitato" ad esercitare il suo diritto "per la presenza del simbolo della religione cattolica apostolica romana, detto crocifisso, nelle sale delle votazioni".
E' andata meglio ad un cittadino veneto con le stesse idee di Nacciariti: a Cornuda, nel Trevigiano, un pensionato ha chiesto e ottenuto che venisse tolto il crocifisso per poter votare.
LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO IN MATERIA
Pur non essendoci a livello giuridico alcun pronunciamento che dica chiaramente se il crocifisso debba o meno essere presente nei seggi elettorali, un orientamento in materia lo ha dato la sentenza del Consiglio di Stato del 15 febbraio scorso, relativa alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Il Consiglio di Stato - respingendo il ricorso di una donna finlandese residente a Padova che chiedeva di rimuovere il simbolo cristiano dalla scuola frequentata dal figlio - ha infatti scritto che il crocifisso non va rimosso dalle aule perchè ha una "funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni". Si tratta, scrive ancora il Consiglio nelle 19 pagine di sentenza, di un simbolo "idoneo ad esprimere l' elevato fondamento dei valori civili, che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato"
niente da fare...x certe cose sono radicale fino al midollo....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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In classe mia il crocifisso saltava il primo secondo del primo giorno grazie a salto da cestista dello scrivente.nik978 ha scritto:POLEMICHE PER I CROCIFISSI AI SEGGI
La cronaca registra tre casi di 'conflitto' dialettico ai seggi per diversi punti di vista sulla presenza del crocifisso nelle aule adibite a seggio.
Ad Amelia, in Umbria, ieri pomeriggio all'atto dell'insediamento del seggio numero 8 nella scuola di Fornole, il presidente avrebbe deciso di togliere il crocifisso dal muro dell'aula destinata alle operazioni di voto. Immediate le proteste di alcuni rappresentanti dei partiti di centrodestra impegnati nello stesso seggio. Sono stati gli agenti della Guardia di Finanza di guardia al seggio ad avvertire del fatto i Carabinieri di Amelia, che in tarda mattinata hanno compiuto un sopralluogo.
A Senigallia, nelle Marche, invece, un elettore cinquantenne, tale Fiorenzo Nacciariti, simpatizzante dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha chiesto la rimozione del crocifisso come condizione per votare. Nacciariti ha ritirato le schede per le elezioni di Camera e Senato ma, come ha spiegato lui stesso in un messaggio scritto che ha chiesto venisse allegato al verbale dell'Ufficio elettorale di sezione, si è ritenuto "impossibilitato" ad esercitare il suo diritto "per la presenza del simbolo della religione cattolica apostolica romana, detto crocifisso, nelle sale delle votazioni".
E' andata meglio ad un cittadino veneto con le stesse idee di Nacciariti: a Cornuda, nel Trevigiano, un pensionato ha chiesto e ottenuto che venisse tolto il crocifisso per poter votare.
LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO IN MATERIA
Pur non essendoci a livello giuridico alcun pronunciamento che dica chiaramente se il crocifisso debba o meno essere presente nei seggi elettorali, un orientamento in materia lo ha dato la sentenza del Consiglio di Stato del 15 febbraio scorso, relativa alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Il Consiglio di Stato - respingendo il ricorso di una donna finlandese residente a Padova che chiedeva di rimuovere il simbolo cristiano dalla scuola frequentata dal figlio - ha infatti scritto che il crocifisso non va rimosso dalle aule perchè ha una "funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni". Si tratta, scrive ancora il Consiglio nelle 19 pagine di sentenza, di un simbolo "idoneo ad esprimere l' elevato fondamento dei valori civili, che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato"
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Riposava felice in un cassetto della cattedra fino all'ultimo giorno di scuola
- Inchiostro Simpatico
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- bellavista
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- Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
- Località: Sticazzi.
ot-Poco fà sono andato a votare
La scheda elettorale mai usata.
Lo scrutatore: "non ha mai votato?"
Io: " di solito non voto, oggi peró ho fatto un eccezione per mandare a casa il mafiosetto"
Scrutatore: "Ha fatto bene"

Lo scrutatore: "non ha mai votato?"
Io: " di solito non voto, oggi peró ho fatto un eccezione per mandare a casa il mafiosetto"
Scrutatore: "Ha fatto bene"


Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi