Intervista alla "sfasciafamiglie" Fabiani
[b:39cd19b5f4]AUTORITRATTO DELLA SFASCIAFAMIGLIE[/b:39cd19b5f4]
<<Sono irrequieta,possessiva,trasgressiva,incontenibile e incontentabile>>. Alessia Fabiani non è un tipo facile. Ma per questo piace anche quando sarebbe meglio evitarla. La donna di una notte nel divorzio dell'anno non si sente per nulla in colpa. Ecco chi sono, che cosa vogliono e come riconoscono quelli come lei.
di Cesare Lanza "Capital"
Posso chiederle, subito, se lei si considera una sfasciafamiglie?
"Lei, come chiunque altro, può dire ciò che vuole. Ricordo semplicemente che questo termine, sfasciafamiglie, l'ho usato per prima io. Per difendermi e per ironia."
Il riferimento è alla nota storia triangolare Stefano Bettarini - Simona Ventura - Giorgio Gori.
"Ancora!"
Si tranquillizzi: non ho affatto intenzione di parlarne più di tanto.
"Meno male. E allora?"
Vorrei capire, con il suo aiuto, com'è questa chiacchieratissima Alessia Fabiani.
"Cominciamo da questo punto cruciale, allora: la libertà è la conquista più bella che sono riuscita a darmi, per ora, nella vita. E' stato difficile, ma ce l'ho fatta."
Difficile perchè?
"Alla radice, all'Aquila, l'ambiente familiare. Una mamma professoressa, il papà pediatra, il nonno professore e pittore, la nonna insegnante di lettere. Un'educazione rigida e tradizionale. E io una ragazzina libera, inquieta. Arrivare al traguardo della libertà , senza sentimenti di colpa, è stato un lungo viaggio psicologico."
E adesso è arrivata al traguardo?
" Mi considero in evoluzione continua."
Il miglior risultato, finora?
"Sono molto possessiva in amore, ma ho capito che la libertà significa anche lasciar vivere. E per saper amare devi essere serena dentro. Non si possono avere pesi addosso nè ali tarpate."
Dunque lei è serena.
"Una serenità stabile rasenterebbe la stupidità . A una condizione di serenità si arriva con fatica, se non addirittura con tormento. C'è un lato trasgressivo nel mio carattere, odio - pregiudizialmente - la disciplina. Come ho detto, fin da ragazzina, per come mi tagliavo i capelli e mi vestivo, per come mi ribellavo ai corsi di danza. Un maschiaccio."
Mi sembra che lei si proponga come una donna complicata.
"E' così: sono complicata e contraddittoria. Ma gli psicologi non mi avranno mai. I problemi, me li creo e me li sciolgo da sola. Sono così strana..."
Approfondiamo.
"Sono irrequieta, possessiva, trasgressiva, incontenibile e incontentabile. Ma positiva, mi creda. Mia madre diceva, quando ero piccola: acqua zampillante da fonte sorgiva."
E ora che è cresciuta, la fonte è rimasta sorgiva?
"Apprezzo l'ironia. Ma la risposta è sì. Non rinnegherò mai i valori che mi ha insegnato la mia famiglia. Anche se mi muovo controcorrente e sono considerata di storto, almeno da chi non mi conosce. Peraltro nessuno può conoscere a fondo come sia l'anima di ciascuno di noi."
La conversazione mi sta sfuggendo di mano, sta diventando troppo alta.
"Il mondo vero è dentro di noi."
Anche vero che non ci sono più le mezze stagioni.
"Spiritoso. Mi dica cosa vuol sapere..."
Essendo la sua recente notorietà legata a un lampo di mezza estate, vorrei sapere se nella sua vita sentimentale ci sono state relazioni lunghe o fugaci.
"Da piccola ho avuto una storia di tre anni. Poi sono stata legata per due anni a Francesco Oppini. E ora sto, felicemente, con Nicolò: complicato e complesso come me. Niente è facile tra di noi, ma per fortuna non siamo mai banali."
Ho sentito dire che lei è considerata, crudamente, un po' rompicoglioni.
"Mi sembra un concetto da approfondire."
Sfido il rischio.
"Sentimentalmente, ad esempio, è vero che ho bisogno di infinite coccole. Per dire, poi, magari: che palle. Ma devo dirlo io. Perché stabilisco io gli indirizzi."
Insopportabile...
"Confermo. Ma chi mi conosce bene non la pensa così... Ammetto però che è difficile conoscermi bene."
Perché?
"Mi apro, non mi apro..."
Torniamo per un momento al chiasso della vicenda Bettarini - Ventura. Lo
rifarebbe?
"Non mi considero una persona calcolatrice. Sono spontanea. Oggi, dopo aver riflettuto su tutto ciò che è successo, certo non lo rifarei. Ma penso che se è uno è posato e fa avances con me, dovrebbe pensare lui per primo alle conseguenze, non io."
Ma perché ha deciso di far riesplodere quella storia di un flirt d'estate dopo tre anni? Lei sa che sulle motivazioni si è discusso molto.
"C'è stato chi ha riproposto il bacio, il flirt. Con tutte le allusioni del caso. Allora ho deciso: esco io allo scoperto, non mi lascio mettere alla graticola, non mi lascio strumentalizzare dagli altri. E dico io, racconto io come stanno le cose."
Difficile stabilire chi strumentalizza chi: in generale e anche in questa storia.
"Però, come le ho detto, stabilisco io gli indirizzi. Meglio correre che rincorrere."
Libera come un maschio. Anzi, come un maschiaccio.
"Non è proprio così. Secondo i giorni, l'umore, l'evoluzione."
Senza paura del chiasso.
" Il chiasso c'è stato perché siamo provinciali, in Italia. In America non danno tanta importanza alle storie di sesso."
Beh... Se pensa, tanto per dirne solo una, all'intrigo Bill Clinton / Monica Lewinski...
"Comunque, il chiasso è stato eccessivo."
In amore ci sono limiti?
"No. La libertà sessuale invece deve avere dei confini. E bisogna rinunciare, se è necessario."
Fabiana pacata e ragionevole, dopo l'esperienza?
"L'istinto mi guida e a volte prevale sulla ragione. Preferirei che fosse la ragione a prevalere sull'istinto."
La vicenda le ha lasciato qualche traccia negativa?
"Assolutamente no."
Positiva?
"Ho portato un contributo alla verità . E ho fatto un favore a Simona, che non ha risentimenti verso di me. Solidarietà femminile. Un valore."
Non le sembra una conclusione un po' troppo solenne?
"E' ciò che penso. E per me è sufficiente."
http://www.lamescolanza.com/INTERVISTE0 ... fascia.htm